L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/

Thursday, December 31, 2009

Perla di capodanno

Il comandante ci augura un divertente san silvestro pubblicando questa lista di nomi casuali e ripetuti. Pero... manco io. Comandante, procedi a integrami per favore. Non mi avrai mica estromesso dalla lista degli occultatori vero?
Adesso vado a sbarbarmi che stasera si festeggia.
BUON ANNO A TUTTI
Straker ha detto...

Intanto, visto che è tutto così divertente, c'è gente che da anni, passando anche le notti in bianco, tallona questo e gli altri blog da anni. Si intende... solo per divertimento! Sì, come no.

Paolo Attivissimo (Giornalista - sic!), Marko Germani (Markogts), Steno Ferluga - Presidente del C.I.C.A.P., Michele Galloni - Geologo (Hanmar aka hanmarit - A.R.P.A. Veneto) [e uno...], Giovanni Giuliana (La tigre della malora), Marco Capuzzo (Kash), Giuseppe Greco (Juleps), Davide Nores Cerfeda - Milestone Chemists - (Nores), Fulvio Turvani - Pilota (Orsovolante) [e uno...], Massimo della Schiava - Geologo (Il Fioba) [e uno...], Massimo Santacroce (cieliazzurri), Luciano Bragalone - Pilota (Brag), Riccardo Cassinis - Robotica (Nonnob), Aldo Bulgheroni - MD-80 staff, Alberto Gaudio - geologo, Maurizio Morabito, Simone Angioni - Chimico - C.I.C.A.P. [e uno...], Silvano Fuso - C.I.C.A.P., Davide Maggio (peev_agliato alias peev_delta_mike), Zeno Guarienti - MD-80.it staff, Gianni Comoretto - C.I.C.A.P. [e uno...], Paolo Toselli - C.I.C.A.P., Claudio Pasqua, Roberto Pasini (Orboveggente), Valentino Stampone - Informatico, Francesco Sblendorio (Francesco - Nico Murdock [n.d.essse: io gliel'ho detto che Nico sono io]), Pier Luigi Torreggiani (riosaeba, gg), Massimo della Schiava (Il Fioba) [e due!], Michele Galloni (Hanmar - Cash) [e due!], Fulvio Turvani (Orsovolante) [e due!], Gianni Comoretto [e due!], Simone Angioni [e due!], Claudio Casonato, Alessandro Falcone (Aleks Falcone), Domenico Laforenza ( http://hpc.isti.cnr.it/~lafo/domenico/Main_Page.html ) Organization: Istituto di Informatica e Telematica del CNR - ccTLD ".it" Registry.

E tanti altri ancora.

Sclerosi Multipla. L'erba di Elena

Finalmente capiamo cos'hanno in comune giuditta e corrado (oltre all'ignoranza)

http://tuttouno.blogspot.com/2009/12/sclerosi-multipla-lerba-di-elena.html

Sclerosi Multipla. L'erba di Elena

Elena è una donna che a 18 anni è stata colpita da sclerosi multipla e considerata matta fino a 33 per tutti i disturbi che la malattia le portava. Nonostante tutto oggi è una psicologa e psicoterapeuta affermata che ha potuto lavorare fino al 2000 con l'aiuto della terapia a base di cannabis. Interrotta la cura in quel periodo, per motivi economici, nel giro di poco tempo, si è ritrovata in carrozzina e con un indesiderato pensionamento anticipato con la 335 e la legge 104 per come si era ridotta. Dopo circa 8 mesi che aveva ripreso la cura con costanza, è tornata ad una vita dignitosa ed ha deciso di lottare affinchè anche chi non ha i mezzi possa usufruire di questa sostanza, considerata una droga, ma, al pari di tutte le altre medicine che prende per sopravvivere, le comporta meno effetti collaterali. Aiutiamo chi stà male come lei a conoscere i pregi di questa terapia, superando quei ridicoli pregiudizi che impediscono perfino la ricerca sui componenti specifici della pianta dai quali si traggono tali benefici.


Crisi Vagale. I verbali "Ultraconfidenziali" francesi delle vaccinazioni H1N1.

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/12/crisi-vagale-i-verbali.html
http://tuttouno.blogspot.com/2009/12/malessere-vagale-i-verbali.html


Crisi Vagale. I verbali "Ultraconfidenziali" francesi delle vaccinazioni H1N1.



Francia. «Libération» si è procurato il rapporto confidenziale del comitato di crisi interministeriale.

Tutti i giorni il comitato di crisi interministeriale riunisce i responsabili dei ministeri interessati, sotto la responsabilità del direttore della Sicurezza Civile. Si discute delle difficoltà rincontrate per tentare di rimediarvi.

Stranamente, mentre il ministro della Sanità, Roselyne Bachelot, dichiara di essere per la trasparenza la più completa nella gestione dell'epidemia, i bollettini quotidiani, che riportano questa riunione, sono sigillati e riportano la scritta «Ultraconfidenziale».

Niente filtra. Segreto di stato. Libération ha potuto procurarsi i verbali delle riunioni precedenti, in particolare quella di Domenica, 13 Dicembre. Un giorno quasi normale, con mille piccoli problemi che comporta il piano di vaccinazione.

«Crisi vagale»
[
La crisi vagale il più delle volte si manifesta con un dolore al ventre che tende a salire, eccessiva sudorazione e raffreddamento delle estremità corporee, dovute ad un repentino calo della pressione arteriosa, causata a sua volta da un rallentamento della frequenza cardiaca; la vista si offusca e il malcapitato cade per terra dopo aver perso i sensi. - N.d.R.]

La zona Sud-Ovest: «Nel Gers, errore di vaccino per due persone. Crisi vagale di un bambino di 6 anni dopo la vaccinazione con Panenza. Errore del numero del lotto su 7 certificati di vaccinazione.»

Nei Pyrénées-Atlantiques, a Orthez, «crisi vagale su un'adolescente, passaggio alle urgenze dell'ospedale d’Orthez e ritorno a casa sua».

Charente-Maritime, a Surgères, «un bambino vaccinato con Panenza al posto di Pandemrix, un altro vaccinato con del Pandemrix al posto di Panenza. I due bambinbi sono della stessa famiglia: è stato detto ai parenti di sorvegliarli da vicino.».

A Royan, «crisi vagale di un bambino di 10 anni che gli ha causato una caduta e un bernoccolo sulla testa. Il suo stato ha giustificato un trasporto con l'autombulanza dei vigili del fuoco all'Ospedale Centrale di Royan».

A La Rochelle, altro problema: «Mancanza di guanti e cerotti in alcuni centri.»
A Corrèze : «Difficoltà a trovare personale medico e paramedico per le vaccinazioni.».

(...)
Tarn-et-Garonne, «un medico ed una infermiera requisiti non si sono presentati. Queste assenze non hanno perturbato il buon funzionamento del centro di vaccinazione ».

(...)
Dubbio.

Nell'Ovest della francia, nel Finistère, «degli interni non si sono presentati nei luoghi delle vaccinazioni e non hanno avvertito. Il dipartimento ha dovuto affrontare grandi difficoltà per trovare dei volontari il sabato pomeriggio.

Un errore d'iniezione senza incidente particolare secondo il medico. Tre crisi vagali su dei bambini fra 7 e 10 anni ».


L’Eure, «dubbio su una vaccinazione di una donna incinta di 8 mesi con del Pandemrix».
Eure-et-Loir, «malessere di due bambini; un paramedico si è punto con una siringa usata. Seconda iniezione di Pandemrix su un bambino di 10 anni », ecc..

