Tuesday, February 3, 2009

Zolfo per raffreddare la Terra (articolo di Claudio Colombo)

http://www.tankerenemy.com/2009/02/zolfo-per-raffreddare-la-terra-articolo.html

Zolfo per raffreddare la Terra (articolo di Claudio Colombo)

L'articolo che pubblichiamo tratto dal Corriere.it è l'ennesima dimostrazione che i media di regime sono soliti a presentare come progetti delle criminali attività di manipolazione della biosfera, attività perpetrate sotto gli occhi di tutti. Lo zolfo, infatti, da anni viene sparso nell'atmosfera, ma non per ridurre il cosiddetto riscaldamento globale, ma per causare danni agli ecosistemi, filtrando la luce solare e per provocare incendi. Si legga dunque il testo come il resoconto dell'operazione "scie chimiche" limitatamente alla dispersione di zolfo: si impiegano aerei militari, si dilapidano 14 miliardi di euro l'anno, si deteriora lo strato d'ozono, le piogge sono acide come i terreni, con gravi conseguenze per flora, fauna e monumenti. I pazzoidi, che intervengono sulle condizioni meteorologiche e climatiche per scopi militari, cominciano a rivelare qualche mezza verità in modo obliquo e surrettizio. La verità vera è naturalmente un'altra ed è mostruosa.

«Iniezioni» nell’atmosfera con palloni stratosferici. La proposta del Nobel Crutzen. Gli scienziati: idea folle

Cristalli di zolfo

Zolfo nell’atmosfera per abbassare la temperatura della Terra (sic). È l’ultima ipotesi (sic) sul fronte del clima avanzata recentemente al congresso di San Francisco dell’Unione geofisica statunitense, ma l’idea ha scatenato la polemica sui costi e sulle possibili conseguenze negative sull’ambiente, come l’intensificazione di piogge acide e la riduzione dello strato di ozono nell’atmosfera. Tutti d’accordo: al «global warming» bisogna mettere un freno, ma come? Su questo punto il mondo scientifico si è spaccato.

Il firmatario del progetto è un premio Nobel (sic) per la chimica, l’olandese Paul Jozef Crutzen, che insieme con il collega Thomas Wigley, ha comunque il merito (sic) di tenere alta la discussione un tema centrale che riguarda il futuro del pianeta. «Si tratta - ha spiegato Crutzen, che studia l’ipotesi dal 2006 - di immettere nella stratosfera, in una fascia tra i 10 e i 50 km di altitudine, almeno un milione di tonnellate di zolfo portato da una serie di palloni lanciati dalla zona dei Tropici». Raggiunta la quota desiderata, il materiale viene bruciato in modo da ottenere biossido di zolfo, che poi si converte in particelle di solfato infinitesimali: queste particelle, assorbendo una parte dei raggi solari, farebbero abbassare di un grado centigrado la temperatura media della Terra. L’operazione dovrebbe essere ripetuta con cadenza biennale.

Per «iniettare» un milione di tonnellate di zolfo servirebbero oltre 30 mila palloni stratosferici, a meno di usare canali istituzionali come le aviazioni militari dei paesi cooperanti. Il progetto è indubbiamente affascinante, ma ha costi elevatissimi: 14 miliardi di euro all’anno. E si porta dietro dubbi e riserve sui possibili effetti collaterali, come l’intensificazione delle piogge acide, la riduzione dell’ozonosfera e, nelle zone tropicali, la modifica dei regimi monsonici asiatici e africani. «E quest’ultima conseguenza — ha sottolineato Alan Robock, dell’università di Rutgers (U.S.A.) — rischia di mettere in crisi la disponibilità di risorse alimentari per miliardi di individui». A meno di utilizzare il progetto — Crutzen, hanno suggerito altri studiosi, per limitate aree della Terra: sull’Artico, per esempio, potrebbe rallentare la riduzione dei ghiacci polari, senza conseguenze per le altre zone del pianeta.

Altre ipotesi di raffreddamento, dalle più rudimentali alle più sofisticate, sono state prese in esame a San Francisco dagli ingegneri della Terra: invio in atmosfera di sonde-parasole, «rimescolamento» artificiale degli oceani con «pompaggio» di CO2 per favorire l’attività biologica, dispersione in mare di grandi piattaforme flottanti in grado di assorbire una parte dell’irraggiamento solare. «Il controllo del clima — ha però avvertito David Keith, dell’Università di Calgary, in Canada - è un problema di equilibrio: ogni soluzione comporta dei rischi, bisogna valutare se è il caso di correrli». Esempio: vale la pena combattere contro l’innalzamento degli oceani, se la contropartita è una riduzione probabile delle precipitazioni? Ma il vero, grande punto interrogativo riporta agli anni della Guerra fredda U.S.A.-U.R.S.S., in cui l’ingegneria del clima rappresentò un’arma in più nelle mani delle due superpotenze: chi dovrebbe manovrare il «termostato» della Terra? Chi decide quale dovrebbe essere il clima «ideale» del nostro pianeta? Ecco perché, tra le tante proposte, la più sensata appare quella che i geoingegneri hanno avanzato alle istituzioni mondiali: la creazione di un organismo tecnico internazionale che studi e tenga sotto controllo il clima, senza la pretesa di manipolarlo.


Claudio Colombo

Leggi qui l'articolo sul Corriere.it

8 comments:

  1. Ci avrei scommesso! :D

    Ma arrivano dopo gli ultimi, ne Le Scienze del mese scorso c'e' un articolo intero sulle tecnologie futuribili (ma a mio avviso abbastanza impraticabili) per abbassare la temperatura del globo.

    Antonio, piu' Le Scienze, meno pippe, magari la prossima volta scrivi qualcosa di originale e non di orinale come il tuo solito :P

    Saluti
    Michele

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  2. Ma la cosa bella è che ha messo un articolo che dà ragione ai geologi :D

    FANTASTICO.. Straker ora è dalla parte dei geologi.

    Qui bisogna brindare (lascio a voi geologi un post per segnalare questa cosa spettacolare).

    Io esco che ho il tankerone in doppia fila e Kash poi me lo riga.
    Ho il corso di aggiornamento in terminologia debunkista via radio a microonde.

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  3. Ovviamente mette 2 foto che non c'entrano una fava... e sono pure convinto che quella di voyager sia taroccata.. quella foto di aereo mi ricorda quelle solite dei video di straker.. qualcuno indaghi bene.

    See ya.

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  4. @nico:
    ho controllato,la stessa foto si vede nel servizio di boyager disponibile su youtube

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  5. Ho l'impressione però che ormai su tankerenemy proprio non commenta più nessuno...

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  6. @eSSSe:
    dal mio blog:
    eSSSSe ha detto...
    sono completamente fulminati

    4 febbraio 2009 8.53



    ti e' cresciuta una S o qualcuno ti ha violentato il nick?

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  7. ho compiuto gli anni e quindi le S sono aumentate.....

    Ciao
    MicheleSSSe
    anzi da ora
    MicheleSSSSe

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  8. Se ancora non lo avete visto:

    http://www.youtube.com/watch?v=gmrtqNcBFf0&feature=rec-HM-rn

    Naturalmente è tutto un trucco dei disinformatori prezzolati

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