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Lettera di dimissione di Lidia Undiemi dai suoi incarichi nel partito dell'IdV
Ecco
la lettera di Lidia Undiemi del 2 aprile 2012, con cui la coraggiosa
donna siciliana annuncia la sua rottura con un partito che appoggia col
suo silenzio il mostruoso progetto del'ESM (MES)
Di
Pietro e Orlando, confessate ai cittadini il vostro appoggio al
“governo della finanza”. Mi dimetto dai miei incarichi in IDV.
Lidia Undiemi – 2 aprile 2012
Raccontate
la verità, gli italiani hanno il diritto di sapere che Italia dei
Valori sta appoggiando, soprattutto con il proprio silenzio, la proposta
del governo Monti di trasferire 125 miliardi di euro (minimo) ad una
organizzazione finanziaria intergovernativa, l’ESM, ambiguamente
definita “fondo salva-stati”, che, fra immunità, esenzioni, condoni ed
altri privilegi, si propone di concedere finanziamenti agli stati in
difficoltà in cambio della possibilità di potere imporre “rigorose
condizionalità” da far gravare sulle spalle del popolo.
Sapete
benissimo che la ratifica del trattato ESM (non ancora in vigore)
comporterà l’incremento delle politiche di austerity, ossia
l’imposizione di ulteriori interventi “lacrime e sangue” che colpiranno
soprattutto le fasce più deboli e che metteranno in crisi anche coloro
che ancora oggi riescono ad arrivare a fine mese.
Un
obiettivo politico che ovviamente travolgerà anche la vita dei vostri
elettori, compresi quelli della sua amata Palermo, prof. Orlando.
L’IMU? L’art. 18? E’ solo l’inizio.
Per
comprendere la pericolosità di tale scelta, basta semplicemente
osservare ciò che è accaduto in Grecia. La Troika ha concesso i piani di
salvataggio in cambio di una serie di richieste che per Atene si sono
tradotti in cessione di sovranità. Si pensi alle condizioni imposte in
materia di tagli alla spesa, ai dipendenti pubblici e alle pensioni. In
tal senso, la politica nazionale diventa oggetto di contrattazione
finanziaria.
Appoggiare
questa idea di politica europea del governo Monti significa essere
contro i lavoratori, gli imprenditori, i giovani, le donne, i bambini e
gli anziani.
Che
senso ha “strapparsi i capelli” pubblicamente per dimostrare di essere
contrari alla corruzione politica, al potere delle banche, alla
riduzione dei diritti dei lavoratori e all’aumento delle tasse e,
contemporaneamente, sostenere la creazione di una struttura
sovranazionale che pretende di gestire le risorse dei cittadini godendo
di immunità di giurisdizione ed altri benefici “di casta”. Tutto ciò
agendo fuori dai canali democratici con lo scopo di lucrare sul debito
pubblico imponendo ulteriori sacrifici agli italiani.
Chi si avvantaggerà dell’entrata in vigore dell’ESM? I poteri finanziari, in primis le banche.
Lo
Stato in difficoltà potrà usufruire dei piani di finanziamento concessi
dal “fondo salva-stati“ soltanto se, oltre a cedere pezzi di sovranità
riguardanti scelte di politica interna, si impegnerà a pagare un tasso
di interesse il cui limite non è stato nemmeno definito nel trattato, e
intanto le banche hanno ottenuto un trilione di euro dalla BCE all’1%.
Poiché l’organizzazione intergovernativa si riserva la possibilità di
attingere al mercato finanziario per potere a sua volta erogare il
prestito allo Stato, chi garantisce che non saranno le stesse banche
(con un guadagno “politico” netto di almeno il 3%), o addirittura la
criminalità organizzata a lucrare, mediante i finanziamenti dell’ESM,
sul debito pubblico e ad incidere sulle decisioni politiche della
nazione debitrice?
E’ questa la vostra visione di cambiamento, di uguaglianza e di democrazia?
Perché
IDV non ha sollevato tali questioni nelle sedi istituzionali
competenti, considerato che il trattato è disponibile almeno dal mese di
marzo del 2011? Il parlamento europeo si è già espresso a favore
dell’ESM con 494 voti, non credo sia necessario aggiungere altro. Quello
nazionale, invece, deve ancora decidere, ed è per tale ragione che, fra
mille sacrifici, ho lavorato tantissimo per realizzare una mozione
parlamentare che toccasse l’argomento.
La
richiesta è partita proprio da lei, prof. Orlando, e l’ho accolta con
grande entusiasmo, anche perché è stata frutto di una lunga
conversazione sulla politica internazionale. Fidandomi del suo
atteggiamento propositivo ho elaborato la bozza finale, che
sostanzialmente richiama il contenuto del dossier che ho successivamente
realizzato per informare la gente. Da questo momento in poi il nostro
dialogo si è praticamente interrotto e, qualche giorno dopo, il partito
si è espresso sul fondo “salva-stati” con le mozioni di fine gennaio
dove è stato omesso il contenuto del trattato ESM ampiamente argomentato
nella mia proposta.
Ho
scritto anche a lei, on. Di Pietro, chiedendole di sostenere questa
battaglia, ma non ho ricevuto nemmeno una risposta, e non è la prima
volta.
Tantissime
altre persone di IDV conoscono la vicenda, anche perché, per fortuna,
cittadini, associazioni, movimenti e mezzi di informazione hanno
appoggiato la battaglia, comprendendola e condividendola.
Ho
ricevuto da questo partito due incarichi (responsabile nazionale di una
sezione del dipartimento Lavoro e responsabile regionale del
dipartimento Lavoro Sicilia) che ho portato avanti gratuitamente e con
grandi sforzi per circa due anni, seguendo importanti vertenze sul
territorio nazionale.
Ho
lavorato tanto, ma l’impegno non è stato ricambiato, e non mi interessa
esporre in questo momento altre questioni, valide ma meno importanti
dell’ESM.
Non meritavo un simile trattamento, e non lo meritano nemmeno i cittadini.
Lei,
prof. Orlando, mi ha delusa più di tutti, perché possiede lo spessore
culturale e politico per poter affrontare battaglie grandi come questa.
Nonostante ciò, non penso che lei abbia agito in malafede, ma questo non
giustifica la sua indifferenza, che abbinata alle sue capacità si
trasforma in una colpa imperdonabile.
Ogni
tanto penso a Scilipoti, e mi chiedo quali straordinarie capacità
possieda quest’uomo per aver meritato di diventare parlamentare con IDV.
Mi
auguro che vi fermiate a riflettere, da soli, sul fatto che qui c’è in
gioco la vita di intere generazioni, compresi i vostri familiari.
Talvolta
vi osservo, e vedo degli uomini talmente affannati a vincere le
elezioni da perdere di vista se stessi e il vero significato della
politica.
Mi dimetto.
Lidia Undiemi
fonte il sito di Lidia Undiemi
A parte il fatto che 'sta Undiemi si esprime malissimo, soprattutto sui contenuti (?) di questa lettera di dimissioni, non ho capito questo (ripetuto più o meno una decina di volte in varie salse):
ReplyDeleteDi Pietro e Orlando, confessate ai cittadini il vostro appoggio al “governo della finanza”.
Ma non risulta anche a voi che gli unici partiti che votano contro Monti sono Lega e IDV?
non pretendere che il coglione corrado cannaiolo penna capisca qualcosa
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