Thursday, June 23, 2011

Gandhi: dietro la maschera della divinità - Parte 1

http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/06/gandhi-dietro-la-maschera-della.html

Gandhi: dietro la maschera della divinità - Parte 1




Articolo di Baldev Singh

Questa è la recensione del libro: Gandhi: dietro la maschera della divinità scritto dal Colonnello dell'esercito statunitense G.B. Singh.

Va notato che negli anni '80 del secolo scorso la questione degli indipendentisti sikh del Punjab ha pesato non poco nella politica e nella vita indiana. Dopo diversi attentati terroristici, il primo ministro indiano Indira Gandhi, usò la legislazione d'emergenza ed il pungo di ferro per stroncare la ribellione, attribuendo alle forze di polizia poteri straordinari. Il 2 giugno 1984, il Tempio d'Oro di Amritsar, il centro della resistenza sikh, viene occupato dall'esercito indiano nel corso di un'operazione in cui vengono uccisi centinaia di sikh. La vendetta non si farà attendere ed il 31 ottobre Indira Gandhi verrà uccisa da un membro sikh della sua guardia del corpo. Gli inevitabili tumulti che seguirono l'assassinio del primo ministro induista portarono al linciaggio di massa di almeno mille sikh [fonte].

Qualcuno potrebbe quindi pensare che l'opera di G.B Singh possa essere stata infuenzata da questi rancori, sebbene a me non sembra; in ogni caso conviene concentrarsi sui dati riportati distinguendoli da eventuali interpretazioni soggettive. E' da segnalare il fatto che i Dalit, ovvero la casta degli intoccabili o paria della società indù, riportano integralmente questo articolo nei loro siti ed è da precisare il fatto che l'ex primo ministro Indira Gandhi non aveva assolutamente alcun legame di parentela con il "Mohatma".

Il colonnello Singh, autore del libro "Gandhi: dietro la maschera della divinità"



Gandhi: dietro la maschera della divinità
G. B. Singh ha fatto a pezzi il mito di Gandhi myth — apostolo della pace, emancipatore degli intoccabili e liberatore dell'India dal dominio britannico con mezzi pacifici — pubblicando il suo lavoro Gandhi: Gandhi: dietro la maschera della divinità.

G. B. Singh ha studiato Gandhi per oltre venti anni raccogliendo i discorsi, gli scritti ed altri documenti del “mahatma”, che i sostenitori di Gandhi hanno tralasciato intenzionalmente per creare un messia del ventesimo secolo fondendo le figure di Gesù Cristo e Vishnu. Gli oppressori – i sostenitori del colonialismo, della schiavitù, del razzismo e delle discriminazioni di casta – hanno imposto alle vittime la propria versione della storia attraverso la manipolaizone, l'inganno e l'ipocrisia .

Per esempio c'è un museo dell'olocausto a Washington D.C. in memoria dei sei milioni di Ebrei che furono vittime delle atrocità naziste [chi conosce un po' meglio la storia sa che la storia è un po' differente, e che il numero delle vittime ebraiche delle violenze naziste è stato esagerato per giustificare il sionismo, ovvero la creazione artificiale dello Stato di Israele N.d.T]. Musei come questo, che mantengono viva la memoria, sono encomiabili e tali musei dovrebbero essere costruiti per ricordare alla gente gli efferati crimini perpetuati dai nazisti contro gli Ebrei. Ma perché a Washington non c'è nessun museo che ricorda il genocidio degli indiani d'America o la schiavitù [dei neri]? Ci vuole coraggio morale per guardare in faccia la realtà! Per scansare l'obbligo di intervenire nel Ruanda, le potenze occidentali Western guidate dal Presidente Clinton fecero pressioni sul consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite affinché l'assassinio di dei Tutsi non venisse dichiarato un genocidio.

Un prete cristiano bianco diede inizio al mito di Gandhi myth nel Sud Africa. Il Reverendo Joseph J. Doke, un inistro Battista, fu il primo a scrivere la biografia di M. K. Gandhi , seguito da altri prelati e scrittori europei ed americani clergymen. John H. Holmes, un pastore unitariano di New York, nei suoi scritti e nei suoi sermoni attribuva a Gandhi titoli quali Gandhi il Cristo Moderno, Mahatma Gandhi il più grande uomo nato dopo Gesù Cristo, Mahatma Ji Reincarnazione di Cristo e Gandhi di fronte a Pilato. Romain Rolland, un francese vincitore del premio Nobel per la letteratura, guardò a Gandhi non solo come un santo indù, ma anche come un novello Cristo. Egli scrisse una nuova biografia di Gandhi in francese. La traduzione inglese di questo libro si apre con le parole: Egli é l'illuminato, Creatore di tutto, Mahatma.