La nota di sintesi quotidiana conclude con: «Molte scuole sono chiuse totalmente o parzialmente, dal rientro delle vacanze di novembre: 663 dalla materna ai licei, sono stati chiusi totalmente.513 classi individuali chiuse. In data del 12 dicembre 2009 : 64 classi restano chiuse e 94 scuole totalmente chiuse».



Leggi il dossier sull'influenza suina ed i vaccini tossici; scaricalo sul tuo Pc e diffondilo.

Leggi e diffondi il dossier della dottoressa Forcades Vila.

Leggi e diffondi il dossier di J. J. Crèvecoeur oppure scaricalo da mediafire, e soprattutto metti in opera quanto da egli suggerito come piano di azione.

Leggi il documento ipertestuale vaccipiano.

IL CUORE NUOVO CHE UCCIDE: un mortale trapianto d'urgenza ... che di urgente non aveva niente!

Lo sciacallo colpisce ancora

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/12/il-cuore-nuovo-che-uccide-un-mortale.html

IL CUORE NUOVO CHE UCCIDE: un mortale trapianto d'urgenza ... che di urgente non aveva niente!


Solo adesso , a quasi un anno e mezzo di distanza dai fatti, viene resa pubblica la vicenda della morte per trapianto di Silvia Trabalzini, giornalista di 34 anni morta il 04/07/2008. Dobbiamo infatti aspettare il 20 dicembre 2009 perché il quotidiano “Il Fatto” pubblichi un articolo dal titolo “Il cuore nuovo che uccide”; a quanto pare i cosiddetti "successi" dei trapianti vengono sbandierati in tempo reale dai mass-media, mentre le vittime dei trapianti vengono nascoste.

Per altro nessuno spiega mai bene che i "successi" dei trapianti corrispondono a persone che per sopravvivere al trapianto devono prendere a vita farmaci che sopprimono il sistema immunitario, che rischiano di morire per una banale infezione, che spesso vivono una vita d'inferno (come confessa la trapiantata Claire Sylvia nel suo libro autobiografico "Con il cuore di un altro") e magari muoiono a pochi anni di distanza dall'operazione.

Nanni Costa (Direttore del Centro Nazionale Trapianti) ha dichiarato in un'intervista rilasciata ad un settimanale che “lo stato di salute di Silvia era gravissimo, una persona da sottoporre urgentemente a trapianto”.

Ma, come confermano le parole di sua madre riportate in questo articolo di giornale, Silvia aveva un problema cardiaco di aritmia dalla nascita, che le ha permesso di condurre per 34 anni una vita normale, ed era tranquilamente al lavoro (non certo in ospedale come farebbe supporre la cosiddetta “urgenza” del trapianto) quando le hanno comunicato la disponibilità di un cuore nuovo per lei.

Come si legge nell'articolo “Quel cuore avrebbe però potuto permettere di proseguire a vivere ancor più normalmente rispetto a sempre”. Sono parole che fanno pensare.

Perché allora rischiare la vita con un trapianto? Il consenso è stato ottenuto con una informazione corretta sui rischi? E' stata informata della terapia dell'ablazione con radiofrequenze delle aree colpite da fibrillazione che risolve la malattia nell'80% dei casi? Praticata su scala mondiale, in Italia 16.300 pazienti trattati (Corriere 20/12/2009).

Chissà se sono tutte “gravi” come Silvia le persone che vengono sottoposte a un trapianto, chissà se queste “urgenze” sono tutte finalizzate alla creazione del business del trapianto così come le "pandemie" artificiali e gonfiate servono a creare il business del vaccino (se non a qualcosa di peggio). Da notare che in tutti gli ospedali abilitati al trapianto si deve superare la soglia del 50% dell'attività minima prevista dagli standard per non vedersi revocare l'idoneità all'attività trapiantistica (Legge 91/99 art. 16).

Chiamata al telefono il 3 luglio, operata il 4 dalle ore 2 alle 16.30, Silvia muore un'ora dopo. La fretta è cattiva consigliera, e forse ha impedito di fare indagini mirate volte a scongiurare quanto poi è successo.

“Un dono per la vita - il trapianto è vita” dice la propaganda ufficiale sbandierata sui mass media.

Ancora più difficile crederci dopo avere letto una storia come questa. Se poi aggiungiamo il fatto che la maggior parte dei cosiddetti "morti cerebrali" che vengono espiantati (i cosiddetti "donatori") potrebbero salvarsi dalla morte se correttamente assistiti e curati (tanto è vero che a volte pur essendo stati dichiarati morti si risvegliano ugualmente dal coma), è chiaro che quello slogan è la solita distorsione orwelliana della realtà.

Nei fatti l'espianto è un esproprio mortale: il trapianto è morte.



Si ringrazia la Lega contro la predazione degli organi e l'espianto a cuore battente per la segnalazione della notizia e la fornitura di alcune informazioni tecniche.

Un anno di macerie ( Articolo di Marco Cedolin ).

http://diarionelweb.blogspot.com/2009/12/un-anno-di-macerie-articolo-di-marco.html

Un anno di macerie ( Articolo di Marco Cedolin ).


Articolo tratto dal blog di Marco Cedolin.


Nel volgere indietro lo sguardo al 2009 che sta terminando è forte la sensazione di esserci soffermati troppo spesso a guardare la pagliuzza che allignava nell’occhio altrui, senza fare più di tanto caso alla trave conficcata nel nostro.

E’ stato l’anno della crisi economica, con il PIL di tutto l’Occidente in caduta libera come non accadeva da molto tempo [n.d.essse: un anno in cui il Dow Jones e' cresciuto del 19%, l'S&P500 del 24% e il Nasdaq del 45% - se il 2010 risentira' della crisi nello stesso modo potrei fare a meno di lavorare e investire solo in borsa...]. Una crisi rappresentata però dal circo mediatico con lo sguardo rivolto al paese immaginario del Mibtel e del Nasdaq e ben poca attenzione nei confronti del paese reale fatto di fabbriche che chiudono, disoccupati, famiglie ridotte sul lastrico. Una crisi, quella del paese immaginario, che nelle parole di politici ed economisti starebbe già volgendo al termine, simile ad una sfuriata temporalesca primaverile. Una crisi, quella del paese reale, che sta acuendosi sempre più, senza che si vedano i prodromi di un’inversione di tendenza, semplicemente perché nessuno si è sentito in dovere di analizzarne le vere cause (globalizzazione e modello di sviluppo) e adottare le opportune contromisure (mutamento radicale del modello di sviluppo) che sarebbero risultate politicamente scorrette e scarsamente gradite ai grandi poteri finanziari che attraverso la globalizzazione ed i licenziamenti stanno costruendo sempre nuovi profitti.

E’ stato l’anno del drammatico terremoto in Abruzzo, “usato” dal governo (che tutto sommato ha gestito discretamente la situazione) come vetrina all’interno della quale specchiarsi. E della tragica strage di Viareggio, dove decine di persone sono morte, bruciando come torce, a causa dell’esplosione di un convoglio ferroviario difettoso che durante la notte attraversava la stazione. Una strage, quella di Viareggio, presto colpevolmente dimenticata dai grandi media e dalla politica, in quanto sarebbe stato difficile spiegare agli italiani con quanto pressappochismo e mancanza di rispetto per le più elementari norme di sicurezza, viene gestito il trasporto delle sostanze altamente pericolose sulle rotaie ferroviarie. Ma anche l’anno delle frane e degli smottamenti, a cominciare dal disastro di Messina, causa della cementificazione selvaggia e dei mancati investimenti nella cura del territorio.

