http://straker-61.blogspot.com/2011/06/aeroporti-chimici.html
Aeroporti chimici
Tra le "eccezioni" che muovono i negazionisti nell’ambito del tema “chemtrails”, una delle più frequenti si riferisce alla presunta mancanza di testimonianze e fotografie circa gli aeroporti da dove decollano ed in cui atterrano gli aerei chimici. E' un'"obiezione" gratuita, strumentale e facilmente confutabile. Solo per proporre un esempio, nello scalo militare di Falconara Marittima (Ancona), centro industriale sull'Adriatico ed in cui sorge una raffineria di petrolio, sono stati immortalati degli inconfondibili velivoli chimici. Sono bianchi e senza le regolari marche.
Collegato all'aeroporto civile, "Raffaello Sanzio", si trova quello militare da cui partirono i bombardieri, durante l'aggressione alla Serbia nel 1999: era allora Presidente del Consiglio l'atroce Massimo D'Alema. Nei dintorni si notano, mimetizzate fra le abitazioni di Marina di Montemarciano e di Chiaravalle, installazioni militari di alimentazione elettrica, difese da filo spinato. Sono anche visibili cartelli con su scritto "No trespassing" ed il simbolo della “Rosa dei venti”, emblema della N.A.T.O.[1]
Visualizzazione ingrandita della mappa
Sulla pista si scorgono due modelli di aeromobile molto simili, se non identici, a quelli che incrociano a bassa quota sulla Liguria occidentale, senza lasciare tracce radar e privi di contrassegni identificativi. Uno dei due è un bimotore ad elica, con i motori verniciati di rosso. Molti cittadini hanno osservato, fotografato e ripreso apparecchi di questo tipo in varie regioni d'Italia. Falconara Marittima, con il suo aeroporto "a stelle e strisce", è località strategica, data la sua posizione all'interno della penisola. Un'altra base in cui sono gestiti i voli della morte è quello di Pratica di Mare.
L'aeroporto di Pratica di Mare fu istituito nel 1937 nella tenuta di Campo Ascolano e qualificato come campo di allenamento aereo. Negli anni che seguirono, il complesso conobbe continui ampliamenti. Nel dicembre del 1942 diventò Scuola Strumentale di Volo. Gli adeguamenti logistici ed infrastrutturali sono proseguiti fino ai giorni nostri, tanto che è divenuto il più grande aeroporto militare italiano: oggi ospita anche alcuni Reparti aerei della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia di Stato.
Altri scali incriminati sono i seguenti: Orio al Serio (Bergamo), Linate (Milano), Caselle, (Torino), Federico Fellini (Rimini), Galileo Galilei (Pisa).
Usando queste ed altre strutture, lo stato italiano con un’apposita aviazione, per quanto gli compete, ma nel contesto di un programma globale, si avventa contro i cittadini ed il territorio nazionale, coordinando le operazioni clandestine di aerosol. Inquinamento dei biomi, incendi, alluvioni, frane, danni all’economia, diffusione di patologie… sono le conseguenze di un’istituzione che, simile ad una malattia autoimmune, aggredisce l’organismo stesso.
[1] E’ curioso che proprio da questo scalo siano giunte le visite relative alla telefonata ad un impiegato dell’Ufficio stampa dell’E.N.A.V.
Ringraziamo i nostri lettori per averci fornito le foto qui pubblicate.
Collegato all'aeroporto civile, "Raffaello Sanzio", si trova quello militare da cui partirono i bombardieri, durante l'aggressione alla Serbia nel 1999: era allora Presidente del Consiglio l'atroce Massimo D'Alema. Nei dintorni si notano, mimetizzate fra le abitazioni di Marina di Montemarciano e di Chiaravalle, installazioni militari di alimentazione elettrica, difese da filo spinato. Sono anche visibili cartelli con su scritto "No trespassing" ed il simbolo della “Rosa dei venti”, emblema della N.A.T.O.[1]
Visualizzazione ingrandita della mappa
Sulla pista si scorgono due modelli di aeromobile molto simili, se non identici, a quelli che incrociano a bassa quota sulla Liguria occidentale, senza lasciare tracce radar e privi di contrassegni identificativi. Uno dei due è un bimotore ad elica, con i motori verniciati di rosso. Molti cittadini hanno osservato, fotografato e ripreso apparecchi di questo tipo in varie regioni d'Italia. Falconara Marittima, con il suo aeroporto "a stelle e strisce", è località strategica, data la sua posizione all'interno della penisola. Un'altra base in cui sono gestiti i voli della morte è quello di Pratica di Mare.
