Friday, October 23, 2009

Cibo cotto, cibo morto.

http://semprevigili.blogspot.com/2009/10/cibo-cotto-cibo-morto.html

Cibo cotto, cibo morto.

La cottura distrugge le proprietà curative dei cibi.
di Franco Libero Manco - http://www.vegetariani-roma.it

La leucocitosi è un fenomeno dovuto all’aumento di globuli bianchi nel sangue: si verifica in modo più evidente dopo ingestione di carne, nella donna in gravidanza, nel neonato, nella persona anziana, dopo stress fisici ecc. ma diventa un fatto patologico a causa di polmoniti, appendiciti, infezioni da germi, intossicazioni ecc.
I globuli bianchi, che possono assorbire anche sostanze chimiche e tossiche, contengono numerosi enzimi che hanno lo scopo di difendere l’organismo fagocitando corpi estranei o microbi penetrati nel sangue.

Quando l’organismo è chiamato a fronteggiare un’infezione, cioè un’improvvisa invasione di microbi patogeni, mobilita rapidamente i macrociti che ingaggiano un’aspra battaglia contro gli invasori: più l’organismo è in pericolo maggiore è il ritmo di produzione per sostituire i microfagi e macrofagi che muoiono in battaglia, innescando in questo modo la leucocitosi.
Esiste una diretta correlazione tra aumento di globuli bianchi e stato di infezione di un organismo, come esiste una diretta correlazione tra ingestione di cibi cotti ed aumento dei globuli bianchi. La cottura dei cibi risulta essere la causa più rilevante all’insorgere di malattie umane.

Che il cibo cotto sia un alimento morto viene dimostrato dal fatto che un seme cotto non germina più, un uovo di gallina fecondato se cotto non darà mai un pulcino, una pianta strappata con l’apparato radicale integro se sottoposta a cottura non riattaccherà mai più.
Con la cottura le
proteine subiscono un brusco decadimento del loro valore biologico, tale decadimento è particolarmente intenso in caso di bollitura; se poi la cottura avviene mediante arrostimento o tostatura le proteine si denaturano e producono sostanze tossiche da piroscissione alcune delle quali notoriamente cancerogene, come il benzopirene. Le carni alla griglia sono causa, ormai accertata, di cancro. La stessa cosa si può dire dei semi sottoposti a torrefazione (caffè, cacao, pane abbrustolito ecc.): si formano dei catrami di piroscissione nei quali sono state individuate almeno una decina di sostanze cancerogene (prof. R. Lautie, Vie et Action). La digeribilità delle proteine diminuisce con la cottura (eccetto per l’albume dell’uovo). Le sostanze proteiche a 60° iniziano a flocculare e poi coagulano del tutto divenendo inattaccabili dai succhi gastrici.

Per quanto riguarda i carboidrati. Il dr. Alberto Donzelli (nella rivista Girasole 1984 n.31) afferma: “Tutte le parti imbrunite cotte al forno contengono sostanze mutageni.

In merito alla digeribilità degli amidi cotti il corpo umano è capace di fare la stessa cosa con i propri enzimi (ptialina ecc.) senza ricorrere alla cottura. Anche gli amidi crudi sono digeribili. Il cavolo crudo richiede 2 ore per essere digerito, se cotto ne richiede 4. La cottura impedisce la digestione salivare e rende gli amidi meno digeribili.

Il calore sui grassi causa ossidazione che porta dapprima alla formazione di perossidi e di idroperossidi e poi di acidi grassi a catena corta. Inoltre la glicerina che si libera è un composto altamente tossico. L’acido linoleico, come il linolenico, preziosi per la sintesi dei fosfolipidi, subiscono con il calore delle modifiche strutturali che li rendono inattivi. Il grasso cotto ritarda l’assorbimento di calcio, magnesio, ferro e rallenta lo sviluppo delle ossa.

Il noto igienista Dr. A. I. Mosseri dice: “Gli alimenti cotti non sono adatti all’alimentazione umana, essendo denaturati, devitaminizzati, demineralizzati”. E il prof. Byron Tyler aggiunge: “Gli alimenti cotti sono alimenti morti. Il cibo cotto è la più grande maledizione umana”.

