Friday, September 11, 2009

Sciamani, l'eboga, le visioni, e la cura dell'astinenza da droghe

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/09/sciamani-iboga-cura-astinenza.html

Sciamani, l'eboga, le visioni, e la cura dell'astinenza da droghe

Il libro Sciamani di Graham Hancock (che in realtà ha per titolo originale Supernatural, ovvero Soprannaturale) inizia con una descrizione delle allucinazioni/visioni avute dall'autore in seguito alla somministrazione di una sostanza psico-attiva, l'alcaloide denominato ibogaina che si ottiene dallla corteccia delle radici della pianta iboga.

Gli effetti di tale sostanza (illegale negli USA ma non in Gran Bretagna ove ne vengono riconosciute le virtù terapeutiche) sono abbastanza forti sia sul piano fisico (debolezza, nausea) che sul piano mentale (vivide allucinazioni).

Hancock (in seguito all'assunzione di una dose di 14 mg di ibogaina per ogni chilogrammo del proprio peso corporeo) riporta di avere sperimentato in ordine:

- nausea e sudorazione

- allucinazioni uditive, rumori forti come di tintinnìo o ronzìo

- allucinazioni visive sotto forma di intrecci di segmenti

- visioni ad occhi chiusi di arabeschi elaborati ed altri motivi geometrici

- vertigini, capogiri fortissimi generati dal più lieve movimento

- visioni di personaggi non facenti parte della realtà ordinaria, come quella un giovane biondo "con lo sguardo carico di biasimo, pallido in volto e con la faccia coperta di macchie di muffa verde"

- un incontro (il cui ricordo assume contorni vaghi ed imprecisi) con il padre morto da poco

- un'esperienza extracorporea (OBE), ovvero la sensazione di uscire fuori dal corpo per ritrovarsi a galleggiare in aria vicino al soffitto, da dove poteva osservare guardando in basso il proprio corpo fisico.


L'iboga é utilizzato tradizionalmente in alcuni paesi dell'Africa Centrale da milioni di aderenti al culto della società Bwiti, dove viene utilizzato per raggiungere il mondo degli spiriti, comunicare con gli antenati e con gli amici e parenti morti, avere acceso a guarigioni spirituali, intraprendere un percorso di guaritori/sciamani.

In un breve trafiletto sul sito narcomafie leggiamo che

Per i loro antichi e misteriosi riti iniziatici, alcune tribù del Gabon e del Camerun utilizzano una pianta psicoattiva chiamata Iboga, ovvero “legno miracoloso”. Forti dosi della radice consentono a chi le consuma di viaggiare fuori dal corpo, di percorrere fluttuando un buio tunnel sino a giungere ad una grande luce – un viaggio nell’aldilà, un incontro con la divinità? – e, infine, di risvegliarsi come esseri “rinati”, consapevoli del proprio passato e del proprio futuro.

Viaggio ai confini della morte. Pratiche di questo tipo presentano gravi rischi. E possono addirittura rivelarsi fatali. Assunta nelle dosi massicce previste dai rituali africani, la radice di Iboga conduce effettivamente ai limiti della morte, offrendo così un succedaneo di quel tipo di esperienze-limite – studiate con passione per le loro implicazioni mediche e parapsicologiche dai membri di associazioni occidentali – note come Nde (Near Death Experiences) o esperienze di premorte. Risultati simili vengono talvolta raggiunti con dosi massicce di ketamina: la sostanza ha potenti effetti anestetici e dissociativi, e può condurre, tramite il blocco di particolari recettori cerebrali (N-Metil-D-Aspartato), a stati alterati di coscienza e ad “esperienze fuori dal corpo” comunemente associate alle Nde.

Nel suo libro Hancock racconta che la profonda debolezza causata dall'ibogaina durò per 12 ore dopo la fine delle visioni, una giornata intera per riprendere le forze, ed un giorno e mezzo per sentirsi nuovamente bene. Secondo la visione bwiti l'eboga porta guarigione in questo mondo grazie ad una riconciliazione di chi l'assume col mondo degli spiriti, ed in effetti G. Hancock, una volta smaltito l'effetto dell'alcaloide, racconta di essersi sentito rinascere, soprattutto dal punto psicologico e spirituale.

Egli infatti stava attraversando un periodo di profonda depressione, dovuta anche ai sensi di colpa nei confronti del padre defunto (non era stato presente al suo capezzale quando stava morendo di cancro) ma dopo la sua esperienza con l'ibogaina si é sentito rinato, la depressione é svanita, ed egli si é gettato nuovamente a capofitto nella ricerca che ha poi condotto alla pubblicazione del suo libro sul soprannaturale.

Oltre a provocare visioni sciamaniche l'ibogaina può essere utilizzata per vincere l'astinenza dall'eroina e dalle altre droghe, con una percentuale di successo di circa il 75% secondo questo studio scientifico che ha registrato anche un decesso (da imputarsi quasi sicuramente all'assunzione di eroina in contemporanea con l'ibogaina nonostante i tassativi divieti).

Di tale metodo eccezionale di disintossicazione si é occupata anche la rete televisiva italiana Canale 5, e qui sotto potete vedere una parte di tale servizio.



Servizio trasmesso il 4 febbraio 2007

Iztok Presl - giornalista dell'emittente slovena "Pop TV"


Bojan Humski - sacerdote della chiesa "Sacrament of Transition"


Roman Paškulin - direttore dell' "Open Mind Institute"


http://www.omi.si/

http://sacrament.kibla.si/

http://www.ibogaina.sm/


Se volete approfondire l'argomento potete leggere le due interviste a Deborah Mash, che ha condotto una ricerca sull'ibogaina al Dipartimento di Neurologia e Farmacologia Molecolare e Cellulare dell'Università di Miami, ed a Howard Lotsof, ex tossicodipendente disintossicatosi grazie all'ibogaina nel 1962.

Lotsof fu il primo a scoprire (per puro caso, in quanto l'aveva assunta solo per la curiosità di provare l'ennesima sostanza psico-attiva) gli effetti miracolosi dell'ibogaina e da allora si é dato da fare per renderli noti al mondo intero, non senza guadagnarci su (attualmente gestisce un centro di disintossicazione dalle droghe a Panama dove un trattamento a base di ibogaina costa ben 7.500 euro, a differenza dei religiosi jugoslavi di cui si parla nel servizio televisivo e che offrono lo stesso trattamento a soli 1.500 euro).

Se per caso siete interessati a tale trattamento per qualcuno dei vostri amici o parenti che vogliono disintossicarsi leggetevi questo articolo, commenti compresi, e cercate di trovare le informazioni che vi servono.

Ovviamente io non posso garantire assolutamente della riuscita del trattamento anche perchè persino il migliore dei trattamenti ha in ogni caso una validità statistica e non assoluta.

Viceversa il fatto che siano stati riferiti casi singoli di insuccesso non è una garanzia che il metodo sia fallimentare; in questo altro articolo potete leggere di due di questi casi, la cui descrizione é sicuramanente interessante sul piano della descrizione delle sensazioni fisiche e dei malesseri provati durante la somministrazione di ibogaina, nonché delle visioni avute dai tossicodipendenti che hanno fatto tale tentativo. Se volete leggere invece la descrizione di alcuni casi di successo potete seguire questo altro link sul forum del sito psiconautica; anche in questo caso le testimonianze sugli effetti dell'iboga sia sul piano fisico che su quello mentale/spirituale sono molto interessanti.

2 comments:

  1. Primo!!!

    Corrado: prendi un paio di grammi di ibogaina, ti sarà di sicuro giovamento, gioverà moltissimo anche ai tuoi studenti.

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