Saturday, August 18, 2012

Il dicloroacetato contro i tumori?

http://straker-61.blogspot.it/2012/08/il-dicloroacetato-contro-i-tumori.html

Il dicloroacetato contro i tumori?


È una risoluzione semplice ed è sempre stata sotto il naso degli scienziati. Basta usare semplicemente il dicloroacetato che attualmente è impiegato per i problemi metabolici.

La scoperta dell'efficacia del dicloroacetato contro i tumori è stata compiuta nell’Università canadese di Alberta nel gennaio 2007. Stranamente, i media non ne hanno parlato. Eppure è un composto che può essere impiegato da chiunque, non ha effetti collaterali particolari ed è estremamente economico (a differenza dei costosi e mortali farmaci "antitumorali" prodotti dalle grandi aziende farmaceutiche internazionali).

Gli scienziati canadesi hanno testato il D.C.A. (dicloroacetato) sull’uomo ed hanno constatato che ha ucciso le cellule neoplastiche dei polmoni, del seno e dell'encefalo, lasciando integre le cellule sane. Lo stesso risultato era stato ottenuto alimentando cavie ammalate con acqua contenente D.C.A. Nell'organismo umano abbiamo già chi combatte le cellule tumorali: i mitocondri. I ricercatori, però, da tempo ipotizzano che fossero danneggiabili dal cancro e si sono indirizzati sulla glicolisi, che è meno efficace ma... più costosa.

Il D.C.A., che innesca la reazione nei mitocondri, è ampiamente disponibile e la terapia è relativamente semplice. Potete trovare maggiori informazioni su thedcasite.com sul quale vengono pubblicate le esperienze, la posologia, i vari casi, i pro ed i contro.

DOMANDA: perché le case farmaceutiche disdegnano la scoperta?

RISPOSTA: poiché il metodo è naturale e non può essere brevettato. Niente brevetto, niente affari. Senza brevetto non è possibile sfruttare la scoperta come stanno facendo, ad esempio, con le costosissime cure per l’AIDS. Meglio che la gente continui a finanziare campagne anti-tumori ed a pagare salate le cure sul mercato, mentre i malati di cancro continuano a morire.

Forse, però, resta una speranza: piccoli Laboratori indipendenti potrebbero cominciare a produrre il D.C.A. e, dopo le previste procedure, commercializzare finalmente il farmaco.

Fonte: ecplanet.com

22 comments:

  1. "Forse, però, resta una speranza: piccoli Laboratori indipendenti potrebbero cominciare a produrre il D.C.A."

    Già, perché adesso è impossibile trovarlo in commercio, vero?

    http://snipurl.com/24oyy3e

    Indipezzenti ignoranti!

    ReplyDelete
    Replies
    1. This comment has been removed by the author.

      Delete
  2. Concordo solamente sul fatto che i brevetti sono solo una protezione che le aziende vogliono dai governi per creare e mantenere una rendita monopolistica sul mercato.
    Il resto sui tumori credo siano le solite vaccate del duo più minchione che ci sia...

    ReplyDelete
    Replies
    1. Concordo solamente sul fatto che i brevetti sono solo una protezione che le aziende vogliono dai governi per creare e mantenere una rendita monopolistica sul mercato.

      Il che mi pare accettabile, visto che le aziende devono recuperare le spese impiegate nella ricerca (e per un prodotto utilizzabile commercialmente, ne sono stati preparati e provati decine se non centinaia). E la pratica sta interessando anche le università.

      A parte questo, sulla non brevettabilità del DCA già a suo tempo avevo citato un esempio in questo commento.

      E aggiungiamoci pure che:
      1) Il fatto che il prodotto sia noto (o naturale) non impedisce affatto che sia brevettabile un suo impiego particolare e innovativo con quello che si chiama brevetto d'uso. Non si acquisirebbero diritti a produrre la sostanza (il DCA in questo caso) ma il suo modo di impiegarlo.

      2) Vorrei sapere in quali giacimenti o miniere si trova il DCA, o se lo si estrae da qualche pianta o animale, o se proviene da qualche fermentazione dovuta a qualche batterio o fungo, visto che questi cazzari ignoranti e cialtroni lo definiscono naturale.

