Wednesday, March 17, 2010

NWO - MICROCHIP SOTTOCUTANEI CANCEROGENI La storia di Lèon, il cane-eroe che lo ha provato sulla sua pelle, anzi... "Sotto"

http://sphaeralux.blogspot.com/2010/03/nwo-microchip-sottocutanei-cancerogeni.html

NWO - MICROCHIP SOTTOCUTANEI CANCEROGENI
La storia di Lèon, il cane-eroe che lo ha provato sulla sua pelle, anzi... "Sotto"

Lèon tratto dal sito in suo onore www.noble-leon.com


Il controverso problema della sicurezza e degli microchip da impiantare nelle persone e gli animali è un tema scottante, ancora sotto esame da vari istituti internazionali.
Ma cosa ancor più importante è al vaglio dell'opinione pubblica, vero ed unico giudice di tutto.

Le campagne di Think Tank e pubblicità varie, atte alla vendita di questi loschi aggeggi, stanno facendo capolino da decenni, ma fortunatamente non hanno ancora fatto breccia nell'opinione della massa, che li guarda con sospetto.. del tutto giustificato.

Oggi vi propongo la storia di Lèon un cane che, sfortunatamente, ha pagato con la vita, l'ignoranza di una società basata su politiche del terrore e strategie della tensione.


LA STORIA DI LEON

Un giorno, l'anonima padroncina di Lèon, la quale desidera farsi chiamare genericamente Jeanne, si accorse di una strana protuberanza situata tra il collo e la regione scapolare del suo bellissimo cagnolino. Dopo un controllo medico ricevette la conferma che Lèon aveva un tumore, per la cronaca un fibrosarcoma, una forma molto aggressiva di cancro.
Il cuore di Jeanne si fermò per un attimo, prima di notare che il tumore si era formato, proprio dove, a Lèon, era stato impiantato un microchip otto mesi prima.
Dopo altre conferme date da varie biopsie, si scelse di rimuovere chirurgicamente la massa cancerosa ed il microchip sotto cutaneo.
Per capire come poter curare Léon e capire le cause del suo cancro, Jeanne, consultò altri veterinari, i quali, le confermarono che i gatti erano soliti sviluppare lo stesso tipo di crescita anomala a causa di vaccini, quindi, il sospettato numero uno, fu proprio qualche vaccino. Tuttavia, dato che la massa tumorale, era stata riscontrata esattamente dove era collocato il microchip, Jeanne volle capire se quell'aggeggio non avesse contribuito alla nascita del problema ed iniziò, quindi, una ricerca sulle possibili relazioni tra impianti di microchip sotto pelle e cancro.

Purtroppo, scoprì ben presto vari casi clinici che provavano un'intima relazione tra gli innesti di microchip e l'insorgenza di tumori negli animali studiati. Jeanne venne a conoscenza, inoltre, che v'erano una vasta gamma di gravi rischi per la salute, connessi agli impianti di microchip.
L'attenzione era così concentrata sulla cura di Léon, che ci si accorse solo dopo che vi fossero gravi problematiche anche relate alla privacy, la legge, l'etica, persino l'agricoltura e la religione oltre che svariati danni ambientali, associati a questi impianti.
Ma non era ancora tutto.

Dopo aver trascorso innumerevoli ore a leggere di impianti, microchip e le frequenza dei dispositivi di identificazione a radiofrequenza (RFID), qualcosa di molto più insidioso divenne evidente: l'obiettivo finale di questi apparecchi, era quello di monitorare costantemente, tutto tutti e in ogni dove, ovviamente in tempo reale.

Jeanne, pensò subito che se la massa non si fosse subito risvegliata, dal torpore psichico in cui era immersa, e non avesse fatto nulla per rifiutare questa tecnologia invasiva, avremmo vissuto in un regime di controllo totalitario, globale e sempiterno.

