Wednesday, July 8, 2009

L'elicottero spione della polizia di New York ed i suoi fratelli

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/07/elicotterospia.html

L'elicottero spione della polizia di New York ed i suoi fratelli

Ho tradotto il sunto di una notizia dell'agenzia di stampa Associated press che ho reperito su questo sito.

Elicottero senza contrassegni perlustra New York City dall'alto
Tom Hays, Associated Press (23/05/08)

Il Dipartimento di Polizia di New York sta acquisendo ulteriore tecnologia avanzata per le sue operazioni anti-terrorismo. Uno dei suoi nuovi acquisti è un elicottero senza contrassegni equipaggiato con strumenti altamente tecnologici per la sorveglianza e l'inseguimento, talmente potenti da zoomare mettendo a fuoco la targa di un veicolo o la faccia di un pedone. Una potentissima video-camera robotizzata [vedi foto in apertura di articolo] conferisce all'elicottero le sue capacità di osservazione. Tale camera è dotata di un sistema di visione notturna ai raggi infra-rossi e di un sistema di navigazione satellitare che permette alla polizia di puntare automaticamente su un'area specifica scrivendone l'indirizzo sulla tastiera di un computer.

Il sistema di sorveglianza può spedire in tempo reale le riprese ai centri di comando della polizia o a dei dispositivi wireless di cui sono dotati gli agenti. Mentre si librava sopra Manhattan, l'elicottero è stato in grado di fare una fotografia dettagliata di un aereo in attesa di decollo dall'Aeroporto La Guardia e di inquadrare dei condotti per il carburante all'aeroporto internazionale Kennedy [che erano stati l'obiettivo di un complotto scoperto l'anno scorso, N.d.T.], entrambi nel Queens. Il commissario di polizia Raymond Kelly ha affermato che non ci sono altri distaccamenti delle forze dell'ordine in tutta la nazione dotati di "qualcosa che si possa avvicinare" a questo elicottero di sorveglianza da 10 milioni di dollari.

Il dipartimento [di Polizia di New York, N.d.T.] sta investendo milioni di dollari anche altrove, dal momento che sta pianificando il rafforzamento delle misure di sicurezza nel distretto degli affari nel centro di Manhattan installando televisioni a corto circuito e lettori automatici di targhe sui ponti, sui tunnel, ed in prossimità degli altri ingressi. Sta inoltre utilizzando sistemi di monitoraggio delle radiazioni per scovare "bombe sporche" ["dirty bombs", ovvero ipotetici ordigni confezionati con esplosivo tradizionale e materiale radioattivo, che potrebbero disperdere tale materiale su una grande area, N.d.T.], sia chiedendo agli agenti di metterli sulle proprie cinture, che piazzandoli su autovetture ed elicotteri.



Sull'articolo originale (reperibile sul sito di Fox News) si trova qualcosina in più sulla questione, ed ecco la traduzione di alcuni stralci:

"Sembra proprio essere uno dei tanti elicotteri nel cielo" ha detto il vice comandante della polizia Charles Kammerdener, che sovrintende all'aviazione del dipartimento [di Polizia, N.d.T.]

All'elicottero è stato dato il nome di "23" - dal numero degli agenti di polizia uccisi nell'attentato dell'11 settembre 2001.

Kelly [R. Kelly, il già menzionato commissario di polizia, N.d.T] immagina persino che un giorno si possano utilizzare dei "congegni aerei stazionari" simili a dirigibili per progetti di sorveglianza e di difesa da minacce chimiche, biologiche e radioattive.

I difensori dei diritti civili sono scettici su questo spinta vero un'ulteriore implementazione della sorveglianza, affermando che essa riflette l'evoluzione del Dipartimento di Polizia di New York in un'agenzia di spionaggio.

"Dal punto di vista della privacy, c'è sempre la preoccupazione che il "New York's Finest "[letteralmente "il migliore di New York", nomignolo confidenzialmente associato al Dipartimento di Polizia di New York, N.d.T.] stia spendendo milioni di dollari da utilizzare in attività da spioni" ha affermato Donna Lieberman, presidentessa dell'Unione per le Libertà Civili di New York [New York Civil Liberties Union].

