Tuesday, October 23, 2012

Dagli U.F.O. nazionalsocialisti a H.A.A.R.P. (terza ed ultima parte)


http://zret.blogspot.it/2012/10/dagli-ufo-nazionalsocialisti-haarp_23.html

Dagli U.F.O. nazionalsocialisti a H.A.A.R.P. (terza ed ultima parte)

Leggi qui la seconda parte

I portali del Destino

Il documentario russo del 2006 “Terzo Reich: operazione U.F.O.” esplora le testimonianze circa la base segreta nazista in Antartide e l’attacco sferrato da una flottiglia di dischi volanti all’Ammiraglio Richard Byrd, nel corso della sua missione denominata “Highjump”.

Uno dei temi centrali del documento è la presunta esistenza della 'Base 211', la leggendaria struttura ipogea teutonica in Antartide. Richiamandosi all’interesse dei Tedeschi per l’Antartide, le relazioni a proposito del sottomarino U-Boat e la presunta scomparsa di migliaia di scienziati nazisti e ingegneri alla fine della guerra, uomini che non approdarono in Sud America attraverso l’operazione “Odessa”, gestita dal Vaticano, [ehi, e i Gesuiti?] né negli Stati Uniti con l’operazione “Paperclip”, è dipinto un quadro inquietante.

Il filmato, arricchito con interviste a militari e specialisti russi di alto rango, non rispolvera soltanto le saghe, i riti ed i simboli del nazionalsocialismo occulto (il Santo Graal, la lancia di Longino, la Terra cava, Agarthi… supercazzola bitumata, scarpa allaccia, allaccia scarpa, dollari, sterline...), poiché introduce ingredienti nuovi. Certamente taluni legami possono sembrare delle forzature, ma alcuni fatti sono incontestabili: oltre alla Nuova Svevia, le basi statunitensi in Antartide popolate (diremmo infestate) da agenti della N.S.A. (National security agency) e della C.I.A., il racconto di Byrd a proposito dell’aggressione subìta dal suo equipaggio e le dichiarazioni al Congresso dell’Ammiraglio, secondo cui i “nemici” sono in grado di spostarsi da polo a polo, i numerosi avvistamenti di strani ordigni nel Mar glaciale antartico.

Ci aggiriamo in una landa brumosa dove informazioni, fantasie, speculazioni, inganni tendono a confondersi ed a scambiarsi le sembianze, come nella nebbia fitta gli alberi possono sembrare imponenti pilastri ed archi di una cattedrale gotica. Viene a taglio un aforisma di James Jesus Angleton, responsabile della C.I.A.: “Siamo entrati in un deserto di specchi”.

Tuttavia la ricerca non si ferma di fronte all’apparente inverosimiglianza di certe prospettive: così è forse plausibile che gli impianti H.A.A.R.P., non a caso ubicati per lo più non molto distanti del polo Nord, siano finalizzati – come ventilato dagli autori del documentario – a creare dei ponti spazio-temporali. I poli non sarebbero solo dei luoghi geografici, ma dei portali, gestiti con l’irradiazione di apposite energie. I poli sarebbero degli stargate attraverso cui astronavi extraterrestri o ctonie escono ed escono.

Giancarlo Barbadoro si sofferma sui vari enigmi dell’Antartide, tra cui la mappa di Piri Reis, il caso del Lago Vostok, i resti di un’antica civiltà. Qui ci interessa in particolar modo quanto l’autore scrive a proposito di un presunto timegate antartico: “Viene raccontato da alcuni testimoni che il 27 gennaio 1996, mentre un’équipe di scienziati statunitensi e britannici stava svolgendo delle ricerche in loco, la ricercatrice Mariann McLein comunicò di aver osservato un inconsueto vortice di nebbia grigia al di sopra del Polo Sud. In un primo momento la spiegazione del fenomeno fu che doveva trattarsi di una tempesta di sabbia. Tuttavia, col passare del tempo, la grande nube grigia non cambiava forma né si spostava dalle coordinate in cui era stata registrata per la prima volta. I ricercatori dunque decisero di investigare sull’insolita manifestazione, lanciando un pallone sonda di tipo meteorologico dotato di strumentazioni in grado di rilevare la velocità del vento, la temperatura e la composizione dell’aria. Il pallone, una volta in prossimità del vortice, all’improvviso scomparve alla vista. Recuperata la sonda, furono analizzate le informazioni immagazzinate dalle apparecchiature di bordo e con sorpresa si accorsero che il cronometro di bordo mostrava la data del 27 gennaio 1965, lo stesso giorno del lancio, ma con la data di trent’anni prima. Ritenendo che si trattasse di un errore della strumentazione, i ricercatori, dopo aver controllato che l’equipaggiamento fosse funzionante, compirono più volte l’esperimento, lasciando che la sonda finisse dentro la nuvola bigia sulle loro teste, ma tutte le volte in cui riportavano a terra il pallone, l’orologio installato mostrava ancora l’anno 1965. […] Le indagini sull’inspiegabile fenomeno sono ancora in corso: si suppone che il vortice sopra il Polo Sud possa essere la manifestazione di un wormhole”. [2]

Anche il ricercatore Alfred Lambremont Webre vede nei poli dei passaggi interdimensionali e li collega alle stazioni H.A.A.R.P. Egli ritiene che esse siano delle armi per bloccare le intrusioni degli U.F.O. nonché degli spaventosi strumenti capaci di devastare la Terra. Il nesso non è forse così incredibile. Quali siano gli scopi nascosti dei riscaldatori ionosferici, oltre a quelli accertati inerenti alla modificazione climatica e tettonica, è, però, difficile stabilire, ossia gli Altri (alcuni per lo meno) sono alleati del governo occulto o antagonisti? Vale a dire, H.A.A.R.P. servirebbe a favorire gli ingressi o ad impedirli?