Il medico di Losanna P. Kouchakoff ha dimostrato, a conclusione di migliaia di esperimenti condotti su molti soggetti e su se stesso, che un alimento cotto provoca la moltiplicazione quasi immediata dei globuli bianchi che, come è noto, servono a difenderci da corpi estranei e dannosi, soprattutto di natura microbica, mentre l’alimento crudo non la provoca mai. Esiste, insomma, nel nostro organismo una sorta di automatismo fisiologico in virtù del quale l’alimento cotto è considerato come un aggressore. Le nostre difese leucocitarie, sollecitate diverse volte al giorno finiscono inevitabilmente coll’indebolirsi e forse in questo risiede la nostra grande vulnerabilità alle infezioni. Il nostro organismo è in grado di utilizzare anche il cibo cotto ma è costretto a trasformare un cibo morto in materia vivente con un dispendio notevole di energie vitali sottraendole all’economia delle nostre difese immunitarie.
Oscar Montanari scrisse un libro in difesa del crudismo dal titolo “Gli alimenti cotti indeboliscono, ammalano, uccidono il corpo umano”. Il dr. Giuseppe Panegrossi, noto clinico all’università La Sapienza di Roma, scrisse anche lui un libro in difesa del crudismo “Il crudismo nei confronti della scienza e della civiltà”.
L’ingegnere francese Andrè Simoneton gravemente ammalato e senza speranza di guarigione, riacquistò la salute con il vegetarismo e si dette a studiare la causa del potere guaritore delle piante. Scoprì che le radiazioni emesse da un organismo sano si aggirano intorno a 6500 Angstrom mentre in condizioni di malattia o di cattiva alimentazione scendono sempre ad di sotto di tale livello.

Simoneton divise gli alimenti in tre categorie:

1) alimenti morti (cibi cotti o conservati, margarina, pasticceria industriale, alcol, liquori, zucchero bianco e grezzo): questi prodotti hanno radiazioni nulle o quasi nulle;

2) alimenti inferiori (carne, salumi, uova non fresche, latte bollito, caffè, tè, cioccolato, marmellate, formaggi, pane bianco: questi hanno radiazioni inferiori a 5000 Angstrom;

3) alimenti superiori: frutta cruda e matura e verdura cruda e fresca: questi cibi hanno radiazioni molto elevate tra 8000 e 10000 Angstrom. Inoltre le radiazioni della frutta e della verdura sono più alte quanto più breve è il tempo trascorso dalla loro raccolta.

Gli alimenti che non si possono mangiare crudi non erano destinati dalla natura a nutrirci.
L’uomo ha iniziato a cuocere il cibo (carne e cereali) per estreme necessità di sopravvivenza cercando di rendere appetibile cibi inadatti alla sua natura di animale fruttariano ma, purtroppo, come affermava Lucrezio “Il cibo cotto è stata la causa dell’indebolimento della razza umana e dell’accorciamento della vita”. Infatti l’alimentazione cruda è la base prima del benessere umano mentre il cibo cotto espone l’uomo a tutte le malattie e ai pericoli della morte precoce.
Quando gli uomini si nutrivano di cibi crudi vivevano più a lungo ed erano più forti e più resistenti alle fatiche. A tal proposito è bene ricordare che gli atleti greci, spartani e gli eserciti di Cesare si nutrivano quasi esclusivamente di fichi, nocciole, formaggio e gran turco.

Dopo aver mangiato cibo cotto i leucociti (che influenzano la morfologia del sangue) aumentano per mezzora, dopo 90 minuti ritornano nella norma. Mediante cottura ordinaria, bollitura, si verifica un aumento dei globuli bianchi; se i cibi vengono cotti al alte temperature si sviluppa iperleucocitosi. Questo non succede con i cibi crudi: anche se si mangia carne cruda i globuli bianchi non aumentano. Ma un alimento cotto genera leucocitosi anche se assunto freddo.
Vino, aceto e zucchero producono aumento di globuli bianchi.

