http://complottisti.blogspot.it/2012/12/mal-aria.html
Mal aria
Absit iniuria verbis.
Sguardi ebeti, fronti basse, andature caracollanti. In nessuna epoca della storia l’ottusità si è tanto incistata nei sub-uomini. Non si può neppure pensare ad una decadenza, poiché il declino lascia intravedere l’alone di una lontanissima grandezza. La corruzione è la sostanza fetida di una società marcescente. Infetta un’aria già irrespirabile.
Ci si chiede come si possa essere soltanto sfiorati dalla balzana idea di un’evoluzione. Esistono le eccezioni, ma sono annegate in una palude mefitica. Gli uomini e le donne intelligenti appartengono ad un altro tempo: sono qui ed ora per errore. Si comprende per quale ragione le classi dirigenti, formate da bande di stupidi, possano infinocchiare intere nazioni: per circuire milioni di deficienti è sufficiente un drappello di gonzi appena un po’ più svegli.
Si elargiscono ammennicoli tecnologici per imbonire la massa. Si organizzano spettacoli degradanti, si compiono luride liturgie. Alienati ed alieni a sé stessi, gli idioti abboccano davanti a qualche scemo della fielevisione.
Gli “intellettuali”, invece, si compiacciono per la satira addomesticata di qualche comico tragicamente scialbo. Manca l’indignazione di fronte ad una realtà che è sentina di ogni vizio e turpitudine: per questo l’irrisione è spuntata, priva di mordente, anzi avalla il sistema che prova a scalfire con denti da latte.
Si crede di riempire il vuoto incommensurabile con qualche sciropposa lusinga. Si rischiarano le appiccicose tenebre di pece con la luce artificiale del neon. Parole impastate e collose di bocche deformi sono spacciate per verità. Mostruose fisionomie sono l’incarnazione della bellezza. Si allevano in batteria generazioni di debosciati prepotenti, figli di arroganti smidollati.
Supremo paradosso: attorno a questa tabe profonda, alla menzogna, all’ignoranza ed all’ipocrisia si crea il consenso che assurge ad intolleranza.
Dispiace che quasi tutti rimangano invischiati e scambino i satanassi per angeli, i carnefici per anfitrioni.
Sguardi ebeti, fronti basse, andature caracollanti. In nessuna epoca della storia l’ottusità si è tanto incistata nei sub-uomini. Non si può neppure pensare ad una decadenza, poiché il declino lascia intravedere l’alone di una lontanissima grandezza. La corruzione è la sostanza fetida di una società marcescente. Infetta un’aria già irrespirabile.
Ci si chiede come si possa essere soltanto sfiorati dalla balzana idea di un’evoluzione. Esistono le eccezioni, ma sono annegate in una palude mefitica. Gli uomini e le donne intelligenti appartengono ad un altro tempo: sono qui ed ora per errore. Si comprende per quale ragione le classi dirigenti, formate da bande di stupidi, possano infinocchiare intere nazioni: per circuire milioni di deficienti è sufficiente un drappello di gonzi appena un po’ più svegli.
Si elargiscono ammennicoli tecnologici per imbonire la massa. Si organizzano spettacoli degradanti, si compiono luride liturgie. Alienati ed alieni a sé stessi, gli idioti abboccano davanti a qualche scemo della fielevisione.
Gli “intellettuali”, invece, si compiacciono per la satira addomesticata di qualche comico tragicamente scialbo. Manca l’indignazione di fronte ad una realtà che è sentina di ogni vizio e turpitudine: per questo l’irrisione è spuntata, priva di mordente, anzi avalla il sistema che prova a scalfire con denti da latte.
Si crede di riempire il vuoto incommensurabile con qualche sciropposa lusinga. Si rischiarano le appiccicose tenebre di pece con la luce artificiale del neon. Parole impastate e collose di bocche deformi sono spacciate per verità. Mostruose fisionomie sono l’incarnazione della bellezza. Si allevano in batteria generazioni di debosciati prepotenti, figli di arroganti smidollati.
Supremo paradosso: attorno a questa tabe profonda, alla menzogna, all’ignoranza ed all’ipocrisia si crea il consenso che assurge ad intolleranza.
Dispiace che quasi tutti rimangano invischiati e scambino i satanassi per angeli, i carnefici per anfitrioni.
Sguardi ebeti, fronti basse, andature caracollanti. In nessuna epoca della storia l’ottusità si è tanto incistata nei sub-uomini.
ReplyDeleteMa descrive se stesso e suo fratello rosy? Bisogna dire che è un'ottima descrizione.
In nessuna epoca della storia l’ottusità si è tanto incistata nei sub-uomini
ReplyDeleteVedo che sta parlando di se stesso, del fratello e del cannaiolo solforoso ...
Comunque non smetterò mai di rilevari come l'uso di espressioni fondamentalmente nazistoidi (quel "sub-uomini" non riesco ad associarlo ad altro) faccia sempre prima o poi capolino nei discorsi del disturbato duo sanremese...
DeleteParole impastate e collose di bocche deformi sono spacciate per verità
ReplyDeleteQui parla decisamente di se stesso ...
Ma questa roba e' illeggibile.
ReplyDeleteAntonio, ma come cazzo scrivi?
perché sa scrivere?
DeleteIl problema è aver promesso un iPhone?
ReplyDelete«Si elargiscono ammennicoli tecnologici per imbonire la massa»
QUESTA VOLTA HAI RAGIONE!!! CHI FA PROPAGANDA IN CAMBIO DI MERCI TECNOLOGICHE È UNO SCHIFOSO IMBONITORE!!! BRAVISSIMO!!! VAI ANTONIO!!! UNA VOLTA TANTO SIAMO TUTTI CON TE!!!
P.S.: chi era quello che ha promesso un lurido modem in cambio dell'identità di un "disinformatore"?
Soluzione: R_S_R__ M_RC__N_
(compri una vocale?)
Era un router della Giochi Preziosi se non ricordo male...
DeleteMi spiace, ricordi male; era della Chicco.
DeleteUbi maior, Strakkino cessat.
gli idioti abboccano davanti a qualche scemo della fielevisione
ReplyDeleteGli idioti abboccano anche su internet, specialmente suoi tuoi 200 blog fake...
"...per circuire 200 deficienti è sufficiente un paio di gonzi appena un po’ più svegli."
ReplyDeleteE' un post autobiografico ...
Non è autobiografico.
DeleteStrakkino ed il fratello al massimo sono stati capaci di accalappiare 10 gonzi.
Ubi maior, Strakkino cessat.
Io sono alto, figo, fisicamente ben fatto, senza un filo di pancia e con tutti i capelli...
ReplyDeleteDiobono, urge una visita dal chirurgo plastico per uniformarsi alla visione strakkiniana. :D