http://lalternativaitalia.blogspot.com/2012/02/correlazioni-tra-vaccini-e-tumori-parla.html
Correlazioni tra vaccini e tumori: parla un medico [DA DIFFONDERE!]
- Dott. Marcello Caselli
Medico chirurgo
Spec. in Farmacologia applicata -
Attualmente vediamo sempre più bambini affetti da tumori ( leucemie, linfomi, tumori del cervello, etc) e questa nostra constatazione è confermata dalla pubblicazione del Rapporto2008 AIRTUM (ASSOCIAZIONE REGISTRO TUMORI) relativo al periodo di osservazione 1988-2002. Nel Rapporto sono in aumento i tre tumori più frequenti nell’infanzia: leucemie (+ 1,6 % annuo ), linfomi (+ 4,6 % annuo), tumori del sistema nervoso centrale ( + 2,0 % annuo). Queste percentuali sono più alte se confrontate con i dati degli altri paesi d’Europa e degli USA. Una possibile spiegazione potrebbe ricercarsi nell’obbligo vaccinale esistente ancora in Italia, a differenza degli altri paesi? Potrebbe esserci, in altri termini, un rapporto di tipo causale tra vaccinazioni e tumori? Qui occorre fare una doverosa premessa: le stesse case farmaceutiche non escludono nei loro foglietti illustrativi tale rapporto ed affermano di non aver eseguito tests per la cancerogenicità neppure sugli animali. Le diciture riportate nei suddetti foglietti lo evidenziano : “Non è stato valutato per questo vaccino il potenziale carcinogeno, mutageno e di danni alla fertilità”; “Studi a lungo termine non sono stati condotti per valutare il potenziale cancerogeno, mutageno e di danni alla fertilità”. Quindi se, in mezzo secolo, non sono stati fatti questi studi (neppure sugli animali!), come si fa ad escludere tale nesso di causalità e ad affermare che i vaccini sono innocui? Gli studi sono tutti a breve termine (cioè, della durata di pochi giorni) e mancano studi a medio e lungo termine (della durata di mesi ed anni). Da un punto di vista statistico, i tumori sono più frequenti nei soggetti vaccinati o in quelli non vaccinati? Anche a questo riguardo non vi sono, purtroppo, ricerche in cui vi sia un confronto tra “vaccinati” e “non vaccinati“. Nel corso dell’ultimo secolo vi sono stati medici che hanno intuito, in base alla loro esperienza professionale, il possibile ruolo causale delle vaccinazioni nell’insorgenza dei tumori:
E, dopo aver riportato alcuni studi, sullo stesso notiziario: “Ci fermiamo qui, perché l’ulteriore documentazione è imponente. Infatti ci sembra sufficiente a giustificare il nostro impegno statutario per cercare di prevenire l’insorgenza di tumori come conseguenza di vaccinazioni. E non solo nei militari.”
E non solo nei militari (sic!). In un’intervista il prof. Franco Nobile, docente in Semeiotica Chirurgica e specialista in Oncologia, autore di numerose pubblicazioni scientifiche e con importanti cariche nel campo della prevenzione oncologica, ha affermato: “Le nostre ricerche sulle possibili cause dell’accertato turbamento delle difese immunitarie hanno prioritariamente iniziato ad indagare su quei farmaci che ci vengono somministrati sin dai primi mesi di vita per potenziare proprio il nostro corredo immunitario: i vaccini.” Alla domanda dell’intervistatore "Allora, egregio Professore, il suo pensiero nelle ricerca delle cause delle insorgenze tumorali tra i militari impiegati in missione all’estero è di assoluzione per l’uranio impoverito mentre colloca tra gli indiziati i vaccini o, piuttosto, le modalità d’uso e di conservazione degli stessi e i relativi tempi di inoculazione. E‘ così?", il prof. Nobile ha replicato: "Lo sa perché in USA le compagnie non assicurano più per danni alla salute provocati dai vaccini? Perché ormai sono largamente documentati i legami tra certe vaccinazioni e l’insorgenza di malattie autoimmuni e di tumori…".