Esiste un limite (temperatura critica) entro cui può essere portato a cottura un alimento senza che questo sviluppo leucocitosi digestiva. Queste temperature critiche variano da 87 a 97 gradi centigradi a seconda dell’alimento che si cuoce. Si può evitare leucocitosi mangiando prodotto cotto con quello crudo, nella proporzione minima del 10% del primo e con la necessità di masticarli insieme. Mangiare prima l’uno e poi l’altro cibo non impedisce leucocitosi.
La leucocitosi è un’alterazione delle cellule e non un cambiamento dei componenti liquidi, infatti il succo estratto dagli alimenti crudi e poi cotto non determina leucocitosi. Però alcuni batteri che si sviluppano per es. nello yogurt, nel latte cagliato o nei formaggi possono influenzare la reazione leucocitaria.
Gli alimenti che causano leucocitosi digestiva subiscono con la cottura modifiche chimiche a causa della mancanza di ossigeno. Infatti agitando nell’aria per mezzora un cibo cotto riprende le sue proprietà di cibo crudo. Esempio lampante dimostra che per neutralizzare gli effetti dannosi dello zucchero occorre compensarlo con prodotti crudi.
Seccare, salare, affumicare fa perdere al cibo le proprietà nutritive.
Gli
animali nutriti con carne cotta vivono meno a lungo ed hanno minori capacità di riproduzione inoltre tendono a sviluppare maggiori malattie mentre l’alimentazione cruda rende perfino più agevole il parto degli animali. Nei suoi esperimenti con le scimmie McCarrison ha dimostrato che i cibi cotti producono dissenteria: le scimmie perdono l’appetito, contraggono anemia, malattie della pelle, perdono peso corporeo e tutti gli organi vitali cominciano ad atrofizzarsi.

LA COTTURA

- distrugge il corredo vitaminico, specie delle vitamine termolabili: enzimi, ormoni, antiossidanti naturali: elementi che sono alla base delle difese naturali dell’organismo;

- cambia ciò che era organico in inorganico rendendolo inutilizzabile dall’organismo; specialmente le vit. B e C solubili in acqua, si dissolvono alla prima cottura;

- causa grande perdita di minerali solubili, dal 20 al 70%;

- la cottura a vapore produce una perdita dal 22 al 43%;

- produce acido urico che danneggia lo stomaco, intestini, reni, fegato, polmoni, cuore causando artrite, reumatismi, gotta, cancro.

Le verdure bollite e l’acqua gettata perdono quasi tutti i minerali. Maggiore è l’acqua che si usa per cuocere il cibo maggiore è il quantitativo di nutrienti che va perso.
Il cavolo cotto perde il 62% delle proteine, il 72% del suo calcio, il 60 % di fosforo e il 67% di ferro. La perdita di vit. C degli ortaggi è del 45%; nei germogli di soia è del 70%.
Tutti i minerali organici si ossidano quando vengono in contatto con l’ossigeno dell’aria e tornano ad essere inorganici. Non c’è vita nella sostanza inorganica. La sostanza inorganica non è utilizzabile dall’organismo. Un cibo cotto è un cibo ossidato. Quando la carne viene bollita i fosfati organici si trasformano in inorganici.
Con il cibo cotto l’organismo non potendo trarre tutto il nutrimento necessario sente il bisogno di ingerire maggiori quantità di alimenti, con ciò che ne consegue. Se ci si nutrisse di cibi crudi ne basterebbe la metà del quantitativo che ingeriamo da cotto.
Nel latte bollito, il complesso calcio-fosfato utilizzabile per la crescita, viene mutato in una forma che è quasi impossibile assimilare.

