http://straker-61.blogspot.co.uk/2012/04/il-gabbo-della-gabanelli.html
Il gabbo della Gabanelli
Il
15 aprile 2012 la trasmissione di RAI 3, “Report”, è stata imperniata
sul tema della moneta elettronica. La conduttrice, già distintasi in
precedenti ingloriose gesta,
ha costruito una puntata che definire scandalosa è un eufemismo. E’
vergognoso che l’ente radiotelevisivo pretenda un canone per prodotti
che, se non sono dozzinali, costituiscono una smaccata propaganda.
L’ineffabile Milena, dopo aver acquisito, in anni di inchieste almeno all’apparenza coraggiose, l’immeritata reputazione di “giornalista indipendente” ha mostrato il suo vero volto, la sua vera natura. Più prona ai poteri forti di tanti vituperati pennivendoli, più pericolosa di tanti cattivi maestri, l’Arpia ha confezionato un dossier evidentemente concordato con i suoi datori di lavoro che intendono quanto prima eliminare il contante. Il programma ha conosciuto la sua apoteosi al contrario nell'intervista prostrata al presidente del consiglio, un compiaciuto Matto Morti.
Ha ragione chi vede in questa operazione, propugnata dal pernicioso governo, uno stratagemma teso a favorire le banche che, con il denaro digitale, risparmieranno sul pur esiguo costo per la stampa delle banconote, traendo un ulteriore lucro che si somma agli abnormi profitti derivanti dal signoraggio. Quanti soldi poi saranno accumulati dagli usurai, grazie agli scoperti di conto, in cui più facilmente incappa chi non ha il polso della sua situazione finanziaria!
Gli economisti seri ricordano pure che i grandi e veri evasori non saranno minimamente sfiorati da provvedimenti volti a tracciare le transazioni. Infatti le grosse società sanno come violare o aggirare le norme tributarie, persino quelle più severe, tramite artifici e trucchi di bilancio, trasferimenti di ingentissime somme in istututi di paradisi fiscali etc. Dunque l’insistenza sulla tracciabilità con lo scopo di debellare l’elusione e l’evasione fiscale, è solo un pretesto per convincere il pubblico a non usare più il cash. E’ indubbio che questo piano criminale consente pure alle aziende di tracciare un identikit dei gusti, delle abitudini e persino delle opinioni dei cittadini in modo da trasformarli in altrettanti obiettivi di promozioni e campagne pubblicitarie, foriere di notevoli introiti.
Tuttavia non bisogna considerare solo le strategie di mercato ed i loschi interessi delle banche: il passaggio al denaro virtuale è volto ad esercitare un totale controllo del cittadino, cui può essere azzerata la carta di debito, non appena risulti sgradito per qualche motivo al sistema. Oppositori, dissidenti, “eretici” rischiano di ritrovarsi, da un giorno all’altro, con la carta inservibile, senza più neppure la possibilità di acquistare il necessario per la sopravvivenza.
Lo scopo finale è, però, ancora un altro. Allorquando le carte si saranno rivelate inaffidabili, perché soggette a smarrimento, a clonazione, a furto, a smagnetizzazione, comincerà la campagna martellante a favore dell’iinserimento del microprocessore sottopelle. Piaccia o non piaccia, questa è l’ossessione dei globalizzatori. Il microchip, già oggi sbandierato come il non plus ultra, perché “sicuro” ed in grado di sostituire le schede e le tessere oggi impiegate nonché adatto per qualsiasi compravendita. L’introduzione del microprocessore sottocutaneo prescinde da finalità economiche, mentre esacerba l’aspetto della sorveglianza orwelliana: l’uomo è ridotto a codice, a “bersaglio ignobile”. Localizzabile in ogni momento, potrà essere neutralizzato con un impulso elettromagnetico.
E’ codesto lo scenario futuro che l’eroica reporter con la sua inchiesta faziosa, subdola e scellerata, vagheggia. Non dubitiamo che in futuro la fautrice delle “magnifiche sorti e progressive”, dedicherà una puntata ai prodigiosi vantaggi del microchip.
Ecco i mirabolanti reportages, le fantastiche idee della nostra giornalista indipendente, anzi.. dindipendente.
L’ineffabile Milena, dopo aver acquisito, in anni di inchieste almeno all’apparenza coraggiose, l’immeritata reputazione di “giornalista indipendente” ha mostrato il suo vero volto, la sua vera natura. Più prona ai poteri forti di tanti vituperati pennivendoli, più pericolosa di tanti cattivi maestri, l’Arpia ha confezionato un dossier evidentemente concordato con i suoi datori di lavoro che intendono quanto prima eliminare il contante. Il programma ha conosciuto la sua apoteosi al contrario nell'intervista prostrata al presidente del consiglio, un compiaciuto Matto Morti.
Ha ragione chi vede in questa operazione, propugnata dal pernicioso governo, uno stratagemma teso a favorire le banche che, con il denaro digitale, risparmieranno sul pur esiguo costo per la stampa delle banconote, traendo un ulteriore lucro che si somma agli abnormi profitti derivanti dal signoraggio. Quanti soldi poi saranno accumulati dagli usurai, grazie agli scoperti di conto, in cui più facilmente incappa chi non ha il polso della sua situazione finanziaria!
Gli economisti seri ricordano pure che i grandi e veri evasori non saranno minimamente sfiorati da provvedimenti volti a tracciare le transazioni. Infatti le grosse società sanno come violare o aggirare le norme tributarie, persino quelle più severe, tramite artifici e trucchi di bilancio, trasferimenti di ingentissime somme in istututi di paradisi fiscali etc. Dunque l’insistenza sulla tracciabilità con lo scopo di debellare l’elusione e l’evasione fiscale, è solo un pretesto per convincere il pubblico a non usare più il cash. E’ indubbio che questo piano criminale consente pure alle aziende di tracciare un identikit dei gusti, delle abitudini e persino delle opinioni dei cittadini in modo da trasformarli in altrettanti obiettivi di promozioni e campagne pubblicitarie, foriere di notevoli introiti.