Questa ed altre domande si affollano e diventano sempre più pressanti ora che il portale sta per aprirsi…

[2] Purtroppo l’articolo di Barbadoro non indica le fonti. [e allora a che serve?]
Bibliografia essenziale:

G. Barbadoro, Il caso del lago Vostok e altri misteri dell’Antartide, 2012
Id., Le piramidi dell’Antartide, 2012
M. Barbetta, Aldebaran e le Pleiadi, 2004
G. Galli, Hitler e il nazismo magico, 2005
A. Lissoni, U.F.O., i dossier top secret, 2011
R. Malini, U.F.O., il dizionario etimologico, Firenza, Milano, 2003, s.v. Adamski, Meier, Vesco
A. Marcianò, Apocalissi aliene, 2008 [STRACATALOL]
C. Paglialunga, Alla scoperta della Terra cava, Diegaro di Cesena, 2010
L. Pauwels, J. Bergier, Il mattino dei maghi, Milano, 1997
M. Pizzuti, Rivelazioni scientifiche non autorizzate, Roma, 2011, capitolo V, L’eredità occulta di Tesla: gli U.F.O. nazisti


 

12 comments:

  1. Un articolo di merda autoreferenziale e autopromozionale.
    Chi è quel demente che si compra i tuoi libri, cZretino?
    Per non parlare del resto citato...

    Prepara la borsa da insegnante, perché domani sarà un'ulteriore giornata dura per te, con tutti quegli alunni che ti prendono costantemente per il culo anche per le cazzate che scrivi, ma non solo.

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  2. hahahahahaha una tempesta di SABBIA sul polo sud!!!!!!

    ma scusate poi cosa sarebbe un'astronave ctonia???

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    1. 'Ctonio' significa 'sotterraneo'. Siccome 'o professò pensa (si fa per dire) che aggiungere un termine arcaico, letterario, classico, obsoleto alle sue vaccate le ammanti di 'verità' e le renda solo per questo auliche e 'importanti', non perde occasione per certi esercizi retorici (di minchia, sia chiaro).

      Che cosa cazzo c'entra un'astronave sotterranea, poi...

      ilpeyote grecista eclettico e 'o professò cogliò e stop

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    2. «Colui che potendo dire una cosa in dieci parole ne impiega dodici, io lo ritengo capace delle peggiori azioni» (Carducci)
      A. Marcio ne usa cento. Fate un po' voi.

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    3. ànkio, a prescind (come i dis cui che i è bon a parlaa in dialet) se i vegn metù su o no in sto blog, sono dell'opinione che chi per dire una cazzata usa millemila parole, abbia nulla (nulla) da dire.

      PS fratelli rocky. guardate e imparate come si crea un "comitato" e si portano "prove"! http://okkio.ch/

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    4. I ctoniani sono quelle bestie tipo patatone che fanno i terremoti ne "il richiamo di cthulhu" :)

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  3. Replies
    1. Hai formulato male la frase...
      La formulazione esatta è: "questo tipo insegna merda in un liceo!"

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  4. Dalla discarica:

    Straker ha detto...

    Concordo in toto con quanto tu, Ron, Paolo e TheAntitanker, avete scritto. Aggiungo che, di sfuggita, l'altro giorno, ho sentito un esperto di funghi dire: "Quest'anno sono nati tantissimi funghi, ma questo è dovuto anche alla radioattività dell'aria".

    mercoledì, ottobre 24, 2012 12:21:00 m.


    E io che ho sempre creduto che a far crescere tanti funghi fosse l'umidità...
    a seguire gli indipezzenti se ne impara ogni giorno una nuova!

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    1. Ma che significa "esperto di funghi"?!?
      straker è circondato da esperti in ogni branca dello scibile umano?
      straker è talmente ignorante che chiunque gli sembra esperto?

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    2. Ma mica aveva detto che bisogna stare attenti a quello che si scrive, e che ognuno ne ha responsabilità?

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  5. e con sorpresa si accorsero che il cronometro di bordo mostrava la data del 27 gennaio 1965, lo stesso giorno del lancio, ma con la data di trent’anni prima.

    Se questa fosse la trama di un racconto di fantascienza, non lo leggerei per manifesta stupidità.
    Eppure l'acuto zret non sembra accorgersi dell'assurdità di una simile idiozia, ma sembrerebbe anche crederci: Le indagini sull’inspiegabile fenomeno sono ancora in corso.
    Credo che sia una brutta cosa vivere in un mondo immaginario pieno di mostri, quelli generati dalla sua ragione addormentatasi nella culla e mai più risvegliatasi da allora.

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