Wednesday, October 15, 2008

Elicotteri privi di contrassegni e scie chimiche

O' comandante insiste... e crossposta


E' noto che le attività clandestine di aerosol coincidono con una frenetica attività di elicotteri non identificati, i quali hanno funzioni non ancora definitivamente accertate. Mentre negli anni passati, all'inizio delle attività chimico-biologiche sul nostro territorio, era più frequente avvistare mezzi del tutto assimilabili ad aeromobili di tipo militare (in genere si trattava di Agusta-Bell AB 212 in livrea mimetica, sebbene anch'essi privi di targhe di riconoscimento), ora è consuetudine registrare soprattutto la presenza di elicotteri dalle solo apparenti fogge civili.

Ultimamente abbiamo potuto più volte osservare velivoli con livrea del tutto assimilabile a quella dei Vigili del Fuoco, ma, come nel caso di tutti gli altri aeromobili ripresi, questi sono sempre privi di coccarde identificative. Appare evidente l'intenzione di ingannare un osservatore non attento ridipingendo con fogge "familiari" gli aeromobili che, invece, hanno evidentemente scopi di sorvolo del tutto estranei a quanto ingenuamente qualcuno potrà pensare. Se così non fosse, per qual motivo si adottano tali espedienti? E' chiaro che il gran numero di elicotteri impegnati in voli sui centri abitati non rientra assolutamente nella norma e costituisce un'attività illegale occupare i cieli di qualsiasi paese con velivoli non muniti di contrassegni identificativi. Non ultimo, sappiamo che a Sanremo è stato realizzato un eliporto sul cui reale uso (non viene a quanto pare impiegato né da eliambulanze né dalla protezione civile) le persone interrogate appaiono reticenti ed evasive. Ma allora... chi autorizza questi voli? Gli enti preposti al controllo aereo (E.N.A.C. ed E.N.A.V.) e, in special modo, il Ministero della "Difesa", dovrebbero fornirci delle risposte esaurienti e definitive.

Vano auspicio.

REGOLAMENTO “MARCHE DI NAZIONALITA’ E DI IMMATRICOLAZIONE DEGLI AEROMOBILI CIVILI”

Articolo 5


Posizionamento delle marche

Le marche di nazionalità e di immatricolazione devono essere dipinte sull’aeromobile oppure apposte con qualsiasi altro mezzo che assicuri un equivalente livello di integrità nel tempo. Le marche devono essere tenute pulite e visibili.

Il 27 settembre 2008, come è noto, si sono svolti gli ultimi febbrili negoziati Alitalia-C.A.I., mentre i voli chimici si erano diradati in tutta Italia nella settimana precedente. Inconsueto ed abnorme è stato il numero di elicotteri privi di contrassegni identificativi in sorvolo su Sanremo. Firmata l’intesa, però, si è assistito ad una spaventosa recrudescenza delle attività, soprattutto nelle ore notturne, con decine di sorvoli di aerei spesso in formazione, per lo più, a bassa quota e con la ricomparsa (la sera stessa del 27 settembre) e dopo un black out di oltre dieci giorni, degli MD-80 che, casualmente, sono tra i velivoli in dotazione alla compagnia di bandiera. Il sospetto che i piloti Alitalia abbiano avuto un anomalo potere contrattuale superiore agli altri comuni lavoratori è legittimo.

Il filmato che vi proponiamo si riferisce a quel giorno.


Helicopters and chemtrails from Tanker Enemy on Vimeo.

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