Sunday, September 26, 2010

Vaccini: L'Italia s'è Desta?

http://www.anticorpi.info/2010/09/vaccini-litalia-se-desta.html

Vaccini: L'Italia s'è Desta?

Milano, 23 set. (Adnkronos Salute) - Vaccino sì, vaccino no. Fra giocare in attacco contro il virus dell'influenza o optare per la linea difensiva, gli italiani sceglierebbero la seconda via.

A confermarlo un'indagine di Doxapharma su un campione rappresentativo della popolazione, diffusa oggi a Milano in occasione della presentazione del primo vaccino intradermico. Lo scetticismo - emerge dalle risposte alle interviste, somministrate a marzo a 1.009 persone tra i 15 e gli 80 anni - regna sovrano, tanto che il 74% si dichiara non favorevole alla vaccinazione. Nel 'partito del no il 78% ha meno di 55 anni, con una maxi rappresentanza degli under 35 (60%).

E' pro-immunizzazione solo il 26% degli italiani e il 70% di questi ha più di 55 anni. Un gruppo di 'attivisti' che sceglie di vaccinarsi per sé e per evitare rischi di contagio anche a chi li circonda. Fa da contraltare la filosofia dei contrari all'iniezione: "Il vaccino non serve", è la convinzione più diffusa e legata alla sfiducia nei confronti dell'efficacia mirata. Altrettanto comune è la diffidenza nei confronti della non genuinità del vaccino che "non è prodotto dall'organismo".

Dalla ricerca emerge anche la mancanza di proposizione, sintetizzata dalla risposta "Non me l'ha consigliato o prescritto nessuno", la sensazione di essere meno a rischio in quanto persone sane, giovani, non inclini ad ammalarsi. E il fatalismo (complimenti ad Adnkronos per la accurata selezione dei termini - n.d.A.): "Come è arrivata, passerà naturalmente".

Per sensibilizzare gli italiani alla prevenzione antinfluenzale scende in campo anche la Federazione Ordini farmacisti italiani (Fofi), con una campagna educazionale nelle farmacie del Paese. 'Se la conosci la eviti. Conosci meglio l'influenza e proteggiti', è lo slogan. Prevista la distribuzione di più di un milione di leaflet informativi sul tema. "Non sempre - spiega Andrea Mandelli, presidente della Fofi - le persone vanno dal medico, soprattutto se si tratta di giovani e adulti. Il posto dove più frequentemente si chiedono informazioni è la farmacia. Da qui la volontà di lavorare affinché si dia ai farmacisti italiani un ruolo attivo nell'attuazione delle politiche di prevenzione che vada al di là della semplice erogazione di un prodotto farmaceutico".

Sul fronte dell'immunizzazione anti-influenza, l'Italia è ancora lontana dagli obiettivi indicati dalle autorità sanitarie che fissano al 75% la soglia minima di copertura vaccinale per la popolazione di over 65, ricordano gli esperti.

E arriva il monito della Società italiana di igiene: "Le patologie prevenibili con la vaccinazione non riguardano solo i bambini e la popolazione più anziana, come nel caso dell'influenza, ma tutti noi - spiega il vicepresidente Carlo Signorelli - La circolazione dei micro-organismi non conosce limiti d'età ed è per questo che un moderno sistema di sanità pubblica deve prevedere la vaccinazione e la protezione della popolazione lungo tutto l'arco della vita". Da qui la proposta di un calendario di vaccinazione dell'adulto e dell'anziano.

Fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/Daily_Life/Benessere/Influenza-lindagine-74-italiani-dice-no-a-vaccino_311005742198.html

1 comment:

  1. "Nel 'partito del no il 78% ha meno di 55 anni, con una maxi rappresentanza degli under 35 (60%).

    E' pro-immunizzazione solo il 26% degli italiani e il 70% di questi ha più di 55 anni"

    Strano, eh, anticorpo del tuo cervello??

    Prova a prendere un campione di 20enni e rifacciamo la prova. Scommettiamo che il 99% ti dice che non serve il vaccino e che nemmeno se la curano, l'influenza?

    Cazzo ma sta gente veramente il cervello lo ha lasciato all'altro mondo sin dall'inizio

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