Friday, December 5, 2008

Lo spettacolo itinerante del comico comandante

Ho seguito il link di AcarSterminator (che non sono io nonostante le vibrazioni cerebrali di VibraVibra) qui.

Ho ascoltato la prima parte stamattina andando al lavoro e mi ha reso subito la giornata allegra.

Le parti piu' interessanti secondo me sono tre:

  1. Gli aerei senza contrassegni (visti dal basso). Non sono esperto di aviazione, ma ho lavorato per un'azienda di Business Aviation per un po'. Mi pare di ricordare che in genere gli aerei non hanno i contrassegni nella panza, ma sulla coda (si chiamano tail number, no?) per cui identificarli dal basso sarebbe come pretendere di leggere i numeri di targa delle automobili dall'alto.
  2. I sogni a 4 hertz riprogrammabili con Haarp
  3. La storia che i cumuli si formano tra 800 e 2000 metri e che gli aerei a quota cumulo non possono lasciare scie di condensa costituite da acqua. Ma i cumuli non sono fatti di acqua?

14 comments:

  1. Sui tail number, ti sbagli.
    Sono scritti (anche) sotto le ali.

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  2. Hmmm, ti sbagli anche sul discorso cumulo. Il discorso di straccher è che i cumuli si formano sotto i 2000 metri (vero) mentre le scie di cond. non si possono formare a 2000 metri (vero), dunque se vedo una scia DAVANTI ad un cumulo, è una cosa anomala. Sarebbe tutto verissimo, peccato che le foto non mostrano mai nessuna scia DAVANTI al cumulo, semmai in trasparenza.

    Scusa se faccio la punta, ma sai com'è...

    @ dario si però, senza lanciarmi in calcoli trigo, per leggere i numeri sotto le ali da 10.000 m, penso servirebbero circa 1.000mm di focale.

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  3. Grazie a tutti e due per le precisazioni.

    Markogts, perche' le scie non si possono formare in condizioni tali da poter formare cumuli? Non e' una provocazione alla vibravibra, e' che mi interessa sapere quali parametri intervengono, non essendo un esperto.

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  4. Oddio, la spiegazione completa sta in un libro di Appleman grosso così. Per farla breve, l'aria deve essere abbastanza fredda in modo che, una volta miscelata con l'aria calda e umida proveniente dai motori, il punto finale del mescolamento sia tale da superare il 100% di umidità (rispetto al ghiaccio se sottozero). Quindi, se l'aria ambiente è troppo calda, l'equilibrio tra aria caldissima dei motori e aria calda ambiente è sufficientemente caldo da permettere di "tenere asciutta" l'aria (presente il phon?). Viceversa, se l'aria è mooolto fredda, l'equilibrio finale è freddo pure lui e c'è troppa umidità rispetto a quanta ne possa contenere l'aria. Un phon freddo, insomma.

    Per capirci, queste sono le curve di Appleman con sovrapposte le temperature in fx della quota (o meglio, della pressione).

    Basta andare sul sito del meteo e si trovano i radiosondaggi, e si possono fare tanti bei giochini. C'era arrivato pure Senna di sciechimiche.org, peccato che, stranamente, si fermi sempre a 9000 metri...

    Per fare un'analisi di questa figura, ad esempio:

    Le scie si formano SICURAMENTE tra 180 e 280mb di pressione, mentre sopra la quota di 390mb si potrebbero formare comunque se ci fosse anche un po' di umidità, che dunque aiuta, ma non è indispensabile.

    Viceversa, per la persistenza è necessaria anche l'umidità. NB, nel grafico di Appleman le umidità sono riferite all'acqua, ecco che già 55-60% di RH sono sufficienti per essere saturi rispetto al ghiaccio (100% RHi). Quindi, quando una radiosonda segnala 50% di umidità a -50°C, in realtà sta segnando un valore elevatissimo dell'umidità.

