Tuesday, January 26, 2010

Elettro-Radiante

http://capitanharlock78.blogspot.com/2010/01/elettro-radiante.html

Elettro-Radiante


Tesla scoprì accidentalmente un effetto elettrostatico di “super-caricamento” mentre
tentava di verificare la scoperta delle onde elettromagnetiche fatta da Hertz. Dopo centinaia di
esperimenti, egli imparò come controllare e massimizzare questo fenomeno. Questo lo portò alla
scoperta che l’elettricità è costituita da differenti componenti, che possono essere separati l’uno
dall’altro, e che una pura energia eterica gassosa può essere separata dal flusso di elettroni in un circuito
progettato per produrre impulsi unidirezionali di breve durata. Quando tutte le condizioni erano
corrette, questa energia eterica gassosa si sarebbe manifestata come un voltaggio distribuito nello spazio
che si sarebbe diffuso partendo dal circuito elettrico come un “raggio simile a luce” che poteva caricare
altre superfici all’interno del campo.
Da ora in avanti, desidero riferirmi a questo fenomeno come all’“evento Elettro-Radiante” e
riassumere le sue caratteristiche come di seguito:
• L’Evento Elettro-Radiante è prodotto quando una corrente continua ad alto voltaggio è scaricata
attraverso uno spinterometro e interrotta improvvisamente prima che si possa verificare qualsiasi
rovesciamento di corrente.
• Questo effetto è di gran lunga aumentato quando la sorgente di corrente continua è un
condensatore carico.
• L’Evento Elettro-Radiante abbandona i cavi e altri componenti del circuito perpendicolarmente
al flusso di corrente.
• L’Evento Elettro-Radiante produce un voltaggio spazialmente distribuito che può essere migliaia
di volte più alto del voltaggio della scarica di scintille iniziale.
• Esso si propaga istantaneamente come un “raggio simile a luce”, longitudinale ed elettrostatico
che si comporta in modo simile ad un gas incomprimibile sotto pressione.
• Gli effetti Elettro-Radianti sono caratterizzati esclusivamente dalla durata dell’impulso e dalla
caduta di voltaggio nello spinterometro.
• Gli effetti Elettro-Radianti penetrano tutti i materiali e creano “risposte elettroniche” in metalli
come rame e argento. In questo caso “risposte elettroniche” significa che una carica elettrica si
creerà sulle superfici del rame esposte alle emissioni Elettro-Radianti.
• Gli impulsi Elettro-Radianti più brevi di 100 microsecondi sono completamente sicuri da usare e
non provocheranno shock o danni.
• Gli impulsi Elettro-Radianti più brevi di 100 nanosecondi sono freddi e causano facilmente effetti
luminosi nei globi in cui c’è il vuoto (vacuum globes).
“L’Evento Elettro-Radiante” è essenzialmente “il meccanismo di guadagno” che Tesla scoprì
essere alla base della sua Trasmittente Moltiplicatrice. È il fondamento della sua dichiarazione secondo
cui egli era capace di creare più energia in uscita di quella che utilizzava in ingresso per avviare il
processo.Tesla scoprì accidentalmente un effetto elettrostatico di “super-caricamento” mentre
tentava di verificare la scoperta delle onde elettromagnetiche fatta da Hertz. Dopo centinaia di
esperimenti, egli imparò come controllare e massimizzare questo fenomeno. Questo lo portò alla
scoperta che l’elettricità è costituita da differenti componenti, che possono essere separati l’uno
dall’altro, e che una pura energia eterica gassosa può essere separata dal flusso di elettroni in un circuito
progettato per produrre impulsi unidirezionali di breve durata. Quando tutte le condizioni erano
corrette, questa energia eterica gassosa si sarebbe manifestata come un voltaggio distribuito nello spazio
che si sarebbe diffuso partendo dal circuito elettrico come un “raggio simile a luce” che poteva caricare
altre superfici all’interno del campo.
Da ora in avanti, desidero riferirmi a questo fenomeno come all’“evento Elettro-Radiante” e
riassumere le sue caratteristiche come di seguito:
• L’Evento Elettro-Radiante è prodotto quando una corrente continua ad alto voltaggio è scaricata
attraverso uno spinterometro e interrotta improvvisamente prima che si possa verificare qualsiasi
rovesciamento di corrente.
• Questo effetto è di gran lunga aumentato quando la sorgente di corrente continua è un
condensatore carico.