Impressionata dalla pomposa propaganda su Gandhi in Occidente, la macchina della propaganda indù iniziò a sout sfornare una gran quantità di letteratura per elevare Gandhi allo status di una divinità indù del ventesimo secolo – “Rama, la settima reincarnazione di Vishnu” proclamò Krishnalal Shridharni. Ritratti di Gandhi lo raffigurarono come un avatar indù ed un santo cristiano. Il governo indiano, sotto il Primo Ministro Indira Gandhi, finanzò per un terzo del costo di produzione il film Gandhi affinché Gandhi venisse rappresentato come “un assoluto pacifista.”

Il clero cristiano aveva altre motivazioni per iniziare a costruire il mito di Gandhi. Elevando Gandhi al rango di messia del ventesimo secolo e poi convertirlo al cristianesimo avrebbe spalancato le porte all'evangelizzazione delle masse induiste. Forse i cristiani non si sono resi ben conto che Gandhi li aveva ingannati con le sue ipocrite affermazioni sul cristianesimo ? Che egli era un fervente induista, un sincero credente e difensore dell'ordine delle caste, l'essenza dell'induismo?

Gli apologeti di Gandhi hanno perpetrato un grosso inganno affermando il satyagrah di Gandhi in Sud Africa fu attuato per difendere i diritti delle popolazioni native. Niente potrebbe essere più lontano dalla realtà. Come mai avrebbe potuto Gandhi, un convinto sostenitore del sistema delle caste, preoccuparsi del benessere dei neri africani che egli considerava essere più in basso degli intoccabili dell'India, appena un gradino al di sopra degli animali?

Il satyagrah di Gandhi fu messo in opera per ottenere un migliore trattamento per gli Indiani che lavoravano in Sud Africa perché essi, secondo Gandhi, erano trattati alla stessa stregua dei selvaggi kaffir (i neri nativi). Durante la sua permanenza di venti anni in Sud Africa, Gandhi non ebbe nessun contatto sociale coi kaffir, dal momento che non ravvisò esservi niente in comune con loro nella vita quotidiana. Egli ebbe orrore quando si ritrovò nella stessa prigione coi “nativi”. Non gli piaceva vestire abiti con su impressa la “N” di nativi. Gandhi non ebbe alcuna simpatia per il cibo dei nativi né gli piaceva dividere con loro i bagni. Fu questa esperienza in prigione che fece venire alla luce il suo razzismo:

I prigionieri Kaffir e Cinesi sono selvaggi, assassini e dediti a condotte immorali. di regola i Kaffir non sono civilizzati – i prigionieri peggio ancora. Sono fastidiosi, molto sporchi e vivono quasi come gli animali.”




Articolo correlato: Perché gli intoccabili odiano Gandhi?

11 comments:

  1. Alla prossima il cannaiolo pennuto gettera' palate di merda anche su Madre Teresa di Calcutta.
    D'altronde da degli omuncoli come lo scienziato marcio, che si strafanno delle piu' disparate droghe per sopravvivere alla popria mediocrita' di falliti, che cosa ci si puo' apettare ?
    Denigrare i Grandi, visto che loro, oltre ad essere degli inutili falliti, sono anche dei parassiti della societa' su cui vomitano tutto il loro livore ...

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  2. @Foe: veramente lo ha già fatto. Peraltro, è probabilmente una delle poche volte in cui è andato vicino al bersaglio, visto che, come d'altronde già discusso su questo stesso blog, Agnès Gonxha Bojaxhiu non era affatto una disinteressata benefattrice quale si spacciava di essere...

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  3. Perchè la gente normale odia il Penna ?

    Non non lo odiano gli fa solo pietà per la sua stupidità

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  4. Visto che me la alzi...
    Da un certo punto di vista, si potrebbe dire che l'altruista è un egoista che prova piacere ad aiutare gli altri.

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  5. E allora Shadow, mettiamo in discussione anche i vari Martin Luther King, i Nelson Mandela e avanti di questo passo. In fondo delle magagne si trovano in tutti gli esseri umani.
    O forse non e' politically correct farlo per le persone sopra citate ?

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  6. @Foe: Non confondiamoci. Non stiamo parlando degli inevitabili difetti personali e caratteriali che ogni essere umano ha (King e Mandela inclusi, non ne dubito), ma del fatto che l'immagine di 'carità' e 'aiuto ai bisognosi' costruita da Agnès Gonxha Bojaxhiu è una frode. Mi sembra alquanto diverso.

    Quanto al discorso del "politically correct", stai pur tranquillo che se dovessero venir fuori prove che King in realtà era un infiltrato al soldo del Ku Klux Klan, o che Mandela picchiava i bambini, non avrei problemi a riconoscerlo (dopo un minimo di verifica) e a modificare il mio giudizio su questi due personaggi. Non mi pare si possa dire altrettanto dei cattolici e della loro adorata "Madre Teresa"...

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  7. In ogni caso le magagne di Ghandi non mi sembrano affatto campate in aria, nonostante corrado.
    In ogni caso, mi indicheresti dove posso trovare queste prove che Madre Teresa, o Agnès Gonxha Bojaxhiu come preferisci chiamarla tu, fosse una truffatrice ?
    Non e' che per caso queste informazioni vengano da circoli anticlericali o da professionisti dello scetticismo militante ?
    In fondo io di palle su vari personaggi ne ho sentite anche da fonti apparentemente autorevoli ma, in realta solo piene di pregiudizi ideologici ...

