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Silvio Berlusconi: Non solo Ruby
Posted: 1 febbraio 2011 by neovitruvianSilvio Berlusconi è un personaggio di fama internazionale, non però per la sua retta ed integerrima condotta da statista, bensì perchè il nostro presidente può essere considerato uno degli uomini più corrotti di tutti i tempi.
Un politico imperturbabile e ribelle che ha accumulato una collezione di denunce penali per le quali finora non è stato ritenuto responsabile, Berlusconi finalmente si avvicina (o è costretto ad avvicinarsi) alle aule dei tribunali per essere giudicato per i diversi crimini commessi durante i suoi tre mandati da premier in Italia.
Secondo la rivista Forbes, è il 74esimo uomo più ricco del mondo con un patrimonio netto di $ 9 miliardi di dollari. Essendo il terzo uomo più ricco d’Italia, Berlusconi possiede attività nei settori della televisione, giornali,
editoria, cinema, finanza, banche, assicurazioni e sport. Il suo principale business è Mediaset, che comprende tre canali televisivi di portata nazionale che insieme coprono la metà dell intero settore televisivo. Appartiene a lui anche la più grande casa editrice, Arnoldo Mondadori Editore. Prima di entrare nel mondo della politica, ha gestito con successo numerosi progetti di business tra cui Milano 2, una grande opera residenziale di circa 10.500 appartamenti. Nel 1978 ha fondato il suo primo gruppo media, Fininvest, da cui ha ricavato un guadagnato di circa 58,3 milioni.
Ma quest’uomo, prospero e benestante, considerato il più longevo tra i capi del G8, ha commesso inconfutabili reati che hanno oscurato irrimediabilmente il suo curriculum.
Ci sono prove che indicano che Berlusconi abbia avuto stretti rapporti con la mafia siciliana, nota come Cosa Nostra, associazione criminale la quale emerse verso la metà del 19 ° secolo in Sicilia. Secondo il giornale inglese Daily Telegraph, le accuse secondo il quale Berlusconi fosse colluso e connesso con la mafia si intensificarono quando entrò in politica all’inizio degli anni 90 e divenne Primo Ministro per la prima volta nel 1994. In un approfondito reportage del Daily Telegraph,che esponeva in dettaglio i legami nascosti tra Berlusconi e la mafia, il giornale scrisse: “[Nel 1974] Berlusconi getta le fondamenta per quello che diventerà un impero multi miliardario costruendo un complesso residenziale denominato Milano II, alla periferia di Milano. [C'erano] prove che la siciliana “Cosa Nostra” avesse investito pesantemente nel progetto. Tale affermazione è stata più recentemente ribadita in un tribunale di
Sicilia nel febbraio 2010 quando Massimo Ciancimino, figlio di un boss mafioso, disse che fù l’organizzazione criminale (Cosa Nostra) a dare a Berlusconi quell’enorme capitale per la costruzione del complesso, per mezzo del riciclaggio di denaro sporco attraverso una serie di imprese di facciata ”.
Il reportage del Daily Telegraph aggiunse che Berlusconi strinse un accordo finanziario con Cosa Nostra un anno prima di entrare in politica e diventare primo Ministro. ”Le accuse vennero di nuovo esposte in un tribunale di massima sicurezza a Torino nel dicembre 2009, da Gaspare Spatuzza, un pentito di mafia. Spatuzza rese il clima infernale affermando che Berlusconi fornì supporto per una ondata di attentati dalla mafia nel 1993, in cambio
di sostegno politico “.
Secondo il Daily Telegraph, nel 2004, uno dei membri fondatori del partito che Berlusconi chiamò Forza Italia, Macello dell’Utri fù condannato per complicità con la mafia e condannato a 9 anni di carcere. Anche se la sua prigionia
fu poi ridotta a sette anni. Tuttavia, la cooperazione con la mafia e con i gruppi terroristici è solo un esempio semplice degli scandali di Berlusconi. Il falso in bilancio, la frode fiscale, la corruzione dei funzionari di polizia e dei giudici sono ben noti a quasi tutti gli italiani.
Fù convocato in tribunale, per le udienze, più volte dopo che la Corte costituzionale italiana dichiarò nell’ottobre 2009 che una legge (che dava immunità dai processi giudiziari) che Berlusconi aveva
fatto approvare in Parlamento, dopo l’ascesa al potere, non era valida ed era inaccettabile.
Secondo un rapporto pubblicato dal The Times, Domenica 27 ottobre 2009,
Berlusconi fù accusato di frode fiscale e falso in bilancio nel corso dell’ acquisizione dei diritti televisivi di Mediaset, la società televisiva che
possiede, avrebbe perciò dovuto affrontare un processo per tali accuse, tuttavia, eluse le udienze più volte, sostenendo che era occupato da “doveri costituzionali”. Come detto dal Sunday Times, Berlusconi aveva offerto una tangente da 600.000 dollari ad un avvocato inglese, David Mills, per falsa testimonianza a suo nome nei processi per corruzione nel 1990. Dopo la rivelazione di questa debacle senza precedenti, David Mills fù condannato a 4 anni e sei mesi di carcere, mentre Berlusconi evitò la prigione grazie all’impunità.
Berlusconi si è dichiarato “l’uomo più perseguitato del mondo”. Chissà, forse la frase più corretta sarebbe “l’uomo più perseguito del mondo!”
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