E’ stato l’anno della truffa della pandemia dell'influenza suina, utilizzata dai governi mondiali per ottenere un cospicuo trasferimento di denaro dalle tasche dei contribuenti a quelle di Big Pharma, attraverso l’acquisto di milioni di dosi di un vaccino tanto inutile quanto pericoloso, destinato ad ingrossare a breve la montagna di spazzatura che già ammorba il pianeta.

E’ stato l’anno del premio Nobel per la pace a a Barack Obama, già trasformatosi anzitempo nello scarafaggio di kafkiana memoria, pronto a spedire in Afghanistan 30.000 nuovi soldati, nonché a rinverdire l'ologramma del terrorismo per giustificare il prossimo raid americano nello Yemen. Ed è stato l’anno del massacro di Gaza, quando nel corso dell’operazione piombo fuso, di fronte al colpevole silenzio omertoso delle “democrazie” occidentali, l’esercito israeliano ha ucciso (con l’ausilio di un vasto campionario di armamenti) oltre 1400 cittadini palestinesi, in larga parte giovani e bambini.

E’ stato l’anno dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona che di fatto sovrascrive le varie costituzioni nazionali, rendendole simili a carta straccia e promuove a pieni titoli l’Europa dei banchieri e dei faccendieri senza scrupoli, annientando quella dei popoli.

E’ stato l’anno di Mauro Moretti, ad delle Ferrovie, che con cadenza mensile ha inaugurato
il nuovo TAV italiano, dispensando orari di fantasia che i treni sistematicamente non riescono a rispettare e nel contempo è riuscito a far toccare alle ferrovie italiane il punto più basso della loro storia, quando durante le recenti nevicate dicembrine di fronte al collasso del sistema (ormai ridotto in condizioni disastrose) non ha trovato di meglio che consigliare ai viaggiatori di portarsi appresso coperte e panini per affrontare le conseguenze del viaggio con Trenitalia.

Ma è stato anche l’anno delle veline e di Berlusconi, della D’Addario, di Marrazzo e dello scandalo trans, del crocefisso negato nelle scuole, della soppressione di una libertà di stampa mai esistita in Italia, del best seller “Papi” di Marco Travaglio alle prese col rinnovo del proprio contratto in RAI, delle primarie del PD, della “rivoluzione viola” del NO B Day, della FIAT “eroica” che investe all’estero ma chiude gli stabilimenti in Italia, della completata metamorfosi (ancora Kafka) dell’ex camerata Fini Gianfranco da pupillo di Almirante a pupillo del centrosinistra, della statuetta del Duomo lanciata da Tartaglia sul muso del Premier, della conversione del salapuzio Berlusconi dall’amore per il proprio ego a quello per il prossimo, di Bruno Vespa che litiga con Floris, “dell’erudito” Gianni Riotta che consiglia Wikipedia come punto di arrivo dell’informazione, dei soldati italiani che oltre a fare la guerra in Afghanistan presidiano le discariche e spalano la neve a Milano e di Nichi Vendola liquidato dal PD perché non piace a Casini.
Insomma, senza dubbio un ottimo viatico per il 2010 che sta arrivando, carico di grandi problemi e altrettanti specchietti per le allodole, costruiti con lo scopo precipuo d’indurci a spostare il nostro sguardo dall’altra parte, meglio se sulla schedina del superenalotto che proprio quest’anno ha festeggiato il record d’incassi.

Ipotesi su Mosè

http://zret.blogspot.com/2009/12/ipotesi-su-mose.html

Ipotesi su Mosè

Secondo la Bibbia, Mosè (XIII sec. a.C.?) è il profeta e legislatore che sfuggì alla morte decretata dal faraone per tutti i neonati ebrei. Abbandonato dalla madre in un cesto nelle acque del Nilo, fu salvato dalla figlia del re per essere allevato a corte. Per ordine di YHWH, liberò gli Ebrei dalla schiavitù egizia e li condusse nella Terra Promessa, la Terra di Canaan. Sul Monte Sinai ricevette le Tavole della Legge, segno del patto di alleanza tra Dio ed il popolo di Israele. A Mosè la tradizione ascrive la stesura della Torah. Massimo Salvadori osserva che è difficile stabilire la verità storica circa la vita e l'operato di Mosè. Alcuni storici hanno negato la storicità del personaggio biblico; altri studiosi, sulla base del nome indubbiamente egizio (Moses significa "figlio" nell'antica lingua egiziana), hanno congetturato che il nomoteta fosse un sacerdote del dio Aton, un seguace del culto monoteista promosso dal faraone Amenofis IV-Akhenaton.

E' veramente arduo addivenire a conclusioni plausibili, in assenza di fonti archeologiche e di documenti univoci, riferibili alla biografia di Mosè. Non pare inverosimile che il profeta sia stato un iniziato che tentò di convertire alcuni gruppi di nomadi residenti nella regione del delta ad una religione monoteista. E' prevalente la convinzione che i faraoni descritti nella Bibbia furono sovrani Hyksos, ossia di un popolo composto da un crogiolo di etnie indoeuropee e semitiche che invasero il Basso Egitto nel XVIII sec. a. C. Quindi la presenza di tribù semitiche, il cui carattere etnico e culturale era, però, pressoché inesistente, pare attestata nel secondo periodo intermedio. [1]

Su Mosè un'altra interpretazione è stata avanzata da Leonardo Melis, il noto autore che ha dedicato molti anni di intense ricerche ai Popoli del mare e, in particolare, agli Shardana. Melis reputa che il profeta coincida con Neb.Ka.Set.Nebet. "Citato nei testi egizi come un principe ereditario, figlio di Seti I e nipote di Ramses I, il fondatore della XIX dinastia che da lui prese il nome, nel nome di Nebkhaset è contenuto quello del dio degli Hyksos, che erano Popoli del mare". Lo storico sardo è convinto che Mosè non fu ebreo: egli, preceduto da vari antropologi, mostra il parallelismo con saghe simili: di Sargon il Grande, Perseo, Ificle, Romolo si racconta che furono abbandonati in cesti o arche. L'autore crede che la strana caratteristica iconografica delle corna, caratteristica che connota Mosè in molte opere pittoriche e scultoree, sia un tratto collegabile agli Shardana: i generali ed i guerrieri Shardana portavano un elmetto cornigero.

Melis si spinge oltre, poiché considera le misteriose genti menzionate nella stele di Medineth, discendenti di una stirpe giapetica dai capelli rossi e di provenienza medio-orientale. Qui la tesi di Melis si aggancia alle acqusizioni degli archeologi che hanno isolato in alcune tribù ebree (Dan, Issacar, Beniamino) una matrice indogermanica. Asserisce il ricercatore: "Gli Shardana si insediarono nella città di Dan, dove sorse il primo tempio di Israele. I Daniti conservarono l'Arca dell'alleanza insieme con il Nehustan, il serpente di bronzo."

Ho compendiato l'esegesi di Leonardo Melis che mi sembra sia significativa almeno per due motivi: se sarà confermata da ulteriori scoperte archeologiche potrà determinare una revisione di giudizi consolidati (Mosè era ebreo, gli Ebrei erano schiavi nella terra dei faraoni...) con le conseguenze che si possono immaginare. Un altro motivo per cui le tesi di Melis meritano di essere esaminate e discusse, risiede nell'attenzione che egli riserva ad una primigenia razza rossa, cui si riferiscono vari autori, e nel tentativo di inglobare in una ricostruzione a volte opinabile, ma suggestiva, l'ipotesi settentrionalista di cui il principale propugnatore è Felice Vinci.

[1] Habiru, da cui il termine Ebrei significa "stranieri", "briganti": gli Habiru erano un coacervo di tribù nomadi che vivevano ai margini del regno egizio, ora accolti come lavoratori saltuari ora respinti nelle zone desertiche dove si davano al brigantaggio.