Sarebbero clinicamente accertati, dunque, legami tra certe vaccinazioni e l’insorgenza di cancri, dalle leucemie ai linfomi di Hodgkin e non Hodgkin; lo confermerebbe anche uno studio dell’Istituto per i Tumori Mario Negri di Milano che ha messo sotto accusa soprattutto le vaccinazioni antipolio e anti-tbc.
Nel gennaio del 2006, davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle problematiche correlate alle vaccinazioni, il dott. Valerio Gennaro, medico epidemiologo ed oncologo - Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro (IST) di Genova- ha dichiarato: "Il problema della formaldeide: attualmente è accertata come sostanza cancerogena, quindi è passata dal livello di cancerogeno umano “probabile” a quello di “certo”. L’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), nel 2006, basandosi in gran parte, ma non esclusivamente, sui risultati di uno studio condotto dal National Cancer Institute (NCI), ha classificato la formaldeide (sostanza contenuta anche in diversi vaccini) come noto cancerogeno umano. Ha anche concluso che c’erano dati per collegare l’esposizione per inalazione di formaldeide alla leucemia. Successivamente, in una sua pubblicazione del 2009, ha ribadito che per la formaldeide viene confermata la valutazione di cancerogenicità per l’uomo in classe 1 (cioè, sostanze sicuramente cancerogene) e ne ha sottolineato la pericolosità per lo sviluppo di diverse malattie tumorali, tra le quali la leucemia : “…la formaldeide può causare anomalie nelle cellule del sangue, anomalie che sono caratteristiche dello sviluppo della leucemia”. A questo punto si impone una riflessione inquietante. Questa sostanza, presente in diversi vaccini in forma liquida, in una forma ,cioè, molto più concentrata rispetto alla forma gassosa, viene somministrata per iniezione (saltando tutte le barriere difensive del sistema immunitario) ai nostri bambini - anche ai più piccoli- e ai nostri militari. Non solo. Poi non viene fatto in maniera sistematica neppure il controllo di questi vaccinati nel tempo.
continua...
Medico chirurgo
Spec. in Farmacologia applicata -
Attualmente vediamo sempre più bambini affetti da tumori ( leucemie, linfomi, tumori del cervello, etc) e questa nostra constatazione è confermata dalla pubblicazione del Rapporto2008 AIRTUM (ASSOCIAZIONE REGISTRO TUMORI) relativo al periodo di osservazione 1988-2002. Nel Rapporto sono in aumento i tre tumori più frequenti nell’infanzia: leucemie (+ 1,6 % annuo ), linfomi (+ 4,6 % annuo), tumori del sistema nervoso centrale ( + 2,0 % annuo). Queste percentuali sono più alte se confrontate con i dati degli altri paesi d’Europa e degli USA. Una possibile spiegazione potrebbe ricercarsi nell’obbligo vaccinale esistente ancora in Italia, a differenza degli altri paesi? Potrebbe esserci, in altri termini, un rapporto di tipo causale tra vaccinazioni e tumori? Qui occorre fare una doverosa premessa: le stesse case farmaceutiche non escludono nei loro foglietti illustrativi tale rapporto ed affermano di non aver eseguito tests per la cancerogenicità neppure sugli animali. Le diciture riportate nei suddetti foglietti lo evidenziano : “Non è stato valutato per questo vaccino il potenziale carcinogeno, mutageno e di danni alla fertilità”; “Studi a lungo termine non sono stati condotti per valutare il potenziale cancerogeno, mutageno e di danni alla fertilità”. Quindi se, in mezzo secolo, non sono stati fatti questi studi (neppure sugli animali!), come si fa ad escludere tale nesso di causalità e ad affermare che i vaccini sono innocui? Gli studi sono tutti a breve termine (cioè, della durata di pochi giorni) e mancano studi a medio e lungo termine (della durata di mesi ed anni). Da un punto di vista statistico, i tumori sono più frequenti nei soggetti vaccinati o in quelli non vaccinati? Anche a questo riguardo non vi sono, purtroppo, ricerche in cui vi sia un confronto tra “vaccinati” e “non vaccinati“. Nel corso dell’ultimo secolo vi sono stati medici che hanno intuito, in base alla loro esperienza professionale, il possibile ruolo causale delle vaccinazioni nell’insorgenza dei tumori:
- "Cancer was practically unknown until vaccination began to be introduced" (Dr. W.B. Clark, NY Press 1/26/1909 ); [Trad: "Il cancro era praticamente sconosciuto prima che fosse introdotta la vaccinazione"]
- n.d.eSSSe: il cancro era sconosciuto anche prima della scoperta del fuoco. Quindi c'e' una correlazione tra fuoco e cancro.