Come per ogni prodotto, vi sono dei promotori ma anche se alcuni di costoro, sono inconsapevoli della miriade di problemi, associati a questi dispositivi apparentemente innocui, altri sanno la verità, ma stanno facendo di tutto per tenere il pubblico all'oscuro dei rischi e dei pericoli annessi con questa tecnologia invasiva e potenzialmente letale.
Gli innesti dei microchip vengono pubblicizzati come sicuri ed utili in casi di emergenza o per il monitoraggio di animali domestici, bestiame, e fauna selvatica. L'elenco comprende animali domestici, selvatici e adatti alla pastorizia. Diverse nazioni, in tutto il mondo, hanno già reso obbligatorio l'innesto di microchip in alcuni animali.

Mentre molte persone pensano che questi impianti sono destinati al solo uso di animali, intere categorie di esseri umani, sono già state dotate di microchip. Nel mese di Ottobre del 2004, la United States Food and Drug Administration (FDA) ha approvato l'uso di impianti di microchip, negli esseri umani, per scopi medici. Ma anche i vigili del fuoco americani, i funzionari del Messico, i malati di Alzheimer, i diabetici, mecenati bar, i dipendenti statali, ed altre categorie, sono state "Chippate". Ad oggi vi sono molte aziende che dispongono di brevetti per tracciare gli esseri umani. Non c'è da stupirsi, quindi, che il libro di George Orwell, 1984, è spesso citato da coloro che sono contro la natura intrusiva e sinistra di questi impianti, che rischiano di causare danni irreversibili alla la nostra salute e porre fine al nostro diritto di vivere e di farlo in una società libera.
Jeanne, dichiara ancora oggi, che l'intero sistema associato agli impianti di microchip è viziato dalla A alla Z. Inoltre è fermamente convinta, come molti tra i più savi e svegli, che invece di risolvere problemi, questi impianti, ne creeranno solo di peggiori, pertanto, le leggi che obbligano gli impianti di microchip, devono essere immediatamente abrogate, per lasciare spazio ad altre che ne vietino l'obbligo di innesto.

A chi fosse sfuggita la cosa, ATTENZIONE RIPETO: GLI IMPIANTI DI MICROCHIP CAUSANO IL CANCRO !!!!

Jeanne era ancora sbalordita perchè Lèon aveva uno stile di vita sano e non si poteva spiegare altrimenti la formazione di un tumore così aggressivo, per cui infittì la sua capillare ricerca di relazioni tra i Microchip e l'insorgenza di tumori.
In breve tempo, Jeanne, trovò pubblicazioni scientifiche relate a studi sui topi, in cui si dimostravano le chiare relazioni tra la formazione di tumori e l'utilizzo dei microchip sotto pelle. In realtà, nel documento "Tumors in Long-Term Rat Studies Associated with Microchip Animal Identification Devices" di Laura E. Elcock e colleghi, si parla di "inutili stragi annunciate, della maggior parte degli animali colpiti, a causa delle dimensioni del tumore e le possibili metastasi. ". Jeannè fece visionare questo documento ad uno dei veterinari di Lèon, al quale chiese cosa significasse "inutili stragi annunciate". Il veterinario le disse: "Significa che il tumore era così grande che gli animali dovevano essere eliminati e che si aspettavano sin dall'inizio questi risultati." inoltre aggiunse "A volte i tumori, si diffondevano addirittura anche in altre parti del corpo lontane dai Microchip.". Jeanne ancora una volta rimase SENZA PAROLE.

Dopo ulteriori ricerche, nel 2004, Jeanne contattò uno degli autori del documento di cui sopra, il quale rivelò che i loro dati indicavano chiaramente, che gli innesti di microchip potevano causare il cancro ed aggiunse che non si poteva escludere la possibilità che il Microchip avesse causato la crescita cancerosa di Lèon.
Venne il tempo di contattare uno dei veterinari della Merial, la società farmaceutica che ha approvato il microchip innestato in Léon, nel settembre 2003. Questo signore disse che non era a conoscenza di eventuali reazioni avverse associate agli impianti di Microchip della Merial. Non molto tempo dopo, Jeanne lesse il documento scientifico "Liposarcoma at the Site of an Implanted Microchip in a Dog", che trattava di un cane che aveva contratto la stessa patologia di Lèon. Da notare che la Merial® / Indexel®, è connessa alla Digital Angel Corporation.
Successivamente, Jeanne, contattò anche un rappresentante ufficiale della Merial e gli mostrò le informazioni che aveva trovato, parallelamente inviò anche una lettera, invitando la Merial ad agire in modo responsabile e ad aggiornare la loro letteratura in materia di microchip e rischi di cancro.
Che si sappia, ad oggi la Merial, non ha ancora risposto o fatto nulla a rigaurdo e nel suo materiale promozionale, non compare alcun avviso, inerente al rischio di tumori per chi innesta questi apparecchi.

