http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/12/il-potere-terapeutico-della-voce-e-del.html
Il potere terapeutico della voce e del canto
Grazie alla dottoressa Veronica Vismara ho scopert il libro La voce che guarisce di Philippe Barraquè, secondo il quale:
Grazie
al potere liberatorio della voce, possiamo correggere abitudini
mentali indesiderate, recuperare piccole disfunzioni fisiologiche e
liberare il nostro potenziale, ritrovando dinamismo e salute.
Suoni
curativi, riscoperti alle fonti delle principali tradizioni
spirituali, sono qui affiancati a esercizi di armonizzazione e
stimolazione vocale facilmente eseguibili.
Philippe Barraquè è un esperto di canto armonico e tecniche vocali dell'Asia Centrale, musicoterapeuta e professore di canto, si è dedicato allo studio degli stati modificati di coscienza indotti attraverso i suoni e all'azione ristrutturante della voce sulle cellule, le ghiandole endocrine e i centri energetici.
Si
tratta quindi di studi che riprendendo antiche tradizioni di utilizzo
terapeutico dei suoni, del canto, delle vibrazioni cercano di provare la
validità di simili percorsi agli occhi della moderna scienza medica.
Così come per il sorriso ed il respiro, anche per il canto e l'uso della
voce la psico-neuro-endocrino-immunologia è la branca della medicina
che studia i meccanismi chimici e fisiologici che, partendo dalle
vibrazioni della voce, ri-attivano il nostro corpo fisico. Ed ormai la
musicoterapia è ufficialmente accettata come una delle tante possibili
strategie per affrontare da una parte problematiche psicologiche, e dall'altra casi di autismo e di handicap vario.
Siamo
quindi ormai lontani dai tempi in cui salmodiare un mantra o praticare
lo yoga del suono poteva essere visto come la manifestazione di una
mania orientaleggiante.
In realtà il potere curativo del respiro, del sorriso,
del canto, della voce è da sempre ben noto all'uomo, solo che lo
scientismo occidentale ha cercato di relegare nella sfera della
superstizione tali antiche conoscenze. Coincidenze? Pura sfortuna? La
scienza che invece di regalarci un vero progresso ci offre inquinamento,
sostanze cancerogene diffuse in aria acqua e cibo e per giunta ci fa
dimenticare l'esistenza di tecniche semplici e naturali di riequilibrio
psico-fisico e di cura? E' un caso che gli scientisti per antonomasia
(Skeptic, CICAP e consimili) neghino validità all'omeopatia, assolvano il microonde, e lottano per nascondere alla popolazione l'esistenza di un progetto di avvelenamento di portata planetaria?
Per
chi volesse approfondire l'uso terapeutico della voce e del canto
segnalo l'esistenza di alcuni manuali e articoli disponibili almeno
parzialmente on-line:
Manuale pratico del guaritore (guida alle terapie vibrazionali) di Ted Andrews, edizioni Mediterranee
Bibliografia sull'uso terapeutica della voce (con diversi link di approfondimento)
Segnalo anche l'esistenza di CD di musicoterapia, come La Nifa del Bosco di Franca Campoli,
mentre chi fosse interessato a seminari e corsi facendo una ricerca con
un qualsiasi motore di ricerca può verificare quello che si trova nella
propria zona.
Un altro ottimo articolo di approfondimento lo si trova sul sito labottegadegliolistici del quale cito solo alcuni passi:
Ecco perché personalmente ritengo che tutti i lavori interessanti che possono farsi con e sulla
voce (penso alle varie tecniche di vocalizzazioni), come pure la
ricerca dell’arricchimento spirituale ed energetico attraverso canti e
mantra, debbano essere preceduti da un lavoro propedeutico volto a
“trovare” la propria specifica voce, mediante la liberazione da tutte le
inibizioni muscolari (specchio di altrettante inibizioni emotive) che
ne costringono e limitano l’espressione (e l’espressività).
Conosco
per esperienza personale la potenza della recitazione dei mantra, si
tratta di una pratica che lavora potentemente su piani energetici
sottili e non necessità di propedeutici lavori di rilassamento, ma per
sperimentarne l’efficacia bisogna “essere in contatto” e ciò accade
soltanto quando si è sgomberato il campo da “scorie” e rigidità
personali.
(...)
Del
resto il trovare la propria voce è un concetto condiviso anche in altri
sistemi culturali che impiegano la sonorità (del voce umana e degli
strumenti vibratori) per finalità terapeutiche in senso lato.
Nel Nada Yoga (c.d. Yoga del suono), ad esempio, si tenta di trovare la propria nota naturale detta nota tonica (individuata con tecniche di rilassamento) per poi lavorare vocalizzando una quinta e una ottava sopra.
Al di là dell’approccio specifico proposto dal Nada Yoga, vediamo come si può strutturare un lavoro teso a liberare la forza espressiva della nostra voce.
[leggi l'intero articolo su labottegadegliolistici]
Sono sicuro che non proverebbe su se stesso
ReplyDeleteDopo le risate (e la vitamina C) che curano praticamente tutto, il canto, che cura una bel po' di cose!
ReplyDeleteCerto che i MEDICI VERI non devono proprio capire una ceppa, se basta cosi' poco per stare sempre bene...
Ah no, e' Big Pharma che insabbia!
OK, ridere fa bene all'umore, cantare puo' essere una cosa piacevole (se NON sei stonato come me, ovvio), ma per dedurre che questo puo' curare tutto o quasi, ci vuole solo quello strafatto di corrado (minuscola assolutamente dovuta) e quei 4 indipezzenti ((C) Bombarda) che lo seguono.
IMHO, ovviamente. Ma se a me capitasse qualcosa di brutto, non penserei certo di mandare a donne di facili costumi le cure serie per fidarmi SOLO di queste cose. Non so voi, ma io la penso cosi'.
Chi vuole sbranarmi perche' ho scritto vaccate, e' il benvenuto.
Del resto il trovare la propria voce è un concetto condiviso anche in altri sistemi culturali che impiegano la sonorità (del voce umana e degli strumenti vibratori) per finalità terapeutiche in senso lato.
ReplyDeleteEcco, la prossima volta che t'ammalerai prova a suonare la chitarra e usare dildo e vibratori, vedrai che soddisfazioni e che risultati.
Il canto cura talmente bene che Bob Marley è resuscitato. Per non parlare di Freddie Mercury, che visto che l'AIDS non esiste deve essere morto di noia. Frank Zappa è vivo e vegeto (forse perchè suo padre lavorava per i militari?).
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