Tuesday, February 22, 2011

Disordini in Egitto e in Tunisia ... contagio o manipolazione?

http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/01/disordini-in-egitto-e-in-tunisia.html

Disordini in Egitto e in Tunisia ... contagio o manipolazione?

Se guardiamo in TV i video provenienti dal nord Africa ove recentemente sono scoppiate rivolte contro diversi governi nazionali, si notano persone inferocite che si lamentano di problemi anche seri e concreti, ma additano la responsabilità ad un particolare schieramento governativo illudendosi che altre persone poste al potere delle stesse strutture statali possano portare loro pace, giustizia, eguaglianza sociale.

Dal momento che abbiamo visto molto raramente un popolo cambiare positivamente la propria situazione in seguito ad un'elezione (forse possiamo citare l'eccezione del Governo di Salvador Allende, non a caso interrotto tragicamente da un colpo di stato organizzato da Kissinger per conto degli Stati Uniti con l'auto della CIA) o una rivolta popolare, pensare che tutte queste rivolte contemporanee siano spontanee e siano gestite autonomamente dal basso, dai liberi cittadini, sembra proprio un'utopia.

Del resto, come gli studenti italiani che scendono in piazza contro la riforma Gelmini senza chiedere l'abolizione del signoraggio e senza preoccuparsi dell'artificialità della crisi economica attuale che giustificherebbe i tagli governativi nel settore dell'istruzione, così i popoli attualmente in rivolta nel Nord Africa (presumibilmente istigati e manipolati, come vedremo a breve) non si rendono conto di chi è il loro vero nemico.

Chi denuncia da tempo i piani occulti per l'instaurazione del nuovo ordine mondiale ha sempre affermato che chi regge le redini del pianeta vuole trasformarne l'ordine economico e sociale creando caos per poi "regalare" la propria soluzione prefabbricata, facendo credere al popolo di essere stato lui a conquistarsela. Ci troviamo in una situazione simile a quella della "rivoluzione" di mani pulite che servì a ristrutturare la politica secondo i piani di Licio Gelli e l'economia secondo i piani di chi voleva privatizzare enti ed imprese statali.

Nei cieli della Tunisia inquadrati nei video dei telegiornali, nonostante il clima molto più caldo di quei paesi, si vedono le tristemente famose scie persistenti degli aerei che velano il cielo; che siano scie di condensa è fuor di dubbio non solo per le temperature più calde di quei paesi, ma perché le scie di condensa si dileguano al massimo in pochi minuti.

Un nuovo governo abrogherà il signoraggio e fermerà l'avvelenamento dell'aria? Ci permettiamo di dubitarne: potrebbe mai un governo rimuovere le catene di cui il popolo non è consapevole?

Riportiamo qui un breve e ironico (ma pungente e preciso) articolo tratto dal blog informazionescorretta




Disordini in Egitto e in Tunisia, mentre in Italia....

Oggi assalto al parlamento in Egitto. 30.000 manifestanti hanno protestato chiedendo le dimissioni di Mubarak. Tra le 200.000 e le 300.000 persone pare che siano scese in piazza a manifestare in tutto l'Egitto. Pare anche che il figlio di Mubarak sia fuggito a Londra, anche se le news non sono ancora del tutto chiare.

In Tunisia continuano le manifestazioni. Le forze armate hanno deciso di rompere il silenzio di questi giorni e si fanno "garanti della Rivoluzione", promettendo di rispettare la Costituzione.

Il generale Rachid Ammar, capo di stato maggiore, ha dichiarato ieri sera al megafono davanti ai manifestanti:

L'esercito nazionale si fa garante della Rivoluzione. L'esercito ha protetto e proteggerà il popolo e il Paese e tuttavia ha invitato i manifestanti a desistere e togliere l'assedio che continua da diversi giorni davanti agli uffici del primo ministro.

Diversi volontari, attenzione, hanno distribuito cibo e bevande ai manifestanti.

Ora, lungi da noi cercare complotti, ma ci ricordiamo troppo bene le rivoluzioni arancioni e delle rose e dei tulipani per non parlare dell'assedio di piazza a Milosevic, dove le folle manifestavano con la pancia piena perchè in piazza distribuivano gratis cibo e bevande. E ci siamo sempre chiesti chi pagava il cibo per decine di migliaia di manifestanti per 60 giorni consecutivi. E non era la fata turchina, basta leggere Brzezinski.

Questo naturalmente non significa che dietro la rivolta in tunisia ci siano i soliti noti. Pero' prendiamo nota, eh.

E' solo che questo anno è iniziato storto, con gli uccelli che al posto di volare all'insu' sono volati giù, e per adesso non vuol saperne di raddrizzarsi. Roba da cambiare anno subito.



Maggiori approfondimenti su queste "rivoluzioni controllate" sono disponibili al seguente link

No comments:

Post a Comment