Sempre nel 2004, Jeanne prese contatto con la Schering-Plough ( noto che nel sito compare la Merck, quelli del VIOXX), i promotori degli impianti prodotti dalla Home Again® ( Anche questi impianti portaro alla Digital Angel Corporation ), durante il colloquio i due rappresentanti dichiararono di essere a conoscenza di ascessi e di escrescenze che si erano verificati a causa di impianti di microchip. "Escrescenze? Che tipo di escrescenze?" chiese Jeanne, ma i due, si rifiutarono di fornire ulteriori dettagli, in quanto non tenuti a farlo, ma il loro silenzio disse tutto.

La micro piramide dei Microchip presi in esame da Jeanne, è la seguente:

La Schering-Plough

- La Schering-Plough vende microchips sotto il marchio HomeAgain™.
- La Schering-Plough Animal Health Corporation amministra il suo HomeAgain® Microchip database ed il servizio per il recupero di animali smarriti.
- I Microchips e relativi lettori, sono assemblati dalla Digital Angel Corporation ( un tempo Destron Fearing).


Nota: I nomi sono indicativi, e la loro citazione non è a scopo denigrativo ma unicamente a titolo informativo.
La stessa tecnologia genera gli stessi problemi sotto qualsiasi marchio o croporazione che sia.


Ovviamente Jeanne, non è l'unica persona sul pianeta ad aver relato l'installazione di micrchip e l'insorgenza di tumori; Jane Williams, ad esempio, ha lanciato l'allarme con l'articolo "Implanted Microchips Cause Cancer" ( I Microchips impiantati causano il cancro ) nel quale ha scritto:
"Al National ID Expo di Kansas Cit, Il presidente dell'associazione di produttori di animali dell'Arkansas, Michael Steenbergen, ha chiesto, 'Che studi sono stati condotti sulla sicurezza dei chip che vengono inseriti in animali?' La risposta alla sua domanda è stato il silenzio totale. I produttori dei Microchip sono all'oscuro, o riluttanti ad ammettere che la ricerca ha confermato che l'innesto di microchip provoca il cancro ?"
Altro grosso silenzio..

Jane Williams continua:
Melvin T. Massey, DVM di Brownsboro, Texas, ha attratto l'attenzione del American Horse Council, quando scrisse: 'Io sono un ex Veterinario equino ed allevo ancora alcuni cavalli di razza. A causa dell'aumentato rischio di sarcomi, a fronte di infezioni dovute alla migrazione di questi impianti in zone diverse da quelle dell'installazione, non impianterò microchip nei miei cavalli !!.

La Williams sono anni che avvisa la gente di diffidare di questa tecnologia e di chi la studia e/o promuove.

Comunque, già nel 1999, il West Lancaster Animal Hospital (WLAH) in Pennsylvania nei suoi bollettini, pubblicò avvisi riguardanti la formazione di sarcomi. Nell'avviso si leggeva: "Ci aspettiamo che anche i microchip impiantati saranno coinvolti. La reazione intorno alla capsula di vetro inerte, è una infiammazione cronica, che è la causa alla base di questi tumori." queste, secondo voi erano le parole di un profeta, o semplicemente quelle di qualcuno che ha del buon senso ?

Nonostante gli avertimenti e la documentazione scientifica comprovante i rischi associati a questi microchip, nessuno o pochi si preoccupano del problema.
Ma qualcuno dimostra ancora di essere uno scienziato e non uno schiavo al soldo di lugubri personaggi spietati come gangster, celati dietro brillanti giacche e cravattoni da buffoni medievali...