- "I am convinced the increase in cancer is due to vaccination." (Dr. Forbes Laurie, Medical Director, Metropolitan Cancer Hospital, London ); [Trad: "Sono convinto che l'aumento dei casi di cancro sia dovuto alle vaccinazioni"]
- "I have no hesitation in stating that in my judgment the most frequent disposing condition for cancerous development is vaccination and re-vaccination" (Dr. Dennis Turnbull, 30 year Cancer Researcher, ‘Vaccines: Are They Really Safe & Effective’ N. Miller ); [Trad: "Non ho alcuna esitazione ad affermare che, a mio giudizio, la condizione più frequente per lo sviluppo canceroso è la vaccinazione e il richiamo"]
- "Vaccination also causes leukemia to break out." ( Dr. B. Duperrat, Presse Medicale , Paris, France 3/12/55 ); [Trad: "La vaccinazione causa anche manifestazioni di leucemia"]
E, dopo aver riportato alcuni studi, sullo stesso notiziario: “Ci fermiamo qui, perché l’ulteriore documentazione è imponente. Infatti ci sembra sufficiente a giustificare il nostro impegno statutario per cercare di prevenire l’insorgenza di tumori come conseguenza di vaccinazioni. E non solo nei militari.”
E non solo nei militari (sic!). In un’intervista il prof. Franco Nobile, docente in Semeiotica Chirurgica e specialista in Oncologia, autore di numerose pubblicazioni scientifiche e con importanti cariche nel campo della prevenzione oncologica, ha affermato: “Le nostre ricerche sulle possibili cause dell’accertato turbamento delle difese immunitarie hanno prioritariamente iniziato ad indagare su quei farmaci che ci vengono somministrati sin dai primi mesi di vita per potenziare proprio il nostro corredo immunitario: i vaccini.” Alla domanda dell’intervistatore "Allora, egregio Professore, il suo pensiero nelle ricerca delle cause delle insorgenze tumorali tra i militari impiegati in missione all’estero è di assoluzione per l’uranio impoverito mentre colloca tra gli indiziati i vaccini o, piuttosto, le modalità d’uso e di conservazione degli stessi e i relativi tempi di inoculazione. E‘ così?", il prof. Nobile ha replicato: "Lo sa perché in USA le compagnie non assicurano più per danni alla salute provocati dai vaccini? Perché ormai sono largamente documentati i legami tra certe vaccinazioni e l’insorgenza di malattie autoimmuni e di tumori…".
Sarebbero clinicamente accertati, dunque, legami tra certe vaccinazioni e l’insorgenza di cancri, dalle leucemie ai linfomi di Hodgkin e non Hodgkin; lo confermerebbe anche uno studio dell’Istituto per i Tumori Mario Negri di Milano che ha messo sotto accusa soprattutto le vaccinazioni antipolio e anti-tbc.