Tuttavia non bisogna considerare solo le strategie di mercato ed i loschi interessi delle banche: il passaggio al denaro virtuale è volto ad esercitare un totale controllo del cittadino, cui può essere azzerata la carta di debito, non appena risulti sgradito per qualche motivo al sistema. Oppositori, dissidenti, “eretici” rischiano di ritrovarsi, da un giorno all’altro, con la carta inservibile, senza più neppure la possibilità di acquistare il necessario per la sopravvivenza.
Lo scopo finale è, però, ancora un altro. Allorquando le carte si saranno rivelate inaffidabili, perché soggette a smarrimento, a clonazione, a furto, a smagnetizzazione, comincerà la campagna martellante a favore dell’iinserimento del microprocessore sottopelle. Piaccia o non piaccia, questa è l’ossessione dei globalizzatori. Il microchip, già oggi sbandierato come il non plus ultra, perché “sicuro” ed in grado di sostituire le schede e le tessere oggi impiegate nonché adatto per qualsiasi compravendita. L’introduzione del microprocessore sottocutaneo prescinde da finalità economiche, mentre esacerba l’aspetto della sorveglianza orwelliana: l’uomo è ridotto a codice, a “bersaglio ignobile”. Localizzabile in ogni momento, potrà essere neutralizzato con un impulso elettromagnetico.
E’ codesto lo scenario futuro che l’eroica reporter con la sua inchiesta faziosa, subdola e scellerata, vagheggia. Non dubitiamo che in futuro la fautrice delle “magnifiche sorti e progressive”, dedicherà una puntata ai prodigiosi vantaggi del microchip.
Ecco i mirabolanti reportages, le fantastiche idee della nostra giornalista indipendente, anzi.. dindipendente.
mi sono fermato troppo presto e non ho letto tutte le cagate. cioè, si lamentano del signoraggio perchè non hanno capito un cazzo di come funziona, dato che pensano che si tratti solamente di pagare la stampa delle banconote, ora svangano la minchia che la moneta elettronica potrebbe eliminare la necessità di stampare banconote e, quindi, di creare signoraggio?
ReplyDeleteInsomma STERKER ti sei fatto una figura DI MERDA, sei stato PRESO PER IL CULO IN DIRETTA, hai dimostrato di NON CAPIRE UN CAZZO, e ora ti fai una figura ancora peggiore?
ReplyDeleteSI vede proprio che GODI A DIMOSTRARE DI ESSERE UN COGLIONE BUGIARDO IGNORANTE TRUFFATORE E MENTECATTO.
Il duo del terrazzino non contento di essersi fatto una figura di m. davanti all'Italia intera, con annessa risata della Gabanelli di fronte alla loro lettera insulsa, ne vogliono fare un'altra?
ReplyDeleteSono proprio idioti, inoltre di cosa hanno paura se la moneta elettronica prende il posto della moneta cartacea? Di dover pagare le tasse?
Il bello è che anche lui pensa di essere un esperto di finanza...
ReplyDeleteZret Apr 18, 2012 06:48 AM
Sono dei gran bugiardi: infatti l'emissione di titoli di stato implica indebitamento. Il pareggio di bilancio è una truffa, una chimera, un pretesto per scorticare i cittadini.
E' una lotta impari contro i demoni.
"Allorquando le carte si saranno rivelate inaffidabili, perché soggette a smarrimento, a clonazione, a furto, a smagnetizzazione, comincerà la campagna martellante a favore dell’iinserimento del microprocessore sottopelle."
ReplyDeleteIo pago SOLO con carta, TUTTO, tranne, forse, giornale e sigarette. Ho perso il conto delle volte che i vari bancomat, carte di credito e quanto altro mi si sono smagnetizzati.
Eppure le banche continuano a rinnovarmele.
Non sara' che a zrettino una carta o un bancomat nessuna banca lo vuole dare perche' sanno che e' pericoloso?
Pietoso, come sempre...
wlady Apr 18, 2012 10:03 AM
ReplyDeleteNon solo in ospedale, ma il codice a barre viene usato anche per i pensionati INPS, quando arriva il CUD, per la dichiarazione dei redditi o RED, tutto è con il codice a barre, non basta più il codice fiscale, che si può benissimo estrarre dal nome e cognome, data di nascita e luogo.
Tra un po' allora anche per ordinare il dvd di TankerEnemy oltre al codice fiscale servirà il codice a barre personale? :-)
In realtà piangono perché sanno che con il bancomat e tutto il resto elettronico verrà tutto tracciato: come possono spendere se in due denunciano solo la paga di uno? Voglio vedere come riusciranno a comperare la prossima Clio o il prossimo PC se supera il valore di 1000 euro ...
ReplyDeleteL’ineffabile Milena, dopo aver acquisito, in anni di inchieste almeno all’apparenza coraggiose, l’immeritata reputazione di “giornalista indipendente” ha mostrato il suo vero volto, la sua vera natura.
ReplyDeleteGabbanelli avrà tutti i difetti di questo mondo, i più grossi sono una certa inclinazione (ogni tanto) complottista e l'aver lavorato insieme col paranoide Barnard, però è una persona con le ovaie pentagonali e che sa fare il suo mestiere. In una sola parola LAVORA, al contrario di te, infimo essere. E te lo dico senza le virgolette.
Straccione fannullone indipezzente rubastipendio.
Ecco, soprattutto "ruba stipendio" e ci ho messo pure le virgolette, "CZRETINO".
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