Un esempio di brave persone e scienziati competenti ?
Una buona notizia, sono Italiani !!

Dopo aver faticato a trovare un ricercatore credibile, per fare ulteriori test su campioni di tessuto di Leon, Jeanne ha avuto la fortuna di contattare la Dottoressa Marta Vascellari dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie in Italia. Lei e i suoi colleghi hanno studiato la relazione della biopsia di Léon, la relazione patologica, ed i campioni prelevati dal fibrosarcoma di Leon. Il lavoro del team italiano ha portato alla pubblicazione del documento scientifico "Fibrosarcoma with Typical Features of Postinjection Sarcoma at Site of Microchip Implant in a Dog: Histologic and Immunohistochemical Study.” Pubblicato nell'edizione luglio 2006 del Veterinary Pathology

Altri enti che ebbero a cuore la storia di Jeanne e Lèon furono il Canine Health Concern (CHC) ed il sito DogsAdverseReactions.com i quali riservarono uno spazio, all'interno dei loro siti, dedicato interamente a Lèon e le problematiche di questi Microchip.

Letteratura scientifica ed informazioni sulla relazione Microchip-Cancro e referti medici inerenti a Lèon

La storia di Lèon è e la documentazione a corredo è così vasta che lascio a voi la lettura completa dalla storia di Jeanne e Lèon.

Di questi documenti potrei citarne a migliaia, ma una cosa sola è certa, se ti impianti un microchip nel corpo, prima o poi, sarai esposto ad un'alta probabilità di contrarre un tumore.

Ma perchè tutto questo ?
Perchè un Microchip può nuocere così gravemente alla salute di animali e uomini ?

Lasciando ai più curiosi i dettagli delle ricerche, mostro solo le principali possibili cause:

1 - Corpi estranei e Genesi di tumori: La presenza del microchip, un corpo estraneo sotto cutaneo, può causare cambiamenti nelle cellule, che possono portare al cancro.

2 - Sarcoma da post iniezione: Varie tipologie di infiammazione dovute alla pratica di iniezione del Microchip, possono creare cambiamenti cellulari che portano al cancro..

3 - Possibili proprietà Genotossiche degli impianti: La capsula di vetro che funge da rivestimento per il Microchip o la guaina in polipropilene che lo avvolge può avere proprietà cancerogene e genotossiche, o la sua presenza nell'ospite può far insorgere di sottoprodotti genotossici .


Oltre all'insorgenza di tumori, alcuni ricercatori hanno trovato ulteriori incidenti che potrebbero capitare agli utenti di microchip, come ad esempio, la migrazione dell'impianto verso altre zone del corpo, inserimenti errato, fuoriuscita dal corpo, o guasto elettrico e/o malfunzionamento.

Probabilmente funziona meglio Winzozz della Mikrostolt, che sti cosi...

Allora ragazzi, vi basta tutto ciò ?

Noooooo ?!?

Bene, qui potete trovare, un documento da non perdere dove viene documentato tutto in maniera chiara ed ordinata.

Lo so lo so, da me arrivano solo brutte notizie, ma come dico sempre, per le altre e i "VA TUTTO BENEEE !!!" c'è sempre la TV... se vi turbo, cambiate canale, chiudete gli occhi e spegnete il cervello.

Ciao.
Ux.

19 comments:

  1. Lo so lo so, da me arrivano solo brutte notizie, ma come dico sempre, per le altre e i "VA TUTTO BENEEE !!!" c'è sempre la TV... se vi turbo, cambiate canale, chiudete gli occhi e spegnete il cervello.
    Te il cervello lo hai già spento da tempo prova a riaccenderlo magari ti renderai conto delle cazzate che scrivi.

    p.s. primo !

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  2. Mentre molte persone pensano che questi impianti sono destinati al solo uso di animali, intere categorie di esseri umani, sono già state dotate di microchip. Nel mese di Ottobre del 2004, la United States Food and Drug Administration (FDA) ha approvato l'uso di impianti di microchip, negli esseri umani, per scopi medici. Ma anche i vigili del fuoco americani, i funzionari del Messico, i malati di Alzheimer, i diabetici, mecenati bar, i dipendenti statali, ed altre categorie, sono state "Chippate".

