Wednesday, April 15, 2009

Oltre il dualismo (articolo di Davy-prima parte)

http://zret.blogspot.com/2009/04/oltre-il-dualismo-articolo-di-davy.html

Oltre il dualismo (articolo di Davy-prima parte)

Pubblico un articolo che ha suscitato in me alcune riflessioni. In primo luogo, ha ragione Davy, nel momento in cui avverte che, non di rado, certe contrapposizioni sono fittizie e create dal sistema per attuare il solito "divide et impera". Un giornalista italiano, reputato dai più uno strenuo ricercatore delle verità scomode, in realtà, non ricordando mai che il C.F.R. fu fondato dai Gesuiti (è solo un esempio), con i suoi pur pregevoli e documentati articoli, ma a senso unico, alla fine disinforma. Dunque è bene imparare (è arduo, ma bisogna provarci) a distinguere tra veri e falsi attivisti: anche nel campo delle scie chimiche siti infiltrati dai servizi servono a sterilizzare il problema, a deviare l'attenzione su questioni marginali e depistanti, a dividere e confondere i cittadini.

E' palese: Davy vuole andare oltre per cercare di rendere conto dell'eterna lotta tra il bene ed il male (mi si passi l'espressione un po' enfatica e riduttiva, ma rende l'idea), riferendo questa distinzione ad un substrato cosmico ed energetico. Non mancherò di notare che il balzo è notevole e pure un po' audace: possiamo assimilare bene e male alle cariche positive e negative di alcune particelle? Qui noto un inevitabile iato, ma apprezzo che ci si interroghi su questo radicale tema per fornire qualche risposta, sebbene provvisoria e parziale. Esiste un punto in cui non ha più alcun senso parlare di bene e di male? Sì, quel punto, a mio parere, è il Nulla. Già negli istanti successivi al Nulla (o Nirvana, il non-respiro), almeno come possibilità cominciò ad affiorare un'ano-malia: già il tempo lo è. Può essere stato un azzardo alla Hawking o l''entropia o una scheggia proiettata dallo scalpello, nel momento in cui la mirabile scultura della creazione prendeva forma. Forse è un aspetto consustanziale all'universo o connaturato a questo universo in cui viviamo noi terrestri ed altri esseri. E' possibile che un giorno questa frattura sarà ricomposta. Spero che quel giorno non sia lontano, pur nella coscienza che il tempo è illusorio.

Sull'ano-malia mi soffermerò nell'ambito di una recensione. Quindi per ora non aggiungo altro, ma sottolineo un passaggio del testo di Davy che ritengo cruciale: "La massa è per il 95% ottusa ed ignorante ed è così che deve essere al 1.000 per 1.000 affinché sia controllata in modo definitivo". Porsi e porre dei quesiti, interrogare la realtà, indagare, per quanto possibile a 360 gradi, rifiutarsi di accettare "verità" preconfezionate serve a non essere controllati in modo definitivo, serve a non servire.



La distinzione tra bene e male è in sé il paradosso più grande dell’intera umanità, perché tutto è basato su tale antitesi. Il sistema nel globo crea contrasti nelle popolazioni a causa delle differenti ideologie di uno stesso paese, come di paesi differenti. Ci sono governi che la pensano in un modo ed altri in un altro, altri stanno un po’ da una parte ed un po’ dall’altra, ma mai in un punto in comune che concili tutti quanti.

Lo stesso vale per il credente come per l’attivista politico o studioso di cospirazioni che sia, il quale spreme di continuo le proprie meningi per capire quale sia la cosa giusta per l’umanità, ma ciò accade anche allo stesso fantomatico cospiratore che sta da una parte o dall’altra. Entrambe le parti, qualunque esse siano, esprimono il consenso da una parte ed il dissenso dall’altra. Esprimono un’intesa che crea degli opposti, in cui gli stessi opposti determinano un’intesa nell’opposta ideologia. Il rischio è che la parola “cospiratore” resti nel mezzo del libro delle parole e che il suo significato dipenda solo da chi l’analizza.

