Tuesday, September 29, 2009

I casi di influenza suina si diagnosticano ufficialmente a partire da sintomi vaghi e molto generici

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/09/la-recente-nota-circolare-dgprevv341021.html

I casi di influenza suina si diagnosticano ufficialmente a partire da sintomi vaghi e molto generici

La recente nota circolare DGPREV/V/34102/1.4c.a.9 del 24 luglio 2009 stabilisce che da allora in poi i criteri per diagnosticare un caso di influenza suina sono puramente clinici, ovvero che si decide esclusivamente in base ai sintomi se un caso di malattia con febbre, tosse e mal di gola é da attribuirsi ad particolare agente infettivo oppure ad un altro.

A questo punto é d'obbligo ricordare che esistono diversi agenti che procurano malesseri simili all'influenza e difficilmente distinguibili da essa sulla base della sola sintomatologia (si parla infatti di sindromi para-influenzali).

Cito al proposito un sito sicuramente allineato col sistema della medicina ufficiale (figuratevi, é il sito della merck, azienda produttrice di vaccini!) ove si legge al riguardo dei virus parainfluenzali che essi sono

Tre virus, strettamente correlati, che provocano molte malattie respiratorie che vanno dal comune raffreddore fino alla polmonite simil influenzale, con il mal di gola febbrile quale manifestazione grave più comune.

Insomma qui sembra proprio che qualcuno si voglia prendere la libertà di conteggiare a suo piacimento i casi di influenza suina gonfiando ad arte, ove necessario, le statistiche.

In un primo momento mi ero chiesto "ma ho capito male per caso?" e così ho fatto un rapido controllo su internet trovando questa nota esplicativa della suddetta circolare ove si legge testualmente:

DEFINIZIONE DI CASO

“La definizione di caso sospetto deve essere sottoposta a revisione, non essendo più validi, in questa fase, i criteri epidemiologici indicati nella Circolare telefax n DGPREV.V/P/23277/I.4.c.a.9 del 20 maggio u.s.”.

“Pertanto, il sospetto di influenza da nuovo virus A(H1N1)deve essere preso in considerazione anche in assenza di viaggi all’estero nei 7 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia influenzale.”.

Secondo la Circolare ministeriale del 24 luglio, nell’attuale fase, la diagnosi di influenza da virus A(H1N1) deve essere basata sul solo criterio clinico.

CRITERI CLINICI
La malattia viene definita come un’affezione respiratoria acuta ad esordio brusco ed improvviso con febbre ≥ 38°C, accompagnata da almeno un sintomo tra i seguenti:

• cefalea
• malessere generalizzato
• sensazione di febbre (sudorazione, brividi)
• astenia

e da almeno uno dei seguenti sintomi respiratori:

• tosse
• faringodinia
• congestione nasale

Ciò vuol dire che non mi sono sbagliato per niente, che qualcuno ha deciso che si debbano conteggiare come casi di influenza suina quelli in cui si verificano

* febbre alta (che può verificarsi in seguito all'infezione di un qualsiasi agente influenzale o parainfluenzale ed seguito a diverse infezioni batteriche)

* uno almeno dei seguenti sintomi:

- mal di testa (cefalea)
- malessere generalizzato (molto vago e molto comune)
- sudorazione e brividi (vedi sopra)
- debolezza (astenia)

e voglio proprio vedere come una persona con la febbre alta non si senta almeno debole (astenica) e non provi un malessere generalizzato

* uno almeno dei seguenti sintomi respiratori

-
tosse
- mal di gola (faringodinia, il solito parolone medico che rappresenta un molto più prosaico dolore alla gola)
- congestione nasale (insomma, raffreddore, naso che cola, difficoltà a respirare col naso a causa del muco che blocca il passaggio dell'aria dalle cavità nasali)

A questo punto credo sia doveroso puntualizzare che i più diversi tipi di infezione possono procurare una febbre più o meno alta a seconda di come reagisce il nostro sitema immunitario, ovvero a seconda che noi sviluppiamo una forma più o meno grave della stessa malattia; che l'intensità della febbre permetta di distinguere tra diversi tipi di agenti infettivi sembra, diciamo così, poco realistico.

Se poi qualcuno ha la sventura di ammalarsi e di sviluppare una febbre alta, dei sintomi del primo gruppo (debolezza, malessere generalizzato, mal di testa, sudorazione e brividi) almeno due o tre si manifesteranno quasi sicuramente, e quindi per poter distinguere un caso di influenza suina da un caso di influenza di altro tipo o di sindrome para-influenzale resterebbero solo i sintomi del secondo gruppo che sono: tosse raffreddore e mal di gola!

E notate bene, basterebbe la presenza di uno soltanto di questi tre sintomi per distinguere alla fine una febbre alta dovuta all'influenza suina da una febbre alta dovuta ad altro tipo di agente infettivo.

Eppure qui stiamo parlando dei sintomi comunemente associati ad un brutto raffreddore accompagnato da un discreto rialzo febbrile, ma che sono comuni a molte altre afflizioni apparentemente similari.

Di questi tempi dalle mie parti ad esempio gira una fastidiosa forma infettiva di sicura origine batterica (dal momento che viene debellata dagli antibiotici) e che causa febbre alta, debolezza tosse, mal di gola e difficoltà respiratorie, e che quindi (in base alla sola analisi dei summenzionati criteri clinici ministeriali) rientrererebbe a buon diritto nella casistica dell'influenza suina ... eppure si tratta di una forma batterica e non virale, altro che influenza suina e virus H1N1 dei miei stivali!

Signori miei, qui ci prendono letteralmente per i fondelli!



Articolo correlato:

Influenza suina, numeri gonfiati, sintomi generici e test inattendibili

2 comments:

  1. Corrado, se tu ti svegliassi la mattina con sensazione di febbre e congestione nasale, non penseresti di avere l'influenza?

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  2. Ancora una perfetta dimostrazione di ignoranza, incompetenza e falsità da Corrado

    La domanda CORRADO QUANTO HAI PAGATO LA LAUREA? ha trovato altre conferme

    Mihkail Lanart-Hastur

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