Tuesday, September 8, 2009

I Tàltos, misteriosi esseri esadattili

http://zret.blogspot.com/2009/09/i-taltos-misteriosi-esseri-esadattili.html

I Tàltos, misteriosi esseri esadattili

Nell'articolo intitolato Tàltos, una nuova visione della storia, Sandro Accorsi riferisce le leggende inerenti ai Tàltos, una misteriosa popolazione antenata degli attuali Ungheresi."I Tàltos erano, secondo tradizioni siberiane poi mantenute vive nella cultura magiara, esseri soprannaturali provenienti dal cielo a bordo di una splendente nave celeste.[...] Questi esseri avevano una caratteristica anatomica particolare: sei dita ben allineate per mano. Essi lasciarono questa traccia nella popolazione, riscontrabile in varie parti del mondo, particolarmente in Ungheria, ma associata in diversi casi ad entità aliene del passato e del presente, come raccontano i rapiti".[1]

L'autore, nella ricerca, collega varie tradizioni che, risalendo al mitico continente Mu dell'Oceano Pacifico, ed ad Atlantide sfociano, passando per i Sumeri, gli Indiani, i Maya, gli Unni... sino al retaggio culturale magiaro. Fondamentali, per avvalorare le ipotesi ventilate dal ricercatore, sono le acquisizioni glottologiche che legano la lingua ungherese ad un substrato mesopotamico molto antico. Già in Shumer notavo: "Lo studioso Zoltàn Ludwig Kruse rintraccia le vestigia del Sumero nell'ungherese, anch'esso lingua agglutinante nei cui vocaboli ad una radice invariabile si attaccano affissi che ne modificano valore semantico e funzione. Questi morfemi sono definiti "parole-seme" e nell'ungherese rivelano, nonostante millenni di stratificazioni, adattamenti e cambiamenti, l'eco originaria".



Alcuni linguisti della Sorbona, tra cui John Bowring, con l'ausilio dell'analisi computerizzata, dopo aver studiato e collazionato idiomi estinti e moderni, hanno creduto di poter stabilire che la lingua magiara conserva il 68 per cento circa di una parlata originaria identificabile con il Sumero. Parecchie indagini paiono quindi trovare un punto di convergenza nella regione solcata dal Tigri e dall'Eufrate dove, stando ad alcuni studiosi, intorno al 442.000 a.C. approdarono gli Anunnaki, “Coloro che dal cielo scesero sulla terra”. Quindi, se intendiamo rintracciare le radici delle lingue attuali come del sistema sessagesimale, dovremo rivolgere l'attenzione a quella progenie extraterrestre? Proviamo a ricostruire un possibile percorso: i Niburiani giunsero in Mesopotamia, i loro discendenti diretti, dopo che quella plaga fu occupata da genti semitiche, si insediarono nel Caucaso ed in India, dove ancora oggi il fenomeno dell'esadattilia è talora riscontrato. Dal Caucaso alcuni gruppi si spostarono nelle steppe russe, infine nell'attuale Ungheria.

Com'è noto, il sistema sessagesimale si può rapportare all'esadattilia, ma anche alla presunta rivoluzione di Nibiru, il cui periodo è pari a 3.600 anni. Il 6 ed i suoi multipli sono delle costanti nella cosmologia e nell’aritmetica dei Sumeri e dei loro progenitori: questa cifra, ripetuta tre volte, è il noto 666 dell'Apocalisse che il Professor Alessio di Benedetto connette al carbonio, il cui numero atomico è 6. Il carbonio, come il silicio, è un elemento del tutto particolare, per la sua spiccata capacità di combinarsi con sé stesso per formare catene più o meno lunghe e più o meno ramificate. Ciò lo rende l'elemento fondamentale di tutti i composti organici, biologici e no.

Di Benedetto scrive: "L'Homo sapiens sapiens è l'unità carbonio, la cui base atomica è formata da 6 protoni, 6 elettroni e 6 neutroni. Unità carbonio, sesto elemento derivato dall'idrogeno. 666, come fu definito nel progetto d'ingegneria genetica, messo a punto 336.000 anni fa circa. Da tale progetto scaturì la realizzazione dell'Adamo, ossia di “colui che è stato costruito sulla Terra” e non "dalla terra": il prototipo della nuova razza umana. Di lui gli extraterrestri Niburiani provenienti dal Dodicesimo pianeta, avevano bisogno come forza lavoro".

In questa ricostruzione, è forse credibile che il Sapiens sia il risultato di una manipolazione genetica: presumibilmente una fazione spregiudicata e malevola di Anunnaki prevalse in un lontano passato, sicché, dopo essere intervenuta per chiudere il terzo occhio ai lulu (le loro creature), ancora oggi, gli uomini sono forza lavoro, anzi "batterie", alla mercè di ingegneri genetici.

[1] Mi chiedo se un addentellato con Atlantide non si possa reperire nell'etnonimo Tàltos stesso: la radice "Atl/Tl", legata ad Atlantide, dovrebbe significare "acqua".

