Thursday, December 3, 2009

Una firma per Renata Puleo e Simonetta Salacone

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/12/una-firma-per-renata-puleo-e-simonetta.html

Una firma per Renata Puleo e Simonetta Salacone

Ricevo dal Cesp (Centro Studi per la Scuola Pubblica di Bologna) e volentieri ripubblico questo documento che condivido in pieno (anche se personalmente non credo troppo all'utilità di certe raccolte di firme).


Il 17 settembre nel centro di Kabul è stata provocata un’esplosione e sono rimasti uccisi sei soldati italiani e venti civili afghani.

In quest’occasione Mariastella Gelmini ha inviato una circolare a tutte le scuole comunicando la giornata di lutto nazionale deliberata dal Consiglio dei Ministri. La nota ministeriale, intitolata “Commemorazione dei sei soldati italiani morti a Kabul”, non si limitava però alla doverosa informazione; ad essa era aggiunto un “invito” rivolto ai dirigenti a “promuovere nelle scuole occasioni di riflessione e di solidale partecipazione, osservando alle ore 12,00 di lunedì p.v., in concomitanza con i funerali solenni, un minuto di silenzio”.

Un invito strano, contraddittorio, poiché un conto è riflettere e un altro è partecipare ad un rito civile attraverso un minuto di silenzio. Evidentemente si tratta di due pratiche diverse.

La prima, quella della riflessione, nella scuola pubblica del XXI secolo presuppone un dibattito approfondito che tenga conto della libertà di pensiero di tutti i soggetti coinvolti nella riflessione e del loro grado di maturazione psicologica e intellettuale; inoltre non può prescindere della complessità della situazione internazionale in cui è maturato l’evento che ha coinvolto i 6 militari e i 20 civili, che non a caso ha prodotto negli ultimi anni una bibliografia vasta e differenziata.

La seconda pratica, quella del minuto di silenzio, evidentemente fa parte di quei riti di “religione civile della politica” che costituiscono una delle principali forme della metamorfosi del sacro nel mondo contemporaneo. Il mondo moderno mentre si secolarizzava ha visto prodursi nella politica una propria autonoma dimensione religiosa, costituita di riti e miti funzionali a mantenere un controllo sulla società. Anche questo aspetto è ben studiato in corposi volumi e trova numerose esemplificazioni nel recente passato anche nazionale.

Come si possano combinare questi due aspetti è difficile comprenderlo: o si rinuncia al libero esame per aderire al rito, oppure si discute, si dibatte e si esercita la ragione storica, politica, antropologica per provare ad afferrare la complessità del reale. Metterli insieme, quasi che il silenzio del funerale solenne aiuti a comprendere l’evento, rimanda forse ad un’idea mistica di ragione; oppure, più semplicemente, al bisogno della sfera politica di utilizzare la scuola come veicolo per un rito di adesione comunitaria alla nazione.

In realtà, quando è uscito il testo della circolare, la formula dell’ “invito” sembrava perlomeno limitare la volontà di intervento del Ministero. Gli “inviti” si possono accettare oppure declinare.

La scelta tra silenzio e riflessione ha fatto propendere molte scuole per la seconda e in questo modo si sono aperti percorsi di confronto e approfondimento che durano ad oggi e che sono una prova di grande rispetto per tutte le vittime, italiane e afghane, di quel luogo di guerra. Tante altre scuole dell’infanzia ed elementari hanno comprensibilmente ritenuto di non aprire neppure l’argomento, facendo già altri interventi di educazione alla pace calibrati sulle sensibilità e sull’età dei bambini e della bambine. Da nessuna parte, a quello che so, si è neppure lontanamente pensato che questo invito fosse in realtà un ordine, che l’ordine fosse esteso ai docenti e addirittura agli studenti di qualunque età. Infine, in molte scuole la circolare non è neppure arrivata in tempo, vanificata dall’ inadeguatezza dell’amministrazione.

Eppure, alcuni giorni dopo, abbiamo saputo che la macchina delle sanzioni disciplinari del ministero si era messa in moto. Ad oggi, in tutta Italia, sono due le dirigenti per cui sono scattate le contestazioni d’addebito. Entrambe romane, tutte e due hanno sempre mantenuto un’alta qualità professionale negli istituti in cui lavorano. Ciò di cui sono imputate è non aver obbligato docenti e discenti al minuto di silenzio. Non era un obbligo, ma il non averlo considerato tale è motivo di sanzione. Dobbiamo dedurne che gli inviti che ci giungono dall’alto devono essere considerati ordini?

E perché proprio loro? Qui è difficile dimenticare che entrambe hanno sempre dichiarato le loro critiche ai progetti di riforma che attualmente stanno devastando la scuola italiana. Come si fa a non pensare che il ministero voglia punire chi ha esercitato il diritto di critica?

Per questo vi invitiamo a raccogliere le firme su questo appello, in difesa delle due dirigenti, ma anche in difesa di una scuola della libertà di pensiero, della libertà di critica, dell’indipendenza dalla sfera politica.

Gianluca Gabrielli

Scarica il testo della petizione da firmare

Il Modulo con le firme raccolte (anche una sola) deve essere inviato per Posta Prioritaria all’indirizzo del ministero e in fotocopia all’indirizzo dei COBAS delle scuola: Viale Manzoni 55 -00185 Roma .

