Saturday, May 9, 2009

Pensieri

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Pensieri

Come al solito uso questo spazio per rendervi partecipi delle mie emozioni, dubbi, domande. Il lavoro interiore, il ragionamento è una buona cosa, ma fine a se stessa, all'individuo. Anche la logica, anche la matematica.. Quando si parla di UOMO,MENTE,ANIMA tutto è fine a sè stesso, in modo che l'UNO faccia esperienza di sè SOGGETTIVAMENTE. In modo che le differenti esistenze, percorsi di vita, idee, ideali non siano uguali per nessuno altrimenti verrebbe meno l'obbiettivo principale. Per lo meno è questo che mi piace pensare.. Per questo apprezzo la possibilità di condividere con voi i miei lamenti interiori, per tentare di comunicarli ad altre persone di modo che queste possano farli loro e sapere cosa provano e pensano a riguardo, mettendosi nei panni di un fratello che è sul loro stesso sentiero.

Seguitemi un secondo vi prego (lo so che è difficile..):

"In questo giorno malvagio, si festeggia il male, la forza opposta al bene, ed in perpetuo contrasto con esso.. il male necessario, un principio universale indissolubile dal bene senza il quale non esisterebbe nulla.

Veniamo educati ad aborrire il male e ad essere spaventati da ciò che "non è buono". Ma è proprio anche grazie al male, che la natura si rinnova e compie i suoi cicli vitali: cataclismi, epidemie ed uccisioni a sangue freddo sono solo alcune delle cose d'inaudita ferocia che accadono in natura.. eppure sono normali e necessarie al perpetuo rinnovamento del tutto." [1]

Poi mi viene in mente un mio vecchio post e le parole di un vecchio amico:

"comunque la questione delle personalità mi ha colpito 2 o 3 anni fa
quando mi sono accorto che in realtà non ne avevo una
ma potevo scegliere cosa essere
prima si tende a dire io sono fatto così
sono questo sono quell'altro
poi ti rendi conto che in realtà tu puoi essere tutto quello che vuoi
e scegli di amare qualcuno piuttosto che un altro
o di prediligere una musica piuttosto che un'altra
ma che in verità questa non è altro che un'illusione, una specie di finta identità che ci creiamo
per avere l'idea di essere qualcuno
in realtà ora potrei dire che invece non c'è proprio nessuno
quindi ci sono tutte le possibilità presenti in noi
sceglierne una modifica il nostro mondo
e quello che abbiamo intorno" [2]

E sempre nello stesso post quelle di morrison (grant):

".. diventerete esseri umani più grandi perchè avete smesso di consentirvi di rimanere all'interno dei vostri confini"

Mi chiedo com'è che dovremmo vivere la nostra vita, ad aborrire il male e perseguire il bene? Perchè? Perchè lo sentiamo dentro? O perchè siamo stati programmati da millenni a temere l'ira di un Dio "creato a tavolino". Perchè non dovremmo poter fare esperienza di ogni sensazione che l'essere umano è stato creato per provare?

Leggevo in questi giorni un libro di un ragazzo che a 18 anni è entrato nella legione straniera e racconta di come man mano si "perda il senso della realtà", di quanto la vita valga poco, che siamo il risultato dell ambiente che ci circonda e come un ragazzino qualunque di 18 anni dopo un 2 - 3 anni nella legione:

"Della ragazza non mi importava: eravamo legionari, il senso morale era qualcosa che avevamo perso strada facendo."

dopo una sbornia, una rissa e un mancato rientro viene messo in cella:

"in quell'inquieto dormiveglia, non facevo che cambiare posizione per far si che il sangue scorresse in tutte le direzioni. La giornata era lunga, avevo la bocca secca e sognavo fucili e teste sfracellate. Chiusi gli occhi, concentrandomi sull'aria calda che mi entrava nelle narici. Sentivo il sangue scorrermi nelle vene: ero vivo. Non avevo fame, non avevo neppure sete. Non provavo nulla e il nulla è piacevole. Era la stessa sensazione che si avverte dopo un combattimento, quando, finita l'adrenalina, il corpo ricorda ancora il dolore, o quando si è appena sfuggiti ad un incidente d'auto, il senso di vertigine quando si è bevuto troppo, l'impressione di ondeggiare di quando si è troppo stanchi per muoversi ma troppo svegli per dormire. Era la consapevolezza di essere ancora lì.

Fui contento che il sole tramontasse e la stanza precipitasse nel buio. La mia mente cominciò a vagare. Pensavo a come avrei trascorso la licenza che mi sarebbe stata concessa prima della fine dell'anno. Sarei andato a trovare mio padre, che viveva in spagna ed era moribondo, avrei fatto visita ai miei fratelli. Papà stava morendo, tutti noi stavamo morendo. Giocavamo la partita della vita, ma non potevamo vincerla. Non mi rattristava, la vita vale poco.. Tutti dobbiamo morire.

Avevo accettato la morte."

Ora, sento questi racconti come miei, sento come se vorrei "vivere" quello che ha vissuto lui, per chi mi conosce è cosa nota che ho una passione per i racconti guerra, e una certa ammirazione per chi nelle varie guerre ha combattuto con onore, patriottismo e lealtà.. Lo so che queste ultime parole sembrano fuori luogo in un posto come questo, ma fa parte del mio io interiore, la mia dualità, pacifista e guerrafondaia, piromane e pompiere (professione che tral' altro svolgo mentre mi piacerebbe fare il soldato.. ) e ammetto di essere "attratto" da questo lato oscuro; una parte di me se ne vergogna, si sente in colpa; l'altra invece si domanda perchè se nè dovrebbe vergognare.. "E' LA TUA NATURA" dice, "E' COSI' CHE SEI FATTO".




Di cosa mi dovrei sentire in colpa? Perchè mi sento così fuoriposto in questa fase della mia vita? Cosa devo fare per far coincidere il mio pensiero col sentiero da imboccare? Perchè ora come ora, sono molto più che confuso.

Un abbraccio. Donnie.

4 comments:

  1. Oh, ragazzi, io sarò un cretino ignorante (infatti ignoro un sacco di cose) ma il senso di questa roba non riesco a trovarlo, ho provato a pensarci sopra, mi è venuta un'emicrania. Qualcuno di voi ha capito dove vuole andar a parare, per piacere me lo dica!
    Prendo due pastiglie di optalidon e me ne vado a letto, ma penso che non dormirò tutta la notte rimuginando queste profonde elucubrazioni.

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  2. mmmhh, dunque,
    il senso è questo: che l'UNO faccia esperienza di sè SOGGETTIVAMENTE,
    l'ALTRO si rompa i coglioni a vedere le esperienze dell'UNO.

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  3. "Pensieri"? E' mezz'ora (non ho un tubo da fare) che leggo e rileggo, e non ne ho trovato nemmeno uno.

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  4. Ma è normale che quando leggo queste cose mi viene il dubbio che chi le ha scritte è un idiota?

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