Nel gennaio del 2006, davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle problematiche correlate alle vaccinazioni, il dott. Valerio Gennaro, medico epidemiologo ed oncologo - Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro (IST) di Genova- ha dichiarato: "Il problema della formaldeide: attualmente è accertata come sostanza cancerogena, quindi è passata dal livello di cancerogeno umano “probabile” a quello di “certo”. L’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), nel 2006, basandosi in gran parte, ma non esclusivamente, sui risultati di uno studio condotto dal National Cancer Institute (NCI), ha classificato la formaldeide (sostanza contenuta anche in diversi vaccini) come noto cancerogeno umano. Ha anche concluso che c’erano dati per collegare l’esposizione per inalazione di formaldeide alla leucemia. Successivamente, in una sua pubblicazione del 2009, ha ribadito che per la formaldeide viene confermata la valutazione di cancerogenicità per l’uomo in classe 1 (cioè, sostanze sicuramente cancerogene) e ne ha sottolineato la pericolosità per lo sviluppo di diverse malattie tumorali, tra le quali la leucemia : “…la formaldeide può causare anomalie nelle cellule del sangue, anomalie che sono caratteristiche dello sviluppo della leucemia”. A questo punto si impone una riflessione inquietante. Questa sostanza, presente in diversi vaccini in forma liquida, in una forma ,cioè, molto più concentrata rispetto alla forma gassosa, viene somministrata per iniezione (saltando tutte le barriere difensive del sistema immunitario) ai nostri bambini - anche ai più piccoli- e ai nostri militari. Non solo. Poi non viene fatto in maniera sistematica neppure il controllo di questi vaccinati nel tempo.
continua...
Notavo le date in cui quelle citazioni in inglese sono state fatte... l'altroieri praticamente :P
ReplyDeleteSi tratta di affermazioni o articoli risalenti ad un'epoca in cui del cancro si sapeva pochissimo. Inoltre si ignorano scoperte che hanno trovato tracce di tumori in mummie o in resti umani ritrovati in scavi archeologici. Si ignorano testi di medicina medievale e rinascimentale che portano tracce di patologie che ora possiamo ricondurre a tumori e, soprattutto, si ignora il fatto che praticamente tutta la popolazione di molti paesi nel mondo è vaccinata per almeno alcune patologie e quindi se la correlazione fosse così netta le conseguenze dovrebbero essere parecchio più evidenti e diffuse. Un pò come dire che tutti i malati di tumore sono anche persone che bevono acqua. Scusate, monossido di diidrogeno.
ReplyDeleteNon so di che periodo siano Dennis Turnbull e Forbes Laurie, ma gli altri due articoli citati ho notato anch'io che sono del 1909 e del 1955, periodi nei quali, di cosa fosse realmente il cancro e come diagnosticarlo correttamente, si sapeva ben poco specialmente nel 1909. Nel 1909 ho l'impressione che si conoscesse ben poco anche dei vaccini e di come funzionassero ...
ReplyDeleteCurioso poi che il prof. Franco Nobile sembrerebbe sostenere, a meno che la sua risposta sia stata volutamente manipolata, che l'uranio impoverito sia meno tossico dei vaccini. In fondo l'uranio impoverito e' comunque composto da due radioisotopi, l'U-235 e l'U-238, anche se il primo in proporzioni ridotte rispetto all'uranio usato nelle centrali.
ReplyDeleteIn conclusione, mi sembra la solita fuffa e il solito terrorismo psicologico portato avanti dagli antivaccinisti ...
Per Foe Hammer:
ReplyDelete"In fondo l'uranio impoverito e' comunque composto da due radioisotopi, l'U-235 e l'U-238, anche se il primo in proporzioni ridotte rispetto all'uranio usato nelle centrali".
Non esattamente. Il DU è quasi completamente U-238, visto che l' U-235 è stato quasi completamente rimosso (a parte tracce minime) durante il processo di arruichimento.
Il DU quindi contiene non solo meno U-235 di quello presente nel combustibile per le centrali (che è arricchito al 3,5% circa(, ma anche meno di quello presente nell'uranio naturale (circa lo 0,7%). E' appunto per questo che si chiama "impoverito".
Hai ragione, avrei dovuto specificare meglio, l'uranio impoverito contiene dallo 0,2 % fino al 0.4 % di U235, contro poco più dello 0,7 % dell'uranio naturale ...
