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La profezia di Michea tra significato reale e attribuzioni fittizie
Nel capitolo 2 del vangelo di Matteo viene citata la profezia messianica
del profeta Michea. L’intento della citazione è quello di dimostrare
che la nascita di Gesù a Betlemme abbia portato a compimento la profezia
suddetta, di provare che egli è davvero l’eletto, il Messia atteso dal
popolo ebraico da tempo immemore.
Ma leggiamo assieme le parole con cui nel vangelo secondo San Matteo
viene citata la profezia e confrontiamole con quelle della profezia
originaria (le citazioni si riferiscono ad una traduzione pubblicata
della CEI e presente on line sul sito maranatha.it):
Vangelo di Matteo capitolo 2 versetto 6:
[6]E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele.
Libro del profeta Michea capitolo 5 versetti 1-3
[1]E tu, Betlemme di Efrata così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall'antichità, dai giorni più remoti. [2]Perciò Dio li metterà in potere altrui fino a quando colei che deve partorire partorirà; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele. [3]Egli starà là e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore suo Dio. Abiteranno sicuri perché egli allora sarà grande fino agli estremi confini della terra.
La prima differenza che salta agli occhi è che il Messia della profezia
biblica è indicato chiaramente come capo politico, come dominatore di
Israele che porrà fine al “potere altrui”, “le cui origini si perdono
nei tempi remoti”. Queste parole a loro volta indicano ancora più
chiaramente una personalità di stirpe regale; d’altronde lo stesso
vangelo di Matteo, probabilmente per fare combaciare la storia di Gesù
con la profezia e rendere credibile il vangelo agli Israeliani, presenta
Gesù come erede legittimo al trono di Israele, discendente della stirpe
del re Davide. Vedi il capitolo 1 versetti 1-6 di tale vangelo:
[1]Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. [2]Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, [3]Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esròm, Esròm generò Aram, [4]Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn, [5]Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, [6]Iesse generò il re Davide.
“Abiteranno sicuri perché egli allora sarà grande fino agli estremi
confini della terra” dice la profezia di Michea, riferendosi agli
Israeliani che finalmente non saranno più in potere altrui quando verrà
(inviato dal Signore) questo Messia.
Ma adesso chiediamoci: quale potere ha mai restituito Gesù agli
Israeliani? Quale dominio ha mai avuto su Israele? Abbiano ben poche
certezze sulla reale vicenda storica di Gesù, ma di sicuro egli non ha
restituito nessun potere ad Israele, non ha dominato su Israele, e
sebbene possa avere avuto un certo seguito, la setta dei giudei
cristiani è rimasta minoritaria in Israele, tant’è vero che la maggior
parte degli Israeliani è rimasta fedele all’antica fede ed ha continuato
ad aspettare l’avvento di un Messia.
Forse sarebbe possibile interpretare le parole “sarà grande fino agli
estremi confini della terra” nel senso che il cristianesimo si sarebbe
diffuso ad ogni angolo del pianeta, ma si tratterebbe di una
interpretazione forzata, perché tali parole non si possono isolare dal
loro contesto che è: “Abiteranno sicuri perché egli allora sarà grande
fino agli estremi confini della terra”.
Un’attenta rilettura di quei tre versetti mostra come la profezia
indichi cosa sarebbe dovuto succedere ai tempi della venuta del Messia,
non 2000 anni dopo. Per altro Michea profetizza che gli Israeliani
saranno sicuri e non più soggetti al dominio altrui, e questo di sicuro
non è avvenuto ai tempi di Gesù, lo sappiamo bene.
A questo punto sorge una domanda: forse qualcuno ha davvero creduto e
sperato, 2000 anni fa, che un certo Gesù figlio di Giuseppe portasse a
compimento la profezia di Michea liberando Israele dai Romani? Forse
nella figura del Gesù evangelico si fondono le vicende di un ribelle
antiromano e di un capo spirituale?
Forse … ci sono alcuni possibili indizi, ne ho già parlato in un precedente articolo, ma la verità resta ingnota; del resto sappiamo bene che delle vicende passate non è possibile avere certezze.
Forse … ci sono alcuni possibili indizi, ne ho già parlato in un precedente articolo, ma la verità resta ingnota; del resto sappiamo bene che delle vicende passate non è possibile avere certezze.
Articolo scritto alla fine di una giornata di pesanti irrorazioni di veleni atmosferici, col cielo quasi completamente coperto da una bianca coltre di scie, giusto poche ore prima dell'arriva di un fronte nuvoloso che, come molte altre volte in questi ultimi 5 anni, non ha rilasciato una goccia di pioggia. E se l'avesse rilasciata? Quali veleni avrebbero bagnato le piante che ci danno il nutrimento quotidiano?
Esegeta fai da te, AHI AHI AHI ...
ReplyDeleteCorrado non capisci un cazzo della materia che in teoria dovresti avere studiato, cosa vuoi capirne di esegesi biblica ? meno di una cazzo ovviamente ...
Corrado Cannaiolo Penna
PUPPA !!!!!!
E lascia perdere l'esegesi scritturale e pure la fisica, non fanno per te !!!
Un complottaro si sente in dovere di studiare dai maestri del più grande complotto di tutti i tempi...
ReplyDeleteevitiamo di spammare, per favore.
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