http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/05/come-una-bomba-atomica-linchiesta-sui.html
Come una bomba atomica - L'inchiesta sui danni da radiazioni elettromagnetiche causati dai ripetitori di Radio Vaticana
«Come una bomba atomica». Con queste parole sono stati descritti gli effetti delle antenne di Radio Vaticana sulla popolazione residente a ridosso di esse, nella zona Roma Nord e in numerosi comuni limitrofi agli impianti di Santa Maria di Galeria.
Un poderoso impianto costruito su circa 430 ettari, composto da 33 antenne che trasmettono in tutto il mondo.
Una stima di 170.000 persone coinvolte, tra uomini, donne e bambini, tenute all’oscuro di un pericolo invisibile, ma fortemente reale: l’elettrosmog. Persone che hanno visto i propri cari ammalarsi e spesso morire di leucemia o di tumore, con tassi d’incidenza enormemente più alti della media nazionale. Persone che, per anni, hanno invocato giustizia dalle piazze e attraverso i comitati a tutela del basilare diritto alla salute e alla vita.
Alessio Ramaccioni e Francesca Romana Fragale raccontano quella che negli anni è divenuta anche una loro battaglia, giornalistica e processuale: le evidenze emerse nei due processi per getto pericoloso di cose e omicidio colposo plurimo, gli studi medici, le perizie, le testimonianze sconvolgenti delle vittime e i documenti originali sollevano mille interrogativi sulle responsabilità di chi poteva intervenire e non lo ha fatto, a partire dalla nostra classe politica e dai mezzi d’informazione.
Autori: Alessio Ramaccioni e Francesca Romana Fragale
Foto: Edoardo Lucci
fonte: www.edoardolucci.com
Maggiori informazioni su www.bombatomica.com soprattutto nella sezione documenti ove trovate la perizia mediante indagine epidemiologica depositata al tribunale penale di Roma nonché la prova che Veronesi giudica innocue le emissioni elettromagnetiche dei ripetitori (d'altronde è sempre lui che propaganda il nucleare e afferma l'innocuità degli inceneritori).
Leggi anche il dossier sulla dannosità di cellulari, ripetitori, cordless e wi-fi.
Un poderoso impianto costruito su circa 430 ettari, composto da 33 antenne che trasmettono in tutto il mondo.
Una stima di 170.000 persone coinvolte, tra uomini, donne e bambini, tenute all’oscuro di un pericolo invisibile, ma fortemente reale: l’elettrosmog. Persone che hanno visto i propri cari ammalarsi e spesso morire di leucemia o di tumore, con tassi d’incidenza enormemente più alti della media nazionale. Persone che, per anni, hanno invocato giustizia dalle piazze e attraverso i comitati a tutela del basilare diritto alla salute e alla vita.
Alessio Ramaccioni e Francesca Romana Fragale raccontano quella che negli anni è divenuta anche una loro battaglia, giornalistica e processuale: le evidenze emerse nei due processi per getto pericoloso di cose e omicidio colposo plurimo, gli studi medici, le perizie, le testimonianze sconvolgenti delle vittime e i documenti originali sollevano mille interrogativi sulle responsabilità di chi poteva intervenire e non lo ha fatto, a partire dalla nostra classe politica e dai mezzi d’informazione.
Autori: Alessio Ramaccioni e Francesca Romana Fragale
Foto: Edoardo Lucci
fonte: www.edoardolucci.com
Maggiori informazioni su www.bombatomica.com soprattutto nella sezione documenti ove trovate la perizia mediante indagine epidemiologica depositata al tribunale penale di Roma nonché la prova che Veronesi giudica innocue le emissioni elettromagnetiche dei ripetitori (d'altronde è sempre lui che propaganda il nucleare e afferma l'innocuità degli inceneritori).
Leggi anche il dossier sulla dannosità di cellulari, ripetitori, cordless e wi-fi.
Bhe in questo caso bisogna comunque ricordare che valori come "aumento significativo" o "nelle zone circostanti l’impianto di Radio Vaticana si è riscontrato il superamento del limite di 6 V/m previsto dall’art. 4, D.M. 381/1998" ....non sembrano basate su studi seri e completi. Di quanto è stata passata la soglia? E quale è in percentuale questo aumento significativo dei tumori? È plausibile una risposta del genere?
ReplyDeleteSecondo le ultime statistiche dell’Istituto Superiore di Sanità sulle cause di mortalità in Italia nel 1994, in tutto il Lazio, su 759.506 bambini di età compresa fra 0 e 14 anni, si sono registrati 24 decessi causati da leucemia (un caso ogni 31.646 bambini). Nel corso dell’anno 2000, nella zona di Cesano e Olgiata, su una popolazione infantile (0-14 anni) di circa 6000 individui, è stato registrato il decesso per leucemia di due bambini (un caso su circa 3.000 bambini). Questi dati non hanno bisogno di commenti.
Beh mi sembra evidentemente che questi Alessio Ramaccioni e Francesca Romana Fragale, come il pennuta cannaiolo del resto, di fisica nucleare non ne capiscano un beata fava, meno ancora sanno cosa siano le bombe atomiche ...
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