Saturday, March 13, 2010

Il giorno in cui Edward Teller illustrò l’operazione “scie chimiche”

http://straker-61.blogspot.com/2010/03/il-giorno-in-cui-edward-teller-illustro.html

Il giorno in cui Edward Teller illustrò l’operazione “scie chimiche”

Un articolo del 1997 getta una luce inquietante sull'operazione "scie chimiche". L'autore del pezzo, Franco Foresta Martin, a margine del seminario sulle emergenze planetarie tenutosi ad Erice in quell'anno, presenta e critica le "risoluzioni" contro il cosiddetto "effetto serra" proposte dallo spaventoso e scellerato Edward Teller, uno tra i funesti padri della bomba atomica. In verità, mentre il giornalista passa in rassegna i vari sistemi per riflettere nello spazio una frazione della radiazione solare, illustra le principali strategie che i militari attuano con chirurgica costanza almeno dalla metà degli anni 90 del XX secolo. Non viene dunque evidenziato un progetto, ma una criminale attività che l'insano Edward Teller espone di fronte ad un pubblico allibito e contrariato. E' significativo che Foresta Martin deplori i piani di geo-ingegneria spiegati nel corso del simposio, laddove oggi i redattori che scrivono articoli sul medesimo tema inclinano, pur tra qualche simuluta perplessità, ad evocare i presunti vantaggi delle modificazioni climatiche su scala globale, di fronte al nemico giurato, il riscaldamento provocato dal biossido di carbonio. Si legga quindi la cronaca del convegno come l'agghiacciante spaccato delle azioni di avvelenamento che vengono quotidianamente perpetrate nei cieli di quasi tutto il mondo. Sono persino elencati gli ingredienti (ossidi di zolfo, alluminio, metalli elettroconduttivi...) della pietanza tossica che ci viene ogni giorno ammannita.

Uno sconcertante progetto del celebre scienziato Edward Teller per affrontare i problemi dell' effetto serra: sparare in cielo uno scudo antiradiazione

Uno sconcertante progetto del celebre scienziato Edward Teller per affrontare i problemi dell'effetto serra Sparare in cielo uno scudo antiradiazione ERICE

L'ingegneria planetaria, cioè la possibilità, da parte dell'uomo, di modificare a proprio vantaggio i grandi sistemi geologici e geofisici della Terra, è una delle chimere della fantascienza. Al Seminario sulle "Emergenze Planetarie", che si è svolto presso il Centro Ettore Majorana di Erice, questa chimera è diventata un progetto scientifico (sic): "I cambiamenti climatici, provocati dall'uomo o da cause naturali, possono essere scongiurati da meccanismi artificiali di regolazione della radiazione solare". Quali? C'è l'imbarazzo della scelta: prodotti chimici, metalli e cristalli (cristalli di quarzo? n.d.r.), da immettere in stratosfera o in orbita terrestre, sotto forma di minute particelle.

A sottoscrivere queste singolari affermazioni è Edward Teller, uno scienziato di indiscussa genialità (sic), anche se si eè spesso attirato severe critiche per la sua adesione a programmi di ricerca scientifica e tecnologica finalizzati alla produzione di nuove armi. Membro del Manhattan Project che portò alla realizzazione della prima bomba atomica durante la Seconda guerra mondiale, padre della bomba H sperimentata negli anni '50, piu' recentemente fra i maggiori supporters dello scudo stellare, Teller sarebbe dovuto intervenire personalmente al seminario di Erice, come fa puntualmente da diversi anni, per presentare il suo grandioso progetto (sic) di ingegneria planetaria dal titolo esplicito: "Effetto serra e glaciazioni. Prospettive per un meccanismo di regolazione dei cambiamenti globali su basi fisiche".

Gli acciacchi della sua tarda eta' (compirà 90 anni nel gennaio prossimo) glielo hanno impedito: al suo posto ha parlato il suo allievo Lowell Wood, che è il secondo firmatario del progetto. Secondo Teller e Wood i tempi sono maturi per sperimentare una serie di "scatterers", ossia di dispositivi per la diffusione della radiazione solare, che possono essere impiegati per modulare, a piacimento, le temperature medie globali. "Da più parti viene suggerito che, per prevenire il surriscaldamento globale, dovuto alle emissioni di gas serra nell'atmosfera da parte dell'uomo, si debba ricorrere a riduzioni dei consumi energetici concordate su basi internazionali. Tali limitazioni comportano un impatto economico stimato in 100 miliardi di dollari all'anno. Ebbene noi, a costi inferiori alla centesima parte di questa cifra, suggeriamo l'impiego di scatterers che rimandino indietro nello spazio circa l'uno per cento della radiazione solare che oggi arriva sulla Terra: tanto quanto basterebbe per scongiurare il surriscaldamento globale.

D'altra parte quando, come ci si aspetta, arriverà una delle cicliche ere glaciali, un analogo tipo di scatterers potrebbe essere impiegato per impedire l'uscita di quel tre per cento della radiazione termica terrestre necessario per mantenere le nostre temperature medie ottimali ed evitare che il nostro pianeta precipiti nel gelo delle glaciazioni".

Gli scatterers di cui Teller e Wood propongono la rapida sperimentazione sono di diversi tipi e dovrebbero essere collocati in diversi luoghi dentro o fuori il pianeta, al fine di verificarne la funzionalità e l'impatto ambientale. Eccoli in ordine crescente di efficienza nella diffusione della radiazione solare.

