Tuesday, May 26, 2009

Crisi economica e nuovo ordine mondiale

Certo che questa Gaia e' proprio all'avanguardia.
Scrive che "La stesura di questo articolo è iniziata il 9 ottobre 2008, alle prime avvisaglie della crisi."
Alla faccia!!! La porcheria dei subprime e' saltata fuori alla fine del 2007 e secondo lei le prime avvisaglie della crisi si sono avute nell'ottobre 2008???

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/05/crisieconomica.html

Crisi economica e nuovo ordine mondiale

articolo di Gaia tratto dal blog nuovo ordine mondiale nell'archivio del quale trovate moltissimi altri ottimi ed interessanti articoli riguardanti la costruzione di questo mostro globale totalitario, ad esempio la cronologia storica del nuovo ordine mondiale.


Pubblico qui, in più parti, il mio dossier sull'attuale crisi finanziaria globale e le connessioni con il progetto per il N.O.M.

Potete leggere l'intero dossier su Scribd (e scaricarlo previa registrazione gratuita) a
questo link


Nota:
La stesura di questo articolo è iniziata il 9 ottobre 2008, alle prime avvisaglie della crisi.
Mentre reperivo fonti e scrivevo il dossier, gli eventi accadevano a ritmo sempre più sfrenato, in una rincorsa fra politici economisti banchieri e giornalisti tutta tesa a smentire, rassicurare, e poi di colpo a terrorizzare suonando la grancassa della recessione.. No, non sono dei poveri sprovveduti: fa tutto parte del gioco. Che potrete capire leggendo l'articolo che segue.

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Crisi finanziaria e Nuovo Ordine Mondiale

Sommario:

1. Esportatori di democrazia... no, di inflazione
2. A carte scoperte
3. Signore e signori, il Nuovo Ordine Mondiale


1. Esportatori di democrazia... no, di inflazione


Questa crisi era inevitabile? Gli Stati Uniti ne sono responsabili? Stanno davvero risolvendo questa crisi, o piuttosto dobbiamo aspettarci che qualche potenza affondi? Ma gli USA non erano i dominatori del mondo? Com’è che si ritrovano con le pezze al sedere?
Queste domande sono tutt’altro che oziose, pur (o meglio, a maggior ragione) nell’attuale clima di incertezza in cui la gente vuole sapere solo cosa fare dei propri risparmi. Ma per arrivare ad avere una qualche risposta concreta, bisogna partire dall’inizio e capire come si è prodotta questa situazione.

Se diamo ascolto ai guru dell’economia, ai dirigenti delle banche, ai ministri del tesoro e capi di stato, potremmo farci l’idea che nessuno in realtà sappia da dove venga l’attuale crisi, che sia tipico del “sistema capitalista” questo ciclo di recessioni e boom economici, che gli stessi operatori siano stati colti di sorpresa dalla crisi, che nessuno poteva immaginare... che insomma l’origine vera è un gran mistero.
Lungi dall’esserlo, si tratta invece di una causa piuttosto chiara, almeno nei suoi tratti essenziali: la crisi era inevitabile innanzitutto perché l’intero sistema poggia su basi traballanti, che non possono farlo durare a lungo.

Questi “piedi d’argilla” dell’economia mondiale sono in sostanza:
A. Creazione di denaro dal nulla
B. Corso legale

C. Riserva frazionaria

Spiegherò brevemente questi tre concetti base, mentre suggerisco la lettura degli articoli contenuti nelle Note per i necessari approfondimenti [1].

