Saturday, March 23, 2013

La rinascita d’Italia attraverso l’amore


http://zret.blogspot.com/2013/03/la-rinascita-ditalia-attraverso-lamore.html

La rinascita d’Italia attraverso l’amore

Massimo Rodolfi, editore, scrittore ed attivista, ha recentemente dato alle stampe un prezioso volumetto, “La rinascita d’Italia attraverso l’amore”. Il titolo non inganni: siamo lontano anni-luce dalle utopie pseudo-ambientaliste o dalle sdolcinate derive New age. Lo stesso amore va inteso come rispetto per sé [STRACCIONE, togli l'accento acuto] stessi, per gli altri, per il pianeta e la sua Anima.

Il libro è un grido d’allarme: l’umanità e la Terra sono minacciate da forze inquietanti e distruttive. L’autore, con uno stile brioso, ripercorre alcune sue cruciali esperienze per ampliare poi la visione verso l’attualità più incandescente. L’amarcord è agrodolce, il piglio è ironico, di un’ironia amara, di chi ha compreso l’inganno e vorrebbe che tutti si scrollasero [si scrive con due S LOL] di dosso inveterati pregiudizi e reazioni pavloviane.

Siamo di fronte ad un bivio: o ci svegliamo o siamo spacciati. Siamo spacciati, perché, Rodolfi, con il suo sguardo sornione ed acutissimo, ci permette davvero di comprendere in quale ragnatela siamo invischiati. Lo scrittore non ci offre il solito opuscolo di economia, ecologia e sociologia, in cui, nel migliore dei casi, si gratta via un po’ del trucco con il quale si tenta di abbellire il volto sfigurato del sistema. Il Nostro, pur con la levità del paradosso, mette a nudo le radici di un potere mostruoso, non esitando a chiamare i veri responsabili con i loro nomi. Non è più tempo di nascondersi dietro un dito, di nicchiare e di tergiversare: il momento è decisivo, il pericolo mortale. Ne va della sopravvivenza nostra e delle generazioni future, ma anche della sorte dell’uomo, in quanto essere che non è solo carne ed ossa.

A differenza di quei guazzabugli che il mercato editoriale continua imperterrito a sfornare, il libretto di Rodolfi sùbito centra il bersaglio: la Biogeoingegneria con tutte le sue sinistre implicazioni, anche le più inattese. All’autore non interessa preservare una presunta reputazione, ma spezzare millenari tabù. Chiamiamoli come più ci aggrada, Arconti, Demoni, Voladores, Carciofi..., [CARCIOFI???] ma smettiamola di accanirci contro il Saracino. Non stiamo combattendo in un torneo tardo-medievale, ma contro “gente” scaltra come il diavolo.

Se abbiamo una possibilità di non soccombere, il merito sarà anche di questa testimonianza densa, profondamente umana. E’ la testimonianza di chi non rinuncia alla libertà, alla coscienza ed alla dignità, fosse anche l’ultimo a crederci. 










5 comments:

  1. Se stesso o sé stesso... entrambe le forme in realtà sono corrette per quanto vecchie maestrine amino fare le vezzose con la grammatica.
    Scrivere il "sé" senza accento davanti a "medesimo" o "stesso" é un vezzo e non una vera e propria regola: anzi, scrivere la medesima parola in due modi benché risparmi un po´di inchiostro non risparmia regole inutili.
    E la regola del massimo risparmio è meglio applicarla dove serve maggiormente.
    D´ altronde anche Manzoni scriveva regolarmente nei Promessi Sposi "sé stesso" (es: "Gli pareva mill´anni d´esser fuori e lontano da quell´ osteria, da quel paese; e piú di dieci volte aveva detto a sé stesso: andiam, andiamo" cap. XVI, verso la fine) e regolarmente "sé stessa".
    Per cui se cosí fa il Manzoni... io non gli dico di no! :)
    Certo, sono sicuro che Zret non abbia applicato questa considerazione in maniera cosciente ma solo casuale.. quindi è come se avesse sbagliato per quanto ne posso giudicare: d´altronde dice mai qualcosa di giusto?

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  2. Siete solo dei carciofi cornigeri. Zret-ino sei fantastico.

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  3. OT
    Ammirate l'ultima incredibile troiata vaccatara.

    http://www.freezepage.com/1364108691CQCZDLUXZA

    Vaccaro, sei un coglione.

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  4. Io continuo a non capire se i libri che legge zretino gli piacciano o no...

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    1. Guarda che mica mi legge i libri che recensiona: trova qualche riassunto online e in base a quello fa la recensione. Sai che fatica leggere un vero libro?

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