    Ah sì? Centinaia di migliaia di persone hanno un microchip addosso e non gliel'ha detto nessuno?

    ilpeyote metteteci del tabacco in quello che fumate

    ps: ma chi sono i "mecenati bar"?

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  3. “..i gatti erano soliti sviluppare lo stesso tipo di crescita anomala a causa di vaccini, quindi, il sospettato numero uno, fu proprio qualche vaccino..”

    La prima vaccata del solito ignorante!
    Nella mia via (in un paese di campagna) siamo una ventina di famiglie, 16 delle quali “storiche” che vivono qui quasi tutte da almeno 35/40 anni (i miei sono arrivati qua per secondi e la casa dopo la mia, l’ultima, era la prima costruita/abitata prima del prato che culmina in un bosco enorme, ottimo ambiente proprio per i gatti (e tuttora è così). Bene: attualmente ho 4 gatti (il più piccolo poco meno di un anno di età e il più grande ha 7 anni) e non ho mai (mai) avuto in vita mia meno di 3 gatti (al massimo ne ho avuti 7 per diversi anni prima di regalarne qualcuno agli amici). La mia vecchia preferita è morta l’8 dicembre 2007 a 24 anni e 9 mesi tanto che il veterinario voleva farmi fare un articolo su una rivista del settore a livello nazionale perché, consultandosi con molti colleghi, era sicuro che fosse un record, visto che fino a pochi mesi prima non aveva sofferto di nulla e quell’età secondo lui corrispondeva a oltre 100 anni umani! Una sua figlia (l’ho sterilizzata dopo il primo parto) è morta a 22 anni ed era da una mia vicina, regalatole a pochi mesi, ed è morta un paio d’anni prima della mia.

    Nessuno dei miei gatti è vissuto meno di 12 anni e nessuno di quelli dei vicini meno di 10/11 (salvo due o tre casi che sono stati uccisi da auto di passaggio, fortunatamente vivo in una via privata e quindi poco frequentata) negli ultimi 30 anni almeno, da che mi ricordo bene. Qualche gatto sarà morto di tumore? Possibile, ma la frequenza deve essere stata talmente bassa che nemmeno mi ricordo se è successo a qualcuno e, comunque, nessuno dei miei oltre 20 gatti ora scomparsi, è mai morto per tumore!!

    Compreso i miei, qui la maggior parte ha avuto ed ha figli, molti anche piccoli, motivo per cui è buona norma comune vaccinare puntualmente i gattini, tanto che, da 40 anni a questa parte, il veterinario è sempre della stessa famiglia, prima il padre e ora la figlia!!

    I miei fanno vaccino per la rabbia, quello per la gastroenterite e quello per la leucemia felina che è una bruttissima malattia per loro, più un altro sin da piccolissimo (a tre mesi) che ora non ricordo; ovviamente vanno poi compresi tutti i richiami annuali ecc. I gatti dei vicini più o meno le stesse cose, essendo sempre lo stesso veterinario.

    Insomma, Mortazzone, se un altro spandi balle a tradimento (oltre che un MENAGRAMO INCREDIBILE); non sai un cazzo, non ti informi se non su siti spazzatura e interessati e copianincolli minchiate a tutto spiano senza mai uno straccio di prova come i tuoi amici scienziati marci. Insieme montate una tale quantità di puttanate che se vi leggessero gli autori di zelig avrebbero il dubbio se scritturarvi o chiamare un centinaio di ottimi psichiatri per farvi visitare.

    Saluti
    MarcoB (aspirante felino con le palle al posto giusto, mica in bocca come certi becchini del web)

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  4. Cazzo!
    Un cane (peraltro ben brutto... parere personale) muore e gli fanno addirittura un sito internet...

    Ok, a me piacciono gli animali, ho avuto cani e gatti (questi ultimi schiattati quasi sempre a causa di incidenti automobilistici...), ma per la miseria, un po' di dignita'!

