Monday, June 1, 2009

L'Aquila dalle ali spezzate

http://zret.blogspot.com/2009/05/laquila-dalle-ali-spezzate.html

L'Aquila dalle ali spezzate

Devo confessare che, ogni qual volta pubblico un articolo che esula dai problemi che stanno stritolando il pianeta, avverto un senso di disagio. Come è possibile disquisire su nuove scoperte archeologiche o delibare pagine di letteratura (eppure gli addentellati con la realtà non mancano, ma sono visibili in controluce e solo dai lettori più scaltriti), quando si addensano nere e minacciose nubi all'orizzonte? Possiamo dimenticare quanto è accaduto in Abruzzo dove un terremoto probabilmente artificiale è stato il modo per sperimentare la militarizzazione di una comunità? La "Protezione civile" pare stia agendo, in qualche caso, come l'infame F.E.M.A., l'istituzione che gestisce le emergenze negli Stati Uniti. Gli operatori della F.E.M.A., non di rado, invece di soccorrere i cittadini colpiti da calamità "naturali", perpetrano delitti ed abusi, un po' come i monatti nei Promessi sposi che commettevano ogni scelleratezza e turpitudine, pur essendo preposti a compiere mansioni per arginare il contagio.

E' probabile che nel 2012 sarà scatenata una falsa tempesta solare per imporre il Nuovo ordine mondiale, con il pretesto del caos (ex chaos ordo) provocato dall'interruzione dell'erogazione di energia elettrica e di acqua, con il conseguente tracollo di servizi ed approvvigionamenti? Sarà, invece, sfruttato un disastro naturale per conseguire i medesimi spregevoli scopi? Pare comunque che L'Aquila sia stata e sia il laboratorio dove si esperimenta il controllo sociale con il pretesto di un intervento umanitario. L'Aquila rischia di diventare un po' lager un po' campo di concentramento statunitense.

Possiamo poi dimenticare che ormai da anni viviamo sotto una cappa chimica? Basta anche solo sbirciare un attimo fuori dalla finestra per vedere sfregi che non sono solo deturpazioni, ma pozioni velenose, all'origine di malattie che colpiscono tutte le fasce d'età. Non possiamo dimenticare che, mentre qualcuno compulsa polverosi incunaboli nel silenzio di una biblioteca, lassù qualcuno ci ama a tal punto da creare sempre nuove armi per colpire la popolazione in modo tanto letale quanto subdolo.

Delle guerre, delle carneficine, della deliberata distruzione della biosfera (presto diverrà una tanatosfera), delle élites fraudolente, dei satanisti al potere, delle carestie, delle torture, dei vaccini e dei farmaci dannosi, della miseria, dell'informazione stuprata, della casta medica che occulta da decenni le terapie antitumorali e di mille altre perversità mondiali e mondialiste taccio, giacché, se non sono note, presto lo saranno.

Non è, però, possibile dimenticare dove viviamo: in un inferno dipinto dalle pubblicità televisive come un paradiso di celluloide. Senza dubbio divulgare non è risolutivo: poco giova, sebbene richieda immani sacrifici ed abnegazione. Accademico poi individuare i responsabili di questo scempio. In verità sappiamo chi sono, ma è una verità incredibile. Quindi meglio non insistere tanto nel rivelarla: è preferibile semmai centellinarla e mescolarla a qualche notizia più gradevole e confortante (non ne mancano, se si guarda oltre...): "Così a l'egro fanciul porgiamo aspersi di soavi licor gli orli del vaso: succhi amari ingannato intanto ei beve e, dall'inganno suo, vita riceve".

Alla fine, consci del disegno ineluttabile, resta in queste tenebre fitte ed accecanti, la luce della testimonianza.





1 comment:

  1. Che dire ... ???

    Primo ???


    Nooooo ....


    Zreeeeeeeet ???



    PUPPPPPAAAAAAAA !!!

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