Più a lungo vengono cotti i cibi, più alta è la temperatura, maggiore è il danno.
Le parti più cotte di un cibo (per esempio la crosta del pane) hanno meno valore nutritivo di quelle meno cotte (la mollica).
Il processo di cottura è nemico non solo degli organi digestivi ma dell’intero organismo umano.
I cibi cotti e poi conservati per il pasto successivo perdono tutte o quasi tutte le loro proprietà nutritive. I cibi essiccati (tostati inscatolati ecc.) hanno pochissimo o quasi nullo potere protettivo.
La perdita di acido folico è molto alta con la cottura dei cibi: con la cottura a vapore si perde il 10%; con quella a pressione il 20%; con la bollitura il 50%.
Il latte pastorizzato perde le sue proprietà antiscorbutiche. Allo stesso modo gli ortaggi e la frutta se essiccati, conservati o inscatolati: perdono le loro proprietà antiscorbutiche.
Meglio una forte e breve bollitura che una lunga e lenta.
Non è vero che le cose cotte sono più appetitose: sono, eventualmente, i condimenti che le rendono tali, ma le spezie e gli aromi sono spesso tossici.
Molti cibi divengono indigesti a causa del tipo di cottura o perché vengono cucinati con l’aggiunta di altri alimenti tra loro incompatibili (es. legumi e grasso).
I cibi cotti (ritenuti pre-digeriti) non sono un vantaggio in quanto impediscono la giusta attività dei succhi gastrici.
Da ricordare che tra i tanti tristi primati dell’uomo (come quello di essere il solo animale che prende il latte di un altro animale anche dopo lo svezzamento) è quello di cuocere e mischiare i cibi che mangia. Vi sono 700 mila forme di vita animale: nessuna tranne l’uomo mangia cibo cotto. L’uomo è la sola specie ad essere malata, oltre agli animali domestici a cui viene dato cibo cotto.

Silvester Graham (1794-1851) (uno dei più eminenti scienziati che per primo a parlato di cure naturali, di igiene naturale, di nutrizione) dichiara: “Se l’uomo si sostenesse interamente con cibo crudo, la sua accurata masticazione e il lento inghiottire e i suoi pasti semplici servirebbero grandemente ad impedire l’iper-alimentazione e a salvarlo dai nocivi effetti di una delle cause più distruttive della vita civile”.
Giustamente il movimento del cibo crudo si fa risalire a Graham per il quale, come per Russell Thacker Trall (1812-1877), Allcott, Densmore, Page ed altri, la frutta cruda, le noci e gli ortaggi rappresentano la migliore e la più alta materia nutritiva per l’uomo.
Dice Adolph Just nel suo Ritorno alla Natura: “Non c’erano forse uomini e donne belli migliaia e migliaia di anni prima della scoperta del fuoco? Volete forse credere che la natura abbia trascurato la salute dell’uomo fino a che pillole, medicinali e cibi brevettati non l’avessero salvato?”
Il cuoco arrostisce, bolle, cuoce in umido, aggiunge salse, intingoli, sostanze aromatiche e poi mescola e mescola fino a che della sostanza iniziale, totalmente contraffatta, non è più possibile riconoscere il gusto, il colore, l’aroma. Un cibo che non esiste in natura: adatto ad un popolo destinato ad non esistere. Camuffare la morte, il sapore e il truce aspetto della salma di un animale, con i colori e i sapori della vita, questa in sintesi la professione del cuoco. Più uno chef è rinomato e famoso, più spavalde, arroganti, avventurose e blasfeme saranno le sue proposte e le sue modificazioni, le sue macchinazioni infernali sul cibo, elaborate in costante contraddizione con le esigenze salutistiche di chi dovrà consumare le sue taroccate opere d’arte culinaria. Caratteristica peculiare e imprescindibile del cuoco è quella di tenere in totale dispregio le esigenze digestive-assimilative del suo cliente.