La Polizia insiste nell'affermare che i New Yorkesi rispettosi della legge non hanno niente di cui avere paura.

"Ovviamente non guardiamo dentro gli appartamenti" - ha affermato Diaz [comandante dell'equipaggio del velivolo, N.d.T.] durante un recente volo - "Non invadiamo la privacy delle persone. Vogliamo solo osservare tutto ciò che avviene in pubblico".

Il potere di osservazione dell'elicottero viene da una potentissima video-camera robotizzata montata su una torretta che sporge dal suo naso come un periscopio.

L'elicottero ha è stato d'aiuto nell'inseguimento di persone sospette in fuga, incluso il recente caso di un uomo armato che aveva sparato alla moglie nel Queens. Mentre gli agenti sul terreno si interrogavano su come avvicinarsi alla macchina dell'uomo sospetto, la video-camera nel cielo ha sorvolato la zona, ha sbirciato all'interno del vicolo ed ha scoperto che l'uomo si era già sparato uccidendosi.

Durante la recente visita del papa Benedetto XVI, 23 ha perlustrato il cielo, ricevendo ad un certo punto una chiamata da alcuni agenti che avevano visto un uomo sospetto con una macchina fotografica sul tetto vicino alla residenza del pontefice. Diaz ha comunicato via radio che si trattava di un falso allarme.

"Stanno realizzando un servizio fotografico con una modella" ha riferito.



Commento

Una simile notizia si può commentare su più livelli. Al primo livello c'è sicuramente la reazione indispettita dei cittadini che vedono sprecare i propri soldi in progetti di dubbia utilità: 10 milioni di dollari per acquisire un singolo elicottero in una nazione che vede ancora al suo interno sacche di povertà, quartieri ghetto, diffuse situazioni di emarginazione e disagio sociale, sono un insulto alla triste condizione di milioni di individui.

Se gli stessi soldi spesi per armare le forze dell'ordine e gli eserciti fossero destinati ad interventi sociali ci sarebbe molto meno bisogno di protezione perché la violenza sociale e la delinquenza non sono fenomeni che si originano per puro caso.

Sentirsi dire che questo elicottero serve a proteggere la popolazione da attentati terroristici è decisamente oltraggioso per chi ha un minimo di raziocinio. Anche ammettendo che gli attentati dell'11 settembre 2001 siano stati realizzati da 19 arabi muniti di pericolosissimi taglierini chiunque sarebbe in grado di capire che simili minacce si potrebbero fermare solo arrestando la politica di aggressione militare e di sfruttamento degli Stati Uniti nei confronti dei paesi del Medio Oriente.

Sentirsi dire poi dal famigerato Dipartimento di Polizia di New York che i cittadini onesti non hanno niente da temere è una menzogna bella e buona, perchè sappiamo tutti quante volte esponenti delle forze dell'ordine si siano approfittati dei poteri loro conferiti per dare sfogo ai peggiori istinti. Qui sotto un video di un innocente ciclista maltrattato proprio dai migliori di New York ovvero gli agenti del Dipartimento di Polizia.



Se poi ci poniamo su un secondo livello salta agli occhi il fatto che dopo avere realizzato lo stato di polizia sulle strade chi ci governa lo stia realizzando anche nel cielo, e che per farlo deve trovare una scusa, il terrorismo, che in realtà non è altro che una costruzione del potere. Il potere crea il terrorismo per poi affermare di volerci difendere da esso con leggi speciali, sospensione delle garanzie costituzionali, continue violazioni della privacy.

Il nome assegnato all'elicottero è infatti "23", dal numero degli agenti di polizia morti nell'attentato dell'11 settembre 2001, come a volere giustificare tali spese esorbitanti e tali invasivi mezzi di controllo e spionaggio con la solita logora scusa del "terrorismo", e del "terrorismo islamico" in particolare. Dal momento che ormai si sono accumulate prove schiaccianti gli attentati dell'11 settembre 2001 (come d'altronde quello di Londra) siano stati organizzati dal governo statunitense e dai suoi servizi segreti (in collaborazione probabilmente con servizi segreti e governi di altre nazioni amiche, dalla Gran Bretagna a Israele) appare chiaro come quella strage di stato sia stata organizzata non solo per avere una (debole) scusa per iniziare due guerre in Medio Oriente, ma anche per realizzare un vero e proprio stato di polizia, per alimentare la militarizzazione del territorio, per dare poteri straordinari agli eserciti ed alle forze dell'ordine che valicano ormai da tempo ogni possibile limite, calpestando persino i diritti costituzionali; basti pensare alle leggi Patrioct Act I & II.