• L’Evento Elettro-Radiante abbandona i cavi e altri componenti del circuito perpendicolarmente
al flusso di corrente.
• L’Evento Elettro-Radiante produce un voltaggio spazialmente distribuito che può essere migliaia
di volte più alto del voltaggio della scarica di scintille iniziale.
• Esso si propaga istantaneamente come un “raggio simile a luce”, longitudinale ed elettrostatico
che si comporta in modo simile ad un gas incomprimibile sotto pressione.
• Gli effetti Elettro-Radianti sono caratterizzati esclusivamente dalla durata dell’impulso e dalla
caduta di voltaggio nello spinterometro.
• Gli effetti Elettro-Radianti penetrano tutti i materiali e creano “risposte elettroniche” in metalli
come rame e argento. In questo caso “risposte elettroniche” significa che una carica elettrica si
creerà sulle superfici del rame esposte alle emissioni Elettro-Radianti.
• Gli impulsi Elettro-Radianti più brevi di 100 microsecondi sono completamente sicuri da usare e
non provocheranno shock o danni.
• Gli impulsi Elettro-Radianti più brevi di 100 nanosecondi sono freddi e causano facilmente effetti
luminosi nei globi in cui c’è il vuoto (vacuum globes).
“L’Evento Elettro-Radiante” è essenzialmente “il meccanismo di guadagno” che Tesla scoprì
essere alla base della sua Trasmittente Moltiplicatrice. È il fondamento della sua dichiarazione secondo
cui egli era capace di creare più energia in uscita di quella che utilizzava in ingresso per avviare il
processo.Tesla scoprì accidentalmente un effetto elettrostatico di “super-caricamento” mentre
tentava di verificare la scoperta delle onde elettromagnetiche fatta da Hertz. Dopo centinaia di
esperimenti, egli imparò come controllare e massimizzare questo fenomeno. Questo lo portò alla
scoperta che l’elettricità è costituita da differenti componenti, che possono essere separati l’uno
dall’altro, e che una pura energia eterica gassosa può essere separata dal flusso di elettroni in un circuito
progettato per produrre impulsi unidirezionali di breve durata. Quando tutte le condizioni erano
corrette, questa energia eterica gassosa si sarebbe manifestata come un voltaggio distribuito nello spazio
che si sarebbe diffuso partendo dal circuito elettrico come un “raggio simile a luce” che poteva caricare
altre superfici all’interno del campo.
Da ora in avanti, desidero riferirmi a questo fenomeno come all’“evento Elettro-Radiante” e
riassumere le sue caratteristiche come di seguito:
• L’Evento Elettro-Radiante è prodotto quando una corrente continua ad alto voltaggio è scaricata
attraverso uno spinterometro e interrotta improvvisamente prima che si possa verificare qualsiasi
rovesciamento di corrente.
• Questo effetto è di gran lunga aumentato quando la sorgente di corrente continua è un
condensatore carico.
• L’Evento Elettro-Radiante abbandona i cavi e altri componenti del circuito perpendicolarmente
al flusso di corrente.
• L’Evento Elettro-Radiante produce un voltaggio spazialmente distribuito che può essere migliaia
di volte più alto del voltaggio della scarica di scintille iniziale.
• Esso si propaga istantaneamente come un “raggio simile a luce”, longitudinale ed elettrostatico
che si comporta in modo simile ad un gas incomprimibile sotto pressione.
• Gli effetti Elettro-Radianti sono caratterizzati esclusivamente dalla durata dell’impulso e dalla
caduta di voltaggio nello spinterometro.
• Gli effetti Elettro-Radianti penetrano tutti i materiali e creano “risposte elettroniche” in metalli
come rame e argento. In questo caso “risposte elettroniche” significa che una carica elettrica si
creerà sulle superfici del rame esposte alle emissioni Elettro-Radianti.
• Gli impulsi Elettro-Radianti più brevi di 100 microsecondi sono completamente sicuri da usare e
non provocheranno shock o danni.
• Gli impulsi Elettro-Radianti più brevi di 100 nanosecondi sono freddi e causano facilmente effetti luminosi nei globi in cui c’è il vuoto (vacuum globes).
“L’Evento Elettro-Radiante” è essenzialmente “il meccanismo di guadagno” che Tesla scoprì
essere alla base della sua Trasmittente Moltiplicatrice. È il fondamento della sua dichiarazione secondo
cui egli era capace di creare più energia in uscita di quella che utilizzava in ingresso per avviare il
processo.