Questo secondo invio è particolarmente importante perché venga centralizzata la iniziativa, si conosca il numero di firme raccolte, si possa organizzare la difesa nel caso di tentativi di repressione e/o limitazione delle libertà da parte del Ministro o di qualche direttore di Ufficio Scolastico Regionale.



articolo correlato Come ottenere l’obbedienza - l'indottrinamento scolastico

13 comments:

  1. Solito cialtrone, firmeresti qualsiasi cosa se servisse a metterti in mostra, pezzente di un pinnaiolo!!

    Saluti
    MarcoB (aspirante osservatore di 1 minuto 1 per rispetto a dei morti. Imbecilli!)

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  2. Il solito pirla cannaiolo, con crisi di astinenza da cannabidiolo !

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  3. A parte che cogliere l'invito non mi sembrava una cosa così difficoltosa...

    Mi chiedo comunque se prima di discernere di religioni della politica Corrado abbia letto attentamente gli studi in questo senso di Emilio Gentile. Questo gli eviterebbe queste banali semplificazioni che lo portano ad usare una terminologia piuttosto specifica in modo improprio e fuorviante.

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  4. MarcoB complimenti! Sei un perfetto clone di Tigre Della Malora (oppure sei un suo fake).
    Veramente complimenti per la tua banalità, scarsissima personalità e volgarità.

    Se poi penso che per WOT questo è un sito dove potrebbe entrare anche un bambino c'è proprio da stare allegri!

    Comunque MarcoB, per me puoi fare anche 24h al giorno di silenzio per i morti.

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  5. Marco...

    Marchino...

    Marcuccio....

    Ma vaffanculo và ahahahahha nanocompresso che non sei altro.

    "Veramente complimenti per la tua banalità, scarsissima personalità e volgarità.."

    Se ti presento ai miei amici del nwo dopo che ti hanno esaminato a me danno il nobel... solo per non assomigliarti per un cazzo

    ahahahahahah

    comprimiti un pò che da un pò mi sembri smorto.. hai preso l'h1n1 dopo un'irrorazioni di nanoscorreggie radioattive??

    Saluti
    MarcoB (aspirante nulla, rivolgendomi a Marco il compressore a trazione anteriore non potrebbe essere altrimenti)

    PS: se tu facessi silenzio, non solo per i morti, faresti un grosso affare ma, porca vacca immonda, ti hanno dato la parola!! E chissà tua madre come è incazzata per questo!

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  6. MarcoB: "Cazzo, blablabla....coglioni, blablabla....idioti, blablabla......io ce l'ho grosso e dico le parolacce, blablabla..."

    Saluti
    MarcoB (aspirante emulo di Tigre Della Malora senza personalità con lingua di 6 metri per leccare meglio il culo)

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  7. Ah dimenticavo Marchino pisellino:

    "Se poi penso che per WOT questo è un sito dove potrebbe entrare anche un bambino c'è proprio da stare allegri!"

    Bambini niente, ma dementi nanocompressi 1 sicuro

    Saluti
    MarcoB (sempre aspirante il nulla, parlando dell'ingegnegnegneminchione compresso)

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  8. Abbello!! Sveglia!!

    Ti sei fregato il cervello, inizia a pensare con la tua testa

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  9. Li togliete o no, i new trolls, dal giradischi?

    ilpeyote guardachelùna

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  10. Marchino, suvvia..

    non è che siccome decenni fa si sono fottuti il tuo ora devi continuamente cercare compagnia all'insegna del "mal comune, mezzo gaudio""

    Ormai è andato, rassegnati, nessuno te lo potrà più ridare, semplicemente perchè non c'è più, non ti è stato rubato come pensi, il tuo cervello si è auto-nano-compresso, seguendo le tue logiche.

    Dai che se fai il bravo chiedo l'autorizzazione per farti mettere su un tankerone e ti faccio fare una gita sciacomica

    compressione del tempo permettendo, chiaramente!

    Saluti
    MarcoB (aspirante cercatore di cervelli nanocompressi, ma invano!)

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  11. Toh, guarda, è passato Marco l'ingegnere, "l'amichetto" del duo sanremese. Come va, brucia ancora? Tu sai a cosa mi riferisco...

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  12. L'ingegnegne è scoppiato, non ce la fa più. Con i cialtroni è sempre la stessa storia, priam o poi crollano sotto il peso delle loro scempiaggini, come del resto indica una delle fondamentali regole che dirigono l'operato dei fuffari di professione:

    "Nel caso la vostra posizione appaia senza speranze, con tutto il pubblico che sta sghignazzando alle vostre spalle, e abbiate perso qualsiasi credibilità, avviandovi ad entrare in lizza per il premio ignobel attaccate o minacciate tutti quelli che sono a tiro …."

    Bè, se non ci sta lui in queste condizioni...

    Saluti
    MarcoB (aspirante anti-fuffaro)

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  13. Ciao ingegnerone marco, come vanno i tuoi cloni giulia e lucia ? Ma poi tu sei una giulia & lucia o un marco ? o tutti insieme ?
    Salutami i tuoi padroncini di Sanremo ;-)

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