http://zret.blogspot.co.uk/2012/12/the-kovak-box.html
The Kovak box
“The
Kovak box” è una pellicola britannico-spagnola del 2006. Le vicende
della produzione, con la regia di Daniel Monzón ed interpretata da
Timothy Hutton, Lucia Jiménez, Annette Badland e David Kelly, sono
ambientate nell’isola di Majorca.
David Norton (Timothy Hutton) è un romanziere di successo che sbarca a Majorca per una conferenza in cui presenta il suo ultimo libro. In albergo la fidanzata dello scrittore, dopo aver ricevuto una misteriosa telefonata, si uccide, lanciandosi dal terrazzo [zretino e' uno scrittore fallito - speriamo che non si suicidi gettandosi dal terrazzino su uno dei tankeroni che volano bassi...]. Dopo la disgrazia, una catena di strani "incidenti", attanaglia il protagonista ed una giovane, scampata miracolosamente ad una fine identica. Norton un po’ alla volta diventa l’eroe recalcitrante di disavventure dipanate secondo gli schemi di una diegesi che fagocita la libertà (l’illusione di essere liberi).
Forse di là dalle stesse intenzioni di regista e sceneggiatore, il film si legge come metanarrazione, ossia come ragionamento sui meccanismi del racconto. Dove finisce il racconto dell’esistenza e dove comincia la trama di un romanzo? Non ci sentiamo a volte attori diretti da un regista invisibile?
Invisibile, ma proprio per questo motivo tanto più scellerata, è l’azione dei servizi che manovrano cittadini ignari ed eventi la cui eco è amplificata nel gelido orrore della morte mediatica.
Ignorato per le sue allusioni dirompenti ai microprocessori sottocutanei, all’eliminazione dei dissidenti per mezzo di messaggi post-ipnotici che istigano al suicidio, “The Kovak box”, intaglia nell’antagonista di Norton il personaggio più persuasivo. E’ uno scienziato, un genio del male roso da un male implacabile. L’angoloso David Kelly impersona soprattutto il ruolo di narratore onnisciente che pilota intreccio e personaggi verso un epilogo tanto più tragico poiché inesorabilmente previsto e prevedibile.
Le scelte registiche e di montaggio in linea con le soluzioni classiche tendono a diluire la tensione che stira le sequenze. Nondimeno le note languide ed ossessive di “Gloomy Sunday”, i sinistri esperimenti di controllo mentale contrappuntati dalla mediterranea bellezza della Jiménez e dell’isola, riscattano la pellicola da una certa convenzionalità dei mezzi espressivi.
L’epilogo con l’autore che, a bordo dell’aereo, comincia a scrivere la storia di cui è stato vittima consapevole, dichiara la scrittura come condanna e catarsi, forse come l’unico modo per essere padroni del proprio destino.
David Norton (Timothy Hutton) è un romanziere di successo che sbarca a Majorca per una conferenza in cui presenta il suo ultimo libro. In albergo la fidanzata dello scrittore, dopo aver ricevuto una misteriosa telefonata, si uccide, lanciandosi dal terrazzo [zretino e' uno scrittore fallito - speriamo che non si suicidi gettandosi dal terrazzino su uno dei tankeroni che volano bassi...]. Dopo la disgrazia, una catena di strani "incidenti", attanaglia il protagonista ed una giovane, scampata miracolosamente ad una fine identica. Norton un po’ alla volta diventa l’eroe recalcitrante di disavventure dipanate secondo gli schemi di una diegesi che fagocita la libertà (l’illusione di essere liberi).
Forse di là dalle stesse intenzioni di regista e sceneggiatore, il film si legge come metanarrazione, ossia come ragionamento sui meccanismi del racconto. Dove finisce il racconto dell’esistenza e dove comincia la trama di un romanzo? Non ci sentiamo a volte attori diretti da un regista invisibile?
Invisibile, ma proprio per questo motivo tanto più scellerata, è l’azione dei servizi che manovrano cittadini ignari ed eventi la cui eco è amplificata nel gelido orrore della morte mediatica.
Ignorato per le sue allusioni dirompenti ai microprocessori sottocutanei, all’eliminazione dei dissidenti per mezzo di messaggi post-ipnotici che istigano al suicidio, “The Kovak box”, intaglia nell’antagonista di Norton il personaggio più persuasivo. E’ uno scienziato, un genio del male roso da un male implacabile. L’angoloso David Kelly impersona soprattutto il ruolo di narratore onnisciente che pilota intreccio e personaggi verso un epilogo tanto più tragico poiché inesorabilmente previsto e prevedibile.
Le scelte registiche e di montaggio in linea con le soluzioni classiche tendono a diluire la tensione che stira le sequenze. Nondimeno le note languide ed ossessive di “Gloomy Sunday”, i sinistri esperimenti di controllo mentale contrappuntati dalla mediterranea bellezza della Jiménez e dell’isola, riscattano la pellicola da una certa convenzionalità dei mezzi espressivi.
L’epilogo con l’autore che, a bordo dell’aereo, comincia a scrivere la storia di cui è stato vittima consapevole, dichiara la scrittura come condanna e catarsi, forse come l’unico modo per essere padroni del proprio destino.