Fonti:

M. Bontempelli, L. Bruni, Civiltà storiche e loro documenti, Milano, 1993
A. Forgione, I custodi del tempo, 2009
S. Freud, Mosè ed il monoteismo, Milano, 1952
L. Melis, Shardana I custodi del tempo, 2009
Enciclopedia storica, a cura di M. Salvadori, Bologna, 2000, s.v. Hyksos, Mosè




Wednesday, December 30, 2009

Giappone: 21 morti dopo il vaccino per l'influenza suina

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/12/21-morti-in-giappone-in-seguito-alla.html

Giappone: 21 morti dopo il vaccino per l'influenza suina


Traduzione dell'articolo 21 Deaths in Japan After H1N1 Vaccine pubblicato il 22 novembre sul sito Prevent Disease.

La frequenza di casi di gravi effetti collaterali riscontrati in seguito alla somministrazione dei vaccini per l'H1N1 in Giappone è stata più alta rispetto a quella dei vaccini per l'influenza stagionale ha affermato il ministro della sanità Giapponese.

68 casi di gravi effetti collaterali sono stati registrati secondo un'indagine del ministero della sanità. Otto ulteriori decessi sono stati riportati al i fuori di tale indagine, portando a 21 il numero delle morti dopo la vaccinazione.

Sebbene le vittime siano morte successivamente alla vaccinazione, il comitato ha sostenuto che i vaccini non sono stati necessariamente la causa dei decessi. Gli esperti hanno trovato che nella maggior parte dei casi fosse molto probabile che le persone siano morte a causa di un peggioramente di salute causato dalle loro malattie pregresse [figuriamoci se un comitato ministeriale potrà mai ammettere la colpevolezza del ministero stesso nell'avere somministrato vaccini oltremodo tossici e pericolosi, d'altronde anche in Germania si osa negare ogni connessione tra i vaccini e ben 30 casi di morte! - N.d.T.].

Si stima che in Giappone tra l'inizio di luglio ed il 15 novembre 9,02 milioni di persone abbiano contratto l'influenza, ha affermato l'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive. La maggior parte di esse si crede che siano state infettate dal virus the H1N1 [e in base a quali prove o indizi? - N.d.T.]. [n.d.eSSSe: corrado cialtrone, in base a cosa vuoi che si creda? probabilmente in base ai sintomi. non credi?]

Si stima che 1,64 milioni di persone influenzate abbiano visitato gli ospedali in tutto il paese durante la settimana che è terminata il 15 Novembre, 110.000 in più della settimana precedente.

(...)

Di questi 9,02 milioni che hanno contratto l'influenza, 65 (ovvero uno su 140.000) sono morti, ha detto il ministro.



Nella foto in apertura di articolo la copertina del libro di John Virapen dal titolo Effetti collaterali: morte - le confessioni di un insider dell'industria farmaceutica.

Dal suo blog traduco che il Dr. John Virapen (1943) ha lavorato per più di 35 anni nell'industria farmaceutica lavorando per diverse aziende internazionali. In Svezia è stato direttore genrale della Eli Lilly and Company. Egli è stato responsabile del lancio sul mercato di diversi farmaci, che presentavano tutti quanti notevoli effetti collaterali. E' stato coinvolto in episodi di corruzione da parte dell'industria farmaceutica a partire dal 1968 quando ha iniziato a lavorare come rappresentante.



Leggi il dossier sull'influenza suina ed i vaccini tossici; scaricalo sul tuo Pc e diffondilo.

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Influenza suina: morta ad Agrigento una donna già vaccinata

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/12/leggendo-uninteressante-raccolta-di.html

Influenza suina: morta ad Agrigento una donna già vaccinata

Leggendo un'interessante raccolta di segnalazioni sulla pericolosità del vaccino sul blog italiani imbecilli (vi sono dentro anche alcune notizie che mi erano sfuggite!) ho scovato questa notizia che proviene dal sito julienews.it:



Influenza A muore donna già vaccinata di Antonio Rispoli


23/11/2009, ore 13:52 - La donna soffriva di disturbi respiratori

AGRIGENTO - Una donna di 45 anni è morta all'ospedale san Giovanni di Dio di Agrigento, per influenza A. Soffriva già da tempo - secondo quanto hanno riferito i medici - di patologie respiratorie, che l'influenza A ha aggravato. E' la prima vittima in provincia di Agrigento, ma è anche la prima persona che muore dopo essere stata vaccinata. Ed è questo il dato rilevante.



Letto l'articolo ho fatto una ricerca su internet cercando conferme di tale notizia da altri siti, particolarmente da agenzie stampa o quotidiani on line, prima di attivarmi a segnalarla anche io attraverso il mio blog, ed ecco cosa ho trovato.

Su questa notizia dell'ansa nessun cenno al vaccino:

Titolo: Influenza A: donna di 45 anni morta ieri ad Agrigento

Informazioni sulla morte: "La vittima era affetta da gravi patologie croniche. La morte sarebbe stata determinata da gravi complicazioni respiratorie".

Sul sito del nuovo soldo (periodico siciliano) viene replicata la notizia dell'ansa

Sul sito di Repubblica on line invece compare la "notizia esatta" (che poi ho scoperto è stata tratta integralmente dal sito guidasicilia.it)

Titolo: Influenza A: morta ad Agrigento una donna già vaccinata

Informazioni sulla morte: "La donna, affetta da influenza A, aveva ricevuto nei giorni scorsi il vaccino contro l'influenza A, come riferiscono i familiari, ma per i sanitari si tratterebbe solo di una coincidenza, considerato che da tempo la paziente soffriva di gravi patologie dell'apparato respiratorio (...) La donna, residente nel quartiere Monserrato, è la prima vittima agrigentina del virus".


Ma siamo poi sicuri che la morte sia dovuta al virus e non al vaccino? Sappiamo bene come le istituzioni neghino ogni connessione tra morte e vaccinazione anche quando il legame causale appale fin troppo evidente, e sappiamo pure come diverse volte i medici hanno cercato di addossare al virus i dannosi effetti del vaccino. Se quindi in realtà questa fosse l'ennesima vittima italiana da vaccinazione contro l'influenza suina probabilmente non lo sapremo mai.

Quanto al fatto che una persona vaccinata pochi giorni prima contro l'influenza suina sia morta a causa del virus stesso (ammesso che il poco affidabile test non abbia dato un falso positivo) sono doverose alcune precisazioni.

Innanzi tutto gli anticorpi contro un agente infettivo non si formano immediatamente, ma almeno una decina di giorni dopo la vacinnazione. Vedi ad esempio quanto riportato su questo giornale sportivo on line del 26 gennaio 2008:

Per chi non l’avesse fatto – aggiunge il dottor Anelli vaccinarsi è ancora possibile anche se ora siamo in “zona Cesarini”: per essere coperti dalla malattia bisognerà aspettare 10-15 giorni dopo il vaccino.

E questo ci porta a due considerazioni: la prima è che la vaccinazione (se tutto va bene) porterà una protezione diversi giorni dopo la sua somministrazione, la seconda è che, secondo le parole appena riportate, il 26 gennaio è un po' troppo tardi per vaccinarsi contro l'influenza. Questo vorrebbe dire che la campagna di vaccinazione contro l'influenza suina dovrebbe ormai arrestarsi a breve, anche se ho il forte sospetto che non sarà così dal momento che le vere ragioni che hanno portato a questa campagna di vaccinazione di massa sono a dir poco molto particolari . Ad ogni modo staremo a vedere se a fine gennaio smetteranno di assillarci con questa storia del "vaccino suino".

