Wednesday, February 18, 2009

Biforcazione

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Biforcazione

Ci siamo trovati di fronte ad un bivio, ma pare che abbiamo imboccato la strada che conduce ad uno spaventoso precipizio.

Una forza oscura domina la storia umana: è quella che suscitò le due guerre mondiali; è la stessa che provocò il genocidio degli Armeni, l'olocausto e mille altre carneficine di popoli, sino ai recenti eccidii nella Striscia di Gaza. Oggi troppo spesso si celebrano giornate delle memoria che sono occasioni per dimenticare ed occultare. Si dimentica, ad esempio, che la "soluzione finale" fu resa possibile grazie al sostegno finanziario e logistico che banche e società statunitensi e britanniche offersero al Terzo Reich, creazione degli Oscurati. I bombardieri degli alleati risparmiarono le installazioni industriali tedesche e coventrizzarono intere città, come Dresda. Quasi tutti gli scienziati tedeschi furono portati negli Stati Uniti: falsificati i loro documenti, furono riciclati nella N.A.S.A. ed in altre strutture. La missilistica, l'eugenetica, le tecnologie belliche furono estirpate dal cuore dell'Europa e trapiantate nel continente americano dove trovarono terreno fecondo. I vertici degli alleati sapevano delle atrocità perpetrate nei lager, ma tacquero, non per viltà, ma per complicità. Erano tra gli ideatori. Anche la Chiesa di Roma rivestì il suo nefando ruolo, sebbene ciò non sia scritto né nei libri di "storia" né nei saggi alternativi.

Oggi, mentre con le parole si condannano le stragi e si decanta la pace, con l'alito mefitico che fuoriesce dalle medesime bocche, si alimentano i roghi dei conflitti. Un'umanità abbrutita e slombata pende dalle labbra di satrapi corrotti e dissoluti. Costoro ripetono che, se non vogliamo commettere gli stessi errori che portarono ai campi di concentramento, alle camere a gas, ai crematori, occorre ricordare. Allora perché non si menzionano i campi di prigionia costruiti negli Stati Uniti dall'infame F.E.M.A.? Quante volte sono stati commessi in seguito gli stessi errori? Oggi, però, si definiscono "operazioni contro il terrore", "missioni umanitarie", "autodifesa": possente e velenosa ipocrisia del linguaggio incardinata nella "guerra giusta", l'assurdo ossimoro coniato dal ladro di pere.

Oggi greggi di scolaresche vengono menate nelle sale cinematografiche affinché vedano pellicole sull'olocausto, ma chiudano gli occhi su tutto il resto, dalle scie che straziano il cielo alle antenne che irradiano onde perniciose. E' necessario che le nuove generazioni siano indottrinate, svuotate di ogni capacità critica: sono la carne da cannone del futuro.

Il Ministro dell'inferno ha affermato che occorrono nuove carceri: il plauso è unanime, poiché la delinquenza dilaga. Sappiamo veramente per chi sono stati e saranno costruiti questi penitenziari, visto che, anche secondo stime ufficiali, i reati sono diminuiti? Il Ministro dell'inferno annuncia un giorno sì e l'altro pure che il problema dei clandestini sarà presto risolto: peccato che sia un problema creato ad arte per fomentare odi tra etnie differenti, per diffondere la criminalità contro cui vengono prese misure peggiori del male che si finge di voler combattere.

Oggi il Male non ha più il volto laido e sfregiato delle figure dipinte da Francis Bacon. Il pittore irlandese si accanisce con furia belluina contro uomini ed animali onde ne emerga la natura più ripugnante; aggredisce il quadro, su cui ha steso colori appiccicosi, per sfigurare e distorcere i volti. E' davvero l'orribile pittura di Bacon lo specchio livido che riflette la storia abominevole del mondo tra il Secondo conflitto mondiale ed il dopoguerra.

Oggi, però, il Male è molto più subdolo, insinuante, seducente: può assumere le sembianze rassicuranti di Obama che addita un futuro radioso e, con raffinata, edulcorata malizia, spinge la massa verso il mattatoio del Nuovo ordine mondiale. Un'insania nera conduce uomini ottenebrati, ridotti ad androidi, tra le grinfie insanguinate del mostro dal volto umano. Il mostro è attorniato da panegiristi. Senza i panegiristi, il suo fascino ambiguo, sarebbe simile a quello che esala dalla spettrale cera del museo Grévin.

Eppure forse non tutto è perduto...

5 comments:

  1. Secondo me tra Attivissimo e Obama il nostro prof butterebbe giù dalla torre il secondo..."Sono Obama, Obama, Obamaaaaaaa....uhhhh, obaaaaaaammmmaaaa!!!Sono il tuo incuboooo peggiore...Obamaaaaa, ennneeeevuuuuooooo!!!"

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  2. Che forse o'professore pensa che Obama sia passato al lato oscuro della forza ?

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  3. Che schifo!
    SCHIFO!
    Zret, vergognati.
    Ma quante stronzate ingiuriose che riesci a cacare!

    Scusate il linguaggio, ma più di così non riesco a trattenermi.

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  4. Non ci riesco. Per quanto io mi sforzi, gli immaginifici scritti de 'O professore non riesco a leggerli. Saran mica i nanocip&ciop che mi hanno impiantato l'anno scorso? Qualcuno ha la nuova release?

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  5. Giusto una piccola parte del consueto delirio:

    "Oggi greggi di scolaresche vengono menate nelle sale cinematografiche affinché vedano pellicole sull'olocausto, ma chiudano gli occhi su tutto il resto, dalle scie che straziano il cielo alle antenne che irradiano onde perniciose. E' necessario che le nuove generazioni siano indottrinate, svuotate di ogni capacità critica: sono la carne da cannone del futuro."

    VERGOGNA. Gaza, olocausto, guerre... VERGOGNA.

    Scusate le maiuscole. Sono arrabbiatissimo, con 'sti cialtroni. Quando c'è da ridere e scherzare, va bene, ma avete rotto le tasche.

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