Il potere vuole rafforzare sempre di più la sua tentacolare rete di sorveglianza e di spionaggio perché teme una presa di coscienza da parte della popolazione, che potrebbe prima o poi ribellarsi a dei governanti avidi e spietati, incuranti del benessere dei cittadini e sempre bramosi di giocare alla guerra.

Se ci poniamo su un terzo livello notiamo che il governo occulto che gestisce nei cieli di tutto il mondo l'operazione di rilascio di scie chimiche utilizza da tempo non solo aerei, ma anche elicotteri senza contrassegno (vedi la figura sopra ed il video qui sotto), alcuni dei quali probabilmente equipaggiati con apparecchiature simili a quelle dello statunitense "23", o forse ancora più sofisticate. Apparecchiature costosissime acquisite attingendo a fondi neri (ovvero ai soldi derubati a noi cittadini) che sono impegnati in missioni di cui non conosciamo esattamente lo scopo (non essendo certo noi i mandanti di questa operazione criminale), e che come il famigerato elicottero "23" sembrano proprio essere uno dei tanti elicotteri nel cielo.



E a questo punto come non notare l'assurdità e l'ipocrisia di questi congegni avveniristici che il Dipartimento di Polizia di New York vuole utilizzare per "progetti di sorveglianza e di difesa da minacce chimiche, biologiche e radioattive"? Cosa fa l'equipaggio dell'elicottero "23", guarda solo in basso e mai in alto? Non notano le scie chimiche rilasciate a bassa quota sopra di loro? E cosa pensano di tutti quegli altri elicotteri e di quegli aerei senza contrassegni che volano nei cieli di New York? Quali patetiche menzogne avranno raccontato loro per ottenerne la docile obbedienza?



Ma quali sono i reali scopi di questi voli spesso condotti (pericolosamente) a bassissima quota sui centri abitati? Si possono fare solo alcune ipotesi.

  • Abituare la popolazione ad essere sorvolata e sorvegliata, fin quando non sembrerà normale avere elicotteri che volteggiano a 30 metri dalla propria testa così come avere aerei che spruzzano composti chimici a due o tre chilometri di quota.

  • Sorveglianza e spionaggio; probabilmente a dispetto di quanto asseriscono gli agenti statunitensi (Ovviamente non guardiamo dentro gli appartamenti) questi elicotteri lo fanno, anche se non è ben chiaro cosa siano incaricati di spiare e perché. Forse si tratta solo di una preliminare acquisizioni di dati? Forse di continue esercitazioni in previsione di un'eventuale sommossa popolare durante la quale simili mezzi potrebbero essere utilizzati dai nostri governi?

  • Diffusione a distanza ravvicinata dalle persone di campi elettro-magnetici (vedi ad esempio questa testimonianza) per il controllo mentale e/o per altri scopi non certo benevoli e amichevoli.

  • Monitoraggio delle sostanze irrorate nell'atmosfera.

  • Rilascio di sostanze connesse alla quotidiana irrorazione chimico-biologica. Diverse sono infatti le segnalazioni in tal senso.


  • NB: a proposito dei contrassegni è il caso di ricordare il

    REGOLAMENTO MARCHE DI NAZIONALITA' E DI IMMATRICOLAZIONE DEGLI AEROMOBILI CIVILI

    Articolo 5

    Posizionamento delle marche

    Le marche di nazionalità e di immatricolazione devono essere dipinte sull'aeromobile oppure apposte con qualsiasi altro mezzo che assicuri un equivalente livello di integrità nel tempo. Le marche devono essere tenute pulite e visibili.

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