    Per finire, la conversione tra quota e pressione si può approssimativamente fare con l'atmosfera standard:

    180mb 12.450m
    280mb 9.600m
    390mb 7.350m

    Ovviamente, in periodi di alta pressione, le quote saranno maggiori e viceversa nei periodi di bassa pressione. (tasto "b" su FlightSim :-P)

    Un banale 737 ha una tangenza pratica di almeno 10700m, fino a 12500m per le serie più recenti.

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  5. Grazie markogts,

    argomento molto interessante. Me lo studiero' per evitare future cavolate.

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  6. @ Dario:
    piu' che (anche) meglio alcune volte.

    Sinceramente non ho mai capito il motivo per cui alcune compagnie fanno dipingere le marche sotto le ali, dove sono di ausilio solo agli addetti al rifornimento e ovviamente agli spotter :D

    Saluti
    Hanmar

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  7. Scusa Han, ma ti pare che il numero di vettura dipinto sul tetto degli autobus serva a qualcosa?

    Il numeretto sotto le ali serve per distinguere quando ci passano sopra:

    dispari: bario, pillola verde da ingerire;
    pari: peli di castoro, indossare maschera antigas;
    lettera vocale: titanato di stronzio, sedersi sul water;
    lettera consonante: nanomunghi, mordersi la lingua per non ridere.

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  8. In effetti nemmeno io ho mai capito bene il motivo per il quale si dipingono le marche sotto le ali...

    Se dovessi azzardare un'ipotesi, direi che è una semplice tradizione, risalente ai tempi in cui gli aeroplani volavano così bassi e lenti che effettivamente c'era tempo per leggere le scritte sotto le ali, e visto che radar e transponder non esistevano ancora, era l'unico modo per identificare univocamente un velivolo...oggi non serve più, ma non costa nulla continuare a farlo...

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  9. @ Markogts:
    sul 35mm, probabilmente hai ragione.
    Sulle digitali probabilmente ce la si potrebbe cavare con un 300.
    Su sciemilano.blogspot.com giusto oggi c'e' un post con delle foto di marche leggibili da circa 3000 metri e focale di 82mm (dati dell'autore, per inciso: sito fantastico. Ma perche' quelli di sciechimiche lo snobbano? Quella persona sta facendo un lavoro micidiale.
    Anche quando tira fuori dei casi di sospette scie chimiche, ha delle argomentazioni a tutta prova. E non dice "ecco, ci irrorano!", ma dice: "dovremmo parlarne con un metereologo e spendere di piu' per le verifiche").

    Ma non era questo il senso del mio commento. E' solo che i nueri identificativi non sono solo sopra. Non sempre, almeno.

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  10. Hehe, santacroce prima era "l'amico più amico" di Straker, poi...

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  11. Hanmar said...

    @ Dario:
    piu' che (anche) meglio alcune volte.

    Sinceramente non ho mai capito il motivo per cui alcune compagnie fanno dipingere le marche sotto le ali, dove sono di ausilio solo agli addetti al rifornimento e ovviamente agli spotter :D

    Saluti
    Hanmar


    Perché lo impone il codice della navigazione.. :-) credo anche la convenzione di... Chicago? Quella che regolamenta ancora oggi quasi tutte le regole internazionali sul trasporto commerciale.