DeleteAttualmente vediamo sempre più bambini affetti da tumori ( leucemie, linfomi, tumori del cervello, etc) e questa nostra constatazione è confermata dalla pubblicazione del Rapporto2008 AIRTUM (ASSOCIAZIONE REGISTRO TUMORI) relativo al periodo di osservazione 1988-2002.
ReplyDeleteAllora, riporto anche qui ciò che ho scritto nei commenti del post del deficiente corrado l'altro giorno:
A prescindere dal fatto che il numero di partenza è relativamente basso (si parla di 167-168 casi ogni 1.000.000 di bambini) e quindi basta un aumento di 20 (purtroppo) nuovi ammalati per dire che c'è stato un aumento di ben il 10% (mai come in questo caso i numeri sono relativi), non è che semplicemente sono notevolmente migliorate le capacità di scoperta del male, e per cui viene fatta diagnosi più precoce e più accurata? Questo sfugge a chi ha scritto sta cazzata, vero? Inoltre da vari studi (vedere questo breve articolo della Rivista dell'Associazione Italiana di Epidemiologia) c'è stato un picco attorno al 2000 ma ora il trend di crescita si è stabilizzato, e il numero dei tumori non aumenta più. E anche in quest'altro articolo del sito dell'Istituto Superiore di Sanità si dice che sì i numeri sono aumentati, ma (guarda caso) la mortalità è diminuita proprio perché c'è una maggior affidabilità dei sistemi di scoperta e di cura.
Al solito, si prende un articolo, lo si depaupera di ciò che va contro le proprie fuffosità e si pubblica solo quella parte che interessa, tanto i soliti gonzi non andranno mai a leggere l'articolo originale.
Che donna imbecille (e anche terrorista).
Non ce n'era bisogno, ma un'accozzaglia di minchiate come questa rafforza in me e nei miliardi di persone col cervello in testa e non sotto la suola delle scarpe la certezza che i vaccini sono una delle più grandi scoperte della scienza, che funzionano, e che hanno salvato e salveranno la vita di miliardi di persone.
ReplyDeleteFacciamo venire una sincope a 'sti antivaccinisti di 'sta minchia, a cominciare da corrado di 'sta pinna di squalene, mediante qualche video che non mi stancherò mai di linkare (e lasciatemi fare un SANO spam :))))))
ReplyDelete1) "inno" pro-vaccini a cura di un internista e un pediatra:
http://tinyurl.com/65pys5e
2) "shots" a cura di pediatri dell'Università del Michigan
http://tinyurl.com/7akk2hx
Per completezza d'informazione riporto, a proposito (ad es.) della formaldeide delle informazioni VERE. Da qui http://tinyurl.com/389zoqm
ReplyDeleteTuttavia, nell’uso che viene fatto per la produzione di vaccini, anche quello della formaldeide è veramente un falso problema.
In conclusione, la ridda di voci diffuse nel web per contestare le vaccinazioni in generale non si basano su dati scientifici e generano disinformazione nella gente.
In particolare, la disinformazione su vaccinazioni importanti, come quella contro l’epatite B, il morbillo, la poliomielite, è assai pericolosa per la salute pubblica.
E’ criminale che qualcuno arrivi a sostenere incredibilmente che “alcuni virus”, come quello dell’AIDS e quello dell’epatite B, “non esistono”, come se tutta la comunità scientifica mondiale fosse al servizio dell’industria farmaceutica per l’interesse a vendere vaccini.
e da qui http://tinyurl.com/6s674oy
LA FORMALDEIDE è contenuta in minime quantità in alcuni vaccini inattivati, e viene utilizzata come agente inattivante oppure come conservante. Nonostante il contenuto di formaldeide, quando è presente, sia molto basso (inferiore a 1 mg), sono stati sollevati dubbi sulla sicurezza di tale additivo, nell’ipotesi di mutazioni genetiche.
ilpeyote alla fin fine CORRADO VAFF...