A. Creazione di denaro dal nulla (anche detta “magica stampante”)
Si stampano banconote che sono vera e propria carta straccia, perché non hanno alcun bene reale a garanzia del loro valore. Semplicemente, sono foglietti a cui si attribuisce un certo valore e si crede che valgano davvero la cifra impressa sulla carta.
Una volta, ogni banconota aveva un corrispettivo d’oro che la garantiva, in modo che non si potesse stampare soldi a piacimento (almeno teoricamente, poi si può sempre infrangere la legge, impunemente se chi lo fa è al potere): c’era cioè un limite, e questo era dato dalla disponibilità reale di metalli rari e preziosi.
A più riprese questa convertibilità banconota-oro è stata sospesa da vari governi, soprattutto per fare guerre (che richiedono letteralmente una montagna di denaro).
L’ultima volta che è stata presa una simile decisione, però, anziché essere temporanea è divenuta permanente (proprio come la “guerra permanente” al terrorismo). E’ il 1971: il presidente USA Nixon, per salvare il suo paese dalla bancarotta, annuncia la sospensione totale della convertibilità dollaro-oro, che stiamo pagando ancor oggi [2].
Bene, anzi male: da allora è lecito stampare soldi a piacimento con la “magica stampante”, senza ritegno. Che significa? Che si può immettere nel sistema una quantità spropositata, virtualmente illimitata, di banconote, del tutto legalmente: una quantità slegata dai beni reali in circolazione. Ma l’aumento della massa monetaria in circolo ha un nome ben preciso: inflazione [3].
Dunque si tratta di una truffa legalizzata.
Ma se le attuali banconote sono carta straccia, com’è che le usiamo? Com’è che la gente ci pensa due volte prima di bruciare una banconota da 50 euro? Queste ragionevoli domande trovano risposta nel secondo fattore, che alla loro ragionevolezza oppone tutta l’assurdità del sistema.

B. Corso legale (o corso forzoso)
Lo Stato obbliga i suoi cittadini ad usare esclusivamente le banconote da esso approvate (da noi gli euro), anche se create dal nulla: è il meccanismo detto “fiat money”. In sostanza abbiamo in mano pezzi di carta colorata senza alcun valore, ma siamo costretti a credere che questi foglietti abbiano davvero un valore e siamo obbligati ad accettarli e usarli, cioè a scambiare beni reali con quei foglietti colorati.
La gente non brucia le banconote, perché crede che valgano quanto scritto su di esse: pensa “Non posso bruciare questa banconota, vale 100 euro!” quando materialmente quel foglietto vale circa 3 centesimi di euro.
E’ un sistema basato sulla fiducia (ma sarebbe più attinente dire sulla fede): la banconota ha valore nel momento in cui si crede che ne abbia, anche se essa è svincolata da qualunque garanzia di avere realmente quel valore. Ma anche nel caso in cui la gente si renda conto che ciò che ha in mano è solo carta colorata, resta incastrata comunque nel sistema, perché lo Stato obbliga tutti ad usare quei foglietti.
Ma non è finita: c’è un terzo meccanismo, che assieme ai primi due costituisce i piedi d’argilla del gigantesco mostro monetario attuale.

C. Riserva frazionaria
Ovvero un altro astuto modo per creare denaro dal nulla. In poche parole, il sistema bancario può -anzi deve, essendo stabilito per legge- detenere solo una piccola parte dei depositi dei correntisti, utilizzandone una buona parte per creare credito (cioè moltiplicando magicamente il denaro esistente) [4]. Lo Stato stabilisce una riserva minima da detenere e le banche devono tenere una quantità di denaro non inferiore ad essa.
In sostanza, se tutti noi volessimo ritirare i soldi che abbiamo depositato sui nostri conti corrente, la banca ci direbbe “niet”: non li hanno, anche se io li avevo materialmente depositati, perché buona parte dei miei risparmi è stata usata per fare credito ad altre persone. Questo concetto astuto e subdolo, che la banca si guarda bene dal rivelarci quando apriamo un conto, fa in modo che si crei dal nulla ulteriore denaro, come semplici bit su uno schermo di computer. Nulla di più semplice.
Ma in questo modo si rafforza il danno già prodotto tramite fiat money, cioè si costruisce un sistema destinato all’inflazione perenne.
Inoltre, se tutti nello stesso giorno andassimo a ritirare i soldi dai nostri conti correnti, le banche fallirebbero all’istante per insolvenza (come già accaduto, peraltro).

