Thursday, October 30, 2008

Ufologia "religiosa"

Leggetevi questa supercazzola. Merita.

Per Ufologia "religiosa" si può intendere quella corrente che, prendendo le mosse da alcuni contattisti, ha poi elaborato una dottrina xenologica fondata su una giustapposizione di contenuti tipici del cultismo (extraterrestri benevoli e dagli atteggiamenti paternalistici) e di temi cristiani, come la centralità del Cristo e la venerazione della Madonna.

E' evidente che si tratta di un pastiche, di un guazzabuglio, non privo di interesse antropologico, il cui valore conoscitivo e spirituale è, però, pressoché assente. Alcuni caratteri di questa tendenza meritano un po' di attenzione, poiché rivelano, per contrasto, aspetti discutibili e forse mistificanti.

In primo luogo, Giorgio Bongiovanni, che è il più insigne esponente dell'ufologia "cristiana", anzi para-cattolica, insieme con altri messaggeri, punta sulla criminalizzazione dell'umanità, da cui deriverebbero tutti i mali del pianeta. Gli uomini, infatti, inquinano, disboscano, consumano in modo sfrenato, fomentano conflitti. Gli uomini sono di cervice dura, avidi, violenti, edonisti, indifferenti al destino sia dei bambini sia di Gaia. Molte persone rispondono a questo fosco ritratto, ma generalizzare è sbagliato. Nei vari messaggi, promulgati dall' araldo stigmatizzato, non si accenna mai alle responsabilità di entità malefiche (Arconti) o di creature malvagie. Il noto libro di Giorgio Dibitonto, Angeli in astronave, testo di non spiacevole lettura ed edificante come un catechismo per fanciulli, contiene solo un fuggevole rimando ad esseri negativi. Per il resto, l’opuscolo è una narrazione e descrizione oleografica dei fratelli del cosmo, biondi, angelici, animati da intenti nobilissimi. Nell'opera, tutta tramata di citazioni bibliche, non mancano i moniti contro i fabbricatori del male e l'annuncio di un'età di immani distruzioni che, però, si concluderà con la Parousia del Cristo.

Quello che sconcerta dell'ufologia "cristiana" è l'ossessiva, implacabile condanna dell'umanità tout court, laddove il dito accusatore dovrebbe essere puntato contro i governi, anzi contro il governo occulto, che in quest'orgia di canalizzazioni imperniate su discorsi apocalittici, alla fine sono appena sfiorati. Il guaio è che gli esecutivi terrestri, quando sono evocati, sono additati come insipienti ed irresponsabili e non come consapevoli perpetratori di innominabili delitti. In questa accusa generalizzata contro l'umanità e non contro i pochi veri colpevoli di guerre, carestie ed epidemie, le censure del sistema luciferino si annacquano.

Diabolica è poi la demonizzazione di Gaia, nonostante lo spirito "ecologista": terremoti, alluvioni ed altre calamità sono attribuiti alla Terra che, in un certo qual modo, con sommovimenti della crosta, eruzioni e sconvolgimenti climatici, tenterebbe di liberarsi del virus costituito dall'homo sapiens. Oltre ad essere in contrasto con il tanto propagandato "amore" che i fratelli del cosmo nutrono per noi poveri terrestri, tale posizione apparenta i pii ufonauti con l'ambientalismo sinarchico di cui talora condivide progetti di controllo demografico e di risanamento del pianeta. Anche qui neanche un cenno ai disastri innaturali, a H.A.A.R.P., scie chimiche, sistemi elettromagnetici, alle mille cospirazioni delle élites e dei loro alleati invisibili contro i popoli i cui diritti basilari sono calpestati, e contro la natura.

La generica esecrazione delle guerre e delle ingiustizie non si accompagna mai all'individuazione delle vere cause, dei veri artefici, così come i consigli delle Madonne olografiche o dei messi in tute argentee restano fumosi ed insinceri, a mo' dei frettolosi inviti al pentimento biascicati dal sacerdote nel confessionale.

Anche temi come i presunti rapimenti alieni, i progetti segreti dei militari, le misteriose mutilazioni animali ed altri soggetti scabrosi o sono del tutto evitati o rimangono sullo sfondo, perché in primo piano si staglia la pittura a tinte fosche di un'umanità peccatrice che, se non si redimerà, pagherà il fio della sua nequizia. Tutto ciò è molto cattolico, ergo, in buona misura, falso.

Non so fino a che punto gli ufologi cattolici, in primis Monsignor Balducci, recentemente scomparso, siano o siano stati coinvolti in un'operazione che risulta poco cristallina. Non so se siano stati manipolati dalla Cabala che, a mio parere, tiene i fili della xenologia" religiosa", o se siano essi stessi manipolatori. Mi pare evidente, però, che questo filone stia acquisendo un credito sempre maggiore tra un'opinione pubblica sprovveduta e credula. A questo successo hanno contribuito e contribuiscono, a mio avviso, alcuni recenti pittogrammi nel grano raffiguranti croci latine: mi sembrano glifi anomali, sotto il profilo iconografico, forse realizzati dai militari con il maser o con altri mezzi. Sono parte dell'inganno? Nei prossimi potremmo assistere a prodigi: saranno tecnologici, ma la massa, ignara di ritrovati avveniristici, potrà credere in eventi soprannaturali.

E' enorme la responsabilità di chi (sciamani, stigmatizzati, contattisti...), per ingenuità o mala fede, non mette in guardia dalla minaccia costituita dalla congiura internazionale. Essi sono simili agli ipocriti mitrati che, mentre tuonano contro l'eutanasia, praticano l'usura, vendono armi ed inneggiano al Nuovo ordine mondiale.

Infine, questa ufologia è religiosa, proprio come i vertici delle chiese.


2 comments:

  1. Per certi aspetti, non lo nego, mi piace come scrive zret.

    Purtroppo, tuttavia, dietro alle forme ricercate e alle parole forbite, si cela un vuoto di contenuti che mi ricorda tanto l'ultima Perla:
    http://complottismo.blogspot.com/2008/10/un-altro-sito-sciroccato.html

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  2. A me no, e per un semplice motivo: scrive così per nascondere dietro a modi di dire desueti e a frasi forbite il vuoto più spinto e la farloccaggine più assoluta.

    Tipico di affabulatori e ciarlatani di professione, categoria che non gode certo delle mie simpatie, ma che a quanto pare riesce ad irretire e ipnotizzare chi bada più alla forma che alla sostanza, ma soprattutto chi, forte della sua terza media conquistata a fatica, evidentemente pensa che se uno usa certi paroloni deve sapere di certo cosa dice ed avere ragione (vedasi punto 31del Credo del Fuffaro).

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