Wednesday, November 28, 2012

...ed ecco cin cin cedolin


http://ilcorrosivo.blogspot.it/2012/11/un-tornado-di-contraddizioni.html

Un tornado di contraddizioni

Marco Cedolin
Mentre un tornado s'invortica sull'ILVA di Taranto, abbattendone le ciminiere proprio nel giorno in cui il governo si appresta a decidere il futuro del cancrificio della famiglia Riva, segno di un destino beffardo o piuttosto del fatto che gli strumenti di controllo climatico hanno ormai raggiunto una perfezione in grado di stupire anche il "complottista" più consumato, [ma vahgare] l'Italia intera continua a girare in tondo, senza trovare una sola coordinata alla quale potersi aggrappare....


I dati oggettivi provenienti dalle più svariate fonti, seppur edulcorati nel nome del politicamente corretto, raccontano un paese che sta crollando su sé stesso, vittima di una demolizione controllata messa in atto con cura certosina. Crollano i redditi delle famiglie, crollano i consumi, crollano i posti di lavoro, crollano le imprese, crolla la qualità e la quantità dei servizi pubblici, crollano le prospettive occupazionali e la capcità di arrivare a fine mese attraverso qualche alchimia, crolla la fiducia nel futuro e perfino il convincimento che sia possibile averlo, un futuro.

I banchieri golpisti diretti dall'usuraio Mario Monti continuano a dispensare le riforme necessarie per la demolizione controllata, mentre i camerieri politici, recentemente degradati al ruolo d'impiegati le "firmano" senza proferire parola.
Dopo avere eliminato il "fardello" delle pensioni, creando il dramma degli esodati e quello ben più grande di tutti coloro che pur pagando i contributi una pensione non la vedranno mai, lo stesso Monti sembra intenzionato a volgere la sua attenzione verso il sistema sanitario, da lui giudicato economicamente insostenibile per le casse dello stato.
Quello stesso stato che senza porsi alcun problema dissipa miliardi per la guerra e per le grandi opere di "mafia" ( gli F35 ed il TAV sono solo due esempi), ma nonostante una pressione fiscale fra le più alte al mondo sembra aver deciso che per garantire la sopravvivenza dei cittadini non c'é più una lira (o meglio un euro), ragione per cui é giunta l'ora che inizino ad arrangiarsi in qualche modo.

Smantellate le pensioni e smantellata la sanità pubblica, tramite cessione ai privati, in un paese dove non c'é lavoro [e dove ci son braccia rubate all'agricoltura come le tue] e quel poco esistente diminuisce quotidianamente, le prospettive attraverso le quali "arrangiarsi" non sembrano poi molte e il ventaglio delle scelte finisce per ridursi a quella di mettersi un cappio al collo volontariamente o lasciare che l'inedia e le malattie lo facciano per te.

Ma mentre i tornadi imperversano, scuotendo il paese fin nelle fondamenta, il popolo italiano sembra non accorgersi di nulla e continua ad eseguire pedissequamente tutto ciò che gli viene ordinato dalla TV. S'infervora dinanzi alle campagne elettorali dei camerieri degradati, che quando torneranno in parlamento non avranno alcuna voce in capitolo, così come non ne hanno oggi. Corre a milioni alle urne per regalare due euro ad una pletora di buffoni senza arte nè parte. E soprattutto si recherà a votare in primavera una delle congreghe di faccendieri che lavorano per Mario Monti e una volta insediatasi nel consiglio di amministrazione della "banca Italia" di euro ne pretenderà molti ma molti di più, fintanto che il cappio non sarà ben chiuso e la persona deprivata di ogni avere potrà venire smaltita in quanto rappresenta un peso "insostenibile" per la società.

In fila per tre, dai qua i due euro, cosa vuoi, Legacoop Bersani, liberista Renzi, reduce della sinistra Vendola, faccia pulita ambientalista Puppato o democristiano pentito Tabacci? Spicciati che il tempo é denaro e tanto si tratta di attori che non valgono un cazzo, vincerà Bersani e la commedia é venuta pure male. Avanti i prossimi, in fila per tre, due euro qui e muovete quelle ginocchia che fra pochi giorni inizia la sceneggiata del PDL e si ricomincia daccapo.


3 comments:

  1. "Un tornado di contraddizioni"

    Il titolo l'ha scelto dopo aver scritto questo tsunami di cazzate...

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  2. n un paese dove non c'é lavoro

    Una piccola annotazione: in questi giorni ho fatto cambiare le vecchie persiane di legno con delle altre di alluminio (le avrei volute di bario, ma costavano troppo...), tra il giorno in cui sono venuti a prendere le misure e quello in cui sono venuti ad installare le nuove persiane sono passati oltre 40 giorni. Quando ho chiesto come mai ho dovuto aspettare tanto tempo i due che sono venuti a fare il lavoro mi hanno spiegato che la ditta è a corto di personale, sono riusciti a trovare un operaio cinese...ma avrebbero bisogno di almeno altri due.
    Forse questa è una chiave di lettura della crisi italiana.

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    1. Le chiavi di lettura in realtà sono due. La prima è che forse certi giovani sono veramente "choosy" come direbbe la ministra. La seconda è che alcune aziende sono gestiti da imbecilli che tengono meno personale e sperano che questo lavori il quadruplo per tentare di massimizzare i profitti.
      Un dubbio che a me era venuto recentemente, inoltre, è che forse i metodi di comunicazioni della disponibilità di posti di lavoro e quelli di ricerca di occupazione non siano efficentissimi facendo si che l'offerta spesso non incroci la domanda.

      E comunque 'sto cedolin ne scrive di cagate...

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