Thursday, May 14, 2009

Perfect

http://zret.blogspot.com/2009/05/perfect.html

Perfect

Nihil occultum quod non scietur, Non esiste nulla di nascosto che non sarà rivelato

E' segno di debolezza aggredire certi divulgatori. Ora, mentre è normale che i vari pennivendoli al servizio del sistema, passino il loro tempo a diffamare e ad ingiuriare i ricercatori seri (pochi in verità), sorprende che siano particolarmente veementi e feroci altri personaggi che, di fronte a certe notizie, vedono vacillare le loro vacillanti "certezze". Sono persone molto deboli e vulnerabili che non amano siano scoperchiati i sepolcri: preferiscono vivere nel loro universo idilliaco, dorato. Se da un lato si nota talora una fascinazione per misteri ed intrighi, dall'altro è ancora più evidente la tendenza a non guardare il volto della Medusa.

Quest'ultimo atteggiamento è comprensibile. Non è certo piacevole aprire gli occhi ed anzi è traumatico scoprire il signoraggio, le scie tossiche, le armi sismiche, i virus creati in laboratorio etc. Tuttavia - ed è questo il fulcro del discorso - se si ritiene che queste informazioni siano destituite di fondamento, non si comprende per quale motivo ci si accanisca così tanto con chi tratta tali temi. Pure se si pensa che esistano dei pericoli insiti nel sistema, ma li si considera poco incisivi o quasi ininfluenti, grazie alla protezione di "alieni" benevoli o di Madonne olografiche o di particolari conoscenze, l'accanimento risulta inconcepibile.

Nessuno è obbligato a vedere filmati sul Nuovo ordine mondiale o a leggere articoli sul Morgellons. Nessuno è obbligato a commentarli. Ci si può cullare in un paradiso di sogni e convincersi di vivere nel migliore dei mondi possibili. Senza dubbio è una scelta legittima. Si può distogliere lo sguardo e fingere che tutto sia perfetto così com'è. Può darsi che tale contegno sia anche segno di saggezza (una saggezza che confina con l'indifferenza). A me pare che sia una condotta rinunciataria ed imbelle, ma è solo una mia opinione. La reputo un indizio di ignavia, ma tant'è.

Se uno è persuaso che nulla è da temere, perché aggredisce chi riporta - come ripetono alcuni - notizie che suscitano timore? Se ne resti nella sua torre eburnea da cui ammirare le stelle. Nulla lo sfiora, lo turba, lo indigna: meglio per lui. Se veramente ha conseguito l'atarassia può ritirarsi in un eremo e smettere di tediarci con discorsi moralistici o con insopportabili e petulanti geremiadi sui danni alla reputazione delle illustri istituzioni, danni che arrecherebbero gli studiosi della storia e della scienza non ufficiali.

Vogliamo accontentarli: lo stato è un'istituzione benefica, la televisione è istruttiva, le banche sono enti morali, le malattie non esistono, le torture sono benevole ramanzine, l'ambiente è salubre, le antenne servono a migliorare le telecomunicazioni, le scie chimiche sono essenze profumate, i poveri vivono nelle baracche tra i topi e le cloache per masochismo, le rare guerre che divampano sono delle missioni umanitarie, la cultura in questi tempi ha toccato vette eccelse, le nanotecnologie risultano solo un po' antipatiche, se non si è estimatori di Berlusconi...

Ammettiamolo: lo stato ci ama e le tasse (ma la pressione fiscale è leggera) dei contribuenti sono investite per l'educazione, l'assistenza sanitaria, le pensioni. I politici sono dei benefattori, gli scienziati si occupano solo della ricerca pura e disinteressata. Naturalmente in questo pianeta perfetto Paolo Attivissimo è un integerrimo giornalista, sempre a caccia di insidiosi truffatori, Umberto Eco è un intellettuale. Last, but not least Rocco Buttiglione è un filosofo, anzi il filosofo, "il maestro di color che sanno".

Rilassiamoci dunque: godiamoci la vita, ingurgitando cibi geneticamente modificati ed irradiati. Accendiamo il televisore e seguiamo la serie televisiva su Enrico Mattei che purtroppo morì a causa di un errore del pilota del suo aereo personale.

Da sempre "i crimini contro la vita si chiamano errori".




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