Wednesday, February 22, 2012

Congetture sulla vita oltra la morte

http://scienzamarcia.blogspot.com/2012/02/congetture-sulla-vita-oltra-la-morte.html

Congetture sulla vita oltra la morte


Questo articolo è il frutto di uno scambio epistolare tra me, Zret ed un'altra amica, ed ognuno ha portato il suo contributo.

Si tratta per molti versi di congetture, molte delle quali si fondano su un'ipotesi non remota, ovvero quella dell'esistenza di un'anima (o qualcosa di simile) che trascenda il puro corpo fisico. Congetture che diffcilmente molti di noi avrebbero affrontato se i cieli una volta azzurri non fossero stati trasformati in bianchi sudari sotto i quali giace avvelenata la nostra amata Terra. Forse alcuni scenari qui prospettati sono troppo pessimisti, ma i tempi in cui viviamo sembrano giustificare simili pensieri. Speriamo sempre che la realtà possa  essere migliore, ma è difficile, molto difficile, conoscere la realtà in un campo così intricato.




Come esposto nel precedente articolo (Vita dopo la morte, comunicazioni di dubbia matrice, entità arcontiche) il libro Ricordi dell'aldilà di M. Newton fa apparire la vita delle anime dopo la morte (e in qualche modo tutto il percorso dell'esistenza umana), come qualcosa di bello, e offre una visione probabilmente un po' troppo edulcorata della realtà. Parafrasando il suo libro potremmo affermare che possiamo rivivere ancora e fare esperienza, che è tutto un grande dono di Dio, che ci ama tanto ... e alla fine tutto sembra debba finire nel migliore dei modi.

Ma fra le righe del suo libro (come verrà descritto meglio in un articolo successivo) sembra di potere osservare un situazione molto meno gioiosa, in cui le anime sono tenute in gruppi ristretti con la possibilità di comunicare solo con pochi spiriti. Le anime si ritroverebbero infatti dopo la morte con le anime di parenti, amici e conoscenti, cosa alquanto incoerente, illogica, a ben pensarci, perché anche quel nostro conoscente che incontriamo nell'aldilà dovrebbe stare con i suoi genitori e conoscenti che però nel nostro gruppo mancano.

Certo le anime potrebbero anche avere il dono dell'ubiquità, una volta non vincolate al piano fisico, ma viene anche il sospetto che l'anima che si distacca dal corpo trovi ad accoglierla delle false ombre, come se venisse introdotta in una particolare forma di realtà virtuale, una sorta di Truman show ultraterreno.

Da una lettura disincantata del libro Ricordi dell'aldilà traspare una situazione ben poco idilliaca, con le anime che appaiono spavantate all'idea di reincarnarsi, con delle guide che insistono affinché le anime entrino in un nuovo corpo, guide che sembrano addirittura manipolare le coscienze animiche affinché si convincano a fare nuovamente quel "grande salto".

Tutto ciò si collega a quanto affermano alcuni ufologi secondo i quali le stesse esperienze di pre-morte sarebbero dei sofisticati inganni per opera degli Arconti (o chi per loro). Servirebbero a circuire il defunto che, vittima di plagio, deciderebbe di incarnarsi in un altro corpo per continuare ad essere usato come "dispensa di cibo". Anche alcuni filosofi gnostici la pensavano così. Dunque le domande sono almeno due e sono domande abissali: dopo la morte fisica, ci si libera dalla sofferenza o si è risucchiati nel samsara? Esiste il libero arbitrio ab origine o no?


In fin dei conti la morte potrebbe essere un ponte verso altre esperienze non necessariamente gioiose, ed altre prove ci potrebbero attendere una volta sfuggiti a quella che qualcuno chiama "la prigione dell'anima". Che sia una coincidenza oppure no, Il libro dei morti dell'Antico Egitto allude ad un difficile percorso che l'anima del faraone deve affrontare una volta giunto nell'aldilà.

Ed un problema fondamentale che risulta implicito in quanto scritto prima, è la piena consapevolezza dell'anima nel mondo ultraterreno, che potrebbe essere soggetta a diversi tipi di manipolazione in maniera non troppo dissimile da quanto avviene alla mente umana sul nostro pianeta. In effetti nel libro Lo yoga tibetano del sonno di Tenzin Wangyal Rinpoche viene riferito che essere coscienti nel sonno è la sola via per imparare ad essere pienamente cosciente in quella fase della vita dell'anima che succede alla morte del nostro corpo.

Se davvero questo fosse il (triste) quadro della realtà più profonda che soggiace all'esistenza in questo mondo fisico, non è peregrina l'idea è che l’attuale battaglia che si svolge sulla terra e intorno alla terra (in cui potrebbero essere coinvolte esseri viventi ed entità animiche anche non umane e/o non terrestri) possa avere radici occulte nel tentativo delle forze arcontiche di tenersi stretto questo recinto di “bestiame”, questa riserva di esseri cui spremere l’energia di cui si nutrono.

Forse c’è qualche forza o qualche evento che potrebbe a breve sottrarre loro questa impero sui nostri corpi e le nostre anime? Sarebbe bello potere confidare in questa evenienza.

In ogni caso sembra ormai fuori dubbio, di fronte a quanto sta avvenendo a ritmo incalzante (scie chimiche, vaccini, modificazioni genetiche, antenne nascoste, guerre, crisi economica) che qui sulla terra gli esseri umani sono si muovono all'interno di una sorta di realtà virtuale senza nemmeno rendersene conto arrivando persino a credere che in cielo ci siano nuvole (o "innocue velature") quando stormi di aerei passano e ripassano rilasciando bianche scie che si espandono e oscurano il sole. Miliardi di persone credono ormai che la verità sia solo quella che viene comunicata sui mass media e non trova il tempo e la voglia nemmeno di verificare di persona, il che dimostra che gli esseri umani si trovano ormai all'interno di una prigione con diversi strati di sbarre e recinzioni.