1) Spray di ossidi di zolfo (SO2 o SO3) da disperdere in stratosfera, emulando un'emissione simile a quella prodotta dal vulcano filippino Pinatubo;

2) particelle di alluminio allo stato cristallino (Al2O3) da immettere in stratosfera attraverso i getti di missili;

3) minuscole pagliette di metalli a elevata conducibilità da distribuire o in stratosfera oppure in orbita terrestre;

4) palloncini volanti ricoperti di un sottile film metallico, del tutto simili a quelli usati per gioco dai bambini, da liberare dal suolo fino alla stratosfera;

5) particelle submicroscopiche di perfluoroidrocarburi con capacità di diffondere la radiazione solare per risonanza, da collocare in stratosfera.

Assicurano Teller e Wood, che nel caso della collocazione stratosferica, sarebbe possibile variare la quantità degli scatterers anche in funzione della latitudine, in modo da creare una serie di bande parallele all'equatore per arrivare così ad una "regolazione fine" della radiazione solare, a seconda delle esigenze. Quanto alla massa totale del materiale necessario per ottenere gli effetti desiderati, essa varia dai milioni di tonnellate (caso degli scatterers meno efficienti) alle migliaia di tonnellate (scatterers più efficienti). Ciò che ha più colpito la platea di Erice non è tanto l'eccesso di innovazione e di stravaganza del progetto (gli scienziati statunitensi ci hanno abituato a fascinose fughe in avanti), quanto la totale mancanza di sensibilità ambientale che lo contraddistingue. Risolvere l'effetto serra nei termini proposti da Teller significa rimuovere del tutto la questione degli sprechi e dell'inefficienza energetica, a danno totale del pianeta che si afferma di voler salvare.*

Foresta Martin Franco


Ringraziamo "Nienteecomesembra" per la preziosa segnalazione.




9 comments:

  1. Sara', ma quell'immagine sembra verosimilmente essere la foto di un cosiddetto "Circuito di attesa" pre-landing, con le scie lasciate dagli aerei che si spostano spinte dal vento...

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  2. Della serie: "fonti accurate e attendibili"

    Basta questo

    Gli acciacchi della sua tarda eta' (compirà 90 anni nel gennaio prossimo) [...]

    Edward Teller è nato il 15 gennaio del 1908. Più o meno 2 mesi fa avrebbe quindi compiuto 102 anni. Peccato per lui che sia morto nel settembre 2003. Fate schifo anche solo dai controlli che fate sulla roba che copiate e incollate. E il vostro qi (minore di un posacenere) è la metà di quello che hanno i gonzi che vi seguono, loro almeno hanno l'"attenuante" d'esser dei plagiati.

    ilpeyote CIALTRONI ANDATE A SPACCARE PIETRE CON LA TESTA

    ps: ho cancellato il mio commento precedente che era simile a questo, avevo errato delle cifre. Mi rifirmo

    ilpeyote corretto che conferma CIALTRONI ANDATE A SPACCARE PIETRE CON LA TESTA

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  3. Dai, diamogli l'attenuante: ha scritto all'inizio che l'articolo (recentissssssimo!) è del 1997, e cioè appunto di 13 anni fa.
    Però un bel n.d.r. accanto all'età con il commento che l'età era quella al momento in cui Franco Foresta Martin ha scritto l'articolo poteva mettercelo. Quindi, come al solito, usando questi giochetti (come dice Wasp, fa il gioco delle 3 carte) lo fa sembrare che sia un articolo odierno e valido imbrogliando il prossimo. L'unica certezza, quindi, è che resta un pericoloso insulso ignorante truffatore che vive a sbafo della comunità che lo circonda. La cosa alla fine che più mi da fastidio è che se lo metteranno in carcere, ci starà a spese di noi contribuenti onesti. In questi casi realmente dovrebbero reintrodurre i lavori forzati socialmente utili. Ve lo vedete strakkino che spala letame dalle fogne intasate o che rifà l'asfalto delle strade? Quella sì che sarebbe la giusta punizione per un essere immondo come lui.

    Scusate lo sfogo.

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  4. Vero, Iron, hanno scritto all'inizio che l'"articolo" era del 1997. Ma la malafede resta. Che minchia di senso ha, se no, "riproporlo" nel 2010? Che si vergognino d'esistere. E ti quoto in toto.

    ilpeyote bravo Ironman One

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  5. Eppoi, se dobbiamo dirla tutta, Teller sarà stato un "pazzo" (notare le virgolette) però come fisico è stato uno coi controcoglioni. Lasciamo perdere le sue idee "militariste" e il fatto che è stato il "padre" delle bomba H per un attimo: le sue ricerche nell'ambito della meccanica statistica (o termodinamica statistica) sono importantissime, per quanto mi ricordo. Ben vengano correzioni e confutazioni su quanto affermo.

    ilpeyote w la scienza

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  6. Soprattutto se l'articolo ha 13 anni, il fatto che non abbia sortito nessun effetto, che so, vinto un Pulitzer o fatto fermare il traffico aereo... probabile che sia stato trattato per quel che è: fuffa.

    Ma soprattutto, perchè strakkino lo ha tenuto in archivio tutto questo tempo se era uno smoking gun?
    Forse che leggendolo anni fa si sia detto "naaaa questa è per veri gonzi, meglio che la tengo in archivio per i momenti difficili"

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  7. Inoltre serve solo a distrarre l'attenzione dalle analisi.

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