    Sostenere poi che i chip RFID facciano venire il tumore e' una boiata allucinante.

    Credo che le gente nemmeno immagini quanti RFID si porta appresso senza saperlo.
    E senza per questo sviluppare tumori in maniera spropositata.
    Diverso e' il caso del "corpo estraneo", che puo' provocare infiammazioni e reazioni se non debitamente sterilizzato ed impiantato.

    Ma un animale ha sicuramente piu' probabilita' di essere soggetto a simili conseguenze a seguito della sua vita normale.

    I miei gatti tornavano con una collezione di graffi e lacerazioni, durante la stagione del calore, che facevano paura... :D

    Quanto al morazzoni beh, a volte credo sia un troll... :D

    Saluti
    Michele

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  5. A chi fosse sfuggita la cosa, ATTENZIONE RIPETO:
    Bersi tutte le minkiate propinate dai fuffari della rete, causa seri danni al cervello che diventano irreversibili se si crede troppe a lungo alle suddette minkiate !!!!!

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  6. [OT]

    Straker ha detto...

    Quarto dito medio.
    17 marzo, 2010 10:23


    http://snipurl.com/uvxr3

    Oh, ma quante dita ha per mano, il rosario? O_O

    [/OT]

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  7. Bene, qui potete trovare, un documento da non perdere dove viene documentato tutto in maniera chiara ed ordinata.

    Documento letto. In alcuni studi non viene indicato il numero di animali studiati, la percentuale di sviluppo di tumori negli animali stessi è estremamente variabile, così come i tempi di sperimentazione. Non penso quindi che i risultati siano omogenei e paragonabili. In alcune conclusioni viene prospettata una POSSIBILE correlazione tra microchip e tumori, quindi non facciamo conclusioni affrettate.

    Il mio yorkshire terrier Ciro di quasi 5 anni è regolarmente vaccinato e "chippato", se non sbaglio il microchip è nel padiglione auricolare (e, sempre se non sbaglio è proprio per evitare possibili danni che non è impiantato su altre parti del corpo) sta benissimo, e non ha problemi di sorta. Ah, quel bulldog francese se non ho letto male ha vissuto 11 anni. Durata di vita normale per cani di quella taglia. Magari avrà sofferto, per carità.

    ilpeyote lasciate in pace almeno gli animali

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  8. per la serie si faccia una domanda e si dia una risposta..

    arturo ha detto...
    "you've got owned by 1701 crew!"

    si, certo come no, peccato che non siamo in un film. che fallito

    17 marzo, 2010 12:50
    Straker ha detto...
    Hai detto bene, Arturo: è un buffone.

    17 marzo, 2010 13:00

    queste signorine si accherano da soli!

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  9. Straniero lo sanno tutti che Sterker è un rettiliano e quindi esadattile ... però i conti non tornano lo stesso ... pollice, indice, primo medio,secondo medio, terzo medio, quarto medio, anulare, migliolo ... sono 8 ... mmmm abbiamo un rettiliano esadattile geneticamente modificato.

    Anonimoligure

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  10. I microchip nei cani provocano:

    Tumori
    Insufficienza epatica
    Insufficienza renale
    Torsione dello stomaco
    Infarti
    Malattie polmonari
    Filaria
    Pulci
    Zecche
    Altri parassiti
    Spine nelle zampe
    Spighe nelle orecchie
    QUALSIASI altra malattia,mortale o meno, o disturbo.

    Facile la vita del ricercatore indipendente.

    ilpeyote veterinario

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  11. Col prof? :D

    Ok ok,la smetto... :P

    Saluti
    Michele

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  12. "Straker ha detto...
    Ieri ho scritto alla redazione di Report, ma sapete che l'idea dei rotoli di carta ignienica è fantastica? Che cosa ne dite se inviamo un rotolo di carta ignienica alla suddetta redazione, con lettera allegata?