      Delete
    2. "Il che mi pare accettabile, visto che le aziende devono recuperare le spese impiegate nella ricerca (e per un prodotto utilizzabile commercialmente, ne sono stati preparati e provati decine se non centinaia). E la pratica sta interessando anche le università." --->

      Anche chi ha inventato il mouse ha speso nella ricerca, ecc., eppure non è stato imposto il brevetto. E' morto di fame secondo Lei, anche "solamente" vendendo il prodotto ad altri?
      Con i brevetti e le licenze ostacolano altri a fare ricerca, non permettendo l'innovazione e il miglioramento dei prodotti.

      Delete
    3. Anche chi ha inventato il mouse ha speso nella ricerca, ecc., eppure non è stato imposto il brevetto. E' morto di fame secondo Lei, anche "solamente" vendendo il prodotto ad altri?

      A me risulta che il mouse sia stato brevettato (Engelbart, 1970, U.S. Patent 3,541,541: X-Y position indicator for a display system; assegnatario: Stanford Research Institute).
      E molte (forse tutte) le successive modifiche dell'oggetto sono brevettate anch'esse, e citano il brevetto originario (e questo può significare il pagamento di una royalty, anche se ora il brevetto iniziale è scaduto).

      Con i brevetti e le licenze ostacolano altri a fare ricerca, non permettendo l'innovazione e il miglioramento dei prodotti.
      Falso.
      Il brevetto obbliga il depositario a descrivere l'invenzione in modo che altri possano capire l'idea e migliorarla (e a loro volta brevettare il miglioramento: quello è possibile). L'alternativa sarebbe che chi trova qualcosa tenga per sé il procedimento o l'oggetto mantenendo il segreto, se ci riesce.
      Ovvio che se qualcun altro, o smontando l'oggetto o facendo spionaggio industriale può commercializzare il prodotto senza investire nulla nella ricerca ma solo nella distribuzione, scalzando l'inventore.
      Inoltre il rendere nota una invenzione con la pubblicazione del brevetto evita che qualcun altro perda tempo (e soldi) per reinventare la stessa cosa, il che non sarebbe esattamente innovazione.

      Delete
    4. Anche il doppio click è coperto da brevetto.

      Delete
    5. "A me risulta che il mouse sia stato brevettato" ---->

      Sì, mi sono sbagliato. Pensavo non fosse stato brevettato.
      Comunque, basti pensare alla bevanda della Coca-Cola, o al mondo dell'open source dove anche copiando, non sempre si raggiungono gli stessi risultati dell'inventore originale ma l'invenzione può essere migliorata a vantaggio della comunità.

      "Il brevetto obbliga il depositario a descrivere l'invenzione in modo che altri possano capire l'idea e migliorarla (e a loro volta brevettare il miglioramento: quello è possibile)." ---->

      Sì, se parliamo di una semplice registrazione di un nuovo possibile prodotto o bene da utilizzare, è certamente utile agli eventuali inventori.

      "L'alternativa sarebbe che chi trova qualcosa tenga per sé il procedimento o l'oggetto mantenendo il segreto, se ci riesce." ---->

      Questo non avrebbe senso. Se un'invenzione è utile e dovrebbe portare profitti sicuri, perché tenerla nascosta.
      Uno farebbe di tutto per commercializzarla.

      "Ovvio che se qualcun altro, o smontando l'oggetto o facendo spionaggio industriale può commercializzare il prodotto senza investire nulla nella ricerca ma solo nella distribuzione, scalzando l'inventore." ---->

      Non è detto che sia così semplice copiare esattamente la stessa cosa, e riuscire a competere nel mercato con un operatore già affermato in esso. Anzi, potrebbe essere molto conveniente per i consumatori, dato che la concorrenza potrebbe abbassare i prezzi e rendere più accessibili certi prodotti.
      Inoltre, il brevetto avvantaggia solamente le imprese più grandi, disincentivando le imprese più piccole a competere oppure l'interesse sarebbe quello di farsi inglobare da esse vendendo a loro una piccola idea.