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  8. @Foe: <<...In ogni caso le magagne di Ghandi non mi sembrano affatto campate in aria, nonostante corrado...>> Probabilmente no, ma non so molto su Gandhi quindi non mi esprimo...d'altronde, come ho già detto, a sparare decine di cazzate al giorno, statisticamente prima o poi qualcosa di giusto la prendi pure dentro...comunque mi sembra che il punto sia che, contrariamente a quel che dicevi tu, ogni personaggio storico, presente o passato, può e deve essere sottoposto a giudizio critico. Succede per Gandhi, succede per Mandela, succede per M.L. King...però se ti toccano Agnès Gonxha Bojaxhiu ti alteri e scatti in difensiva. Non ti pare strano?

    <<...In ogni caso, mi indicheresti dove posso trovare queste prove che Madre Teresa, o Agnès Gonxha Bojaxhiu come preferisci chiamarla tu, fosse una truffatrice ?>>
    Si era già parlato della cosa nei commenti a questo post:
    http://strakerenemy.blogspot.com/2011/05/laborto-un-barbaro-metodo-per-il.html

    Agnès Gonxha Bojaxhiu è il vero nome della donna che i cattolici chiamano "Madre Teresa", allo stesso modo in cui Joseph Ratzinger è il vero nome dell'uomo noto come "Benedetto XVI". Qualcosa in contrario? ;-)

    Sull'argomento ci sono state parecchie inchieste, sia della stampa indiana sia di quella internazionale. Prova a cercare negli archivi dei giornali online. Altrimenti, un ottimo libro sull'argomento è "The missionary position", di Christopher Hitchens.

    <<...Non e' che per caso queste informazioni vengano da circoli anticlericali o da professionisti dello scetticismo militante ?>> Se anche fosse così, dove sarebbe il problema? L'importante è che le affermazioni siano supportate da prove, no...?

    <<...In fondo io di palle su vari personaggi ne ho sentite anche da fonti apparentemente autorevoli ma, in realta solo piene di pregiudizi ideologici ... >> Il che è la ragione per cui è bene valutare il messaggio e solo dopo il messaggero (con le dovute eccezioni, ovvio. Ad esempio, un pallonaro conclamato come Marcianò...)

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  9. Christopher Hitchens non lo direi proprio una fonte attendibile, e' un personaggio controverso e contraddittorio, di estrazione trotzkista ma che poi ha apertamente sostenuto la guerra in Iraq.
    Poi e' decisamente ideologicamente anticattolico, per cui se mi permetti, i suoi scritti non possono non essere considerati "biased".
    Ammetto benissimo che ci possano essere lati oscuri nella vita di Agnès Gonxha Bojaxhiu (lo so benissimo che questo e' il vero nome di Madre Teresa). D'altronde anche Martin Luther King e' stato accusato di plagio nella stesura della sua tesi di Laurea. E' stato infatti appurato che il 45% della prima parte e il 21 % della sua tesi di laurea e' stata copiata, solo che le autorita' dell'universita' non se la sono sentita di togliergli la laurea.
    Sono pure documentate le posizioni razziste di Gandhi nei confronti della popolazione nera del Sudafrica e che, a lui, interessasse solo combattere la discriminazione nei confronti degli indiani.
    Come vedi ognuno ha i suoi lati oscuri e non mi adonto se si parli di quelli di Madre Teresa o Agnes, che dir si voglia. Questo purche' la ricerca degli scheletri degli armadi venga fatta con tutti i personaggi che godono dell'aurea dei "giusti".
    Con questo chiudo il mio intervento sull'argomento

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  10. @Foe: <<...Christopher Hitchens non lo direi proprio una fonte attendibile, e' un personaggio controverso e contraddittorio, di estrazione trotzkista ma che poi ha apertamente sostenuto la guerra in Iraq.
    Poi e' decisamente ideologicamente anticattolico, per cui se mi permetti, i suoi scritti non possono non essere considerati "biased"...>> Quindi, recapitolando, Hitchens ha idee che non ti piacciono e tanto basta a catalogare la sua inchiesta come 'balle'? E dato che la sua inchiesta, per i motivi detti sopra, è 'una balla', anche tutte le altre inchieste che hanno raggiunto la stessa conclusione lo sono? Interessante...

    Per la cronaca, Hitchens non è particolarmente simpatico neanche a me, cionondimeno quando fa un'affermazione documentata la accetto. Anche se non mi piace.

    <<...Come vedi ognuno ha i suoi lati oscuri...>> Mi pare di aver detto la medesima cosa poco fa: ogni personaggio storico può e deve essere sottoposto a giudizio critico. Sarebbe sbagliatissimo il contrario. Mi sembra però che per te certi personaggi storici siano 'più uguali' di altri. Sbaglio?

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