Su ciò è basato il “dividi e comanda” e la “trascendenza”, ossia sulla creazione di un’ideologia come la religione o la politica: esse, scisse in opposti, diventano varie confessioni o fazioni politiche che inducono la massa umana a scannarsi dentro quegli opposti (creati appositamente e gestiti dagli strati più alti della piramide), con il solo scopo di portare una persona a credere che si può essere di un colore o di un altro, ma mai di essere del proprio colore e della propria convinzione personale.

Purtroppo (o per fortuna), in questi ultimi anni, in molti hanno imparato a capire e generalizzare il singolo individuo, come anche la propaganda che può influire su miliardi di persone in modo contemporaneo. (Si pensi agli eventi del 9-11).

Quello che si può riscontrare nelle varie parti analizzate, è in sé l’assuefazione del singolo individuo, come della massa a cui appartiene, verso l’ufficialità mediatica che è posta come verità standard dai libri di scuola e dai mezzi di comunicazione di massa. La stessa verità ufficiale, però, non è solo questo: è anche tutto ciò che viene consentito di pubblicare anche nei siti più accusati, la cui più realistica descrizione dei fatti è comunque una verità che crea opposizioni e consensi tra attivisti ed “attivissimi burattinai”.

Come tempo addietro scrissi nell’articolo Le limitazioni del proprio io, quando un individuo va un po’ oltre alle concezioni standard, trova le risposte più adeguate alle sue domande in recinti appropriati e, come nel caso di chi dedica la propria Esistenza alla divulgazione, ci si trova molto spesso a fornire risposte consone a quegli individui che sono andati di là dalle normali concezioni. Purtroppo (o per fortuna), però, a loro sono sicuramente state date risposte adeguate ai relativi dubbi. Tuttavia fino a che punto abbiamo scavato nella tana del bianconiglio per ottenere tali risposte?

Negli ultimi anni, la scienza ha tentato di dimostrare come alcune caratteristiche della materia-energia rispecchino una struttura più profonda. Si è dimostrato che qualunque elemento (come ogni situazione), per esistere deve avere almeno un opposto, descrivendo dalla reazione dalla molecola creata da atomi con differente carica fino alla composizione di qualunque sostanza tramite le stesse molecole composte da atomi. Tutto è descrivibile in equazioni, la cui rappresentazione è semplificata e generalizzata nel linguaggio scientifico che pare sempre più simile alla descrizione di un programma creato da evoluti programmatori : essi talora lo paragonano nelle proprie conclusioni ad una realtà in stile Matrix. Se ciò fosse vero, se fossimo veramente in Matrix, come sarebbero in realtà le cose?

Ho riscontrato negli anni che è vero che non tutti sono uguali e che la nuova classe di potere punta proprio all’inadeguata eguaglianza sociale, perché la massa è per il 95% ottusa ed ignorante ed è così che deve essere al 1.000 per 1.000 affinché sia controllata in modo definitivo. Se così non fosse, infatti, oggi l’attivismo sarebbe la forza sociale che avrebbe preso le redini dell’Italia e del mondo, ma così non è e mai sarà, poiché la “massa” è un semplice software che legge il programma, secondo la propria programmazione genetica che tende ad essere influenzata drasticamente da determinati fattori esterni che puntano ad equalizzarla.

Chi è andato oltre nel capire la logica, spesso cerca le vere spiegazioni: chi è andato oltre è un’anomalia che sarà chippata da “fantomatici” alieni per rimettere l’individuo sulla “retta via”.

In sintesi, le persone normali (ovvero i menomati senza possibilità di ragionamento) sono quelli senza consistenti interferenze esterne, perché i chips sono impiantati solo a chi si pone DETERMINATE domande.




3 comments:

  1. Che ridicoli quando mettono Paolo Attivissimo in qualsiasi tag..
    Quanto gli brucia il culo che gli ha rovinato gli affari loschi :D

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  2. infatti se leggete l'articolo parlano delle ano-malie

    insomma gli fa male l'ano :D

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