Base monetaria degli Stati Uniti d'America:

Non è un caso che dal 2003 la FED (Federal Reserve, cioè la banca centrale statunitense) si rifiuti di rendere pubblico un importantissimo valore, l’M3, cioè un dato relativo alla massa monetaria in circolazione. Ci sono statistiche non ufficiali sull’M3 [5], di cui il grafico sottostante è un esempio. La massa monetaria è completamente scollegata dai beni reali esistenti, c’è uno scollamento imponente tra l’economia reale e i dollari prodotti dalla FED.



Su queste basi si può ben capire come il sistema non possa durare a lungo: ogni volta si ricorre ad astuzie, sotterfugi, trucchi di vario genere pur di mantenere in vita quel che è in realtà un cadavere, rimandando così lo sfascio dell’intero sistema. Ma rimandare significa solo aggravare il botto che farà quando scoppierà. Lo stiamo vedendo proprio ora.

A questi “piedi d’argilla” bisogna poi aggiungere altri elementi per capire l’attuale crisi finanziaria: in particolare il comportamento dei governi e le speculazioni degli operatori finanziari su derivati e altri prodotti [6].

Il secondo elemento è presto detto, almeno nel suo nocciolo: il “credito facile” erogato dalle banche ha fatto sì che molti accedessero a mutui che poi non hanno potuto ripagare [7]. Ma questi mutui subprime ad alto rischio di insolvenza venivano inseriti in pacchetti azionari (i derivati) e immessi nel circolo finanziario. Erano null’altro che prodotti “tossici”. Quindi questi crediti non ripagati hanno avviato un effetto domino, che sta mandando gambe all’aria il sistema spregiudicato costruito anche su di loro. E oggi, quelli che si stracciano le vesti con il mantra del “Non potevamo immaginare”, sono gli stessi che per anni hanno giocato al monopoli con i soldi dei risparmiatori, ben consapevoli che quella bolla sarebbe scoppiata, e facendo un botto tremendo.


"Pensavo stessimo solo comprando una casa!"

Che dire invece dei governi? Come interpretare il comportamento degli USA, “un impero fondato sul debito”, che spendono cifre smisurate per le loro assurde guerre in giro per il mondo, contraendo debiti esorbitanti che certo sanno di non poter ripagare? E perché gli altri Stati accettano questa situazione?

Gli USA sono grandi esportatori di inflazione.
Il dollaro non vale più della carta igienica, eppure tutti accettano dollari negli scambi internazionali.
La realtà è che viviamo in un sistema falsato, in cui nulla ha più il valore che dovrebbe avere. La supremazia degli USA si basa fondamentalmente sul fatto che gli scambi nelle borse petrolifere vengono effettuati con i dollari: il petrolio è scambiato con dollari, non con euro o altre valute. Questo perché gli USA imposero quella condizione quando il dollaro aveva ancora un valore, e ora semplicemente bombardano quei paesi che vorrebbero vendere petrolio in cambio di euro [8]. Il dollaro ha l’apparenza di una moneta “valida” perché viene scambiato con petrolio, bene con un forte valore reale. Paesi come l’Arabia Saudita straripano letteralmente di dollari. E li spendono sui mercati occidentali: questi sono ben contenti di tutta quella valanga di denaro, che però non fa altro che peggiorare l’edulcorazione già presente nel sistema.
Un vero circolo vizioso, quindi, che non viene spezzato da nessuna delle parti in gioco perché tutti ci guadagnano. Tranne la gente comune, su cui sempre si fa ricadere il peso delle scellerate scelte dei governi.

La massa monetaria in circolazione a livello mondiale è totalmente scollata dalla quantità di beni reali prodotti (vd. grafico seguente). Una situazione del genere non può certo durare a lungo.

