Thursday, March 12, 2009

Le Pleiadi dal mito all'astronomia (seconda ed ultima parte)

http://zret.blogspot.com/2009/03/le-pleiadi-dal-mito-allastronomia.html

Le Pleiadi dal mito all'astronomia (seconda ed ultima parte)

Gli astronomi ci ricordano che ci troviamo al centro di una ruota in una ruota più grande, in una macchina cosmica del tempo che i Maya e gli Egizi conoscevano e proprio come ci muoviamo in relazione al nostro paradigma solare contingente, il nostro intero sistema galattico si sposta in relazione alla più ampia configurazione delle Pleiadi, che ora gli astronomi indicano con il nome di Messier 45 (M45). Questa ruota più ampia è conosciuta come la Precessione degli equinozi, il tempo che la terra impiega a compiere tutto il ciclo delle costellazioni dello zodiaco. È l’oscillazione della Terra la ragione per cui lo zodiaco sembra muoversi a “ritroso”, un segno ogni 2.200 anni circa, o approssimativamente un grado ogni 72 anni. Questo corrisponde in media a 12 segni ogni 26.000 anni. Le Pleiadi ricoprono un ruolo fondamentale sia per l’emisfero settentrionale sia per quello meridionale, durante gli Equinozi ed i Solstizi che sono definiti dalla Precessione.

Nell’emisfero settentrionale, all’Equinozio di Primavera, le Pleiadi sorgono durante il giorno e possono essere viste solo brevemente durante la notte. Ogni giorno il sole si avvicina sempre di più all’allineamento con le Pleiadi sino a che, durante il Solstizio d’Estate, le Atlantidi sorgono poco prima della luce dell’alba. La prima volta in cui questo ammasso di stelle è visibile, avanti il sorgere del sole, viene chiamata levata eliaca delle Pleiadi. Durante l’Equinozio d’Autunno, le Pleiadi sorgono a mezzanotte. Al Solstizio d’Inverno, le Pleiadi splendono nel firmamento ad oriente subito dopo l’imbrunire. Questo avviene perché sorgono nella volta celeste con quattro minuti di anticipo ogni giorno".

Perché gli antichi furono così profondamente colpiti dalle Pleiadi? Erano la costellazione da cui in tempi remoti approdarono sulla Terra viaggiatori interstellari? Sono un portale o una tacca dell'orologio astronomico che segna, con lentezza inesorabile, il percorso delle ere cosmiche legate ad eventi cruciali per il pianeta e l'umanità? Sicuramente sono un simbolo (nella fattispecie associato all’emblematico numero sette) e, come tutti i simboli, sono tutto e niente.

Fonti:

JJH, Le Pleiadi: presente, passato e futuro
E. Calzolari, Ricerche di Paleoastronomia nel sito archeologico di Lagorara
F. Lamendola, I segreti del monastero di Tuerin rimandano al mistero delle Pleiadi, 2008
M. Longhena, Xibalbà: il mondo sotterraneo nello Yucatan, 2009
A. Ronchi, Venere, passeggiata tra nubi e miti
Zret, Il mistero delle Pleiadi, 2008

3 comments:

  1. Dubito che degli eventuali alieni possano venire dalle pleiadi... sono stelle un po troppo giovani, con un eta' media stimata di 100.000.000 di anni... ma quando si parla di fUFfOlgia, tutto fa brodo, come sempre.

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  2. Perché gli antichi furono così profondamente colpiti dalle Pleiadi?

    Se questi sopraffini ricercatori indipendenti spegnessero una mezz'ora il computer ed uscissero a guardare il cielo in una fredda e chiara notte invernale (ieri, ad esempio), la risposta a questo quesito si presenterebbe spontanea davanti ai loro occhi.

    Persino da dentro una citta', con tutto l'inquinamento luminoso che c'e'.

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