      "Inoltre il rendere nota una invenzione con la pubblicazione del brevetto evita che qualcun altro perda tempo (e soldi) per reinventare la stessa cosa, il che non sarebbe esattamente innovazione." ---->

      Rientra sempre nella giustezza di una registrazione certo, ma non è un incentivo per altri inventori che vorrebbero migliorare quell'invenzione, oppure partendo dalla base della medesima arrivare ad un'altra invenzione totalmente diversa.

      Delete
    6. This comment has been removed by the author.

      Delete
    7. Ho chiesto a proposito del brevetto per il mouse di Engelbart, e mi hanno risposto che non venne mai usata l'invenzione.
      Tra il mouse brevettato e quello che poi divenne utilizzabile economicamente, ci sono di mezzo dozzine di altre innovazioni.

      http://inventors.about.com/library/weekly/aa081898.htm

      Delete
  3. Ovviamente l'articolo l'ha copiato e ha aggiunto le sue solite conclusioni errata da incompetente in malafede quale è.

    ecco un link interessante

    http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5891

    come solito i fuffari complottisti pensano solo alle loro balle non pensando al male che fanno alle altre persone sopratutto le più deboli che possono farsi trarre in inganno dalle loro menzogne.

    ReplyDelete
  4. Evidentemente i fuffari sono a corto di fuffa nuova ripropongono quindi fuffa vecchia.
    Ecco un articolo serio sull'argomento è questo, è in inglese, lingua sconosciuta agli acconguaglioni sanremesi :

    http://tinyurl.com/3fz37wc

    Sono da sottolineare in quanto riportato nell'articolo sopra due cose :

    It’s important to point out that the aim of this study was not to find out whether DCA could treat glioblastoma, but to figure out the safest dose to use for cancer patients
    ...
    These results show that lower doses of DCA could, at least in theory, be given to cancer patients while avoiding some of the damaging side effects seen at higher doses. For example, a clinical trial of DCA for a childhood disease found that the drug caused significant side effects, affecting the nervous system. It is also known to be an environmental pollutant. And researchers have found that DCA can actually cause cancer in animals.





    ReplyDelete
  5. Com'è che non l'hai usata con tuo padre, invece di portarlo in ospedale???

    ReplyDelete
  6. la solita figura dii merda di rosario FALSARIO marcianò, il quale è abituato a farne almeno 100 al giorno.

    Rosario FALSARIO, mancano 48 giorni alla tua nemesi, al tuo primo processo, poi ci saranno quelli per diffamazione della ASL.
    rosario FALSARIO marcianò: IN GALERA

    ReplyDelete
  7. Rosario FALSARIO marcianò ,sporco SCIACALLO il commento di un soccorritore, NON UNA MERDA COME TE CHE LUCRA SUI TERRREMOTI è:
    io scrivo da Modena, e sono un soccorritore. Dico solo che in momenti come questo, quando la situazione è tesa e ogni grammo di forza andrebbe dirottato verso azioni costruttive, è VERGOGNOSO assistere a ciò che le voci complottiste stanno causando nelle persone. Il panico mediatico scatenato dai ciarlatani&Co. grava in maniera importante sull'equilibrio di chi vive nelle zone colpite, e adesso, DAVVERO, è l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno. Se non può essere messa al bando la stupidità, che almeno venga imposto agli stupidi il rispetto per il prossimo.
    Guarda cosa scrivono i VERI giornalisti, (con come quel mafioso schifoso di lannes, non a caso estromesso da TUTTI i giornali d'italia) sulle CAZZATE DI MERDA che scrivi (vedi anche QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI). anche il Corriere evidenzia che siete solo SCIACALLI DI MERDA
    Spero che la polizia venga ad arrestarti per sciacallaggio al più presto.

    ReplyDelete
    Replies
    1. Anche i fatti hanno dimostrato che sono solo dei ciarlatani

      Delete
  8. This comment has been removed by the author.

    ReplyDelete
  9. This comment has been removed by the author.

    ReplyDelete
  10. This comment has been removed by the author.

    ReplyDelete