Thursday, October 30, 2008

Le limitazioni del proprio Io (articolo di Davy - Terza ed ultima parte)


Ci sono sette famose che mischiano religione, scienza e cospirazione, come, ad esempio, Scientology i cui fondatori asseriscono che l’uomo è mente-corpo e basta e lo affermano, dichiarando di richiamarsi a Platone.

Ma chiunque abbia studiato o letto qualcosa su Platone ha ben presente il fatto che il filosofo greco fu uno dei primi a menzionare la trascendenza che lega Anima-Mente-Spirito a questa realtà, mentre Scientology tende ad eclissare Anima, per controllarla pienamente.

Ci sono grandi giornalisti che operano al di fuori dei media ufficiali, come, ad esempio, Icke: ci svelano le varie cospirazioni e le inseriscono in una storia più credibi lerispetto a quella ufficiale.

Ci danno un grande input su quello che può essere il significato della vita, ci consentono di capire, tramite spiegazioni piuttosto semplici, l’esistenza di una matrice o programma superiore grazie al quale gira questa realtà…

Stranamente ciò accade proprio quando l’individuo cerca delle spiegazioni a quanto via via scopre e di conseguenza arriva la risposta, tramite un libro o un articolo, alla domanda che, all'inizio, è solo inconscia.

Alla fine, però, dopo un’analisi più lunga ed apparentemente involontaria sull’esempio di Icke, è inevitabile (per alcuni) notare che l’obiettivo dello scrittore britannico è opposto a quello che addita, in quanto propone di esprimere un sentimento infinito di amore senza porsi domande, ma il sentimento, che egli esorta ad esprimere, è indirizzato logicamente a quella matrice che l'autore afferma di voler combattere. Inoltre egli spinge a vedere “Rettili” là dove c’è tutt’altro.

Sempre in una zona di penombra, collocherei anche un grande ricercatore scientifico che ammiro molto, il Professor Corrado Malanga, che svolge ricerche e studi volti a dimostrare che gli alieni esistono e che vengono perpetrati dei rapimenti dagli scopi che rimangono “segreti ed ambigui”, esattamente come le risposte che dobbiamo sentire a questo grado…

Poi non so quanto Malanga sia autonomo nelle sue ricerche, ma, a mio parere, nonostante io l’ammiri molto, rimane comunque un punto di distrazione introdotto affinché non usciamo dal fatidico 10%.

Riflettendo sui quattro succitati punti, ho cercato di dare spiegazione a ciò che limita la nostra possibilità di crescita. L’evoluzione, a qualunque stato si trovi, è sempre in movimento e ciò che ne può promuovere l'avanzamento, è solo il volere del proprio Io. Ora ci siamo resi conto del fatto che il nostro guscio è fatto per vedere molto oltre rispetto alle barriere che ci impongono con innocue o micidiali ideologie e cerchiamo di capire per quale motivo ci hanno o ci siamo imposti dei limiti.

Adesso è il momento di chiedere solo a sé stessi, solo alla propria indole… e la risposta più assurda sarà uno spiraglio di luce in un universo buio, là dove “l’apice della realtà è basato sull’inconsistenza di essa”.


Leggi qui la seconda parte.

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