Wednesday, March 25, 2009

Rosario Marcianò intervistato da Fabio Volo su Radio DeeJay

Ovunque troviamo questo post. Neanche fosse andato al Larry King Live...

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Rosario Marcianò intervistato da Fabio Volo su Radio DeeJay

Il 24 marzo Radio DeeJay, nella trasmissione curata da Fabio Volo "Il volo del mattino", ha mandato in un'onda una breve intervista (circa otto minuti) sul grave problema delle scie chimiche. Al telefono Rosario Marcianò (Straker).

La trasmissione è disponibile a questo link, dal quale può essere anche scaricato il file audio.



Riprendendo quanto giustamente evidenziato da bedevan, ricordiamo, a chi non avesse ancora compreso a fondo la questione, che quando si parla di scie chimiche si fa riferimento a determinati fatti ed elementi:

- i velivoli interessati rilasciano scie a quote non canoniche, ovvero ben al di sotto degli 8.000 metri e quindi in condizioni non idonee alla formazione di contrails;
- i velivoli volano spesso in formazione e talvolta non rispettano le distanze regolari, ergo si tratta di aerei militari;
- le carte aeree dimostrano che questi velivoli non seguono aereovie corrispondenti ai voli civili;
- i dati delle radiosonde contraddicono la tesi secondo cui le scie sono frequenti, e tenendo conto di tale elemento, non dovremmo vedere affatto scie ogni giorno ma solo di rado.

NOTA: nei prossimi giorni pubblicheremo un montaggio audio-video inteso a documentare ampiamente quanto affermato nell'intervista.

Invitiamo tutti voi lettori di questo blog ad inviare una mail di ringraziamento a Radio Deejay, in particolar modo a Fabio Volo, che ringraziamo, per aver concesso un piccolo spazio all’argomento scie chimiche. Un particolare ringraziamento va anche all'amico L.M.


CONTATTI per RADIO DEEJAY:

email: (diretta@deejay.it) oppure (produzione@deejay.it)

SMS: (347.3425220)



Sono sicuro che di mail a RadioDeejay ne sono gia' arrivate tante...

7 comments:

  1. ah, anche Linus, non preoccupatevi, è stato informato.
    ;-)

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  2. Ma santa polenta...

    In questo articolo ci sono quattro affermazioni ben precise, attinetni al mondo reale ed a fatti concreti.

    Sono affermazioni che e' facile controllare, e che sono state sottoposte a prova gia' un sacco di volte.

    Manco a dirlo, nessuna ha passato il test di realta'.

    Ma cosa ci vuole di piu' per convincere chi le ha scritte che ha preso un abbaglio?


    - i velivoli interessati rilasciano scie a quote non canoniche, ovvero ben al di sotto degli 8.000 metri e quindi in condizioni non idonee alla formazione di contrails;

    Facile da dimostrare, con una semplice campagna di misure coordinata tra i vari sostenitori della teoria.
    Si concorda un metodo, ci si mette d'accordo in quattro o cinque in varie regioni d'Italia e si registrano misure per un paio di mesi.

    Ci sono anche dei precedenti: sciemilano.blogspot.com, ilcielosuvicenza.blogspot.com, il lavoro che sta facendo Daniel di Sciechimiche.org (anche se siamo ancora ai dati preliminari ed alla taratura, e' molto molto interessante).
    Due metodi differenti di misura, tre persone diverse, tre regioni diverse.


    - i velivoli volano spesso in formazione e talvolta non rispettano le distanze regolari, ergo si tratta di aerei militari;

    Anzitutto, c'e' un "non sequitur". C'e' bisogno che lo spieghi?
    Comunque, anche questa affermazione e' facilmente verificabile.
    Ci si mette d'accordo in quattro o cinque, in posti diversi, e si puntano delle webcam verso il cielo.
    Si puo' fare con programmini (gratuiti) per la videosorveglianza, si puo' fare con delle reflex digitali, si puo' fare a manina con un po' di pazienza.
    Anche qui, i precedenti ci sono (ad esempio, il blog dell'"odiato" Attivissimo)
    Poi, bisogna mettersi d'accordo su cosa si intenda con il termine "formazione" o cosa sarebbero le manovre "proibite" e le distanze regolamentari. E per questo non si puo' non chiedere ai piloti ed ai controllori di volo: l'argomento e' complesso e le regolamentazioni e le prassi sono tantissime, sperare di leggiucchiare mezzo articolo del regolamento dell'ENAV su Google e trarne delle indicazioni generali, nella migliore delle ipotesi, significa cercarsi la cantonata.