Che poi la vaccinazione offra davvero protezione contro l'influenza è tutto da dimostrare; sappiamo bene che l'assunzione regolare di vitamina C funziona meglio e che non ha certo effetti collaterali mortali e/o invalidanti come può succedere coi vaccini. D'altronde l'immunizzazione contro un agente infettivo non è riducibile semplicemente ad un discorso di produzione di anticorpi, ma è molto più complesso (vedi a proposito il libro del dotto Kremer La rivoluzione silenziosa della medicina del cancro e dell'AIDS), ed introdurre l'agente infettivo (o delle sue parti) attraverso un'iniezione non è come introdurre lo stesso agente attraverso le normali vie di contagio.

Ma leggiamo ancora questo articolo di guida Sicilia: di cosa parla nel seguito? Ma guarda un po', invece che indagare sulla spinosa questione della connessione tra morte e vaccino cerca di aggirarla e ripropone notizie di morti da virus H1N1, informando di due altri decessi, il primo di una bimba sofferente di una grave cardiopatia congenita ed il secondo di un uomo iperteso ed obeso ("A parte l'obesità e l'ipertensione, l'uomo non aveva malattie pregresse").

Ma l'articolo non si ferma qui, parla anche dei morti da H1N1 in Calabria che sono arrivati al temibile numero di 5 (che pandemia, mamma mia!) omettendo (per prudenza?) di citare le eventuali malattie pregresse delle persone decedute.


E dulcis in fundo il colpo di scena teatrale: "Il virus A/H1N1 sta mutando - Quello che i virologi temevano potesse accadere alla fine si sta verificando."


Però se si legge l'articolo fino in fondo si scopre che tale terribile minaccia paventata dai virologi in realtà non ha niente di pericoloso "La variante resistente non sembra essere più grave del virus che circola da aprile".

In effetti leggendo attentamente l'articolo si legge di una nuova varietà del virus resistente agli antivirali (saranno mica loro responsabili della mutazione?): "La mutazione non è inaspettata nel caso di pazienti il cui sistema immunitario è compromesso e che risultano quindi positivi ai test per il virus nonostante il trattamento".

Da notare all'interno dell'articolo anche la frase: "Rimane solo una speranza: ovvero che le mutazioni non compromettano l'efficacia dei vaccini contro il virus H1N1".

Ma se il virus mutasse tanto da diventare particolarmente aggressivo non vorrebbe dire che la mutazione è così importante da potersi ritenere che ci si trova di fronte ad un nuovo ceppo influenzale per il quale per definizione il vaccino non serve più a niente? Ricordiamo che i vaccini contro l'influenza stagionale dovrebbero immunizzare anche dal vecchio ceppo di influenza suina H1N1, ma non dal nuovo ceppo H1N1v per il quale si è creato un vaccino specifico.

E come già notato in precedenza mi viene da pensare: queste persone che muoiono dopo infezione da influenza suina (ammesso che il test effettuato non confonda un'influenza stagionale con una suina) non saranno per caso state trattate con farmaci altamente tossici come il tamiflu? Siamo sicuri che il rimedio non sia stato peggiore del male che si voleva curare? E perché nessun ospedale utilizza come rimedio alte dosi di vitamina C?



Leggi il dossier sull'influenza suina ed i vaccini tossici; scaricalo sul tuo Pc e diffondilo.

Leggi e diffondi il dossier della dottoressa Forcades Vila.

Leggi e diffondi il dossier di J. J. Crèvecoeur oppure scaricalo da mediafire, e soprattutto metti in opera quanto da egli suggerito come piano di azione.

Leggi il documento ipertestuale vaccipiano.

Tarpley a Russia Today: l’attentato fallito di Detroit era un’operazione “false flag”

http://semprevigili.blogspot.com/2009/12/tarpley-russia-today-lattentato-fallito.html

Tarpley a Russia Today: l’attentato fallito di Detroit era un’operazione “false flag”

Fonte: Webster Tarpley
Traduzione: saigon2k.altervista.org

Tarpley a Russia Today: Il terrorista psicolabile Nigeriano è l’ennesima operazione della CIA per la promozione propagandistica dei loro protetti di al-Qaeda nella guerra civile in Yemen

Russia Today, 29 Dicembre 2009 — Tarpley rivela a Russia Today che il caso di Umar Farouk Abdulmutallab non è una questione isolata, ma si tratta piuttosto di uno psicolabile protetto o di un utile idiota usato in modo sistematico dalla comunità d’intelligence USA per una provocazione natalizia progettata per facilitare l’ingerenza degli USA nella guerra civile in Yemen, luogo dove a quanto si dice Umar Farouk è stato addestrato e dove gli è stato dato l’ordigno PETN.

Ad Umar Farouk, figlio di un banchiere, venne negato l’accesso in Gran Gretagna, e venne denunciato a metà Novembre all’Ambasciata USA in Lagos, Nigeria, come probabile terrorista dal suo stesso padre.

Il suo biglietto di sola andata per Detroit è stato acquistato in contanti nel Ghana, e da lì pare sia entrato in Nigeria illegalmente. Ad Amsterdam era assistito all’entrata della Northwest Airlines da un “Indiano ben vestito” che ha spiegato che Umar Farouk era sprovvisto di passaporto. Farouk era in possesso del PETN, la stessa sostanza usata a quanto pare dal ritardato mentale “terrorista delle scarpe”, Richard Reid, nel suo attentato fallito circa otto anni fa.

Nonostante tutto questo, il permesso d’entrata negli USA di Umar Farouk non è mai stato revocato, il suo nome non è mai stato inserito nella lista di chi non può volare, e non è mai stato perquisito per bene. Questi errori straordinari nella normale procedura mostrano che Umar Farouk faceva parte di un’operazione sponsorizzata dalla CIA, che è fruttata ora ben 4 giorni di isteria nei mass media. Obama ha enunciato la sua nuova versione dell’Asse del Male, composta da Afghanistan-Pakistan, Somalia e Yemen. Nello Yemen è in corso una guerra civile fra il governo centrale sostenuto dai Sauditi e i ribelli Sciiti Houthi sostenuti dall’Iran, e questi ultimi son stati bombardati almeno due volte dagli USA in questo mese.

L’obiettivo qui è di far scontrare l’Iran con l’Arabia Saudita, per indebolire sia il governo Iraniano di Achmadinejad, che è filo-Russo, e sia quelle forze Saudite che si sono stancate del loro status di protettorato USA. Gli USA stanno ora sponsorizzando apertamente la riorganizzazione di “al Qaeda” (la legione Musulmana della CIA) nello Yemen, e ciò include il mandare combattenti direttamente da Guantanamo. La nuova entità sintetica promossa dalla CIA è “al Qaeda nella Penisola Araba”, detta anche AQAP, un gruppo di pazzoidi USA, di utili idioti e fanatici che stanno rivendicando il fallito attentato di Umar Farouk. Gli USA sperano di dominare ancor di più lo sbocco del Mar Rosso e del Canale di Suez, e nel frattempo alleggerire la pressione dal distrutto dollaro USA facendo alzare il prezzo del petrolio in un’atmosfera di tensione nella penisola Araba. Il Segretario della Sicurezza Nazionale, Janet Napolitano, ora è diventata Totalitaria a sinistra, e Incompetente a destra. Invece di molestare i viaggiatori, dovrebbe dare le dimissioni o venir licenziata assieme agli altri ufficiali corrotti, balordi o complici dell’amministrazione Obama in questa provocazione “false flag” [Ndr. a "falsa bandiera"].