La moneta circolante nel mondo è cresciuta molto più che la produzione di beni


Tutti quei giochetti finanziari con cui per anni i vari operatori si sono “divertiti”, hanno portato all’attuale disastro, che secondo molti è stato scientemente preparato: qualcuno ha operato affinché oggi scoppiasse, con il massimo danno possibile, una crisi finanziaria planetaria.


La “bomba da un quadrilione di dollari” dei derivati: quella dei mutui subprime, in confronto,
è una bazzecola (600 miliardi di dollari contro più di 1 milione di miliardi di dollari...
cioè il 1760% del prodotto interno lordo mondiale)

Da un certo punto di vista è vero che molti bancari si sono trovati spiazzati (almeno non quelli ai massimi livelli che gestiscono il sistema, s’intende): in quei giochetti le banche per cui lavoravano non avevano nulla da temere: grosse compagnie assicuratrici, come AIG, erano nate apposta per coprire le spalle alle banche in caso di investimenti e operazioni negative. Era già accaduto, e le banche sono ricorse alle assicurazioni per non avere danni (un ottimo sistema per perpetuare questo gioco truccato, senz’altro).
Ma oggi assitiamo ad una cosa mai vista: una dopo l’altra, le grandi compagnie di assicurazioni bancarie sono fallite (sono state fatte fallire, per meglio dire).
Per capire meglio questo aspetto del meccanismo, parliamo brevemente dei CDS (Credit Default Swap), che sono strumenti derivati.

In sostanza, sono un sistema che permette alle banche finanziarie di comprare qualsiasi cosa sul mercato -recentemente per es. i mutui subprime- senza preoccuparsi del loro valore effettivo; in altre parole non importa più se una cosa ha valore realmente o no, perché i CDS garantiscono che una terza parte pagherà un’assicurazione se quelle aziende o quei bond perdono di valore per un default o anche solo per un downgrade delle agenzie di rating.
Ecco dunque il meccanismo perverso, secondo molti scientemente preparato e attuato: a differenza del passato, questa volta nel momento stesso in cui tutte le banche e tutte le istituzioni (persino i municipi) si sono esposte con i CDS, con lo scoppio della bolla le assicurazioni finanziarie falliscono misteriosamente a catena, lasciando banche e nazioni in debito di triliardi con qualcuno, che di fatto è ora in grado di ricattare l'intera economia mondiale. Ma in debito con chi? E a quale scopo?


---FINE PRIMA PARTE---


NOTE:

[1] Una esaustiva storia della moneta, base per capire l’attuale sistema monetario e bancario, è stata pubblicata in tre parti da Marco Bollettino: “Bankenstein revisited, dal baratto al baratro”.
-- Versione on-line:
Prima parte [ http://luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=1563 ]
Seconda parte [ http://luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=1568 ]
Terza parte [ http://luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=1585 ]
-- Versione PDF [ http://www.scribd.com/doc/12917793/Bankenstein-Revisited ]

Altri contributi importanti:
. Video “Money, banking and the Federal Reserve” (sottotitoli in italiano)
[ http://luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2442 ]
. “Quando lo Stato diventa falsario”
[ http://luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=1997 ]
. “Magikonomics”
[ http://luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2851 ]
. “Il dio di carta” [ http://gongoro.blogspot.com/2008/08/il-dio-di-carta.html ]

[2] http://it.wikipedia.org/wiki/Dollaro_USA

[3] “Cos’è veramente l’inflazione?”
[ http://luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2384 ]