Fonti:

S. Accorsi, Tàltos, una nuova visione della storia, 2006-2009
A. Di Benedetto, I figli della Sfinge Quando gli dei scesero sulla terra, Foggia, 2008
Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s.v. carbonio
Zret, Shumer, 2009



18 comments:

  1. aridaje con gli esadattili
    primo (esadattilamente parlando ovvio)

    ReplyDelete
  2. Col piffero! Un anonimo non può vantarsi di essere arrivato primo, nemmeno se è esadattilo.
    Ma se ci tieni ti lascio il posto :-)

    ReplyDelete
  3. "Alcuni linguisti della Sorbona, tra cui John Bowring, con l'ausilio dell'analisi computerizzata, dopo aver studiato e collazionato idiomi estinti e moderni, hanno creduto di poter stabilire che la lingua magiara conserva il 68 per cento circa di una parlata originaria identificabile con il Sumero."

    Bene. Non sarebbe bastato prendere un tizio che passava per strada a Budapest, per tradurre le tavolette col linguaggio cuneiforme, allora? Magari coadiuvato da un tizio di Helsinki, tanto la famiglia linguistica è la stessa (ugro-finnica). Minchiate a gogo, oggi, professore di 'sto randazzo.

    ilpeyote glottologo

    ReplyDelete
  4. allora faccio il login
    non sono esadattilo suono il pianoforte con solo 5 dita per mano
    ora vale ?

    ReplyDelete
  5. Ancora con sti esadattili.....................
    è ossessionato..........

    non riesco manco ad arrivare alla terza riga.

    ReplyDelete
  6. 'sti esadattili hanno più dita che neuroni funzionanti d'o professore di 'sto randazzo e 'o comandante clusò messi insieme a coppie di due.

    ilpeyote ungulato monodattilo

    ReplyDelete
  7. Poi mi chiedevo, ma se vi sono tutte queste similitudini e assonanze tra sumeri e magiari, in Ungheria vanno in giro a coppie di sei?

    ilpeyote ugro-finnico

    ReplyDelete
  8. Sono stata in Ungheria e non ho visto NESSUN esadattilo!!! :)

    ReplyDelete
  9. mi ero dimenticato la firma.

    ilpeyoye ignorante (nel senso che ignoro)

    ReplyDelete
  10. Juleps, son quelli che per prendergli le impronte digitali ci vogliono i fogli formato a3.

    ilpeyote enciclopedico

    ReplyDelete
  11. Sì ma così la manicure costa di più!

    ReplyDelete
  12. esadattili, quindi hanno le dita a coppie di 2


    AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH AIUTOOOOOOOOO!

    ReplyDelete
  13. Avranno qualche problema coi guanti... si potrebbe mettere su un negozio apposta

    ReplyDelete
  14. "L'Homo sapiens sapiens è l'unità carbonio, la cui base atomica è formata da 6 protoni, 6 elettroni e 6 neutroni. Unità carbonio, sesto elemento derivato dall'idrogeno."
    Che cavolo vuole dire che l'uomo sapiens è l'unità carbonio, la cui base è formata ...? Questa frase non ha alcun senso.
    Che gli elementi derivino uno dall'altro in scala crescente lo ha deciso lui, ma comunque nella sua logica se è derivato dall'idrogeno, è il quinto derivato, non il sesto poichè l'idrogeno conta come base ed è quindi il numero zero.
    Di Benedetto è, per fargli un complimento, un totale mentecatto.

    ReplyDelete
  15. Strap, il professor Alessio Di Benedetto e' docente di Storia ed estetica musicale, per fare la sua professione non e' richiesta la conoscenza di chimica e fisica. L' acustica, in teoria, dovrebbe conoscerla, anche se non sembra dimostrare un tale conoscenza

    ReplyDelete
  16. 666 troppi 6 io ci vedo il disegno demoniaco ... dietro tutto questo!

    In quanto a seghe mentali ... sto articolo nè ha da vendere.

    ReplyDelete
  17. "L'Homo sapiens sapiens è l'unità carbonio..."

    Andiamo, Strap: ma ti mancano proprio le basi culturali!
    Come fai ad affibbiare epiteti tanto pesanti ad una persona di cui non cogli le colte citazioni, dimostrando solo la tua abissale ignoranza?

    La frase e' tratta da un copione di "Star Trek, the Motion Picture" (Paramount, 1979): e' il tormentone del Ten. Ilia (la ragazza calva innamorata del secondo ufficiale), dopo essere stata rapita dalla sonda aliena e trasformata in un automa.

    Ora, e' evidente che e' proprio per la conoscenza di questi profondi riferimenti culturali fondamentali che Di Benedetto e' professore di estetica musicale e scrive di ufo, meccanica quantistica ed esobiologia, mentre tu sei solo un povero blogger che non capisce gli interventi che legge.

    (Forse ci sono andato un po' pesante con Strap. Si capisce che stavo scherzando? No?)

    ReplyDelete