Sunday, January 25, 2009

I due fiumi

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I due fiumi

E' possibile che l'universo sia un'immagine illusoria? Il filosofo che ribaltò consolidate prospettive fu George Berkeley. Il pensatore irlandese concepì la realtà come mera percezione: per Berkeley il mondo materiale è un velo steso dalla mente. Tuttavia la percezione di Dio garantisce al mondo coesione ed un substrato. Attraverso Dio, il cosmo si condensa; l’Essere è mallevadore di una concretezza, per quanto astratta. E' una concezione contraria al senso comune e suscettibile di rivoluzionare l'approccio al "reale".

Lo storico delle religioni, il rumeno Joan Petru Culianu (1950-1991), discepolo di Mircea Eliade, uomo di abissale erudizione, adottò la visione di Berkeley. Culianu, autore, tra l'altro, di Eros e magia nel Rinascimento e di capitali studi sulla Gnosi, fu ucciso il 21 maggio del 1991, nei bagni dell'Università di Chicago, dove insegnava, con un colpo di revolver alla testa. L'omicidio è tuttora impunito: si sospettò del delitto la Securitate, il servizio segreto rumeno, poiché Culianu aveva pronunciato parole di fuoco sia contro il regime di Ceacescu sia contro il governo "democratico" insediatosi dopo la rivoluzione contro il dittatore. L'F.B.I. compì indagini frettolose ed ambigue per archiviare rapidamente il caso: forse Culianu, con le sue ricerche, in particolare sullo Gnosticismo, aveva toccato dei nervi scoperti, sfiorato verità scottanti...

Lo studioso rumeno, come accennavo, mutuò la filosofia di Berkeley, ma considerò la percezione una componente della materia: ciò mi sembra un limite, dovuto ad un influsso di indirizzi della fisica contemporanea. Nondimeno è interessante questo orientamento che, contraddicendo certezze radicate ed il mito scientifico dell'oggettività, ci dispiega nuovi orizzonti.

Dunque il firmamento che contempliamo è una proiezione come è scritto nel Vangelo di Filippo e come opina la scienziata Giuliana Conforto? Le conseguenze di una tale Weltanschauung sono enormi: la materia sarebbe una creazione mentale, modificabile a piacimento attraverso l'immaginazione. A questo punto l'universo narrativo, l'universo mitologico, la dimensione abitata dai numeri, le visioni della fantasia non sarebbero meno "reali" della "realtà". Da dove proviene non solo questa fittizia solidità del mondo, ma soprattutto la sua apparente capacità di agire sull'Io? La "causa esterna" è forse il movimento all'indietro di un boomerang.

Si ha talora la sensazione di vivere in un sogno (o incubo) fisico, oltre il quale si squaderna la vera essenza.

Veleni, virus, batteri, radiazioni nucleari... sono costruzioni di una mente perversa che un io consapevole può annichilire? Forse il fuoco brucia solo nella nostra mente? Sono interrogativi che ho esposto in altri testi (vedi, ad esempio, Dualismo) ed ho anche considerato l'eventualità che un'interferenza o una discrasia abbia incrinato ed incrini il kòsmos. (Si veda Virus et veritas). Le conseguenze di un rovesciamento di prospettiva sarebbero decisive e dirompenti anche nella vita di tutti i giorni, ma non escluderei che sia preferibile, invece, continuare a seguire, nella maggio parte dei casi, il common sense, pur senza aderire a questo ingenuo orientamento.

Alla convergenza tra spirito e materia, le loro misteriose nature si mischiano e si confondono, come quelle di due fiumi che confluiscono, mescendo le loro acque.

3 comments:

  1. Pronto 118? C'è da spostare un pazzo

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  2. io chiamerei anzi il circo, per questa gente mi sembra più appropriato :D

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  3. Di sicuro le scie chimiche sono una creazione delle menti di chi crede alla loro esistenza

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