14 comments:

  1. Solito CTRL+C CTRL+V, in questo caso da
    http://radiantenergy.awardspace.com/

    Faccio notare peraltro che sul sito da cui è stato copiato il testo, come prima riga c'è scritto, in bella mostra (e quindi non vale nemmeno la scusa che non fosse visibile): "distribuito sotto licenza Creative Commons". Vogliamo riportare cosa dice la relativa licenza qui reperibile?
    http://creativecommons.org/licenses/by/2.5/deed.it

    "Attribuzione — Devi attribuire la paternità dell'opera nei modi indicati dall'autore o da chi ti ha dato l'opera in licenza e in modo tale da non suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l'opera."

    Servono altri commenti?
    gian

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  2. Ma lasciatelo in pace, 'sto Tesla, lui, almeno era uno scienziato. Lasciamo stare un po' di "visioni" che ha avuto (e in uno scienziato ci stanno, per carità, guardiamo il 2 volte premio nobel Pauling con la vitamina C). Però, che la si finisca. Intuizioni va bene, minchiate da condannare, "previsioni" tipo "magari con x si può fare y" vanno bene, ma non esageriamo, di vaccate è pieno il mondo, non saturiamolo ulteriormente.

    ilpeyote un po' di misura cialtroni

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  3. E' il primo esempio di racconto pseudo-scientifico ricorsivo che vedo. Certo che per scrivere una simile serie di idiozie ci vuole una bella fantasia, bisogna riconoscerlo.

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  4. Ne ho letto solo un pezzo, basta con ste minchiate su Tesla!

    Bella la foto, ovviamente una delle tanta che Tesla ha fatto con esposizione lunghissima, che vengono interpretate dai gonzi come foto di fenomeni brevi e potentissimi.

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  5. Esempio classico di come si possa sparare tonnellate di cavolate pseudo-scientifiche che non dicono assolutamente nulla. Se uno scienziato vero volesse cercare di ricostruire qualche esperimento sulla base di questi racconti, non saprebbe da che parte cominiciare.

    Forse cercare un "gas incomprimibile"? Un po' come l'"acqua che non bagna".

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  6. Giuro, non ho capito una beata fava...

    Delle due l'una: o sono proprio andato oppure le mie conoscenze di fisica sono da buttare a mare.

    O forse...

    Naahhhh, il capitano mio capitano ha sicuramente ragione, vero? :P :P :P

    Saluti
    Michele

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  7. Io più semplicemente "marea di cazzate".

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  8. Bah, per il gas incomprimibile si potrebbe consultare un ingegnere di nostra conoscenza :-) Ma secondo voi questa gente sa cosa sono le leggi di Maxwell? Cos'è un "voltaggio distribuito nello spazio"? Un campo elettrico? Una corrente di spostamento? Chissà...

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  9. Io conoscevo i volteggi spaziali.

    I voltaggi spaziali mi sfuggono...

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  10. Vorrei fare una domandina a Herr Hauptman: prima di scrivere, o copincollare questa serie di boiate hai mai provato a costruire una piccola bobina di Tesla? Così tanto per vedere cosa succede, personalmente, in tempi passati, ne ho costruite due, roba piccola, la più grande era alta 50 cm, interessanti e divertenti, si potevano accendere dei tubi fluorescenti a 2-3 metri di distanza tenendoli in mano senza collegarli alla corrente, e si producevano anche dei bei scintilloni ronzanti, ma di energia prodotta dal nulla non ho mai visto traccia, quando si staccava la corrente di alimentazione tutto finiva...

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  11. Io ne so più di questo tizio che ha scritto l'articolo: in realtà Tesla ha rubato le invenzioni al Grande Puffo.
    E' ora che il mondo venga a conoscenza di questa verità.

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