Tuesday, December 29, 2009

Bilancio consuntivo 2500/2009

Vada per i 491 anni di bilancio (2500-2009) ma qualcuno sa cos'e' il materiale di facile consumo? Che abbia a che fare con le donne di facili costumi?
E poi: secondo voi perche' si e' dimenticato di riportare le spese per i telemetri? Pagina freezata qui se per caso la cambia per aggiungere il/i telemetro/i...

http://www.tankerenemy.com/2009/12/bilancio-consuntivo-25002009.html

Bilancio consuntivo 2500/2009

2005
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Videocamera Sony …………………………………………………… 460 euro
Videocamera Samsung ……………………………………………..430 euro
Distribuzione gratuita DVD divulgativi ……………………… 150 euro
Materiale di facile consumo ……………………………………….150 euro
Consumi elettrici ………………………………………………………. 100 euro


2006
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Videocamera Sony …………………………………………………… 396 euro
Microscopio ……………………………………………………………….. 90 euro
Analisi chimiche ……………………………………………………….. 330 euro
Volantinaggio …………………………………………………… …….. 100 euro
Distribuzione gratuita DVD divulgativi ……………………… 150 euro
Materiale di facile consumo ……………………………………… 150 euro
Consumi elettrici ………………………………………………………. 200 euro


2007
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Conferenze ……………………………………………………………… 1.200 euro
Interventi televisivi su odeon TV ……………………………… 220 euro
Trasferte …………………………………………………………………. 300 euro
Volantinaggio ……………………………………………………………. 100 euro
Distribuzione gratuita DVD divulgativi ………………………… 150 euro
Analisi chimiche …………………………………………………………. 200 euro
Distribuzione gratuita libro sulle scie chimiche
(prima edizione - 100 copie) ……………………………………… 150 euro
Radar Airnav …………………………………………………………….. 700 euro
Antenna efficiente Radar Airnav ………………………………… 90 euro
Domini ed hosting ………………………………………………………. 300 euro
Materiale di facile consumo ………………………………………… 250 euro
Telefonate e connessioni da cellulare ………………………… 30 euro
Sostituzione hardware - Archiviazione / backup dati … 380 euro
Consumi elettrici ……………………………………………………….. 250 euro


2008
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Conferenze ………………………………………………………………… 600 euro
Trasferte ………………………………………………………………….. 300 euro
Volantinaggio ……………………………………………………………. 200 euro
Distribuzione gratuita DVD divulgativi ……………………… 150 euro
Materiale di facile consumo ……………………………………… 250 euro
Fonometro …………………………………………………………………. 240 euro
Rinnovo sottoscrizione annua Radar Airnav ………………… 72 euro
Domini ed hosting ……………………………………………………… 380 euro
Materiale di facile consumo ………………………………………… 150 euro
Sostituzione hardware - Archiviazione / backup dati … 320 euro
Telefonate e connessioni da cellulare ………………………….. 60 euro
Consumi elettrici ……………………………………………………….. 300 euro


2009

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Conferenze ………………………………………………………………… 400 euro
Trasferte ……………………………………………………………………. 200 euro
Interventi televisivi su odeon TV ……………………………… 250 euro
Volantinaggio ……………………………………………………………. 150 euro
Distribuzione gratuita DVD divulgativi ………………………… 120 euro
Distribuzione gratuita libro sulle scie chimiche
(seconda edizione - 100 copie) ……………………………………….. 0 euro
Campagna di promozione Google Adsense ……………………… 84 euro
Materiale di facile consumo …………………………………………. 200 euro
Rinnovo sottoscrizione (un mese) Radar Airnav ……………… 18 euro
Videocamera Panasonic ………………………………………………. 216 euro
Rinnovo sottoscrizione annua Radar Airnav ……………………. 72 euro
Domini ed hosting ……………………………………………………… 400 euro
Server locale ……………………………………………………………… 600 euro
Archiviazione / backup dati …………………………………………. 320 euro
Stampante laser + scanner …………………………………………. 150 euro
Materiale di facile consumo …………………………………………. 150 euro
Telefonate e connessioni da cellulare …………………………... 50 euro
Consumi elettrici ……………………………………………………….. 370 euro





Le simbologie di Metropolis

Un'altra che scambia i film con la realta'... che tristezza!

http://novoordo.blogspot.com/2009/12/le-simbologie-di-metropolis.html

Le simbologie di Metropolis

Mi è capitato di vedere recentemente Metropolis, film in bianco e nero che può essere considerato il capostipite del genere fantascientifico.

La mia cultura cinefila è piuttosto scarsa e non m’intendo di critica cinematografica, ma vi ho trovato diversi elementi cari a un certo filone occultista e ho voluto provare a sintetizzarli, per cercare di capirne il significato all’interno del film.

Di seguito trovate i principali riferimenti che ho notato, con l’invito a contribuire se volete alla comprensione del perché siano stati inseriti in questo film.

Metropolis è un film muto girato nel 1926 da Fritz Lang e ambientato in una futuristica città del 2026.
In superficie emergono i palazzi sfavillanti di chi detiene il potere (tra cui Fredersen, padre del giovane protagonista Fred
er), mentre sottoterra si estende immensa la città degli operai, che lavorano a gigantesche macchine su turni di 10 ore. Gli operai costituiscono una massa indistinta di persone che si trascinano come zombie dalle loro case alle macchine.



Si tratta di un film intriso di simbolismi e di rimandi a un mondo antico -fatto di cattedrali gotiche, catacombe, citazioni bibliche- che punteggia il tessuto futuristico della città fatta di acciaio e tecnologia.

I simbolismi sono moltissimi, a cominciare dalla “nuova Torre di Babele”, che troneggia imponente sulla città, sede del “cervello” di Metropolis che controlla tutto il comparto energetico.
La torre è cinta da una corona di punte che ricorda quella della Statua della Libertà, la quale a sua volta ricorda l’iconografia della regina Semiramide [1], con la differenza che nel film ci sono 5 punte anziché 7: punte che dall’alto ricordano una stella a cinque punte rovesciata.


Altro edificio simbolico è l’insieme di palazzi a forma di piramide con cui si apre il film.



Numeri che rimandano al mondo esoterico compaiono spesso nel film: l’operaio a cui si sostituisce il giovane Freder è il numero 11811 (disposizione che peraltro ricorda il tempio massonico, con i due 11 che rimandano alle due colonne ai lati dell’ingresso).

[ Ingresso degli operai al loro turno di lavoro. Anche qui due maestose colonne ]


Josaphat, dipendente di Fredersen, abita nel “99° blocco, casa 7, 7° piano”.
Inutile esplicitare fra l’altro che 99 è 3x3x11, o se si vuole 33x3..

[ L’indirizzo di Josaphat ]


Tornando invece alla stella a 5 punte rovesciata, ve n’è una che si mostra palesemente in diverse scene: campeggia infatti, enorme, sul muro alle spalle del robot a cui sta lavorando lo scienziato Rotwang (prototipo dello scienziato geniale che può operare il male asservendosi al potere).


Si tratta proprio della tipica stella a 5 punte rovesciata dei culti satanici, con la punta inferiore che per gioco prospettico sembra impiantarsi direttamente nel cranio del robot.
Notevole anche la scena in cui Rotwang dà sembianze umane al robot, con scariche elettriche ed energia che volteggia attorno al robot sottostante la stella a 5 punte rovesciata..

Tra i riferimenti biblici vi sono le catacombe in cui si riuniscono gli operai ad ascoltare Maria, protagonista femminile del film; alle sue spalle, una serie di candele di cui 9 alte e 6 basse.



Vi è inoltre la visione di Freder, vittima di allucinazioni a seguito dello scoppio di un macchinario nella città degli operai. Nella sua visione, la gigantesca macchina assume le sembianze del dio Moloch intento a divorare le sue vittime sacrificali (riferimento anche al film Cabiria del 1914).