    17 marzo, 2010 09:47"

    A che serve la lettera? vabbè, se la allegate comunque non firmatela, basta la carta igienica come firma per voi stercorari ahah

    Saluti
    MarcoB (aspirante postino sveglio: dall'oggetto riconosce immediatamente il mittente)

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  13. Sterker che scrive alla redazione di Report?
    Senti Truffatore, bugiardo, incompetente ignorante e ladro, forse i 2 decerebrati che ti seguono ci credono, ma noi VOGLIAMO LE PROVE, sai quando uno è abituato e falsificare e mentire, non è credibile

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  14. @MarcoB:
    Il gatto più longevo che ho conosciuto è stata una gatta di nome Caterina, morta facendo le fusa in braccio al suo padrone (un mio caro amico) alla bella età di 28 anni sballati. I miei 5 "forsennati" hanno un'età variabile fra i sette mesi e i cinque anni, sono tutti sterilizzati e, per ora, salvo in un caso drammatico per fortuna risolto benissimo, godono mediamente di buona salute. Ciò non toglie che nelle mie frequenti visite dal veterinario mi capiti di vedere parecchi casi di animali (cani e gatti, prevalentemente) con vari tipi di tumore, ma se si considera in quale ambiente pieno di veleni ed inquinanti di ogni genere sono e siamo costretti a vivere, non ci trovo nulla di che meravigliarsi né da dover scrivere post deliranti di lunghezza randazziana come questo e soprattutto (diversamente dai cani e dai gatti), senza capo né coda. Che andassero a cacare nell'ortica e, nei ritagli di tempo, a lavorare!

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  15. @ souffle

    esattamente come dici tu:

    "Che andassero a cacare nell'ortica e, nei ritagli di tempo, a lavorare!"

    E penso che se potessero si aggregherebbero al coro mille mila cani e gatti.

    Che razza di iettatori che sono, oh! Su tutto e con tutti, roba da gatti... ehm, roba da matti!

    Saluti
    MarcoB (aspirante cornetto napoletano anti-iettatori)

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  16. Ubi Morazzoni ha detto...
    Ahahah Grazie Piero !! Sei l'Italia per cui la gente come me lotta ancora.

    smetti pure di lottare ubizzoni, così un bel numero di animali smetteranno di toccarsi le palle!

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  17. A parte il fatto che da' per assodato il legame tumori-vaccinazioni (che gia' da solo fornisce un'idea dell'affidabilita' del materiale presentato), piu' tecnicamente c'e' un discorso che non mi torna.

    Tutta quella tirata di cinque paragrafi sul RFID come strumento di controllo totale, per seguire una persona in ogni momento della propria vita...

    O si parla di dispositivi decisamente ingombranti ed autoalimentati (a pile, insomma), o per i normali tag passivi non capisco come la cosa dovrebbe funzionare.
    Per leggere un RFID occorre alimentarlo: cio' avviene attraverso la stessa antenna usata per la lettura, che emette abbastanza energia per accendere il dispositivo.
    La distanza a cui posso leggere un simile dispositivo dipende da due fattori:
    - la potenza del trasmettitore
    - l'area utile del tag: piu' e' grande, piu' energia raccoglie e piu' lontano dall'antenna riesco ad accenderlo.

    I tag "normali", ovvero quelli che troviamo appiccicati agli spazzolini da denti od ai CD nei supermercati, hanno un'area di circa 6 cm quadrati e si possono leggere piu' o meno ad un mezzo metro di distanza, in condizioni ideali.
    I tag impiantati sotto pelle, giustamente detti MICROchip mica per niente, hanno aree di pochi mm quadrati: raccolgono molta ma molta meno energia degli altri tag, quindi per leggerli devo praticamente attaccarli all'antenna.
    Infatti i veterinari, quando leggono un chip, appoggiano una specie di paletta alla pelle dell'animale.

    Come accidenti si puo' pensare che un sistema del genere possa venir usato per controllare in ogni momento gli spostamenti di persone od animali, a distanza?

    Cos'e': microcippiamo una persona e poi la convinciamo a portarsi a spasso un'antenna RFID portatile grossa quanto una bottiglia di vino, magari con collegamento satellitare, per leggere quello che fa?
    Ma allora non sarebbe piu' facile appiccicargli una cimice vecchio stile, come nei film di James Bond?

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