RIASSUMENDO:

- il cibo crudo richiede masticazione: esercizio essenziale per i denti;

- la necessaria masticazione assicura un’insalivazione appropriata;

- il cibo crudo preserva i denti e lo stomaco dai danni del cibo cotto;

- i cibi crudi posseggono le giuste proporzioni tra sostanze nutritive e quelle di scarto;

- i cibi crudi tendono ad impedire dannose combinazioni di alimenti;

- i cibi crudi posseggono vitamine, enzimi, sali, acidi, carboidrati, proteine, e grassi in forma organica, cioè altamente assimilabili;

- la necessità di masticare ci consente di assaporare pienamente il sapore del cibo, questo assicura l’appropriato adattamento ad esso dei succhi gastrici;

- i cibi crudi non possono essere facilmente adulterati così come oggi avviene per i cibi inscatolati;

- il cibo crudo non fermenta rapidamente;

- la dieta cruda fa risparmiare energie, tempo e lavoro.

fonte: www.disinformazione.it

34 comments:

  1. Primo.

    Personalmente, anch'io preferisco (de gustibus) frutta e verdura crude che cotte. Ma da qui a credere a questa mole di vaccate ce ne corre. Faccio notare qualche minchiata contenuto in una sola breve frase:

    "Vi sono 700 mila forme di vita animale: nessuna tranne l’uomo mangia cibo cotto."

    1) Se non sbaglio, 700mila e più son più o meno le specie di insetti conosciute. E tutti gli altri animali? Rifa' i conti, dai.

    2) Non sarà che le altre millemila forme di vita animale non sono in grado di accendere un fuoco?

    ilpeyote gli animali e la loro vita

    ReplyDelete
  2. Certo. Diecimila anni che cuociamo i cibi e sbagliamo. Ah, i bei vecchi tempi della leptospirosi, dell'epatite e dei vermi solitari. Consiglio anche una abuffata di funghi e patate crudi, per vedere l'effetto che fa (sto scherzando, eh!)

    ReplyDelete
  3. Tigre, certo, le vitamine non sono termostabili, e dunque frutta e verdura meglio cruda (anche a me piace di più cruda). Ma tante altre cose vanno cucinate per bene. Addirittura, la carne di pollo va lavorata con coltelli diversi prima e dopo la cottura.

    ReplyDelete
  4. markogts, infatti ho scritto "de gustibus" in relazione al sapore, non alle proprietà alimentari. Per il resto, quoto. Adesso scusate, vado a pranzo, devo andare a caccia di antilopi e sbranarle sul momento.

    ilpeyote buon pranzo

    ReplyDelete
  5. il cibo crudo richiede masticazione: esercizio essenziale per i denti
    Vero, quello cotto invece no. Infatti la fiorentina io la ingoio intera.

    a necessità di masticare ci consente di assaporare pienamente il sapore del cibo, questo assicura l’appropriato adattamento ad esso dei succhi gastrici

    Vero, infatti l'Uther (panino fatto da un pub qui vicino con salsiccia e melanzane) non mi fa contorcere sulla sedia perché provoca un orgasmo papillare ma perché fa male al pancino.

    "Vi sono 700 mila forme di vita animale: nessuna tranne l’uomo mangia cibo cotto."

    Quindi deduco che il mio cane, che l'altro giorno mi fregò una salsiccia dal piatto, sia un'aberrazione genetica.

    ReplyDelete
  6. "Vi sono 700 mila forme di vita animale: nessuna tranne l’uomo mangia cibo cotto."

    sarà mica perché solo la specie umana ha imparato ad usare il fuoco?

    ReplyDelete
  7. Oddio, e adesso dovrò mangiare le mie amate patate crude?

    ReplyDelete
  8. Infatti da quando l'umanità cuoce il cibo la speranza di vita è diminuita, così come siamo sempre meno resistenti alle malattie...

    Ma per favore!

    ReplyDelete
  9. Già detto tutto, più o meno...

    Comunque, da quel che vedo, sia i canidi sia i felini apprezzano parecchio il cibo cotto, quando riescono a metterci i denti sopra... ;-)

    ReplyDelete
  10. devo confermare pure il mio cane mangia cibo cotto è un complotto?

