http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/11/il-quotidiano-el-pais-attacca.html
El Pais attacca nuovamente la coraggiosa monaca che denuncia la pericolosità dei vaccini
Il quotidiano El Pais attacca nuovamente la coraggiosa monaca che denuncia la pericolosità dei vaccini (mentre il Vaticano le impone addirittura di ritrattare).
Sapevamo giá che El Pais non avrebbe gettato la spugna cosí facilmente.
Questa volta sfodera un articolo di stampo PATERNALE (anzi, maternale vista la firma). Facendo appello al nostra senso di responsabilitá. Ricordandoci che queste teorie COSPIRAZIONISTE non supportate da alcun dato scientifico lasciano il tempo che trovano.
Ci ricorda l'articolo che da oggi (finalmente! ndr) in Spagna é disponibile il vaccino per "immunizzare" 10 milioni di persone.
L'articolo snocciola qualche numero (non guasta mai) tirando ovviamente in ballo quello che di piú prezioso abbiamo da proteggere (con il mercurio e lo squalene magari!) "I BAMBINI". Ricordando che questa H1N1 assassina ne ha ucciso 540 bambini negli Stati Uniti, il quotidiano spagnolo vorrebbe smontare il lavoro di ricerca scientifica compiuto dalla dottoressa Teresa Forcades Vila, senza però addentarsi nei dettagli; perchè se dovesse entrare nei dettagli della denuncia di Forcades Vila difficilmente ne verrebbe fuori.
E così in tutto l'articolo non si trova assolutamente niente di scientifico, nessun discorso medico, né epidemiologico, ma solo un dato, un numero per spaventare: 540 bambini morti negli USA.
Ma di cosa sono morti quei bambini? Di influenza A/H1N1 o della normalissima influenza stagionale? Dal momento che negli Usa come in Italia la diagnosi non viene eseguita in base ad un test (per altro poco attendibile), ma in base ai sintomi, dal momento che i morti per influenza stagionale negli Stati Uniti sono circa 35.000 all'anno, che validità ha questo dato? E se teniamo conto che nel tentativo di salvare delle vite in pericolo invece che alte dosi di vitamina C si prescrivono farmaci estremamente tossici come il Tamiflu, siamo sicuri che quelle morti non siano almeno in parte da imputare all'uso di terapie molto discutibili?
E ci potrebbe dire gentilmente la nostra cara giornalista come mai l'influenza suina ha dimostrato di possedere una bassissima mortalità quando si è diffusa nel continente australe mentre adesso quando finalmente il vaccino è pronto (che coincidenza!) inizia a mietere molte vittime?
Credo sia proprio il caso di ricordare ancora una volta che le leggi della biologia insegnano che le mutazioni NEL CORSO DI UN'EPIDEMIA sono benigne (il virus è "furbo" e sa bene che per sopravvivere non può diventare ancora più virulento ed uccidere le persone delle quali si nutre e si serve per riprodursi).
Come afferma infatti Rony Brauman, medico di fama mondiale ed ex direttore dell'organizzazione Medici senza Frontiere:
"Vi ricordo che decenni dopo decenni se vi è mutazione, questa mutazione è stata di una virulenza di ordine decrescente! Dunque io non ho paura di questa influenza e trovo che vi sono delle strategie della paura che sono, sicuramente sincere, ma precipitate. Io non mi vaccinerò e non incoraggerò i miei figli, che sono maggiorenni, a farlo."
Messa così una pietra tombale su quell'unico dato (gonfiato ad arte) tirato fuori dal quotidiano El Pais, continuiamo a leggere l'articolo e scopriamo che la nostra materna giornalista è sconvolta (poverina!) dal soprendente numero di difensori di Teresa Forcades. Ma andiamo alla parte commovente che chiude l'articolo.
"SIAMO SERI: non bisognava allarmarsi prima ma non bisogna sottovalutare adesso (...) Se le vittime di influenza stagionale prima erano persone sopra i 65 anni, adesso sono invece giovani e bambini"
E poi c'è l'ultimo paragrafo, che é il piú bello.
"LASCIAMO IL PENDOLO (espressione che significa piú o meno: smettiamo di essere superstiziosi, o creduloni ndr) I VACCINI NON CI RENDONO VITTIME NÉ DELLA POLITICA NÉ DELLE AZIENDE FARMACEUTICHE; PER FORTUNA CI RENDONO SOLO IMMUNI DALL'INFLUENZA A.
La risposta allora non consiste né nell'allarme né nel disprezzo (per il vaccino ndr). SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI RESPONSABILITÁ"
Oh ma certo, dimentichiamoci il fatto che le aziende in questione non si assumono nessuna responsabilità per le morti o i danni da vaccino, che i vaccini anti-influenzali spesso non funzionano, che da 10 anni abbiamo la prova scientifica che la vitamina C funzionano meglio dei vaccini per prevenire l'influenza. E dimentichiamoci pure che il ministro della salute polacco (anche lei medico come Teresa Forcades Vila) asserisce l'esatto contrario di quello che dice la nostra giornalista e che accusa di irresponsabilità proprio chi, con molta leggerezza, vorrebbe introdurre quei vaccini in Polonia.
Da sottolineare infine che El Pais questa volta non permette ai lettori di commentare l'articolo. Questo la dice lunga.
Articolo realizzato grazie alla preziosa collaborazione di Max del blog semprevigili
NB: qui potete trovare la traduzione integrale dell'intervista a suor Forcades
Per Chi Suona La Campana
Leggi il dossier sull'influenza suina ed i vaccini tossici; scaricalo sul tuo Pc e diffondilo.
Leggi e diffondi il dossier della dottoressa Forcades Vila.
Leggi e diffondi il dossier di J. J. Crèvecoeur oppure scaricalo da mediafire, e soprattutto metti in opera quanto da egli suggerito come piano di azione.
Si, dai, che bello!
ReplyDeleteLasciamo tranquillamente crepare i bambini!
Cosa volete che siano 540 creature morte quando noi cavalieri senza macchia e senza paura dobbiamo salvare il mondo dai VACCINI!
corrado, VAI A CAGARE! CIALTRONE!
Saluti
Michele
Non si può che commentare con le parole di Hanmar.
ReplyDeleteilpeyote corrado vergognati
Da Pubmed:
ReplyDeleteAten Primaria. 2007 Feb;39(2):99-102.
[Placebo effect versus therapeutic effect in clinical practice and complementary and alternative medicines (CAM)]
[Article in Spanish]
Forcades T, Caminal J, Rodríguez N, Gutiérrez T; Research Group into CAM.
Institut de Teologia Fonamental de Sant Cugat, Barcelona, España. teresa@bebdictinescat.com
PMID: 17306172 [PubMed - indexed for MEDLINE]
Cazzo, una luminare 'sta tizia!
Saluti
Michele