Vi sono poi altri riferimenti biblici, ma sono state le simbologie legate all’occultismo ad avermi maggiormente incuriosito.

Lo stesso regista avrebbe più tardi dichiarato che il suo interesse per il film era rivolto soprattutto a illustrare il conflitto fra tecnologia moderna e occultismo.

Mi sembra anche interessante notare come la visione di un mondo così palesemente diviso in due, potenti/operai, fosse tematica comune di quella corrente occultista -che al dualismo/gnosticismo deve moltissimo- in seno alla quale è nata anche l’ideologia nazista, e alla quale sono ideologicamente legati tutti i sistemi fondati sul governo di pochi “illuminati” a scapito del resto della popolazione.

Tutti coloro che non rientrano nella ristretta cerchia di chi detiene il potere sono visti (a prescindere dalla ideologia) come una massa indistinta di corpi senza cervello, “mani” votate al lavoro e destinate ad essere sottoposte al “cervello” che risiede più in alto.

[ La città in superficie e la città sotterranea degli operai ]


Il film si conclude con un finale che lo stesso Fritz Lang avrebbe poi ripudiato: una giusta società sarebbe quella in cui il cervello e le mani cooperano attraverso la mediazione del cuore.

Nel 1966 il regista dichiarò in una intervista:

"Ho spesso dichiarato di non amare Metropolis: perché è impossibile per me oggi accettare il "messaggio" del film. È un'assurdità quella di dire che il cuore è l'intermediario fra le braccia e la mente. Cioè, evidentemente, tra l'impiegato e il datore di lavoro, il lavoro e il Capitale. Il problema è sociale, e non morale."

Più prosaicamente, il problema sta nell’ingiustizia dell’oppressione dell’uomo sull’uomo.

Un utile contributo a questa mia breve disanima dei simboli contenuti nel film mi è poi sopraggiunto leggendo un sito web, di cui riporto l’interessante finale, che lascio al vaglio dei lettori.


— Tratto da “Metropolis”, di G. Massetti: —

(…)
Nella scena finale, Fredersen, sollecitato da suo figlio, stringe la mano al capo degli operai che procedono verso di lui, consacrando secondo le parole di Kracauer una “alleanza simbolica tra capitale e lavoro": 

"Sembra a tutta prima che Freder abbia convertito il padre - scrive Kracauer [Cinema tedesco, dal "Gabinetto del dottor Caligari" a Hitler, Milano 1977] - In realtà è l'industriale che ha giocato il figlio. La sua concessione non è che una mossa politica che, oltre a impedire agli operai di vincere la loro battaglia, gli permette di rafforzare il suo dominio su di loro.
Lo stratagemma dell'automa si è rivelato una stoltezza in quanto poggiava su una conoscenza insufficiente della mentalità delle masse; cedendo a Freder l'industriale raggiunge un intimo contatto con gli operai ed è così in grado di influenzare la loro mentalità. Egli permette al cuore di parlare... ma a un cuore accessibile alle sue insinuazioni." (op. cit., p. 169).

Sarebbe quindi in virtù di questo trionfo del "totalitarismo assoluto" (Kracauer, op. cit., p. 170) che andrebbe collocata la scelta da parte di Goebbels di affidare a Fritz Lang la realizzazione dei film nazisti.
Come appunto ebbe a dichiarare il regista, Goebbels, dopo l'avvento di Hitler al potere, lo fece convocare e gli disse che tale decisione risaliva alla stessa volontà del Fürer, che diversi anni prima aveva visto insieme con lui Metropolis. [2]
Tuttavia è lecito sospettare che, se Hitler era disposto ad ignorare le origini ebraiche del regista, i motivi che lo spingevano a questa scelta dovevano essere ben più profondi.
E in effetti, Kracauer parla a proposito di Metropolis "di contenuti sotterranei, che, come merce di contrabbando, hanno attraversato le frontiere della coscienza senza subire ispezioni." (op. cit., p. 168).

Un fatto è, ad esempio, che gli operai di Metropolis richiamino, più che i proletari del Manifesto di Marx ed Engels, gli schiavi dell'Antico Egitto. A tal proposito, il riferimento biblico alla torre di Babele può essere molto interessante. Esso viene menzionato nel libro della Genesi, dopo il racconto mitico del diluvio universale, che pone fine all'epoca dei Giganti, i quali sarebbero quegli eroi dell'antichità che furono generati dagli angeli ribelli e dalle figlie degli uomini. L'uccisione dell'ultimo di essi da parte di Davide segnerà l'avvento del regno ebraico di Israele.


Ora, il riferimento all'esistenza delle due città, ed in particolare alla città sotterranea, all'alluvione che minaccia di distruggere Metropolis, simbolo di una civiltà altamente evoluta, ed il riferimento ancora allo spirito di magia, che aleggia intorno alla figura dello scienziato stregone, insieme all'idea ribadita più volte della necessità di stipulare un patto tra le due città sono tutti elementi che non sono di poco conto, se affrontati alla luce delle credenze esoteriche dei nazisti.

Poco prima dell'apparizione di Metropolis, l'anno in cui Hitler pubblica il Mein Kampf, in Europa fa la sua comparsa anche il libro di Ferdinand Ossendowsky, “Bestie, uomini, dei”.
L'autore, un ex ufficiale zarista, vi raccontava le avventure del suo viaggio attraverso la Siberia e la Mongolia per sfuggire ai bolscevichi. Egli riferisce di strani personaggi incontrati lungo il cammino a cui fa risalire l'affermazione dell'esistenza di una città sotterranea, che partecipa dei cosiddetti "misteri cosmici" e che sarebbe governata dal "Re del Mondo".

Prima di Ossendowsky, l'idea di Agarttha, così si chiama la città, e del suo misterioso governatore, il Brahmâtmâ, era stata messa a conoscenza del vasto pubblico occidentale dall'opera postuma di Saint-Yves d'Alveydre, dal titolo "La mission de l'Inde".
Il libro di Saint-Yves era stato pubblicato nel 1910, ma i riferimenti all'Agarttha ed al suo capo erano tuttavia già contenuti in un'opera di Louis Jacolliot dal titolo "Les fils de Dieu".

Il racconto di Ossendowsky su questa città sotterranea arriva dunque in ordine di tempo per ultimo. L'Agarttha egli la chiama però Agharti (secondo la pronuncia mongola) e la mette in relazione con un'altra misteriosa città sotterranea, quella di Schamballah. Entrambe sarebbero comunque il residuo di una civiltà altamente evoluta e scomparsa a seguito di una catastrofe come quella di Atlantide.

Per un'altra via, il mito di Schamballah e quello di Agharti avrebbe finito per entrare a far parte del corpo di credenze esoteriche del nazismo, attraverso la figura di Karl Haushoffer.
Nato nel 1869, questi sarebbe stato iniziato in Giappone ad una società esoterica buddista, mentre poi avrebbe più volte soggiornato anche in India. Dopo la prima guerra mondiale, Haushoffer si sarebbe dedicato agli studi di geopolitica e sarebbe stato uno dei principali ispiratori di Thule, una società più o meno esoterica, il cui nome rimanda al mito germanico di un'isola scomparsa nell'estremo nord del continente europeo.

Haushoffer, che avrebbe assiduamente frequentato Hitler durante la sua detenzione dopo il tentato putsch di Monaco, sarebbe stato altresì colui che ispirò il programma di egemonia politico-militare della Germania, illustrato nel Mein Kampf.

