http://arcadianet.blogspot.it/2012/08/star-trek-voyager-e-il-revisionismo.html
Direi che quanto a ricerca indipezzente, mi pare ad un buono stadio.
tdm Star Trek - Voyager e il revisionismo storico
A
dispetto di tutto il male che si può dire di Hollywood e delle
produzioni televisive d'oltreoceano, non si può negare che da quelle
parti qualche mente un po' meno addormentata [della tua, se ne esiste una] cerchi, di tanto in tanto,
di lasciar sfuggire qualche messaggio e qualche concetto interessanti
tra le spire della censura rockefelleriana.
Da qui l'uscita di film interessantissimi come The Matrix o Fight Club che evidentemente, se fossero ben stati compresi al momento della loro produzione, avrebbero avuto vita molto più difficile.
Recentemente ho invece apprezzato una puntata di una serie televisiva di alcuni anni fa, Star Trek – Voyager, intitolata Testimone oculare, facente parte della quarta stagione. Per chi avesse Emule la puntata è scaricabile– o meglio non è scaricabile... - qui. [insomma, è scaricabile o no?]
La
serie narra delle vicende dell'astronave Voyager, rocambolescamente
finita a 60 anni di viaggio dalla Terra, impegnata a trovare un modo per
tornare a casa.
Durante
il ritorno la Voyager e il suo equipaggio si trovano coinvolti in un
conflitto tra due razze aliene e nel quale l'astronave viene
barbaramente aggredita da una delle due parti in causa. Accade tuttavia
che gli aggressori conservino nel tempo una versione oltremodo falsa e
mistificata di quegli eventi, dipingendo la Voyager come una nave da
guerra e i suoi uomini come violenti aggressori che colpiscono per primi
senza alcuna ragione. Di se stessi quegli alieni tramandano invece
un'immagine di vittime innocenti e allo stesso tempo eroiche.
Tutto
questo per settecento anni quando, e qui inizia la puntata, uno storico
in un museo riattiva casualmente il "medico olografico" dell'astronave
casualmente trattenuto dai suoi antenati dopo l'abbordaggio della
Voyager. Quando il medico olografico prende visione della ricostruzione
storica assolutamente inverosimile data da eventi che lui stesso ha
vissuto si ribella allo storico alieno perché quelle pagine di storia
vengano rimesse in discussione e la reputazione della Voyager
riabilitata.
La
sua brama di verità si scontra naturalmente con la rigidezza [si dice rigidità] di un
sapere preordinato e consolidato acriticamente da generazioni. Per
quella società aliena rimettere in discussione l'incontro con la Voyager
significherebbe ammettere che per settecento anni si è recitata la
parte della vittima guadagnandone in immagine e pretese politiche quando
la realtà storica li inchioderebbe in una posizione del tutto opposta.
Emblematica
è la posizione della dottoressa aliena, collega dello storico che ha
effettuato la scoperta del medico olografico, la quale vorrebbe
ferocemente liquidare la vicenda come inutile, essendo la verità
consolidata ogni ulteriore ricerca è da respingere e il medico
olografico andrebbe processato, condannato come criminale di guerra e il
suo programma cancellato.
In
questa puntata si ha in conclusione il lieto fine con il ripristino,
dopo una dura battaglia documentale, della verità oggettiva e il ritorno
dell'armonia tra la parti coinvolte.
Il
nostro mondo, la nostra storia e la nostra libertà di ricerca [indipezzente] non
godono delle medesime, felici condizioni. Ma questa semplice puntata di
una serie televisiva, tra l'altro di grande successo e dal retaggio
importante come Star Trek, ha gettato un sasso importante che merita eco e messa in pratica.
Chi
avesse apprezzato questa puntata come l'ho apprezzata io potrà
onestamente sostituire agli alieni che per settecento anni si sono
ritenuti aggrediti i sionisti e gli israeliani1
dei giorni nostri col carico di conseguenze politiche ed culturali che
la cosa ha comportato. La Voyager e il suo equipaggio potranno incarnare
nella metafora i tedeschi della seconda guerra mondiale.
La
dottoressa che nella seconda parte della puntata aggiunge
all'incredulità comprensibile il rifiuto a procedere a una qualsiasi
ricerca incarna perfettamente quella volontà di “verità per decreto” che
sta contagiando uno a uno i paesi dell'Occidente.
Da
buon diplomatico [sei ambasciatore, per caso?] devo dire che non sarà necessario per la gran parte
delle persone che vorranno fare questo onesto sforzo mutare
drasticamente opinioni politiche perché questo è un discorso limitato
alla Storia. Si tratta invece di basare quelle stesse opinioni su fatti
reali e non mistificati, come insegna la storia della Voyager, ed essere
quindi pienamente responsabili dell'idea che ci si fa di un evento.
Chi
invece, a monte, rifiuterà questa buona messa in discussione di un
passato inverosimile abbia almeno la coerenza di sottoscrivere la
propria adesione all'oscurantismo.
1Me
ne guardo bene dall'utilizzare il termine “ebrei” in quanto vi sono
gruppi di ortodossi e i Neturei Karta che rifiutano con determinazione
il vittimismo storico tipico del sionismo.
concordo, un gran ricercatore indipezzente, non solo un revisionista storico. Giusto per fare un appunto sulla serie televisiva nominata
ReplyDeletela distanza a cui si ritrovò la Voyager è di 70.000 anni luce da qui il tempo di oltre 70 anni per il ritorno
SIMONE RAZZISTA DI MERDA, sparati, così liberi il mondo da una MERDA RAZZISTA COME SIMONE IL RAZZISTA DI MERDA.
ReplyDeletepotresti piegare perché VOI ricercatori (DI MERDA) indipendenti siete SEMPRE IDIOTI E RAZZISTI?
mi trattengo e ti mando a fanculo e basta, coglione ritardato che non sei altro. continuate a scriverle ste cazzate, amico di Brevik, cosi' almeno uscite allo scoperto.fra parentesi, fra gli storici, voi merde negazioniste non valete un cazzo; senza stratagemmi e/o infamate varie non siete in grado di ricostruirvi manco il cesso in casa.
ReplyDeleteOT per max cady: ma il blog questioni irritanti è morto?
Deletenon sono io che sono nazista sono LORO che sono ebrei
ReplyDeletestraquoto
Stupido figlio di puttana, di prove documentali dell'olocausto (non solo ebraico) ce ne sono a tonnellate. Se tu e quei pezzi di merda di pseudostorici non siete capaci di entrare in un archivio e di trovarle non tirate fuori la cospirazione mondiale. Volete fare ricerca storica? Alzate il culo e trovate PROVE. Non link, PROVE.
ReplyDeleteCerto, gli sceneggiatori di Star Trek volevano proprio parlarci di questo. Chiaro come il sole: di che altro mai potevano volerci parlare?
ReplyDelete