Friday, March 4, 2011

Le intuizioni di Lakhowsky: una chiave per interpretare la recente moria di volatili e pesci

http://www.tankerenemy.com/2011/03/le-intuizioni-di-lakhowsky-una-chiave.html

Le intuizioni di Lakhowsky: una chiave per interpretare la recente moria di volatili e pesci

Un contributo alla comprensione della moria che ha colpito, nei mesi scorsi, volatili, pesci, crostacei e molluschi viene dagli studi di Georges Lakhovsky, fisico e biologo russo naturalizzato francese. Le ricerche dello scienziato, risalenti ai primi decenni del XX secolo, quantunque siano rimaste nel limbo, sono ricche di feconde intuizioni.

Il professor S. Attilj nota che Lakhovsky: “Ha orientato i suoi studi in modo da strappare il velo che nasconde alle nostre conoscenze le relazioni tra le radiazioni cosmiche ed i fenomeni vitali. […] Una serie di fatti esposti dallo stesso Lakhovsky nel suo primo libro 'L’origine della vita' e nelle sue opere successive hanno dato slancio alla sua teoria che cominciò con lo studio dell’istinto animale. 'Cos’è l’istinto? Si è domandato Lakhovsky. Nessun naturalista ha potuto rispondere a questa domanda, benché alcuni di loro abbiano ammesso che esso debba essere considerato come un senso speciale. Lakhovsky, al contrario, studia il fenomeno ed ammette che la sua spiegazione deve trovarsi nelle radiazioni. Si conosce la notevole capacità di orientamento dei piccioni viaggiatori; ebbene, ecco che si assiste ad un fenomeno della più grande importanza: a Paterna, vicino a Valenza, in Spagna, si lancia un certo numero di piccioni. A qualche passo dalla piccionaia esiste una stazione radiotelegrafica che sta trasmettendo. I volatili descrivono nell’aria dei cerchi, ma senza riuscire a trovare la loro direzione; questo disorientamento cessa tuttavia non appena la stazione termina le sue trasmissioni. L’esperimento viene ripetuto in varie riprese con lo stesso risultato e lo stesso fatto viene constatato pure vicino alla stazione radiotelegrafica di Kreuznach, in Germania.

Tutti conoscono le facoltà che hanno certi rapaci notturni di orientarsi nell’oscurità, facoltà che scompare con la luce. Si sa anche che i lemmings, topi campestri delle regioni scandinave, emigrano dalle montagne della Norvegia all’avvicinarsi dell’inverno, verso il mare in gruppi di parecchie migliaia, seguendo sempre la linea retta, anche se sul loro cammino, incontrano un fiume o un lago. […] Lakhovsky spiega questi fatti in maniera geniale e probante, ricordando che ogni essere vivente emette e riceve delle radiazioni elettromagnetiche. Così organi come i canali semicircolari delle orecchie dei pennuti, le antenne degli insetti debbono essere considerati come dei ricevitori radiogoniomentrici capaci di captare radiazioni provenienti anche da luoghi lontanissimi. Di fatto i volatili, sbattendo le ali creano una tensione di circa 600 volts, tensione che aumenta con l’altitudine. Questo potenziale si accresce contro vento. Questo principio è dimostrato anche per gli animali senza ali che si elettrizzano meno a causa del loro contatto col suolo: chi non ha osservato come il cavallo ritrova facilmente la strada della sua scuderia e come il cane è capace di seguire le tracce del suo padrone? Del resto le concezioni di Lakhovsky richiamano alla mente l’ammirevole scoperta di Galvani, questo grande scienziato italiano che, nel 1786, dimostrava, malgrado l’opposizione di un altro genio italiano, Volta, l’esistenza dell’elettricità animale che possiamo considerare come una delle scoperte più importanti della biologia contemporanea.