[4] Per una trattazione più approfondita del meccanismo della riserva frazionaria, si vedano, oltre agli articoli consigliati nella Nota 1, la corrispondente voce di Wikipedia [ http://it.wikipedia.org/wiki/Riserva_frazionaria ] e inoltre l’articolo “La grande piramide rovesciata”
[ http://www.usemlab.com/index.php?option=com_content&task=view&id=291&Itemid ]
Anche l’amico Samuel Rothschild ha messo nero su bianco che “Il credito crea denaro” [ http://novoordo.blogspot.com/2008/07/samuel-rothschild-e-i-privilegi-dei.html ]

[5] http://www.shadowstats.com/alternate_data

[6] Un ottimo forum, altamente consigliato, costantemente aggiornato con news e informazioni per capire i retroscena di questa crisi: “Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso”
[ http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=4492&forum=46 ]

[7] Gli assurdi motivi che hanno reso possibile ciò sono ben spiegati in “Approfondimento sulla crisi dei mutui”, articolo riportato da Informazione Scorretta, ottimo blog con news finanziarie e non solo.
[ http://informazionescorretta.blogspot.com/2008/10/approfondimento-sulla-crisi-dei-mutui.html ]
Si veda anche “Truffe e derivati”
[ http://luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2433 ]
e il video esplicativo “The crisis of credit visualized” sottotit. italiano [ http://vimeo.com/3722948 ]

[8] L’ultimo paese che, a più riprese, ha annunciato di voler aprire un borsa del petrolio in varie valute è l’Iran. Guarda il caso, l’Iran a più riprese viene minacciato dagli USA con toni da armageddon, prendendo come scusa il programma nucleare iraniano. Un buon articolo a questo proposito è “Apre la Iran Oil Bourse. O almeno, vorrebbe”.
[ http://luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2425 ]

8 comments:

  1. No mi sono perso.... ditemi solo una cosa....
    L'NWO continuerà a pagarmi la rata del mutuo del mio superattico?

    Ma sopratutto ci sono in vista tagli ai premi di produzione che ci passa mensilmente l'ufficio paghe del NWO? Perché stavo per impegnarmi con qualche rata per comperare questo:

    http://www.alexander-schleicher.de/produkte/ash31/ash31_galerie_d.htm

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  2. Primo. Certo che se le fonti di queste minchiate son al 90% tratte da luogocomune, siamo a posto. E ci ha messo 6 mesi per 'sta roba?

    A lavorare, ma nelle miniere di carbone in Cina.

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  3. Vedo che orsovolante cerca di non farsi tracciare. Qualcosa da nascondere?

    By Blogger Straker, at 26 maggio, 2009 15:50
    No rosario. Sei tu che sei una schiappa come esperto informatico :-)

    A) ancora non hai capito che quel tuo contatore di accessi fa schifo
    B) ancora non hai capito cos'è un IP dinamico

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  4. Volevo solo dire che la FED ha dismesso il report M3 nel marzo del 2006 e non nel 2003....tanto per cominciare e lo ha dismesso con un comunicato ufficiale; lo ha fatto ritenendo sufficiente il report M2; nulla nè di segreto nè tantomeno rifiuti di pubblcazione.

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  5. Mamma. Se vogliono coprire chi fa speculazione finanziaria, basta continuino a pubblicare 'ste cavolate.

    Il denaro in circolazione deve corrispondere alla massa di beni scambiabili, altrimenti c'e' inflazione (o stagnazione), ma chi ti garantisce questa magica corrispondenza solo perche' la moneta e' di metallo giallo anziche' carta? Il metallo giallo tra l'altro ha un sacco di usi migliori che custodirlo in un caveau.

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  6. Come la gente riesce a sparare minkiate economiche senza avere nemmeno l'ABC e a scrivere post illeggibili per mascherare la propria nullità rimarrà sempre un mistero per me...

    Che sia un nuovo complotto?

    Cordialità

    Attila

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  7. Anche io iniziato a scrivere questo commento nell'ottobre 2008 ma il mio pensiero è rimasto immutato:

    MA PUPPATECELO mangiapane sulla pelle di poveri sfigati che vi seguono.

    Michele Signoraggio

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