    - le carte aeree dimostrano che questi velivoli non seguono aereovie corrispondenti ai voli civili;

    Le carte aeronautiche si trovano, come mi hanno gentilmente segnalato sul blog di Orsovolante.
    Se, per i due punti precedenti, si hanno in mano delle rilevazioni fotografiche, sfruttando qualche programmino di cartografia (disponibile in rete aggratis) ed un po' di pazienza, dovrebbe essere possibile ricostruire i percorsi degli aerei e confrontarli con le aerovie segnate.
    Qualcosa di simile a quello che ha fatto Arturo in un suo post, solo che lui le rotte degli aerei le ha tracciate "ad occhio". Un buon modo per non usare l'occhiometro e' quello di riprendere la stessa zona di cielo da DUE webcam poste a distanza nota (qualche chilometro) e con punti di riferimento noti e visibili nel filmato.
    Poi, si fa un po' di triangolazione.
    Oppure, si puo' usare l'AirNav e prendere degli screenshot ad intervalli regolari.

    - i dati delle radiosonde contraddicono la tesi secondo cui le scie sono frequenti, e tenendo conto di tale elemento, non dovremmo vedere affatto scie ogni giorno ma solo di rado.

    Qui il discorso e' piu' complesso.
    Purtroppo, qui non si tratta di pura e semplice osservazione empirica, ma di capire effettivamente un modello matematico e saperlo usare per fare delle previsioni.
    Niente di sconvolgente, per carita', ma finche' come unico e solo criterio per capire se le scie possono formarsi o meno si usa una citazione sbagliata del riassunto di un estratto di un articolo di cento pagine (di cinquant'anni fa)...

    Ad esempio, qualche tempo fa, stavo cercando di far notare a Straker che la tabella di radiosondaggi che lui mostrava in un suo post indicava chiaramente che la quantita' d'acqua necessaria a saturare l'aria ad una certa quota e temperatura ed un certo giorno era 0 g/mc. Ammesso e non concesso che il criterio del 70% di umidita' relativa sia valido, gli ho chiesto quanti grammi d'acqua servano per avere il 70% di umidita' relativa se la saturazione e' 0 g/mc.
    Ancora attendo risposta.

    Questo per dire che, prima di poter affermare che i dati delle radiosonde contraddicano o meno qualcosa, bisognerebbe almeno sapere che differenza c'e' tra umidita' assoluta e relativa o come si legge un radiosondaggio.
    Non e' difficile imparare: io non sapevo nemmeno che esistessero, i radiosondaggi, fino a qualche mese fa. Se ce l'ho fatta io, a maggior ragione dovrebbe farlo chi ritiene che da questa conoscenza possa dipendere la sopravvivenza sua e dei suoi cari.

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  3. @dario

    io (puglia) ho usato un metodo derivato da quello di sciemilano, e il risultato è sempre quello: siamo attorno ai 10km e non ci sono ca**i che tengano: un aereo che sciasse a 2000 metri sarebbe uno spettacolo tale che la gente fermerebbe le auto e scenderebbe a guardare.

    Ora: tra i due dj, Attivissimo che controlla le fonti e i dati, Fabio Volo che manda in onda strombolate senza controllarle, chi è il più attendibile?

    [just]

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  4. Perché esiste qualcuno (a parte sterker e i 4 minus habens che gli danno corda) chje considera fabio volo attendibile?

    E come credere ad una puttana che dichiara di essere illibata

    Mikhail Lanart-Hastur

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