http://www.tankerenemy.com/2010/09/sangue-artificiale-articolo-di-clifford.html
Sangue artificiale? (Articolo di Clifford Carnicom)
Un importante studio dell'ingegnere statunitense Clifford Carnicom si riferisce a globuli rossi con ogni probabilità artificiali: sono eritrociti rintracciati nei malati di Morgellons. La ricerca di Carnicom suffraga le tesi esposte in Terraforming: creare un pianeta sintetico.
Non sto offrendo alcun parere medico o diagnostico con la presentazione di tali informazioni. Agisco esclusivamente come un ricercatore indipendente che fornisce i risultati di un'estesa osservazione e di analisi di inusuali condizioni biologiche che sono evidenti. Ormai esistono convincenti prove che una forma di sangue artificiale o modificato è un elemento dominante riscontrato in campioni di filamenti dentali che sono comunemente associati alla sindrome di Morgellons.
E' stato ideato un metodo che è in grado di rompere l'involucro esterno delle fibre. Quindi si verifica un processo di ricostituzione. Gli elementi della soluzione ottenuta sono stati ripetutamente esaminati con un microscopio molto potente. Il metodo è stato replicato numerose volte ed ogni volta risultavano le stesse strutture identificabili. La struttura indica che ci sono eritrociti, ossia globuli rossi.
E' stato più volte suggerito da alcuni ricercatori che la condizione del sangue sembra essere un denominatore comune della sindrome di Morgellons; quest'ultima ricerca lo prova ulteriormente. Essenzialmente tutti gli individui finora testati hanno dimostrato questa stessa variazione del sangue in una certa misura, senza badare se siano presenti certe anomalie della pelle o no.
È stato dunque appurato che le colture ottenute dai campioni dentali presentano anche eritrociti. Questo lavoro è stato confermato con due prove distinte a livello forense. L'ultimo ritrovamento di una forma eritrocitaria proprio all'interno degli originali campioni dentali di filamenti dimostra ulteriormente questo aspetto della sindrome di Morgellons.
La biologia di entrambi i campioni della coltura e le forme eritrocitarie all'interno delle fibre sono chiaramente al di fuori del contesto tradizionale della conoscenza scientifica e ciò dimostra come siano state sviluppate certe tecnologie avanzate di tipo segreto. Queste tecnologie probabilmente includono sviluppi biologici artificiali o modificati, la ricerca avanzata sulle cellule staminali ed il trasferimento genetico.
La supposizione che le forme eritrocitarie siano, se non sintetiche, almeno manipolate in qualche modo, si basa sulle seguenti osservazioni.
1. Le cellule sono essenzialmente di forma regolare.
2. La ricostituzione degli eritrociti avviene in un ambiente repulsivo rispetto alle sostanze chimiche ed al calore.
3. Un'ulteriore struttura sub-micron spesso è abbinata a questi globuli rossi o si trova proprio all'interno della forma eritrocitaria. Queste strutture sono identiche nei numerosi campioni di sangue umano anomalo; campioni che sono stati analizzati in concomitanza con la ricerca sul Morgellons.
4. Le dimensioni della forma eritrocitaria all'interno del filamento dentale variano maggiormente rispetto alla specie umana e questa sembra essere una risposta ad un ambiente chimico di ricostituzione. Questo medium chimico è sfavorevole e negativo per un normale sviluppo biologico, ma la ricostituzione sembra prosperare in questo stesso habitat.
Fonte: Ilsole24h
Non sto offrendo alcun parere medico o diagnostico con la presentazione di tali informazioni. Agisco esclusivamente come un ricercatore indipendente che fornisce i risultati di un'estesa osservazione e di analisi di inusuali condizioni biologiche che sono evidenti. Ormai esistono convincenti prove che una forma di sangue artificiale o modificato è un elemento dominante riscontrato in campioni di filamenti dentali che sono comunemente associati alla sindrome di Morgellons.
E' stato ideato un metodo che è in grado di rompere l'involucro esterno delle fibre. Quindi si verifica un processo di ricostituzione. Gli elementi della soluzione ottenuta sono stati ripetutamente esaminati con un microscopio molto potente. Il metodo è stato replicato numerose volte ed ogni volta risultavano le stesse strutture identificabili. La struttura indica che ci sono eritrociti, ossia globuli rossi.
E' stato più volte suggerito da alcuni ricercatori che la condizione del sangue sembra essere un denominatore comune della sindrome di Morgellons; quest'ultima ricerca lo prova ulteriormente. Essenzialmente tutti gli individui finora testati hanno dimostrato questa stessa variazione del sangue in una certa misura, senza badare se siano presenti certe anomalie della pelle o no.
È stato dunque appurato che le colture ottenute dai campioni dentali presentano anche eritrociti. Questo lavoro è stato confermato con due prove distinte a livello forense. L'ultimo ritrovamento di una forma eritrocitaria proprio all'interno degli originali campioni dentali di filamenti dimostra ulteriormente questo aspetto della sindrome di Morgellons.
La biologia di entrambi i campioni della coltura e le forme eritrocitarie all'interno delle fibre sono chiaramente al di fuori del contesto tradizionale della conoscenza scientifica e ciò dimostra come siano state sviluppate certe tecnologie avanzate di tipo segreto. Queste tecnologie probabilmente includono sviluppi biologici artificiali o modificati, la ricerca avanzata sulle cellule staminali ed il trasferimento genetico.
La supposizione che le forme eritrocitarie siano, se non sintetiche, almeno manipolate in qualche modo, si basa sulle seguenti osservazioni.
1. Le cellule sono essenzialmente di forma regolare.
2. La ricostituzione degli eritrociti avviene in un ambiente repulsivo rispetto alle sostanze chimiche ed al calore.
3. Un'ulteriore struttura sub-micron spesso è abbinata a questi globuli rossi o si trova proprio all'interno della forma eritrocitaria. Queste strutture sono identiche nei numerosi campioni di sangue umano anomalo; campioni che sono stati analizzati in concomitanza con la ricerca sul Morgellons.
4. Le dimensioni della forma eritrocitaria all'interno del filamento dentale variano maggiormente rispetto alla specie umana e questa sembra essere una risposta ad un ambiente chimico di ricostituzione. Questo medium chimico è sfavorevole e negativo per un normale sviluppo biologico, ma la ricostituzione sembra prosperare in questo stesso habitat.
Fonte: Ilsole24h
Pubblicato da Zret
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