L'aeroporto di Pratica di Mare fu istituito nel 1937 nella tenuta di Campo Ascolano e qualificato come campo di allenamento aereo. Negli anni che seguirono, il complesso conobbe continui ampliamenti. Nel dicembre del 1942 diventò Scuola Strumentale di Volo. Gli adeguamenti logistici ed infrastrutturali sono proseguiti fino ai giorni nostri, tanto che è divenuto il più grande aeroporto militare italiano: oggi ospita anche alcuni Reparti aerei della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia di Stato.
Altri scali incriminati sono i seguenti: Orio al Serio (Bergamo), Linate (Milano), Caselle, (Torino), Federico Fellini (Rimini), Galileo Galilei (Pisa).
Usando queste ed altre strutture, lo stato italiano con un’apposita aviazione, per quanto gli compete, ma nel contesto di un programma globale, si avventa contro i cittadini ed il territorio nazionale, coordinando le operazioni clandestine di aerosol. Inquinamento dei biomi, incendi, alluvioni, frane, danni all’economia, diffusione di patologie… sono le conseguenze di un’istituzione che, simile ad una malattia autoimmune, aggredisce l’organismo stesso.
[1] E’ curioso che proprio da questo scalo siano giunte le visite relative alla telefonata ad un impiegato dell’Ufficio stampa dell’E.N.A.V.
Ringraziamo i nostri lettori per averci fornito le foto qui pubblicate.
Ma quante cazzate. L'unica cosa che dimostri è che non siete capaci di fare foto decenti nemmeno agli aerei a terra.
ReplyDeleteInoltre proprio nella foto d'apertura, si vede chiaramente che le marche d'identificazione sono ben presenti, solo che ancora non hai capito cosa sono e dove sono.
Ma queste non sono bufale vecchie ?? certo che potrebbero anche investire due soldi in un buon tele ...... ha già ...dimenticavo ...dopo si sbugirderebbero da soli.....
ReplyDeleteChe babbeo. Ci sono alcune compagnie aeree che hanno proprio la livrea bianca, come quelli della Bulgaria air. Eccone uno all'aeroporto di Fiumicino.
ReplyDeleteGli stercorari ignorano anche che gli aerei sono come le macchine e spesso vengono venduti in leasing. Per questo sono spesso soggetti a riverniciatura ed a nuovi voli di collaudo senza livrea.
Ma siete proprio dei macachi...sempre queste immagini da lontano, contro sole, sfuocate e coi pixel grandi come conigli...e queste sarebbero le vostre prove. Ma se l'inconfondibile segno per riconoscere una aereo chimico è il colore bianco, perchè passate tutto il giorno col collo allungato per fotografare scie prodotte da aerei con la livrea della compagnia di bandiera?
Ma delle foto meno merdose mai, eh?
ReplyDeleteMah...
Ma se non è stato capace di fare una foto decente di un'antenna a 100 metri dal terrazzino!
ReplyDeletePovero idiota di uno strakkino, quanto mi fa pena.
ReplyDeleteE' che gli devono riparare la macchina fotografica.. ricordate? quella che si era rotta poco prima di "farsi immortalare con il telemetro" nuovo?
ReplyDeleteDa allora sta ancora aspettando.
Ancora con 'ste troiate su Falconara? Da qui http://gazzette.comune.jesi.an.it/2008/173/3.htm
ReplyDeleteArt. 1.
1. I beni del demanio militare aeronautico dell'aeroporto di
Ancona Falconara, individuati e descritti nell'annesso tecnico e
relativi allegati, che costituiscono parte integrante del presente
decreto, dichiarati non piu' funzionali ai fini militari, sono
destinati all'aviazione civile con trasferimento al demanio
aeronautico civile (demanio pubblico dello Stato ramo trasporti -
aviazione civile) nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano
alla data del presente decreto, in quanto strumentali all'attivita'
del trasporto aereo civile.
2. I beni trasferiti ai sensi del comma 1, sono assegnati,
contestualmente, in uso gratuito all'ENAC, ai sensi dell'art. 8,
comma 2, dei decreto legislativo 25 luglio 1997, n. 250.
Art. 2.
1. L'aeroporto di Ancona Falconara assume, dalla data del
presente decreto, lo stato giuridico di aeroporto civile appartenente
allo Stato, aperto al traffico civile.
2. I servizi di assistenza per la navigazione aerea sono gia'
garantiti dall'Ente Nazionale per l'Assistenza al Volo (ENAV) S.p.A.,
in applicazione della normativa vigente.
Il presente decreto sara' comunicato agli organi di controllo e
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 2 maggio 2008
falconara non ha piu' nulla di militarizzato anche la gigantesca caserma ormai e' abbandonata da anni strakkino se non ci credi ti ci porto a fare un giro dentro, gli unici militari che trovi sn i ragazzini che giocano a soft air!
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