    ReplyDelete
  11. Gente io mi sto davvero pisciando addosso dalle risate! Per me lo fanno apposta a scrivere ste minchiate! Mi sembra di immaginarmi la scena, di loro che rincorrono nella savana un'antilope e se la sbaranano perchè non mangiare carne cotta! :P
    E poi... perchè siamo solo noi a cuocere i cibi??? Avete mai visto un gatto che va al bar a chidere una scatola di fiammiferi e accendersi un fuoco?
    :D AHAHAHAH! Se non ci fossero sti tizi, bisognerebbe inventarli :P

    ReplyDelete
  12. Mi sono fermato quando ho letto che i cibi crudi emettono radiazione a 6500A, mentre quelli cotti solo a 4000A. Cioè i cibi crudi sono verdi e quelli cotti sono blu?

    L'ho sempre detto, il nome di quel sito (disinformazione.it) è uno dei più azzeccati del web

    ReplyDelete
  13. Misericordia, che valanga di puttanate!

    E pensare che molti archeoantropologi fanno risalire proprio alla scoperta del cibo cotto l'esplosione della razza umana.

    Ho una sola speranza: che certi idioti seguano i dettami dementi alla lettera, cosi' ce li togliamo dai piedi in fretta.

    Echecazzo!

    Saluti
    Michele

    ReplyDelete
  14. E chi va a dirlo al beagle del mio vicino che sta preparando la griglia per farsi due braciole che lui non deve mangiare carne cotta?

    ReplyDelete
  15. Fra parentesi sta gente mangia il riso crudo?

    ReplyDelete
  16. Che pizze però. Gliene andasse bene una. Le convinzioni del 99,99999% del genere umano non saranno mai le loro (ah si, viviamo in Matrix e solo loro sono quelli che hanno capito come sta la faccenda). Avranno da ridire su qualsiasi cosa. E questo non va bene e questo ti avvelena e questo ti flippa il cervello e le api si sono smaterializzate e il cielo è bianco...e che cacchio!!:-D

    ReplyDelete
  17. sì, ma l'apice si è raggiunto qui:
    "Infatti agitando nell’aria per mezzora un cibo cotto riprende le sue proprietà di cibo crudo"

    ReplyDelete
  18. Uhm...

    Potremmo provare a mettergli un braccio nella brace ardente per un 10 minuti e poi a vedere se, mentre corrono attorno urlando, gli torna come prima!

    E per fortuna mi sono limitato al braccio... :P

    Saluti
    Michele

    ReplyDelete
  19. La cottura dei cibi risulta essere la causa più rilevante all’insorgere di malattie umane.

    Ho semplicemente smesso di leggere a questo punto

    ReplyDelete
  20. Tra l'altro andando sul blog del demente, ho notato che:
    a) e' ovviamente impossibile commentare e
    b) il sondaggio in calce ha come opzioni utile, istruttivo ed interessante.

    E basta.

    Alla faccia della democrazia e della modestia!

    Essse, perche' non matti pure tu un sondaggio in calce, cosi' vediamo cosa ne pensa la ggggente? :P

    Saluti
    Michele

    ReplyDelete
  21. Non ce l'ho fatta ad arrivare in fondo al post, troppe minchiate, spero solo che sto tipo sia coerente e mangi solo roba cruda.

    ReplyDelete
  22. Dunque vediamo un po'...

    Quando l'uomo si nutriva del solo cibo crudo, allora doveva essere bellissimo ed in salute; questo implica che l'uomo doveva vivere più a lungo di quanto faccia adesso...

    Perchè ho l'impressione che non sia così? ;-)

    ReplyDelete
  23. In realtà, alcune più alcune meno, ma tutte le cose che mangi ti accorciano la vita.
    Il problema è che non mangiandone nessuna la vita si accorcia drasticamente.
    E anche mangiandone troppo poche.

    Se vogliamo fare un paragone, il modo migliore per far durare una automobile a lungo è quella di non usarla affatto.

    Giovanni

    ReplyDelete
  24. Come qualcuno ha fatto notare, c'è una serie infinita di cibi, universalmente riconosciuti come molto salutari, che sono ottimi se consumati crudi:
    Il pane
    La pasta
    Il riso
    Le patate
    Il pollo
    Gli asparagi
    Le castagne
    Devo continuare?