Lakhovsky è arrivato a concludere che tutti gli esseri viventi emettono delle radiazioni e sono in grado (con poche eccezioni) di ricevere e trasmettere delle onde. […] Questa teoria non rimane una pura conoscenza biologica. Riunendo i dati della fisica e quelli dell’istologia, dà alla cellula, cioè all’elemento costitutivo dei tessuti vegetali ed animali, un significato interamente nuovo. Una cellula è costituita schematicamente dal protoplasma circondato dalla membrana cellulare. Nel protoplasma è immerso il nucleo formato da un filamento tubolare contenente il liquido conduttore avvolto in una sostanza cromatica isolante. La cellula può essere dunque considerata un circuito oscillante microscopico dotato di una lunghezza d’onda molto corta. Di fatto, il nucleo richiama il circuito oscillante di Hertz, poiché è dotato di autoinduzione e capacità e di conseguenza è in grado di oscillare e di risuonare ad una frequenza molto elevata. La bobina di induzione è costituita dalla spira che presenta il filamento del nucleo; il condensatore è formato dalla capacità tra le due estremità del filamento stesso.

Lakhovsky deduce che la vita coincide con oscillazioni di cellule e che essa nasce dalla radiazione. L’armonia delle vibrazioni cellulari assicura funzioni vitali normali; il disequilibrio di queste vibrazioni, per cause esterne o interne, crea gli stati morbosi”.

Le idee di Lakhovsky si possono reputare anticipatrici di ulteriori ipotesi formulate in seguito da altri biologi e culminati nella scoperta che il D.N.A. stesso è assimilabile ad una micro-antenna in grado di irradiare e captare segnali elettromagnetici. Le scienze naturali e la medicina possono trarre notevoli spunti da una nuova visione dei processi biologici integrati in un contesto di relazioni tra le specie viventi e l’ambiente. E’ anche possibile assegnare a ciascuna specie vegetale ed animale uno specifico pattern elettromagnetico che si sintonizza con fenomeni esterni (si pensi alla risonanza di cavità Schumann) in un delicato sistema di rapporti. Ecco che la sfasatura creata dall’inquinamento elettromagnetico – oggi agli impianti telegrafici citati da Attilj – si sono aggiunte linee elettriche, radar, stazioni H.A.A.R.P., antenne... - può spiegare perché i migratori sono disorientati ed i cetacei si arenano. Anche se le ecatombi che hanno colpito l’avifauna ed i pesci paiono più che una conseguenza del caos elettromagnetico in cui è immerso il pianeta, il risultato di un’irradiazione mirata, è palese che alterare gli equilibri bio-elettromagnetici è sempre foriero di affezioni e di discrasie nel comportamento.

Merito di Lakhovsky fu l’aver colto un nesso tra manifestazioni biologiche ed elementi fisici lungo un iter che ha condotto alle ricerche sul D.N.A. fantasma e sui bio-fotoni.

Sempre più la vita si palesa come un fenomeno complesso di cui per giunta la dimensione bio-fisica è solo il guscio.


Fonte: G. Lakhovsky, L'osccillazione cellulare, pubblicazione a cura del Centro Georges Lakhovsky

Ringraziamo l'amico e collaboratore Gianni Ginatta per il suggerimento bibliografico.




6 comments:

  1. Cazzo che delirio... =_=

    I bio-fotoni.

    Raggio bio-fotonico!!!

    Ma va la, va...

    ReplyDelete
  2. Secondo Lakhovsky tutti gli esseri trasmettono e ricevono onde. Nel caso di zret devono allora esserci delle notevoli interferenze.

    ReplyDelete
  3. Finalmente di nuovo una bella zret-cazzata, dopo gli articoli del neopatatofobo.

    Le intuizioni di Lakhowsky
    Intuizioni, vero? Meglio fermarsi lì, perché i dati, gli esperimenti e le prove potrebbero dare torto marcio a lui, e confermare che sei un pirla tu. Per il resto solo i soliti paroloni pseudoscientifici.

    ReplyDelete
  4. Ma sì, lasciamo giocare Zret al piccolo ricercatore indipendente

    ReplyDelete
  5. Ma va' a lavorare, pagliaccio (mi riferisco a quel nullafacente d'o professò cogliò, dell'altro minus habens - 'o comandante clusò - ormai è persino pleonastico parlare).

    ilpeyote diobòno ma quante minchia di cave devo aprire per 'sti minchia e due spaccapetre con la testa

    ReplyDelete
  6. E comunque è meglio Lebowski

    ReplyDelete