http://www.tankerenemy.com/2010/05/scie-chimiche-e-il-nuovo-gene.html
Scie chimiche e il nuovo gene resistente all'alluminio della Monsanto - Una coincidenza?
:: Articolo di Barbara H. Peterson ::
Pubblichiamo un articolo di Barbara H. Peterson, tradotto con la consueta accuratezza dall’amica Giulia che ringraziamo. Il testo verte su un nesso, che la giornalista correttamente intravede, tra modificazioni genetiche di piante e la dispersione nella biosfera di alluminio per mezzo degli aerei chimici. L’intervento della demoniaca Monsanto, che sta introducendo un gene resistente all’alluminio, lungi dall’essere un’azione volta a risolvere i problemi agricoli, si comprende nel quadro di una subdola politica basata sulla degradazione delle risorse alimentari. Non dimentichiamo, infatti, che, nel periodo dell’aratura, vengono dispersi filamenti di polimeri biocompatibili che, inglobati nel terreno e quindi nelle radici degli ortaggi e dei cereali, ne trasformano il genoma. In questo modo, anche le piante naturali rischiano di diventare transgeniche: a questa trasformazione può concorrere, come ricorda l’ex militare francese Marc Filterman, l’irradiazione di campi elettromagnetici emessi da aerei come gli A.W.A.C.S. E’ stato infine testimoniato che velivoli militari hanno rilasciato fibre polimeriche (vettori per il particolato di metalli come alluminio e bario), in concomitanza con la messa a dimora di piantine di riso.
Come mai la Monsanto ha sviluppato un gene resistente all'alluminio? La Monsanto sta attualmente introducendo sul mercato un gene resistente all'alluminio. Ecco la storia: "I piccoli agricoltori poveri di risorse dei paesi in via di sviluppo devono fronteggiare difficoltà quotidiane che includono terreni poco fertili, siccità e scarsità di contributi. Le attuali tendenze globali relative ai "cambiamenti climatici" ed alla crescita della popolazione sono destinate ad esacerbare tali ristrettezze. Una ricerca di nuova generazione su coltivazioni geneticamente manipolate (GE) si pone l'obiettivo di alleviare queste pressioni attraverso il miglioramento di varietà colturali di sussistenza - come la manioca, il sorgo e il miglio - che incorporino caratteristiche come la tolleranza alla siccità, all'acqua ed all'alluminio nei terreni, oltre alla creazione di piante con una più efficiente sintesi dell'azoto e del fosforo." (fonte: http://www.ifpri.org/)Pubblichiamo un articolo di Barbara H. Peterson, tradotto con la consueta accuratezza dall’amica Giulia che ringraziamo. Il testo verte su un nesso, che la giornalista correttamente intravede, tra modificazioni genetiche di piante e la dispersione nella biosfera di alluminio per mezzo degli aerei chimici. L’intervento della demoniaca Monsanto, che sta introducendo un gene resistente all’alluminio, lungi dall’essere un’azione volta a risolvere i problemi agricoli, si comprende nel quadro di una subdola politica basata sulla degradazione delle risorse alimentari. Non dimentichiamo, infatti, che, nel periodo dell’aratura, vengono dispersi filamenti di polimeri biocompatibili che, inglobati nel terreno e quindi nelle radici degli ortaggi e dei cereali, ne trasformano il genoma. In questo modo, anche le piante naturali rischiano di diventare transgeniche: a questa trasformazione può concorrere, come ricorda l’ex militare francese Marc Filterman, l’irradiazione di campi elettromagnetici emessi da aerei come gli A.W.A.C.S. E’ stato infine testimoniato che velivoli militari hanno rilasciato fibre polimeriche (vettori per il particolato di metalli come alluminio e bario), in concomitanza con la messa a dimora di piantine di riso.
Ora diamo un'occhiata all'inchiesta del giornalista Michael Murphy su scie chimiche, geo-ingegneria ed al fatto che nelle aree fortemente irrorate si rilevano livelli estremamente alti di alluminio e bario nell'acqua, nella neve e nel terreno (video in tre parti: farmwars.info).
Sarà una coincidenza che la Monsanto ci venga "in soccorso" con geni resistenti all'alluminio dato che le piante normali muoiono in presenza di eccessivo alluminio? Oppure si tratta di capitalismo opportunistico e di un pianificato monopolio corporativo delle fonti di cibo da parte della Monsanto, secondo un meccanismo di dialettica hegeliana basato su informazioni riservate circa un proposto programma di "geoingegneria" che in realtà è già in atto e sta saturando la nostra atmosfera con scie chimiche contenenti alluminio e bario?
Questo non è un gioco, signori. Ci stanno attaccando da ogni lato nell'ambito di un deliberato piano omicida e genocida per arricchire ulteriormente pochissime famiglie e ridurre la popolazione mondiale a 500 milioni, come inciso nelle Georgia Guidestones. Questa è niente meno che guerra biologica.
©2010 Barbara H. Peterson
Dunque:
ReplyDeletesolo in Italia costa 19 milioni di euro al giorno irrorare di scie tossiche il cielo(vero stracchino?); quindi facendo i calcoli per tutto il mondo viene una cifra spropositata, difficile da immaginare anche per il classico demente signoraggista!
E questo sarebbe, allora, presumibilmente fatto per gli scopi di cui sopra mentre la monsanto, ideatrice e capofila del gruppo genocida, ci guadagna producendo semi resistenti all'alluminio. Cioè:
la monsanto e c. spendono una cifra inimmaginabile per anni e anni, fino a che le scie fanno il loro effetto e, finalmente, molte piante muoiono. Quindi producono il seme resistente (dopo anni di spese folli!!) da vendere a 6/7/8 e forse 10 miliardi di persone nei prossimi anni ma, toh, decidono che con le scie ridurranno pure la popolazione a 500 milioni di persone al massimo.
A mio parere facevano prima a dichiarare fallimento e mettere qualche soldino in svizzera o in lichtenstein, invece di fare debiti su debiti per decenni e alla fine restare in brache di tela perchè non c'è abbastanza gente a cui vendere i semi!
Straker, lava quello che ti è rimasto del cervelletto con la candeggina perchè le scie le hai tutte in testa tu (e tuo fratello)
IMHO, pretendere un ragionamento "logico" da strakkino & compagnucci e' piu' difficile di pretendere che un sasso si suicidi cercando un vulcano attivo e ci si butti dentro!
ReplyDeleteAnzi, la seconda ha qualche probabilita', l'altra, invece, no.
il gomito mi fa contatto col piede
ReplyDeletemio padre è rimasto chiuso nell' autolavaggio
Ma non starai mica piangendohhhh?
No, è che mi è entrata una bruschetta nell' occhio
Fantastiche le scie fotoshoppate in questo articolo.. guarda caso la foto della stele ha il cielo limpido con cumuletti da bel tempo e nemmeno l'ombra di una scia.
ReplyDeleteUn caso? Noi di Noyager pensiamo di no.
Nico in nottata d'ambulanza
Che segaiola mentale.
ReplyDeleteImparasse a farle a mano cosi' bene sarebbe straricca.
Eccheccazzo...
Saluti
Michele