Friday, July 20, 2012

Buon divertimento


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Prefazione all’edizione italiana
Credo di dovere l’interesse per la Luna a mia madre.
Ci bisticciavo sovente da ragazzo giacchè lei sosteneva che solo Dio potesse essere andato sulla Luna mentre io, cresciuto davanti ai programmi di Piero Angela, nutrivo una fede incrollabile nella scienza canonica. Cullai tuttavia il dubbio materno finché, il giorno della mia laurea, un amico mi regalò il libro “Non siamo mai andati sulla Luna” di Bill Kaysing.
Fu per me quasi una folgorazione quel testo, come la contemplazione di un Santo Graal, ciò che avrei voluto ricercare nella vita. Anche questo libro è stato una tale sorpresa: “Il Mistero della Luna” di Sotiris Sofias, scrittore ben conosciuto nella natia Grecia, autore di diversi libri a carattere astronomico. “Il codice della stella di Betlemme” del 2007, edito anche in inglese, inoltre “Orfeo e le spedizioni degli argonauti” del 2009, “I Centauri” del 2010. “Il mistero della Luna”, pubblicato per la prima volta nel 2005, è giunto alla sua terza ristampa greca.
Un libro che si legge quasi d’un fiato, grazie alla prosa accattivante: una cavalcata trascinante tra ciò che mai penseremmo del satellite naturale terrestre. Ma che significa davvero “naturale”?
Sotto i nostri occhi, nelle notti stellate, un corpo celeste dalle proprietà fisiche assodate unite ad anomalie sconcertanti per le quali non vi è una spiegazione così immediata come gli ambienti scientifici ortodossi forniscono.
La conclusione cui giunge l’Autore è di primo acchito implausibile: che la Luna sia in realtà un satellite innaturale giunto intorno alla Terra in epoca storica causando cataclismi biblici. Non soltanto, la Luna sarebbe una gigantesca astronave popolata da una razza di alieni gelosi della loro casa. Si dice che l’astronauta Edgar Mitchell abbia rivelato ad un alto ufficiale americano: “Il fatto non è se siamo andati o no sulla Luna, è quello che abbiamo trovato sulla Luna che viene tenuto nascosto”.
Parecchi che lavorarono allo sviluppo delle immagini provenienti dalle prime missioni fotografiche riportarono la presenza di cose strabilianti simili a edifici, torri, obelischi, strade poste sulla superficie lunare.
Centinaia tra illustrazioni e fotografie, quindi, corredano questo libro per la doppia chiave di lettura, testuale e visuale. Un volume che fa riflettere, a mio avviso immancabile nella libreria dell’astronomo amatore quanto dei veri scettici della scienza.
Buona lettura,
Albino Galuppini

4 comments:

  1. Si dice che.. parecchi riportarono.. anomalie sconcertanti..

    La soluzione invece è così semplice: la luna è fatta di formaggio (brie per la precisione) e i soli in grado di andarci sono i delfini quando abbandonano la terra.

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  2. ... finché, il giorno della mia laurea, un amico mi regalò il libro “Non siamo mai andati sulla Luna” di Bill Kaysing.
    Fu per me quasi una folgorazione quel testo, come la contemplazione di un Santo Graal, ciò che avrei voluto ricercare nella vita. ...


    Azz, il re dei fuffari lunari! Quello che aveva detto di lavorare per la North American Aviation (quella che costruì la capsula Apollo) e che invece si era licenziato (o era stato licenziato?) addirittura PRIMA del lancio di John Glenn (febbraio 1962) e quindi ben prima che iniziasse la costruzione della suddetta capsula.
    Mica pizza e fichi, eh ...

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  3. ecco un altro coglione che vuol far sapere a TUTTO IL MONDO che sua madre è SEMPRE INCINTA

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