1 - Il primo strato è di natura prettamente psicologica, creato con le varie tecniche di condizionamento  mentale e di indottrinamento (ripetizione di messaggi, psicologia delle masse, utilizzo della pnl, lavaggio del cervello dei mass media e della scuola). Questa sorta di prigione più interna forse serve a "imprigionare" il nostro cervello.
2 - Il secondo è di natura elettromagnetica, e completa il lavoro svolto con le tecniche descritte al punto precedente, ma si potrebbe ipotizzare che questo ulteriore strato della  prigione contribuisca a tenere imprigionata anche la mente estesa (corpo eterico), indebolendo ogni possibile collegamento fra il nostro corpo fisico e tutto quanto si trovi in altre dimensioni al di là di esso.

3) Il terzo è di natura genetica, ma il nesso col punto precedente è nella funzione “nascosta” del DNA come antenna ricetrasmittente a particolari frequenze. Il livello a cui si spinge la manipolazione genetica (vedi Morbo di Morgellons) fa sospettare che ci sia addirittura un progetto di trasformare l'essere umano in una sorta di ibrido uomo macchina (come per altro si prefigge di fare l'ideologia del transumanesimo) ... una macchina telecomandata ed obbediente?
4) Sempre che non ce ne siano altri che a noi sfuggano, possiamo ipotizzare un quarto sistema di "recinzione", questa volta di natura ignota, a livello animico. Tempo fa una ragazza incontrata sul web (vera o finta che fosse la sua identità) parlava di una sorta di sigillo per le anime, qualcosa che si applica all'anima e che potrebbe essere una sorta di analogo del microchip, e diceva che stava disperatamente cercando una via per non soggiacere a questa ulteriore forma di schiavitù dell'anima.

In tutto questo le scie chimiche servono sicuramente per rafforzare e spingere alla massima potenza le tecnologie di cui al punto 2 e 3, ma non è da escludere che servano anche a fini apparentemente “incredibili” come aprire/chiudere portali interdimensionali (banalizzando potrebbemmo dire che forse servono o serviranno anche a frenare l'intervento delle entità a noi amiche ed a fare il contrario con le entità malevole che ci dominano). Forse in queste congetture ci stiamo spingendo troppo al di là dei canonici confini imposti alle nostre menti, ma forse è l'intensificarsi del fenomeno che induce a cercare risposte che non sarebbero soddisfacenti se ci limitassimo ad indagare nel mondo fisico.
Un sospetto forte è che le scie chimiche servano anche a disconnettere le persone da tutto ciò che è al di là del piano puramente fisico per farci dimenticare quale sia la nostra vera natura. Se l'attacco al nostro pianeta ed alla nostra razza ha radici anche in un altro piano dell'esistenza e se siamo soggiogati da entità arcontiche le motivazioni per fare ciò non mancherebbero in fondo sarebbe come crescere degli animali da macello nella totale ignoranza dell'esistenza del macello stesso. 

12 comments:

  1. Dai Corrado, fai un favore all'umanità.
    Vai avanti e raccontaci com'è.

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  2. Io quando fumavo mica facevo 'sti viaggi.. siamo sicuri che non sia acido?

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  3. Perchè invece di chiamarle in modo elegante "congetture" non usate il termine più corretto???

    SEGHE MENTALI!

    J.

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  4. "Si tratta per molti versi di congetture, molte delle quali si fondano su un'ipotesi non remota, ovvero quella dell'esistenza di un'anima (o qualcosa di simile) che trascenda il puro corpo fisico. Congetture che diffcilmente molti di noi avrebbero affrontato se i cieli una volta azzurri non fossero stati trasformati in bianchi sudari sotto i quali giace avvelenata la nostra amata Terra"

    Sinceramente mi sfugge il nesso tra scie comiche e ricerca dell'anima

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  5. Congetture che diffcilmente molti di noi avrebbero affrontato se i cieli una volta azzurri non fossero stati trasformati in bianchi sudari sotto i quali giace avvelenata la nostra amata Terra"

    Sinceramente mi sfugge il nesso tra scie comiche e ricerca dell'anima


    Anch'io ho le stesse perplessità.
    L'anima e tutte le teorie che la riguardano, interessa l'uomo da migliaia di anni. Probabilmente anche i neandertaliani si ponevano le stesse domande.

    Ma sicuramente siamo noi a sbagliarci: le scie chimiche sono cominciate ben prima di quanto noi sospettiamo.

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  6. Ma avete notato a chi dobbiamo questo articolo?
    Questo articolo è il frutto di uno scambio epistolare tra me, Zret ed un'altra amica
    Non per essere pedante, ma Zret è diventato anche lui un'amica?

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  7. Questo articolo è il frutto di uno scambio epistolare tra me, Zret ed un'altra amica

    Dimostrazione che per sparare una tale accozzaglia di minchiate e fare la solita marchetta è sufficiente riunire tre spostati analfabeti con una media di un neurone cadauno, probabilmente tutti e tre di proprietà dell''amica'.

    O forse per 'amica' intendono un 'aiutino' da fumare che non contiene tabacco.

    Straccioni inutili e dannosi.

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  8. STRACATALOL, ma nessuno ha notato queste?

    Labels: Anima, de li mortacci

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  9. "Questo articolo è il frutto di uno scambio epistolare tra me, Zret ed un'altra amica"

    Nel senso che con "l'amica" si sono scambiati i pistolini?
    :-D

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  10. Dai ma si vede subito che sono tutte cazzate!
    Zret mica ha amiche :)

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