Thursday, May 7, 2009

Oltre il dualismo (articolo di Davy-seconda ed ultima parte)

http://zret.blogspot.com/2009/05/oltre-il-dualismo-articolo-di-davy.html

Oltre il dualismo (articolo di Davy-seconda ed ultima parte)

Pubblico la seconda ed ultima parte dell'articolo di Davy, "Oltre il dualismo". E' un testo molto eccentrico e, per alcuni versi, duro, ma che apre prospettive degne comunque di essere prese in considerazione, almeno per ampliare l'orizzonte dell'indagine. Mi paiono, in particolare, molto interessanti le riflessioni sul tema della percezione, riferita a diversi angoli visuali. A ben leggere, la teoria esposta, pur nella sua audace fuga in avanti, trova degli antecedenti nella "risoluzione" catara e nel Nirvana buddhista. D'altronde, perché, in molte tradizioni, si persegue il fine dell'estinzione, se l'essere non fosse, almeno in parte, un cedimento? (Si vedano Entropia e buchi neri e Horror pleni). Per quanto riguarda il discorso dell'energia, lo espanderei alla dimensione di solito denominata astrale e ad altre sfere di esistenza non manifeste: tenendo conto dell'estensione ontologica dell'essere umano (di tutti?), il "semplice" spegnimento della fonte relativa all'involucro potrebbe non essere bastevole.

Riprendiamo il discorso della contrapposizione tra consenso e dissenso e soffermiamoci sulle scie chimiche che potrebbero dimostrare la volontà dei potenti a dimezzare o a sfoltire la popolazione mondiale: tale conclusione diventa discutibile, quando si leggono i documenti militari ufficiali su cui è basata la gestione del futuro. Documenti come l'Air Force 2025 esprimono l’intenzione delle élites di aumentare, secondo specifiche selezioni, la popolazione mondiale futura e non il contrario.

L'U.S.A.F. non si pone come obiettivo lo sterminio, semmai il contenimento della popolazione, un mirato controllo demografico.

Abbiamo dimostrato che le scie chimiche servono anche a causare malattie, ma varie patologie (si pensi al Morgellons) derivanti dalle irrorazioni chimico-biologiche, sono effetti collaterali di un’operazione i cui veri scopi sono altri.

Come sappiamo l’essere umano, in termini individuali, è considerato elemento anonimo di una massa umana standard, formata da una moltitudine di individui che possono essere calcolati e descritti in termini meramenti quantitativi: “l’essere umano attuale” è semplicemente paragonato ad una batteria elettrica che diventa infinita fonte di energia. Tramite la riproduzione, inoltre, gli uomini assicurano una costante alimentazione.

Sappiamo che l’ambiente circostante è possibilità di espressione per altre specie, come, ad esempio, gli insetti che, nonostante vivano nel nostro stesso mondo, hanno comunque una percezione del tempo e dello spazio molto differente dalla nostra. Ci potremmo riferire anche agli "alieni" che, oltre alla differente percezione spazio-temporale (da quanto viene talora riportato), agiscono nella nostra dimensione, ma con la capacità di influire sulle "leggi" definite dalla fisica tradizionale, ma ciò avviene perché essi hanno basi di calcolo percettivo (spazio-tempo-energia) diverse da quelle umane. Per questo non vedremo mai gli "alieni" con il nostro "metodo" di lettura e, se avverrà un’invasione, sarà un’invasione psichica e non tecnologica.

Nel contempo, vediamo insetti fisici in luogo di primitivi microcircuiti elettrici, perché anch’essi sono, in un certo senso, alieni, ma avendo gli stessi teso la ragnatela sulla quale vengono programmati i parametri di lettura dell’essere umano, hanno inserito impostazioni di lettura a proprio piacimento nella programmazione genetica.

L’essere umano si esprime tramite il cervello che traduce appunto tali parametri di lettura scritti nella programmazione genetica: il cervello è una sorta di computer che analizza e traduce miliardi di reazioni bio-chimiche in lassi di tempo limitati ed elaborando dati sensoriali di uno spettro molto ristretto. L'uomo, come ogni essere vivente, è sia alimentato sia sfruttato.

Quindi, a questo punto, è plausibile che il cervello funga come una specie di trasformatore elettrico che attinge ad un’infinita e potenziale energia Animica nella parte inconscia. Con un processo di trasformazione, l'encefalo produce energia elettrica nella parte Conscia che si esprime in movimenti, sentimenti e percezioni. La stessa attività elettrica generata non può essere sfruttata dalla persona stessa, perché essa è costantemente canalizzata da un filtro che la devia ... altrove, ovvero tutto ciò che manifestiamo in sentimento ed azione, è in realtà sfruttato “Altrove”.

Se questa fantascientifica teoria fosse verosimile, la nostra realtà sarebbe una pura illusione, assimilabile alla famosa “Matrix” e sarebbe dunque una realtà fittizia basata sullo sfruttamento dell’elettricità umana: gli uomini, tramite l’ipnosi condizionata, crederebbero di vivere una vita che è in verità “solo” fonte di energia elettrica.

L’essere umano è schiavo di un sogno costante e senza valore, ma crede di vivere ed esistere realmente in un film che, invece, non gli appartiene (se non avesse questa credenza, non esisterebbe alcun tipo di limitazione genetica e cerebrale): infatti è stato programmato con un cervello da gallina che gli impone di pensare che questa sia la vita.

Anche se talvolta alcuni diventano consapevoli di ciò e nonostante certi sappiano che l’essere umano è la batteria che alimenta l’ipnosi collettiva, possiamo anche credere nell’esistenza di altre entità che possono definirsi "aliene". Esse hanno altre concezioni e metodi di lettura della matrice sulla quale è, per ora, scritto ogni destino, ma il punto d’osservazione principale in questo infinito universo, è quello umano.

Dunque l’uomo alimenta la “macchina” che ha creato artificialmente l’apparente realtà e nessuno ha mai notato che l’essere umano stesso, nonostante possa divenire conscio dell’ipnosi e del condizionamento, darà sempre energia (indipendentemente dalla sua volontà) alle macchine… E' dunque l’uomo inconsapevole nemico di sé stesso, perché l’unico modo per uscire da questa fittizia realtà è togliere l’alimentazione a tali macchine e l’unica maniera per togliere l’alimentazione è la propria estinzione.

Infine ci troviamo di fronte ad un dilemma: salvare l’umanità conosciuta per salvare le macchine oppure distruggere la stessa umanità per NON alimentare e distruggere le macchine, artefici di questo sogno?

Leggi qui la prima parte.




2 comments:

  1. aahah è pazzo!

    Zret sei un malato di mente, devolvi parte del tuo stipendo da professorino frustrato ad uno psichiatra.

    Non potrà mai curarti al 100% ma una mano potrà dartela...si...una SCOPPOLA sulla nuca.

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