Sempre Haushoffer sarebbe infine colui che scelse la croce uncinata come emblema del partito nazista, in sintonia con l'idea, derivata dalla Società Teosofica, secondo cui la razza ariana avrebbe avuto la propria origine in Tibet, dove il simbolo dello svastica è nato.

[ Il robot inneggia così al caos e alla distruzione che ha creato:
“Vogliamo stare a vedere il mondo che va all’inferno!”

Una frase che starebbe bene anche in bocca a teosofi eccellenti
come una Blavatski o a una Bailey ]



In particolare, sembra che gli aderenti al gruppo Thule credessero alla derivazione della razza ariana dai giganti antidiluviani che abitarono le terre divenute il deserto del Gobi in seguito ad una catastrofe non meglio precisata.
La culla dell'antica civiltà ariana si sarebbe dunque estesa dal Turkhestan al Pamir e dal Gobi al Tibet al comando dei detentori di un'evoluta civiltà scomparsa. Nelle cavità della terra, sotto la catena montuosa himalayana, i loro discendenti si sarebbero scissi in due ordini iniziatici: "la via della mano destra" e "la via della mano sinistra", rispettivamente identificabili in Agharti, la città del bene, e Schamballah, la città della potenza, i cui maghi comandano gli elementi della natura e le masse umane.


Teorie pseudo scientifiche come quella di Bender della terra cava, o come quella di Horbiger del ghiaccio eterno contribuirono infine ad avvallare queste tesi intorno all'esistenza delle civiltà dei continenti scomparsi, sulle cui credenze si allungava l'ombra della Società Teosofica, coll'idea della mutazione della razza umana e di strani patti che dovevano essere stipulati con i Signori usciti dalla terra, i quali avrebbero determinato il destino da dominatori o da schiavi all'interno delle nuove città che sarebbero sorte.


Queste idee prendono forma già prima della nascita del nazismo, con la berlinese "Loggia luminosa", denominata anche "Società del Vril”.
Fulcro essenziale del pensiero di questa Loggia sono le concezioni espresse in un romanzo dal titolo “La razza che ci soppianterà” dell'inglese Bulwer Lytton.
Questi era membro del gruppo dei 144 dignitari massoni che nel 1867, alla guida di Wentwort Little, avevano costituito la sedicente Società Rosa-crociana inglese, da cui nel 1887 si sarebbe staccata la "Golden Dawn".


(…) E' chiaro che se con tutte queste idee Metropolis non aveva niente a che spartire, il regista in alcuni punti del film era però riuscito a cogliere ciò che di esse vi era nell'aria.


[ Cambio turno. Ricorda vagamente qualcosa? Ma siamo solo nel 1926.. ]


[ La Città dei Figli. Anche questo ricorda qualcosa, vero? ]

__________

Note:

[1] Peraltro Semiramide, “portatrice del ramo”, sarebbe collegata al successivo culto di Prometeo (a cui verrà sovrapposto quello di Lucifero) in quanto il “ramo d’oro” è tema legato all’aspetto aureo/igneo, da cui la fiaccola che arde, simbologia ricorrente in molti gruppi più o meno dichiaratamente esoterici.

[2] Su questa proposta di Goebbels tuttavia pare manchino prove certe.
__________

Riferimenti on-line:

- http://en.wikipedia.org/wiki/Metropolis_(film)
- http://it.wikipedia.org/wiki/Metropolis_(film_1927)
- http://www.activitaly.it/immaginicinema/metropolis1.html
- http://www.kino.com/metropolis
- http://www.viaggio-in-germania.de/lang.html

Pagine consigliate:

- http://santaruina.splinder.com/post/20836769/Il+parlamento+europeo+e+la+nuo
- http://santaruina.splinder.com/post/21881750/Brevissimo+appunto+sulla+Gnosi
- http://www.scribd.com/doc/22251288/Lucifero-e-nuove-mitologie
- http://www.30giorni.it/it/articolo.asp?id=4668

Due

http://zret.blogspot.com/2009/12/due.html

Due

Il mondo materiale pare scisso da una dualità: in esso coesistono armonia e crudeltà, magnificenza e lordume. Giacomo Leopardi, nel celebre passo dello Zibaldone in cui descrive il "giardino delle sofferenze", osserva, con sguardo che potremmo definire gnostico, la natura in cui, di là dalle parvenze amene, si consuma una lotta per la sopravvivenza senza esclusione di colpi.

La riflessione sull'intima natura della natura ha impegnato profeti, filosofi, scienziati, artisti: alcuni vedono nel creato il sigillo divino, altri ritengono che in un mondo voluto da Dio si sia poi infiltrato un sabotatore per deturparlo [1], altri concepiscono la materia come antitesi pura dello Spirito, una "morta gora".

Nel Leopardi maturo l'immagine della natura si sdoppia: da un lato essa ostenta un'immagine gradevole, dall'altro affiora la sua essenza di forza cieca, di volontà tesa solo a perpetuare sé stessa, senza curarsi del destino delle creature, dei loro inani patimenti. Ecco allora la potente e solenne immagine della Natura: nella sua glaciale imperturbabilità, risponde alle domande sgomente dell'Islandese sul non-senso dell'esistenza.

E' quella del poeta recanatese una concezione anti-cosmica non molto distante dalle dottrine dualiste (dagli gnostici ai Catari) che vedono nella creazione ilica una caduta, benché Leopardi non creda in un principio spirituale contrapposto all'universo mosso da forze meramente meccanicistiche.

Il dualismo, con le sue forme più o meno radicali (dal dualismo platonico e neoplatonico con cui il cosmo che è letteralmente "ordine"è salvato, benché sia considerato inferiore all'Idea del Bene o all'Uno, al dualismo temperato del Cristianesimo paolino etc.) ha conosciuto un'inaspettata reviviscenza per mezzo di alcuni orientamenti all'interno dell'Ufologia, anche in forme estreme. Mi riferisco qui, in particolar modo, a Corrado Malanga che si è convinto che esistono due generi di uomini: gli uomini con anima e quelli, invece, che ne sono privi, i cosiddetti umani. Tale dicotomia ontologica ricorda la
distinzione gnostica tra uomini pneumatici (spirituali) ed ilici (materiali). Bisogna ammettere che questa visione è impopolare, ma, a mio parere, potrebbe non essere del tutto infondata. Infatti, prescindendo dal significato che intendiamo attribuire alla parola "anima", sembra che un divario incolmabile separi le persone: da un lato uomini con coscienza, dall'altro esseri simili a vuoti involucri, ad automi. Nel celebre film Matrix tale dialettica è riproposta, quantunque in modo ambiguo, nell'antitesi tra gli uomini e le macchine. Tale contrapposizione è evocata da quei ricercatori che individuano negli extraterrestri conosciuti come Grigi delle unità bioniche.

Il discorso è complesso e costellato di aporie, poiché è pressoché impossibile accordarsi sul valore del termine "anima" e sulle sue caratteristiche. Resta l'impressione che non tutti gli uomini siano uguali sicché talora si è tentati di ventilare ipotesi audaci ed eretiche, ad esempio, ammettendo che le piante possiedano una forma di coscienza e, nel contempo, negando che talune persone siano dotate di interiorità, simili a burattini eterodiretti, a robot menomati. Ancora più ardua è la riflessione sulla possibilità che una macchina possa acquisire, insieme con un'autonomia di pensiero e di azione, un'ombra di io. Il paradosso sarebbe se, in futuro, come in alcuni racconti e romanzi di fantascienza, cominciasse a nascere una progenie di automi senzienti in grado di soppiantare un'umanità meccanizzata e "dis-animata".

Già oggi la differenza tra uomini massificati e computers "intelligenti" è minima.


[1] Gli storici delle religioni e gli antropologi lo denominano demiurgo-trickster.