    ReplyDelete
  25. fatemi capire ma questo deficiente mangia la frutta con un contatore Geiger per vedere quale è la più radioattiva?
    Ma da quale ospele psichiatrico è uscito?

    ReplyDelete
  26. Poi dicono che mangiare vegetariano fa bene al corpo e al cervello.

    Mah...

    ReplyDelete
  27. Piu' vegetariani ci sono, piu' carne rimane a noi carnivori (compresa la loro, in caso di necessita' o_O' )

    Il Kashnibale

    ReplyDelete
  28. @ Kashnibale:
    mmm... hanno una carne bianchiccia, molliccia e sciapa.

    Buona solo per farci un brodino di magro. :>

    Saluti
    Michele

    ReplyDelete
  29. "A tal proposito è bene ricordare che gli atleti greci, spartani e gli eserciti di Cesare si nutrivano quasi esclusivamente di fichi, nocciole, formaggio e gran turco."

    Greci, Spartani (che sempre Greci sono) e gli eserciti di Cesare (chissa perchè non i Romani in generale) mangiavano il granoturco, che incidentalmente è di origine AMERICANA!!! Per giunta il granoturco non era ancora neanche stato addomesticato in America all'epoca della grecia classica o della Roma imperiale.
    Questo da la misura del profondo valore di questo post!

    Strap

    ReplyDelete
  30. Cazz...
    Strap, questa me la ero persa nel mare di cazzate estremo-vegetariane.

    Grazie.

    Saluti
    Michele

    ReplyDelete
  31. Cena tipica al ristorante disinformazione.it (menu à la carte):

    PRIMI
    1)penne al pomodoro, basilico, peperoncino habanero crudi e interi

    2)risotto alla milanese, il tutto (riso, zafferano eccetera) crudo

    3)spaghetti aglio olio e peperoncino crudi

    a scelta, pasta e riso possono esser sostituiti direttamente con graminacee appena colte

    SECONDI E CONTORNI

    1) juta (filata o in sacchi, a scelta) con verze intere o patate crude

    2) foglie d'acero con erba gatta o cicoria

    3) tortino di terra (NON cotta, CRUDA) con fagioli borlotti appena colti e fave idem

    DOLCI E FRUTTA

    1) fusto di canna da zucchero di 50 cm. affogato in semi di cacao interi crudi

    2) ananas e fichi d'india interi e non sbucciati (non si sa mai)

    DOPOCENA

    pianta di tè intera compresa di radici

    BEVANDE

    acqua piovana di Detroit o Tokio rigorosamente non distillata, sostituibile con misto di fango fresco misto ad acqua pre-depurata di Porto Marghera del 1985 o a scarico ILVA di Terni del 1996

    Il tutto fresco.

    ilpeyote gambero rosso

    ReplyDelete
  32. @anonimo degli spartani:

    Il fatto che gli spartani mangiassero granturco è ovviamente un errore ma compariva in una vecchia storia disney in cui Paperino voleva partecipare alle olimpiadi. Se tanto mi da tanto la fonte del nostro amico crudista è Topolino. :)

    ReplyDelete
  33. Caro semprevigile franco libero manco,ti invito a fare un viaggio in Cina: la parte cinese della mia famiglia
    (moglie,suocera,cognati,ecc.) da secoli cuociono TUTTO
    tranne la frutta,e rispetto a noi occidentali SCOPPIANO di salute (lasciatemi generalizzare)...ma documentarsi prima di scrivere no,vero ?

    Un saluto a tutti/e !!!

    ReplyDelete
  34. @Rac Shade:
    DOCUMENTARSI??? Ma che eresie scrivi?
    Documentarsi vuol dire SAPERE, CONOSCERE.
    Questo branco di idioti (non riesco ad essere buono, mi dispiace) non vuole sapere, vuole solo CREDERE, senza pensare.
    Tu, tutti gli altri che commentano qui, e io abbiamo, per fortuna, ancora un cervello funzionante, ci informiamo, e capiamo al volo che quello che scrivono e' un oceano di ca$$ate!

    ReplyDelete