    @ Margot

    Ho letto la tua spiegazione ma secondo me sono condizioni per avere scie particolarmente persistenti. Anche la quota massima dei cumuli non mi convince... anzi sono sicuto che non è cosi. Io volo in aliante e il cumulo è la nostra nube regina indice di ottima giornata di termiche... Non è cosi raro trovare basi cumulo ad oltre 4000 mt di quota. La cima poi in alcuni casi sfonda la troposfera (in genere questi sono quei cumuli che prendono la forma di un incudine)
    Questa foto http://www.voloavelatorino.it/photos/album/photo.php?file=/foto_archivio_contributi/Turvani_Fulvio/Pik_20/S.%20Crepin_delfinato%20(Large).jpg l'ho fatta mentre volavo verso le montagne del delfinato. L'altimetro (poco visibile, in basso a sx)indica 3200 mt ma devi aggiungere circa 300 mt perché settato sul QFE di Torino. La montagna di fronte, in secondo piano, è la Barre des Ecrins di oltre 4000 mt di quota. (4400?)Da questa angolazione non è del tutto evidente ma le nubi che vedi erano ottimi cumuli generati dalle generose termiche della giornata.
    Quest'altra, fatta nella stessa zona in un altra giornata,http://www.voloavelatorino.it/photos/album/photo.php?file=/foto_archivio_contributi/Turvani_Fulvio/Pik_20/Chaberton%26Delfinato%20(Large).jpg mostra l'altimetro a 3400 (3700 sul mare) e le cime del delfinato entrano appena nei cumuli.
    Questa per finire http://www.voloavelatorino.it/photos/album/photo.php?file=/foto_archivio_contributi/Turvani_Fulvio/20080401-LS4/ft-LS4_01_04_08_06.jpg quello davanti è il colle delle finestre. Le cime sono quasi tutte attorno ai 3000 mt e i cumuli decisamente più alti.
    Anche la quota a cui si formano le scie di condensa mi convice poco. Vero che a bassa quota sono molto meno persistenti, ma ci sono e si formano alle volte anche alle estremità dei rotori degli elicotteri che generalmente hanno una tangenza piuttosto bassa.
    Ciao, Fulvio

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  12. markogts said...
    se vedo una scia DAVANTI ad un cumulo, è una cosa anomala. Sarebbe tutto verissimo, peccato che le foto non mostrano mai nessuna scia DAVANTI al cumulo, semmai in trasparenza.


    hihi... a proposito di questo, tu non hai visto il video che ha mostrato proprio all'inizio dello spettacolo: una serie di riprese di cumuli e scie, e tutti i presenti a guardare interessati...
    si vedevano le nubi spostarsi rispetto alle scie ed era assolutamente evidente che la nube fosse sotto! mah... misteri della FEDE.

    Ne approfitto per chiede ancora al simpatico Vito: quando hai intenzione di mettere online al videoregistrazione che ha fatto del tutto?
    E altra cosa, tu in quelle immagini come vedevi le scie rispetto alle nubi? così per curiosità.

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  13. @ Orsovolante:
    Chicago no, ne sono sicuro.

    Ma comunque mi pare che le marche sotto le ali non siano obbligatorie.

    Devo recuperare il mio Codice della Navigazione, quello della CELT, chissa' dove cavolo l'ho infilato...

    Appena lo recupero lo compulso.

    Saluti
    Hanmar

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  14. Trovato :D

    Allora, per gli aerei immatricolati in ITALIA vale la seguente norma:

    "Le marche di nazionalita' ed immatricolazione devono essere dipinte sull'aeromobile o apposte in ogni altra maniera che assicuri uno stesso grado di stabilita' e disposte come segue:
    Aerostati [omissis]

    Velivoli: le marche devono essere dipinte una volta sopra la superficie inferiore dei piani principali inferiori e una volta sopra la superficie superiore dei piani principali superiori, col vertice delle lettere dalla parte del bordo anteriore. Esse devono anche essere dipinte lungo i lati della fusoliera, fra i piani principali e quelli di coda, o del corpo che la sostituisce."
    (Regolamento per la Navigazione Aerea, Titolo III, Capo I, Contrassegni di riconoscimento obbligatori per gli aeromobili nazionali)

    Questo per gli italiani.

    Per gli esteri cerchero' con calma.

    Comunque, come si puo' notare, e' un tantino vecchiotto (nota personale) e obbliga SOLO i nazionali. :D

    Quindi se vedete un tanker SENZAmarche e' straniero, non date la colpa alle nostre compagnie aeree. :P

    Saluti
    Hanmar

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