Friday, November 23, 2012

Concreta proposta rivoluzionaria: le contro-istituzioni


http://arcadianet.blogspot.it/2012/11/concreta-proposta-rivoluzionaria-le.html

Ovvero: se questa è concretezza, i diamanti son fatti di burro fuso.
In corsivo le proposte (?) e alcune vaccate.
tdm

Concreta proposta rivoluzionaria: le contro-istituzioni




Concreta proposta rivoluzionaria: le contro-istituzioni
Con questo articolo intendo proseguire nel difficile cammino delle proposte concrete per attuare la tanto agognata rivoluzione dopo anni di ragionamenti sul perché questo passaggio sia necessario.
Non si tratta nemmeno stavolta, evidentemente, di impegnarsi nel realizzare leggi e leggine, ma strutture da contrapporre al Sistema che nell'immediato futuro possano via via dare forma, anche “legale”, a una nuova comunità rivoluzionaria.

Per spiegare l'oggetto di questo articolo occorre farsi una domanda. Cos'è che tiene in piedi il Sistema da un punto di vista istituzionale? Perché i suoi apparati – governo, comune, provincia, regione, polizia, tribunali, fisco, trattati internazionali – funzionano?
Risposta, gli apparati del Sistema hanno vita in quanto sono i cittadini a dargliela. Un governo funziona perché i cittadini lo accettano come tale, un comune esiste perché i suoi abitanti ne accettano l'esistenza e un tribunale può applicare la legge perché i cittadini riconoscono questa autorità.
In sostanza, negli apparati così come in altri campi, il Sistema si basa sulla convenzione.

Parafrasando quanto Giacinto Auriti diceva del denaro (valore indotto), potremmo parlare per le istituzioni di autorità indotta.

E' proprio questa deduzione che ci permette di usare una consuetudine fin qui applicata a vantaggio del Sistema, contro il Sistema. Perché se una convenzione tra cittadini liberamente pensanti può dar vita a un'istituzione (che invece non esiste di per sé), può analogamente invalidarla per attribuire invece autorità a una nuova istituzione di nuovo tipo convenzionalmente creata e riconosciuta da un sufficiente numero di persone.
Questo passaggio, che sarà bene spiegare più dettagliatamente, è fondamentale nel processo di auto-esclusione dal Sistema di cui si è già parlato, fondamentale nel momento in cui si crede che per far collassare il Sistema sia fondamentale non partecipare allo stesso più ancora che combatterlo.

Coloro che vogliono far crollare il Sistema dovrebbero iniziare a creare e riconoscere contro-istituzioni disegnate secondo sia proprie necessità esistenziali che politico/antagoniste. Contro-istituzioni che, a seconda dei casi, possono essere dei meri equivalenti delle istituzioni già esistenti oppure delle organizzazioni del tutto diverse e originali ma sempre e comunque in base al principio della democrazia partecipativa.
Gruppi di cittadini dovranno costituire assemblee pubbliche all'infuori dei circuiti del Sistema (consigli e giunte comunali, commissioni, comunità montane e via dicendo) dotandole di poteri sempre crescenti man mano che l'adesione – e quindi l'autorità indotta – aumenta.
Procedendo in questo cammino bisognerà invece disconoscere sempre più le istituzioni ufficiali ignorandone quanto più possibile leggi, sanzioni e disposizioni.
Si tratta di strumenti di auto-governo destinati a sostituire le istituzioni ufficiali del Sistema. Per ovvie ragioni la creazione di una contro-istituzione e il conseguente disconoscimento dell'istituzione di Sistema che si va a boicottare dovrà essere in una prima fase discreto così da non attirare l'immediata stroncatura da parte delle autorità del Sistema in termini di ammende, carcere o peggio ancora. [peggio ancora del carcere? Forse intendi 'lavorare', non esiste da noi la pena di morte...] Quando, col passare degli anni, la contrapposizione non sarà più eludibile, bisognerà essere certi di avere forze popolari sufficienti per reggere il confronto.

Un capitolo importante di questo passaggio va dedicato a tutti coloro che attualmente, all'interno delle istituzioni, svolgono un ruolo di applicazione attiva dell'autorità con possibilità di coercizione: poliziotti, carabinieri, magistrati, pubblici ufficiali di qualsiasi tipo, ispettori fiscali, etc. E' chiaro che la creazione di contro-istituzioni su vasta scala nel tempo andrà a collidere sempre più col sistema al punto da determinare lo sguinzagliamento delle autorità di cui sopra. Sarà fondamentale, per i cittadini auto-organizzatisi, aver coartato il maggior numero possibile di queste persone negli anni così da allontanare gli interventi e le sanzioni.
Per fare un'esempio, creando una catena di attività produttive e una base di cittadini utenti in cui circoli moneta locale alternativa a quella ufficiale, l'intervento dell'attuale Guardia di Finanza piuttosto che del Fisco o addirittura di un giudice sarà inevitabile... a meno di non aver qualche rivoluzionario tra le loro fila che al momento opportuno volti le spalle al “problema”.
E così via per ogni altro contesto.


Una conclusione fondamentale. Il concetto di autorità indotta è filosoficamente e sociologicamente devastante in quanto inchioda ciascun individuo alle proprie responsabilità nel mantenimento o al contrario nella distruzione di questo Sistema. Chiarito infatti che un'istituzione si fonda sulla convenzione condivisa bisogna chiedersi cosa sia a questo punto una convenzione.
La risposta è: un atto di volontà umana.
E se a mantenere il Sistema è un atto di volontà, un atto del tutto uguale e contrario può farlo cadere per crearne un altro, migliore e umano.
Di fronte alla proposta di questo articolo di organizzare contro-istituzioni non potrà quindi essere tollerata la risposta di qualche asino filo-sistema “non si può”, “è utopistico”, “non è fattibile”. La fattibilità sta infatti, ripetiamo, nella volontà. [eggià, tutti asini, gli 'altri'...]
“Non voglio” sarebbe una risposta più coerente, rivelatrice allo stesso tempo della volontà del soggetto nel mantenere lo status quo.
Ma naturalmente ciò che ci si aspetta sono milioni di volontà del tutto opposte, favorevoli a sottrarsi a questo Sistema per voltare pagina nella storia del mondo. [ecco, bravo: muoviti allora, e fa' un fischio quando sarete miliardi. Dimenticavo: prima di citare a casaccio MLK, sciacquati la bocca con l'acido muriatico. Ma chi ti credi di essere...]

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