'o professò cogliò ha sbrodolato:
ReplyDeleteZret mercoledì, dicembre 05, 2012 6:55:00 p. I Protocolli di Zion, tutto in poche parole, Riepilogo… I Goyim sono mentalmente inferiori agli
ebrei e non è possibile per loro governare correttamente le loro nazioni. Per il loro bene e il nostro, dobbiamo abolire i loro governi e sostituirli con un unico governo. Questo
porterà a lungo e coinvolgerà molto spargimento di sangue, ma è per una buona causa. Ecco che cosa avremo bisogno di fare: - Posizionare i nostri agenti e collaboratori ovunque
- Prendere il controllo dei media e utilizzarlo nella propaganda per i nostri piani.
- Avviare lotte tra diverse razze, classi e religioni.
Utilizzare la corruzione, minacce e ricatti
per ottenere il nostro potere.
- Utilizzare le logge Massoniche per attirare potenziali pubblici ufficiali.
-Appello all’ego di persone di successo.
-Nominare i leader fantocci che possono essere controllati con il ricatto.
- Sostituire il governo reale con il governo socialista, poi il comunismo, quindi poi per finire nel dispotismo.
- Abolire tutti i diritti e le libertà, salvo il diritto della forza, da noi
Sacrificare persone (tra cui gli ebrei a volte) quando sia necessario.
- Eliminare la religione; sostituirlo con scienza e materialismo.
- Controllare il sistema di educazione per diffondere inganno e distruggere l’intelletto.
- Riscrivere la storia a nostro beneficio
- Creare divertenti distrazioni
- Mente corrotta con sporcizia e perversione
- Incoraggiare le persone a spiare su di altre persone.
- Tenere le masse nella povertà e lavoro perpetuo.
- Prendere possesso di tutta la ricchezza, proprietà e (soprattutto) dell’oro.
- Utilizzare l’oro per manipolare i mercati, causare depressioni ecc.
- Introdurre una tassa progressiva sul patrimonio.
- Sostituire il concetto degli investimenti con la speculazione.
- Rendere a lungo termine e fruttifere gli interessi e prestiti ai governi.
- Dare cattivi consigli a governi e tutti gli altri. Alla fine i Goyim saranno così arrabbiati con i loro governi (perché potremmo biasimarli per il conseguente disordine) che volentieri avranno la voglia di assumerci.
Poi nomineremo un discendente di Davide come re del mondo, e i Goyim restanti canteranno le sue lodi.
Tutti vivranno in pace e in ordine obbediente sotto il suo Regno glorioso. Tratto da: The Protocols of Zion
in Modern English The original translation is here
http://www.erichufschmid.net/TFC/
Protocols-of-Zion.htm The Protocols of the
Learned Elders of Zion Rispondi
Straker mercoledì, dicembre 05, 2012 8:59:00 p. Mi sembra di leggere "Il fatto quotidiano".
Zretino coglione, ancora con questa storia dei Protocolli?
Lo sanno tutti che si tratta di un falso storico.
Poi avete anche il coraggio di accusare altri di essere negazionisti dell'Olocausto.
Ma andate a farinculo.
Ubi maior, Strakkino cessat.
Meno mele che apre dicendo "in breve".
DeleteMa poi scusa, un piano per dominare il mndo prevede: inserire una tassa patrimoniale?
Ma LOL!
I Goyoni vanno sempre a coppie di due (ma a volte anche tre, quattro, cinque...), sono mentalmente inferiori a qualunque membro della razza umana qualunque sia il suo QI, talmente incapaci di relazionarsi con il resto del mondo da crearsi una realtà alternativa nella quale cercano di attirare, spesso riuscendoci, i propri simili sì da formare nuclei chiusi ove cercare di riprodursi, purtroppo a volte riuscendoci.
DeleteThis comment has been removed by the author.
DeleteÉ dal 1921 che i Protocolli dei Savi di Sion sono stati sbufalati come una creazione dell'Okhrana, la polizia segreta zarista. Tra l'altro nemmeno un testo originale, visto che é una scopiazzatura di altri testi alcuni dei quali non hanno nulla a che fare con gli ebrei.
DeleteQuel coglione di Antonio Marcianó non se ne é ancora accorto o se ne é accorto ma rifiuta di ammetterlo, forse perché Umberto Eco, nei confronti del quale il professoruncolo di mezza tacca prova un'invidia che lo rode tutto, li ha praticamente sbeffeggiati nel suo romanzo Il Cimitero di Praga ...
Zretino, ora come per Strakkino, sono cazzi tuoi.
ReplyDeleteUbi maior, Strakkino cessat.
yo da man :D
Deletezret lo sai vero che sono falsi ma tu sei in malafede, percio' MENTI sapendo di mentine e come qualcuno fa notare osate, tu e quel tuo bel fratello, chiamare gli altri "negazionisti"; zret
PUPPA !
ah, colleziono spore, muffe e funghi.
sappiatelo.
Lo sa, lo sa che sono falsi.
ReplyDeleteComunque Zretino ed il di lui fratello Strakkino sono stati in data odierna segnalati, con contorno di prove, alle Comunità Ebraiche di Roma e Genova.
Ubi maior, Strakkino cessat.
E adesso tu preparati a qualche nuova uscita di Strakkino ululante, con contorno di "aidentifichescion ad minchiam" :D
DeleteTrololol!
DeleteHai trovato la strada giusta TFB :)
Ma oggi niente post complottisti? il 2012 li ha spaventati...
Non vedo l'ora Buzz, almeno mi diverto.
DeleteUbi maior, Strakkino cessat.